per trattare la situazione prima del big bang ci sono teorie che ci stanno provando, ovviamente le "prove2 sperimentali saranno sempre piu' difficili da trovare, c'e' pero' chi (Weinberg non l'ultimo che passa) gia' pensa che alcune anomalie della radiazione di fondo siano traccia dell'universo che esisteva prima del big bang in una teoria ciclica. No, il vuoto e' quello che ha creato il nostro universo e presumibilmente, se si segue la teoria dell'inflazione eterna, una miriade o una infinita' di altri universi bolla come il nostro. Anche qui, ovviamente si cercano conseguenze indirette sperimentali molto difficili da trovare ma non impossibili e non proibiti da qualche considerazione logica o filosofica sovrastante.
La relativita' generale e' una teoria classica la cui pubblicazione, nel 1915, risale a 11 anni prima della frase di Einstein che si riferiva alla MQ e in cui la teoria della Rel Gen non c'entra nulla
a proposito di nulla, la creazione dal nulla e' l'ultimo dei problemi della fisica, anzi, tra i problemi di frontiera e' uno di quelli che ha piu' teorie in competizione
ma queste prove, esattamente come per le teorie accennate da carib sulla presunta "essenza dell'essere umano" pur seguendo il metodo scientifico non ci porteranno ad un dato certo.
Nel caso del tuo esempio per carenze di prove sperimentali che rendono considerevole il peso che si assegna agli indizi (e questo dipende dalla "visione del mondo" più che dal metodo scientifico).
Nel caso di carib per la multidisciplinarità intrinseca in temi come quello dell'essere umano come individuo e come animale sociale, che rende mooooolto opinabili i nessi di causalità anche laddove provati sperimentalmente.
Lo stesso concetto di inferenza bayesiana (che è una formalizzazione del metodo scientifico parecchio utilizzata oggi nella valutazione della ricerca) ci parla di come il grado di fiducia nelle ipotesi sia determinante nella scelta tra di esse.
Ma questa fiducia, se non parliamo di un campo MOLTO ristretto delle scienze dure, non può che basarsi su aspetti che nulla hanno a che vedere con l'osservazione scientifica.
Per questo quanto dice undodicesimo è assolutamente corretto: servirà sempre qualcosa di complementare per arrivare a certe risposte.
Per altro scusate eh, ma tante risposte che la filosofia ha fornito nei secoli non è che fossero davvero "pippe mentali" di un tizio a caso che si è svegliato la mattina.
Una tesi filosofica parte da un'ipotesi e dimostra una tesi attraverso ragionamenti razionali che hanno ottenuto un grado di fiducia nella nostra civiltà di pari grado della fisica newtoniana e con effetti altrettanto rilevanti.
Il problema è che, da ignoranti (lasciatemelo dire), spesso e volentieri voi usate a mani basse queste acquisizioni teoriche senza nemmeno saperlo. Siete figli di Aristotele, Sant'Agostino, Spinoza, Kant e manco ve ne rendete conto.
E il fatto che si guardi alla filosofia o alla religione come "pippe mentali" palesando codesta ignoranza dimostra quanti danni può fare un approccio rigido al metodo scientifico.
Danni per voi stessi che ignorate l'origine del vostro modo di pensare e per tutti quanti laddove questo approccio diventa maggioritario.