Articolo brutto brutto per vari motivi. Due principali: è democristiano, non ha le palle per dire che ci sono complotti ma usa esempi per insinuare il sospetto che c'è ne siano. Due, conferisce alla scienza poteri politici che semplicemente non ha.
Basterebbe dire che gli idioti sono dappertutto, anche fra gli scienziati o fra quelli che montano una guerra fra scienza e il resto del mondo (tipo quelli che inventano la meningite da un'influenza H1N1). Ma la risposta più semplice, che è spesso quella giusta, non tira.
A me lo slogan La scienza non è democratica non piace, ma tutte queste deviazioni dal tema base (o danni incalcolabili e, qui si, le mire politiche dei no vax) danneggiano tutti, nessuno escluso.
invece io ritengo che il discorso sui "complotti" sia assolutamente corretto per come è lì riportato e andrebbe affrontato perché è uno degli elementi narrativi assolutamente centrali al giorno d'oggi.
Gli esempi riportati non dimostrano l'esistenza di un complotto senza avere il coraggio di nominarlo, ma la centralità del sistema economico nel determinare il funzionamento dei vari ambiti sistemici, scienza inclusa.
Cosa che andrebbe affrontata invece che aggirata evocando la scappatoia del complotto.
Esattamente come riportare esempi di come funziona il capitalismo non dimostra il complotto degli Illuminati.
Il problema con la categoria del complotto è esattamente questa: crollato il pensiero forte si è persa la capacità di analisi teleologica del mondo. Ogni visione strutturale dello stesso è stata pesantemente attaccata. Ora però siccome invece delle strutture operano eccome ed anche in modo visibile, l'unica alternativa alla spiegazione strutturale è stata vedere in questi segnali visibili dei complotti volti a celare la verità.
Se Marx sbaglia, ma tutti i tremendi effetti e i fenomeni scandalosi del capitalismo restano visibili, l'unica spiegazione che resta a chi non si allinea, a chi percepisce che nel discorso ufficiale c'è qualcosa di ipocrita e sbagliato, è quella del club bildenberg.
La categoria del complotto è dunque funzionale ad ambedue gli schieramenti, perché permette di tenere fuori dalla discussione il terzo incomodo, l'analisi strutturale del funzionamento sistemico.
Nulla è segreto, è tutto sotto i vostri occhi, il problema è avere la lente in grado di vederlo.
Il problema principale della nostra società (e in particolare della sinistra) è aver perso gli insegnamenti fondamentali della scuola del sospetto, o più di preciso dei suoi tre grandi maestri: Marx, Nietzsche e Freud.
Non erano semi-dei, restavano anch'essi "umani, troppo umani", ma questi tre signori avevano sgretolato il concetto di Verità. O meglio avevano dimostrato di cosa si trattasse: niente di oggettivo ma nemmeno un complotto. Semplicemente una manifestazione del Potere.
Come potere economico, come volontà di potenza, come desiderio.
Rispetto al loro efficace attacco il potere preferisce di gran lunga confrontarsi con le teorie del complotto, che fomenta egli stesso perché funzionali alla sua difesa.
Di fronte al loro efficace attacco gli "umani troppo umani" preferiscono invece attaccarsi ai propri miti.
E possiamo dire che non è la Trinità il mito più in voga oggi (né da una parte, né dall'altra).