"Pilastri" delle identità politiche personali

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"Pilastri" delle identità politiche personali
« il: 18 Giu 2018, 16:26 »
Spesso sento usare termini come "DEMOCRAZIA", frasi come "L'HA DECISO LA MAGGIORANZA" in situazioni in cui questi concetti hanno ben poco valore. Parole utili appunto per sciacquarsi la bocca, facendo nella migliori delle ipotesi la parte dell'utile idiota per permettere ad altri di aumentare il proprio potere.

Scommettiamo che questo video vi verrà nominato spesso come PROVA che i migranti in Italia vengono a fare la pacchia?

https://www.bufale.net/home/bufala-nostromo-dellaquarius-messo-a-tacere-bufale-net/

Un video che è impressionante quanto sia lampante che è un falso, potrebbe essere un nostro amico che aveva voglia di caxxarare. Se uno proprio avesse un minimo di dubbio gli basterebbero 10 secondi per fare una rapida ricerca su un motore a caso e toglierselo (il minimo dubbio).
Invece NO, non si avrà neanche quel minimo dubbio, non si farà nessuna ricerca e quelle frasi diventeranno realtà. PILASTRI su cui costruire la propria identità politica.


"ci domandiamo cosa spinga a credere in una bufala così palese: ma abbiamo paura della risposta."


Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #1 il: 18 Giu 2018, 16:34 »
chi non conosce saolini, mentore di tutti i troll della penisola, non merita niente
non si può non conoscere, è ìndègnò
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #2 il: 18 Giu 2018, 17:12 »
Ad esempio, la maggioranza è d'accordo con un censimento su base etnica.

Peccato che Salvo Salvini non tifi Lazio, avremmo finalmente trovato il rimedio per spurgare lo stivale dalle merde. Il ragazzo ha le idee chiare.

O forse Merdo Merdini è in pectore un fan degli scatarri? Me sa più questa.

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #3 il: 18 Giu 2018, 17:33 »
Se si vuole minare il concetto del 'l'ha deciso la maggioranza' che è alla base della democrazia moderna a suffragio universale, quest'ultimo il concetto fondamentale non semplicemente quello della democrazia, allora si deve concordare che 'un cittadino un voto' è il maggior problema del 21esimo secolo.

Però io mi riservo la tessera n. 1, sia chiaro.  ;)
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #4 il: 18 Giu 2018, 18:11 »
Se si vuole minare il concetto del 'l'ha deciso la maggioranza' che è alla base della democrazia moderna a suffragio universale, quest'ultimo il concetto fondamentale non semplicemente quello della democrazia, allora si deve concordare che 'un cittadino un voto' è il maggior problema del 21esimo secolo.

Però io mi riservo la tessera n. 1, sia chiaro.  ;)

Ovviamente (parlando seriamente) non sono d'accordo.

Considero ogni obiettivo come un percorso, e se l'obiettivo è una maggiore qualità della vita delle persone (concetto vago, che so prestarsi ad ambiguità e a giochini dialettici) questo deve passare attraverso una maggiore consapevolezza delle stesse persone.

Quindi smetterei di considerare la democrazia solo come il diritto di mettere un foglietto in un'urna e ragionerei su come arrivare a mettere eventualmente quel foglietto facendosi manovrare meno.

E se devo individuare il maggior problema insito nel concetto di democrazia del 21esimo secolo (ma vale anche per il secolo precedente) è che un Paese può pure fare un percorso democratico (mah) per eleggere chi governa quel Paese ma se poi il governo di quel Paese ha il potere di influenzare enormemente la vita in altri Paesi non è che si può continuare a considerare quel potere "democratico"
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #5 il: 18 Giu 2018, 22:36 »
Se si vuole minare il concetto del 'l'ha deciso la maggioranza' che è alla base della democrazia moderna a suffragio universale, quest'ultimo il concetto fondamentale non semplicemente quello della democrazia, allora si deve concordare che 'un cittadino un voto' è il maggior problema del 21esimo secolo.

Però io mi riservo la tessera n. 1, sia chiaro.  ;)


"The democracy will cease to exist whenever you take away from those who are willing to work and give to those who would not... [...] and to understand how conscience and education are a vital requisites for our survival as free people."

Thomas Jefferson, Letters from Virginia, 1802.

UnDodicesimo

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #6 il: 18 Giu 2018, 23:30 »
...

che io possa dire, l'obiettivo di chiunque e' una vita migliore, o un mondo migliore come mettevo in un altro topic.

il problema e' sempre il come.

spinto dai topic di JmGuill sui dati del credit suisse, mi sono andato a scartabellare i dati sul sito della banca mondiale https://databank.worldbank.org/data/home.aspx e tra le tante ho messo su questa tabella del benessere totale e per capita di varie aree del mondo, e vari salari, in percentuale rispetto al totale e alla media per capita mondiale:

East Asia & Pacific (low and middle income)   Total wealth (constant 2014 US$)   15.53%
                                             Total wealth per capita (constant 2014 US$)   54.33%
Europe & Central Asia (low and middle income)   Total wealth (constant 2014 US$)   1.39%
                                                    Total wealth per capita (constant 2014 US$)   41.84%
High income: non-OECD                         Total wealth (constant 2014 US$)   6.66%
                                            Total wealth per capita (constant 2014 US$)   157.19%
High income: OECD                                Total wealth (constant 2014 US$)   64.85%
                                          Total wealth per capita (constant 2014 US$)   420.21%
Italy                                                 Total wealth (constant 2014 US$)   2.27%
                                     Total wealth per capita (constant 2014 US$)   253.57%
Latin America & Caribbean (low and middle income)   Total wealth (constant 2014 US$)   6.00%
                                                       Total wealth per capita (constant 2014 US$)   79.26%
Low income                                    Total wealth (constant 2014 US$)   0.63%
                                     Total wealth per capita (constant 2014 US$)   8.08%
Lower middle income                           Total wealth (constant 2014 US$)   6.19%
                                      Total wealth per capita (constant 2014 US$)   15.39%
Middle East & North Africa (low and middle income)   Total wealth (constant 2014 US$)   0.91%
                                                              Total wealth per capita (constant 2014 US$)   28.77%
United Kingdom                                       Total wealth (constant 2014 US$)   3.66%
                                                Total wealth per capita (constant 2014 US$)   384.21%
United States                                              Total wealth (constant 2014 US$)   27.43%
                                                Total wealth per capita (constant 2014 US$)   583.27%
Upper middle income                                  Total wealth (constant 2014 US$)   21.67%
                                              Total wealth per capita (constant 2014 US$)   66.91%
World                                           Total wealth (constant 2014 US$)   100.00%
                                    Total wealth per capita (constant 2014 US$)   100.00%

per spiegare, se guardiamo ai dati dell'Italia, nel 2014, il benessere totale era il 2.27% del benessere mondiale, mentre quello per capita era 253.57%, ossia 2 volte e mezzo.

benessere inteso come guadagni, risorse minerali usufruite, assets, macchinary, edifici, terreni, beni consumati ecc.ecc.

Dal sito del global footprint network http://data.footprintnetwork.org/#/countryTrends?cn=5001&type=BCtot,EFCtot, avevo preso tempo fa per interesse personale un'altra tabella sullo sfruttamento delle risorse del pianeta agricole, minerarie, fossili, pesca, caccia ecc. Ci dice che al momento viene estratto molto di piu' di quanto il pianeta riesca a rigenerare

Country Name   Year   Record   Built-up Land   Carbon   Cropland   Fishing Grounds   Forest Products   Grazing Land   Total
Africa   2014   Earths   0.0304901756   0.2355928105   0.2533118338   0.0307251001   0.1695148504   0.104826238   0.8244610084
Asia   2014   Earths   0.0473853174   0.8991292043   0.2815898278   0.0487843207   0.100146773   0.0440550276   1.4210904708
Australia and New Zealand   2014   Earths   0.0376745041   2.7942655717   0.4039149935   0.0723769359   0.5128934684   0.272561966   4.0936874397
Caribbean   2014   Earths   0.0216304567   0.5969100815   0.2472059498   0.0206191045   0.0640996696   0.0606017296   1.0110669918
Central America   2014   Earths   0.0304011218   0.748073666   0.282650911   0.0488856241   0.1817914099   0.1418985   1.4337012329
Central Asia   2014   Earths   0.0409796466   1.2919101681   0.3836464227   0.0068350783   0.0598857189   0.1249136933   1.9081707277
Eastern Africa   2014   Earths   0.0331222097   0.0832352787   0.1989546264   0.0196202546   0.1978494773   0.1070640549   0.6398459017
Eastern Asia   2014   Earths   0.068040847   1.6085545914   0.3396765731   0.0690179223   0.1218049463   0.0846235429   2.291718423
Eastern Europe   2014   Earths   0.0443515444   1.6672264325   0.5399746972   0.0758734094   0.3464096379   0.0649012141   2.7387369355
Europe   2014   Earths   0.0578701184   1.6712012368   0.5354556993   0.087379253   0.32094429   0.1168629546   2.789713552
Latin America and the Caribbean   2014   Earths   0.0450902141   0.6455397965   0.3527167983   0.0480808054   0.2119268487   0.3425292875   1.6458837505
Melanesia   2014   Earths   0.0271341018   0.5835512955   0.3427059935   0.8071818575   0.4448415541   0.1115756904   2.3169904929
Middle Africa   2014   Earths   0.0307605807   0.1417903145   0.1745483672   0.032010243   0.2016342583   0.0798204134   0.6605641771
North America   2014   Earths   0.0483614112   3.5169826215   0.6197859725   0.080506733   0.510076759   0.1791817608   4.9548952579
Northern Africa   2014   Earths   0.0208696627   0.4888799954   0.3365259398   0.0217468545   0.1019514773   0.1740707261   1.1440446557
Northern Europe   2014   Earths   0.0859585521   1.7669838417   0.5401945697   0.1128446312   0.4472115623   0.1723723963   3.1255655533
Oceania   2014   Earths   0.0372932722   2.7143070527   0.4017011475   0.0989538273   0.5104321235   0.2667393121   4.0294267353
South America   2014   Earths   0.0532067264   0.6077327197   0.3908648339   0.0501872943   0.2374261444   0.4499720852   1.789389804
South-Eastern Asia   2014   Earths   0.0455766782   0.468940447   0.3170548811   0.1058571919   0.1244066775   0.0183730952   1.0802089709
Southern Africa   2014   Earths   0.0203094018   1.4679581544   0.1950893263   0.0487209506   0.1496852006   0.075270122   1.9570331557
Southern Asia   2014   Earths   0.0319132351   0.356574349   0.2044200404   0.0145363212   0.0705613618   0.0086953034   0.6867006109
Southern Europe   2014   Earths   0.0264241571   1.3439934328   0.4926640422   0.1196873733   0.2113989796   0.1399045911   2.3340725762
Western Africa   2014   Earths   0.0333202342   0.1194209801   0.3219171567   0.0427851008   0.1565284289   0.0895665356   0.7635384362
Western Asia   2014   Earths   0.0263546964   1.3071739093   0.3763547991   0.0323939195   0.1349835189   0.092757883   1.9700187262
Western Europe   2014   Earths   0.0898017531   1.89153571   0.5604186847   0.0663971644   0.3059658891   0.1505876374   3.0647068387
Italy   2014   Earths   0.0291393852   1.5019798255   0.4842404834   0.0762639644   0.274318895   0.1857811492   2.5517237027
United Kingdom   2014   Earths   0.0925274343   1.7813027645   0.4948881878   0.0487063736   0.2871836466   0.1485974825   2.8532058893
United States of America   2014   Earths   0.0496178924   3.5536779659   0.61789554   0.0803899293   0.4944893662   0.17767229   4.9737429838
World   2014   Earths   0.0380479267   1.0146647326   0.3269930301   0.0551706306   0.1649814864   0.0858703334   1.6857290207

i numeri sono in pianeta Terra (Earths) dal punto di vista di rigenerazione di quelle risorse, esempio l'Italia consuma meno del 3% di terra abitabile su cui si puo' costruire, mentre consuma il 150% del carbone che viene rigenerato dal pianeta nello stesso periodo di tempo.

E se nel totale mondiale, possiamo comunque rientrare nei limiti fisici e naturali sostenibile eliminando il consumo del carbon, ossia energie fossili, per diverse singole aree cio' non basterebbe.

E l'Italia e' una di queste.

In soldoni, volessimo concedere alle aree povere del pianeta il benessere di cui si gode in Italia, che comunque non sembra bastare, e non e' neanche peggio del Regno Unito o gli Stati Uniti, ad esempio, sarebbe fisicamente impossibile, perche' si andrebbero a consumare le risorse del pianeta ad un livello tale che in pochi anni sparirebbero.

Quindi come vedi siamo di fronte ad una scelta.

tra un mondo migliore per noi che non puo' essere per tutti perche' insostenibile, che potremmo definire "non-democratico" perche' comunque molte delle nostre risorse provengono proprio da quei paesi che non le consumano,

o un mondo migliore per tutti che non puo' essere per noi perche' dovremmo ridurrre di gran lunga i consumi e quindi il benessere, si "democratico" perche' ognuno usufruisce di cio' che ha ma dove vivremo in maniera molto meno 'lussuriosa'.

Tutto il resto, solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa, son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto.


"The democracy will cease to exist whenever you take away from those who are willing to work and give to those who would not... [...] and to understand how conscience and education are a vital requisites for our survival as free people."

Thomas Jefferson, Letters from Virginia, 1802.

proprio leggendo queste frasi, anche se datate, che mi convinco di piu' che '1 man 1 vote' e' uno dei mali peggiori.

perche' alla fine sono di piu' coloro che cercano di vivere sfruttando il lavoro degli altri, mancano di una coscienza civica ed un educazione in tal senso.

PS: perdonate la grafica delle tabelle, ma le messe alvolo e' per sistemarle ci vorrebbe un sacco di tempo.

Offline surg

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #7 il: 19 Giu 2018, 07:02 »
Gli africani oggi mi sembra che siano un miliardo e mezzo cifra destinata a raddoppiare nei prossimi trenta anni.
Come facciamo ad accoglierli tutti?
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #8 il: 19 Giu 2018, 07:47 »
Gli africani oggi mi sembra che siano un miliardo e mezzo cifra destinata a raddoppiare nei prossimi trenta anni.
Come facciamo ad accoglierli tutti?

Mettiamo le tende al Circo Massimo

Offline FatDanny

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #9 il: 19 Giu 2018, 08:56 »
...

Attenzione perché esattamente come James manchi di saper leggere i dati.
Quelli sono aggregati che non restituiscono minimamente le quote di consumo, come se quei numeri fossero distribuiti in forma omogenea.
Il che sai a cosa porta? che uno legge i dati e pensa che derivino dalla somma dei consumi del proprio standard di vita. Quindi, come tu stesso dici, che una ridefinizione dei consumi in termini più equi porti necessariamente ad abbassare i nostri standard.
E' una falsificazione molto molto simile a quella sul debito e sul "vivere al di sopra delle nostre possibilità".

Ad esempio su energia e inquinamento un'enorme fetta va alle grandi aziende:
http://www.ladige.it/popular/ambiente/2017/09/08/inquinamento-clima-50-danni-causati-90-aziende

Meno di cento aziende compongono la metà dell'inquinamento GLOBALE del pianeta.
Rispetto alle risorse alimentari dovresti sapere che noi produciamo cibo in grado di sfamare tre volte l'attuale popolazione della terra.
Il problema è che in occidente ne buttiamo una quantità incredibile. Questo spreco ha si una componente di consumo domestico, ma in larghissima parte pesano gli sprechi della GDO e delle produzioni agricole sottoposte a quote.

Il problema non è il consumo individuale, ma il modello produttivo.
Se cambi il modello produttivo in una prospettiva maggiormente pianificata stai tranquillo che gli standard medi che conosci sono garantiti.

Ennesima dimostrazione di come il capitalismo, anche attraverso l'uso di numeri, nasconda le proprie vergogne.
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #10 il: 19 Giu 2018, 09:28 »
che io possa dire, l'obiettivo di chiunque e' una vita migliore, o un mondo migliore come mettevo in un altro topic.

il problema e' sempre il come.

...

In soldoni, volessimo concedere alle aree povere del pianeta il benessere di cui si gode in Italia, che comunque non sembra bastare, e non e' neanche peggio del Regno Unito o gli Stati Uniti, ad esempio, sarebbe fisicamente impossibile, perche' si andrebbero a consumare le risorse del pianeta ad un livello tale che in pochi anni sparirebbero.

Quindi come vedi siamo di fronte ad una scelta.

tra un mondo migliore per noi che non puo' essere per tutti perche' insostenibile, che potremmo definire "non-democratico" perche' comunque molte delle nostre risorse provengono proprio da quei paesi che non le consumano,

o un mondo migliore per tutti che non puo' essere per noi perche' dovremmo ridurrre di gran lunga i consumi e quindi il benessere, si "democratico" perche' ognuno usufruisce di cio' che ha ma dove vivremo in maniera molto meno 'lussuriosa'.

Tutto il resto, solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa, son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto.

proprio leggendo queste frasi, anche se datate, che mi convinco di piu' che '1 man 1 vote' e' uno dei mali peggiori.

perche' alla fine sono di piu' coloro che cercano di vivere sfruttando il lavoro degli altri, mancano di una coscienza civica ed un educazione in tal senso.

PS: perdonate la grafica delle tabelle, ma le messe alvolo e' per sistemarle ci vorrebbe un sacco di tempo.

50% D'ACCORDO

che parlare di "maggiore qualità della vita delle persone" fosse un  "concetto vago, che so prestarsi ad ambiguità e a giochini dialettici" l'avevo appunto specificato.
Ovvio anche che siamo di fronte a scelte, sempre se si fosse interessati.



50% DISACCORDO

"Tutto il resto, solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa,"
NON
"son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto"
con tutto il rispetto anche da parte mia.

Quei termini sintetizzano sia il modo con cui si selezionano le alternative da considerare al momento di fare le scelte e sia, soprattutto, nel valutare se misurare la "qualità della vita" principalmente con il "tenore di vita".
Ad esempio:
  • misurare la qualità della vita di una società con il suo tenore di vita è un valore di destra
  • essere disposti a diminuire in parte il tenore di vita proprio e della propria comunità per permettere ad altri di vivere in maniera dignitosa è un a valore di sinistra, solidaristico

(NB: so benissimo che i valori di destra stanno vincendo)

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #11 il: 19 Giu 2018, 10:15 »
...

mai detto che ogni Italiano goda dello stesso benessere.

mi pare pero' difficile credere visto che la media, ossia per capita, e' del 250%, ci siano italiani che vivano al livello del Middle East & North Africa (low and middle income) ossia meno di un terzo della media mondiale o del low income a meno di un decimo o anche del lower middle income a poco piu' di un sesto.

tutte cifre queste medie, per cui anche in questi gruppi, middle east/africa, low e lower middle income, ci sara' chi sta meglio e chi stara' peggio, ossia magari c'e' chi gode di un semplice 20esimo della media, ossia 1/50esimo della media Italiana.

tanto che la stessa banca inserisce l'Italia nei paesi a high Income, ossia con un salario di piu' di 14 mila e rotti dollari.

...

son tutte chiacchiere perche' a mio avviso i numeri parlano chiaro.

e' impossibile pensare di poter sollevare gli essere umani che vivono nei paesi in via di sviluppo e poveri, ossia quelli da cui scappano coloro verso i quali vogliamo essere solidali accogliendoli nei nostri paesi, ai livelli di benessere attuali degli esseri umani che vivono nei paesi sviluppati e ricchi.

quindi prima di parlare di solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa, dovremo chiederci quanto siamo disposti a rinunciare alle nostre comodita' per 'equilibrare' la situazione.

Offline FatDanny

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #12 il: 19 Giu 2018, 10:39 »
Sbagli comunque perchè non puoi ragionare solo in termini di income.

In primo luogo per la ppa.
In secondo luogo perché non tutte le economie mettono ogni consumo a mercato (e a causa di questo principio si sono inventati miglioramenti nelle condizioni di vita nei paesi del Sud del mondo attraverso aumenti di reddito, senza considerare se contestualmente beni e servizi gratuiti siano finiti a mercato).

Gli italiani che vivono in povertà assoluta (diversi milioni) hanno eccome condizioni analoghe.
E anzi in italia almeno hai un minimo di welfare.
Negli usa, la nazione più ricca al mondo, chi vive in povertà assoluta è assolutamente in condizioni paragonabili ai poveri nel resto del mondo.

I due principali errori metodologici di dati come questo è rappresentato dalla media procapite e dalla base nazionale e non sociale.
Come se un senzatetto di Detroit fosse assimilabile in termini aggregati più a Trump che ad un povero di città del Messico solo sulla base di dove si colloca geograficamente.

Questo è un tipico esempio in cui l'approccio ai dati condiziona fortemente la loro interpretazione ed è molto faticoso restituire a chi li legge la possibilità di una lettura alternativa.
Il dato in questo modo non descrive la realtà. Ma ne crea una.

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #13 il: 19 Giu 2018, 10:55 »
E che vuoi che ti dica.

Io ho portato dati, tu ...chiacchiere.

Ognuno poi ovviamente è libero di credere ciò che vuole. Magari anche che chi arriva con i barconi non sta così peggio di tanti italiani.

Offline FatDanny

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #14 il: 19 Giu 2018, 11:10 »
Ah quindi quei dati sono la realtà, riflettere sulla loro interpretazione sono chiacchiere.

Fai una cosa, vai a vedere le stesse statistiche sull Irlanda.
Vedrai che all apparenza è un paese ricchissimo.
Peccato che ciò dipenda dalle aziende che vi hanno messo la sede legale e non ha niente a che fare con la realtà sociale irlandese.

Se i dati non li combini quantomeno con le rispettive capabilities (Sen) cosa pensi ti indichino oltre a quanto valore viene prodotto nei rispettivi paesi?
Se i dati non li scomponi per ambiti sociali e mescoli la realtà di san Basilio con quella dei parioli e degli investimenti esteri, accettando una piu che discutibile base nazionale, cosa pensi di trarne?
Ovvio: che il pischello di san Basilio o di centocelle vive un eccesso di benessere (???) A cui dovrebbe rinunciare se si vuole aiutare l'africa.
Falso e demenziale, poi dici perché vince salvini...

I dati tocca saperli leggere altrimenti si che si fanno chiacchiere.

Le peggiori idiozie odierne si basano su una lettura demenziale dei dati (a partire proprio dal tema migrazioni)

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #15 il: 19 Giu 2018, 11:22 »
quindi in Irlanda, con un dato del 372% la gente se la passa tutta male? peggio che in Italia con solo il 250% citrca?

magari peggio che nei 10 paesi peggiori nella classifica

Gambia, The   3.09%
Burundi   4.50%
Mozambique   4.58%
Comoros   5.24%
Guinea   5.30%
Madagascar   5.48%
Liberia   6.07%
Malawi   6.19%
Niger   6.89%
Congo, Dem. Rep.   7.27%


solo che da quest'ultimi paesi, la gente si mette in mano a schiavisti su barconi che chiamare bagnarole e' un complimento, ed in Irlanda non mi pare che facciano tutto cio' per scappare.

ma forse hai ragione tu, non so analizzare i dati ed offro una realta' distorta.

sull'acquarius erano tutti leprechauns.

Online arturo

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #16 il: 19 Giu 2018, 11:24 »
I famosi polli di Trilussa...

Offline FatDanny

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #17 il: 19 Giu 2018, 11:47 »
quindi in Irlanda, con un dato del 372% la gente se la passa tutta male? peggio che in Italia con solo il 250% citrca?

magari peggio che nei 10 paesi peggiori nella classifica

Gambia, The   3.09%
Burundi   4.50%
Mozambique   4.58%
Comoros   5.24%
Guinea   5.30%
Madagascar   5.48%
Liberia   6.07%
Malawi   6.19%
Niger   6.89%
Congo, Dem. Rep.   7.27%


solo che da quest'ultimi paesi, la gente si mette in mano a schiavisti su barconi che chiamare bagnarole e' un complimento, ed in Irlanda non mi pare che facciano tutto cio' per scappare.

ma forse hai ragione tu, non so analizzare i dati ed offro una realta' distorta.

sull'acquarius erano tutti leprechauns.

Beh direi che abbiamo la conferma della tua incapacità.

In primo luogo perché non capisci quel che ti si dice.
Non ho mai detto che stiamo tutti male ma che il dato della ricchezza è falsato verso l'alto dall'incidenza dei capitali.

In  secondo luogo perché il dato che hai appena postato dimostra esattamente quel che dicevo e manco te ne sei accorto.
A meno che tu non voglia affermare che una persona in Irlanda sia mediamente più ricca di una in italia di circa un terzo (cosa semplicemente folle per chiunque abbia cognizione di causa).
Se tu sapessi di cosa parli (ma non lo sai) sapresti che la stessa eurostat si sta ponendo il problema di come considerare i dati irlandesi perché sballano ogni comparazione a livello europeo.
Pensa tu se la comparazione la fai tra paese UE e Ciad.
Quei dati messi così offrono una visione falsata della realtà.

Oltre a questo se al posto di provocare ascoltassi potresti capire perche benessere e ricchezza non sono sinonimi se non si dà per scontati una serie di postulati ideologici, perché il benessere è dato dalla possibilità di accedere a beni e servizi, la ricchezza è solo una forma specifica per accedervi.

Uno dei principali problemi del sud del mondo è avere imposto a tutti questa forma specifica e aver creato povertà dicendo pure di aver creato ricchezza portando come prova dati fortemente condizionati come questo.

La cosa più insopportabile è che ce crediamo la civiltà più consapevole con tutti i nostri numeri e le nostre prove a supporto senza minimamente considerare che queste sono costruite da noi a nostra immagine. Ed è stato esattamente questo a produrre la povertà che rende oggi necessario raggiungere i luoghi dove quella forma specifica impera.

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #18 il: 19 Giu 2018, 11:53 »
Ovvio, solo tu capisci ed ascolti senza partire sempre con la stessa filippica sul capitalismo, i paradisi fiscali, ecc.ecc. indipendentemente da cosa si stava parlando prima che mettessi bocca.

E se si cerca di tornare nel discorso, si e' incapaci e non ti si capisce.

Offline FatDanny

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #19 il: 19 Giu 2018, 12:02 »
Ovvio, solo tu capisci ed ascolti senza partire sempre con la stessa filippica sul capitalismo, i paradisi fiscali, ecc.ecc. indipendentemente da cosa si stava parlando prima che mettessi bocca.

E se si cerca di tornare nel discorso, si e' incapaci e non ti si capisce.

Veramente ti ho solo spiegato perché hai detto un'enorme cazzata che colpevolizza senza ragione gran parte delle persone come se fosse il loro attuale livello di consumo di impedimento al benessere globale, ottenendo come bel risultato che l'alternativa sembra impossibile o comunque a danno di qualcuno (finendo per giustificare lo status quo perché tanto qualcuno che deve star male ci deve essere comunque).

purtroppo non ci arrivi, provochi e ti meravigli anche se ti si risponde a tono.
Ma ringrazia che te rispondo nel merito invece di deriderti e basta (ti rassicuro, non è comprensione, è solo il maledetto regolamento)
 

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