"Pilastri" delle identità politiche personali

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UnDodicesimo

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #20 il: 19 Giu 2018, 12:51 »
A posto quindi. Sai tutto tu ed i cattivi sono sempre gli altri.
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #21 il: 19 Giu 2018, 13:07 »
son tutte chiacchiere perche' a mio avviso i numeri parlano chiaro.

e' impossibile pensare di poter sollevare gli essere umani che vivono nei paesi in via di sviluppo e poveri, ossia quelli da cui scappano coloro verso i quali vogliamo essere solidali accogliendoli nei nostri paesi, ai livelli di benessere attuali degli esseri umani che vivono nei paesi sviluppati e ricchi.

quindi prima di parlare di solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa, dovremo chiederci quanto siamo disposti a rinunciare alle nostre comodita' per 'equilibrare' la situazione.

A parte il perculamento ai valori della solidarietà e altri, inclusa la democrazia, stai dicendo la stessa cosa che ho detto io.

Non è che niente niente ha ragione FatDanny circa il tuo provocare o, in alternativa, la tua capacità/voglia di comprendere?

UnDodicesimo

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #22 il: 19 Giu 2018, 13:24 »
sei tu che per primo hai detto di non essere d'accordo con cose che ho scritto. te lo ricordi si?

mo so io che perculo, ma dico le stesse cose, quindi provoco?

va be' che te devo di.

fateve na bella chat tu e fatdanny.

Offline FatDanny

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #23 il: 19 Giu 2018, 14:13 »
A parte il perculamento ai valori della solidarietà e altri, inclusa la democrazia, stai dicendo la stessa cosa che ho detto io.

Non è che niente niente ha ragione FatDanny circa il tuo provocare o, in alternativa, la tua capacità/voglia di comprendere?

È solo un modo più elegante per giungere ad un'affermazione dicendo apparentemente l'opposto, lasciando che sia l interlocutore ad arrivarci.

Nello specifico dicendo che dovremmo rinunciare al nostro benessere si induce l'interlocutore a dire che a questo punto non si possono cancellare quelle differenze.

Una figura retorica vecchia come il cucco (adinato), io di solito la usavo con chi voleva fare macello nei cortei:

"Daje ma allora facciamoli seri, non famo pagliacciate. Se dobbiamo andargli sotto allora carichiamo proprio, bocce sassi e bastoni, ok?"

Il provocatore vole venì a ruba a casa del ladro, però se la prende se gli rispondi a tono.
UnDodicesimo se vuoi discutere del tema proposto da MF evita sti giochetti e vedi che non ti provoca nessuno.

UnDodicesimo

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #24 il: 19 Giu 2018, 14:14 »
e quale sarebbe il tema proposto da MF a cui non ho risposto o/e sul quale non voglio discutere?
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #25 il: 19 Giu 2018, 14:24 »
sei tu che per primo hai detto di non essere d'accordo con cose che ho scritto. te lo ricordi si?

mo so io che perculo, ma dico le stesse cose, quindi provoco?

va be' che te devo di.

fateve na bella chat tu e fatdanny.

 :o :o :o

Io ti ho motivato il perché non sono d'accordo con alcune tue affermazioni, tu invece dici prima che le mie "sono tutte chiacchiere" (e ci sta, mica pretendo che tutti mi diano ragione) ma poi affermi le stesse cose che ho detto io:

- e' impossibile pensare di poter sollevare gli essere umani che vivono nei paesi in via di sviluppo e poveri, ossia quelli da cui scappano coloro verso i quali vogliamo essere solidali accogliendoli nei nostri paesi, ai livelli di benessere attuali degli esseri umani che vivono nei paesi sviluppati e ricchi.

- dovremo chiederci quanto siamo disposti a rinunciare alle nostre comodità per 'equilibrare' la situazione.



L'unica differenza è che tu lo fai, consapevolmente o meno non lo so, da una posizione di destra, io, consapevolmente, da una posizione di sinistra. O devo vergognarmi di farlo?

La chat fattela tu con chi vuoi, scrivetevi pure patate e rispondetevi broccoli, io su un forum vorrei interloquire con persone che cercano di comprendere quello che scrivo e che mi rispondono su quello. Scusate l'arroganza di non aver detto "evidentemente mi sono spiegato male", anzi guardate, ora lo dico. Evidentemente mi sono spiegato male. Così faccio il paio con il "son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto" e abbiamo entrambi la coscienza pulita.
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #26 il: 19 Giu 2018, 14:35 »
Leggo solo ora:

È solo un modo più elegante per giungere ad un'affermazione dicendo apparentemente l'opposto, lasciando che sia l interlocutore ad arrivarci.

Nello specifico dicendo che dovremmo rinunciare al nostro benessere si induce l'interlocutore a dire che a questo punto non si possono cancellare quelle differenze.

...



Intendevo esattamente questo:


...

affermi le stesse cose che ho detto io:

- e' impossibile pensare di poter sollevare gli essere umani che vivono nei paesi in via di sviluppo e poveri, ossia quelli da cui scappano coloro verso i quali vogliamo essere solidali accogliendoli nei nostri paesi, ai livelli di benessere attuali degli esseri umani che vivono nei paesi sviluppati e ricchi.

- dovremo chiederci quanto siamo disposti a rinunciare alle nostre comodità per 'equilibrare' la situazione.

L'unica differenza è che tu lo fai, consapevolmente o meno non lo so, da una posizione di destra, io, consapevolmente, da una posizione di sinistra. O devo vergognarmi di farlo?

...

L'unico dubbio è se c'è consapevolezza di stare usando un artificio dialettico o se veramente non si riesce a immaginare:
  • un futuro migliore (giocateci quanto volete con questa mia sintesi) grazie a un diverso approccio alla produzione e distribuzione di beni e servizi
  • che ci siano persone disposte a rivedere il proprio tenore di vita (che non confondono con la propria qualità di vita)







(EDIT: mi accorgo che la mia posizione è molto "cristiana", mi sorprendo sempre che non sia maggioritaria in un Paese in cui si dice i Cristiani siano in grandissima maggioranza)
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #27 il: 19 Giu 2018, 14:51 »
Gli africani oggi mi sembra che siano un miliardo e mezzo cifra destinata a raddoppiare nei prossimi trenta anni.
Come facciamo ad accoglierli tutti?

Forse iniziare ad operare in modo che non siano obbligati ad andare via dalla loro terra potrebbe aiutare?

UnDodicesimo

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Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #28 il: 19 Giu 2018, 14:53 »
...
50% DISACCORDO

"Tutto il resto, solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa,"
NON
"son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto"
...

ti stavo rispondendo, ma vedo che hai cambiato il post completamente, per cui mi limito solo a chiarire

con il sono solo chiacchiere rispondevo a questa tua affermazione, non a cio' che dicevi.

per il resto mi pare chiaro che ne sappiate piu' voi, quindi mi limitero' a leggere.
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #29 il: 19 Giu 2018, 15:11 »
ti stavo rispondendo, ma vedo che hai cambiato il post completamente, per cui mi limito solo a chiarire

con il sono solo chiacchiere rispondevo a questa tua affermazione, non a cio' che dicevi.

per il resto mi pare chiaro che ne sappiate piu' voi, quindi mi limitero' a leggere.



Il "vittimismo", altro artificio dialettico ampiamente utilizzato quando ci si incarta.



50% D'ACCORDO

che parlare di "maggiore qualità della vita delle persone" fosse un  "concetto vago, che so prestarsi ad ambiguità e a giochini dialettici" l'avevo appunto specificato.
Ovvio anche che siamo di fronte a scelte, sempre se si fosse interessati.



50% DISACCORDO

"Tutto il resto, solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa,"
NON
"son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto"
con tutto il rispetto anche da parte mia.

Quei termini sintetizzano sia il modo con cui si selezionano le alternative da considerare al momento di fare le scelte e sia, soprattutto, nel valutare se misurare la "qualità della vita" principalmente con il "tenore di vita".
Ad esempio:
  • misurare la qualità della vita di una società con il suo tenore di vita è un valore di destra
  • essere disposti a diminuire in parte il tenore di vita proprio e della propria comunità per permettere ad altri di vivere in maniera dignitosa è un a valore di sinistra, solidaristico

(NB: so benissimo che i valori di destra stanno vincendo)
son tutte chiacchiere perche' a mio avviso i numeri parlano chiaro.

e' impossibile pensare di poter sollevare gli essere umani che vivono nei paesi in via di sviluppo e poveri, ossia quelli da cui scappano coloro verso i quali vogliamo essere solidali accogliendoli nei nostri paesi, ai livelli di benessere attuali degli esseri umani che vivono nei paesi sviluppati e ricchi.

quindi prima di parlare di solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa, dovremo chiederci quanto siamo disposti a rinunciare alle nostre comodita' per 'equilibrare' la situazione.



...
In soldoni, volessimo concedere alle aree povere del pianeta il benessere di cui si gode in Italia, che comunque non sembra bastare, e non e' neanche peggio del Regno Unito o gli Stati Uniti, ad esempio, sarebbe fisicamente impossibile, perche' si andrebbero a consumare le risorse del pianeta ad un livello tale che in pochi anni sparirebbero.

Quindi come vedi siamo di fronte ad una scelta.

tra un mondo migliore per noi che non puo' essere per tutti perche' insostenibile, che potremmo definire "non-democratico" perche' comunque molte delle nostre risorse provengono proprio da quei paesi che non le consumano,

o un mondo migliore per tutti che non puo' essere per noi perche' dovremmo ridurrre di gran lunga i consumi e quindi il benessere, si "democratico" perche' ognuno usufruisce di cio' che ha ma dove vivremo in maniera molto meno 'lussuriosa'.

Tutto il resto, solidarieta', destra, sinistra, buonismo, ecc.ecc. democrazia inclusa, son chiacchiere buone per passare il tempo o credere alle favole. con tutto il rispetto.

...



Ah, non ho cambiato alcun post, le uniche modifiche sono evidenziate dalla premessa "EDIT". Le tue scuse almeno su questo non ci starebbero male.
Un saluto
Re:"Pilastri" delle identità politiche personali
« Risposta #30 il: 20 Giu 2018, 09:04 »
Altri modi per "cementare" le identità politiche dei singoli sono quelli di denigrarle o di lusingarle, specialmente se portati avanti da soggetti istituzionali o da organi che si autodefiniscono autorevoli.


Prendiamo il caso del "più importante e autorevole quotidiano nazionale" (NdMF: il corriere della sera)









Quanti leggendo il titolo non hanno pensato a qualcosa del genere:



Invece era banalmente:

All’incontro era presente anche la sindaca?
«Sì e quando la discussione saliva di tono, per evitare la sovrapposizione di voci suonava la trombetta, una di quelle di gomma, tipo quelle da bicicletta».







Ridicolizzare così il Sindaco della Capitale dello Stato, solo perché esponente di una forza politica avversa (si, lo so che a ridicolizzarsi ci mette già tanto del suo, ma quì il focus è sull'Informazione) oltre a radicalizzare convinzioni, da una parte e dall'altra, da un enorme contributo a quell'analfabetismo funzionale tante volte stigmatizzato dagli stessi "autorevoli" organi.
E il tutto si traduce in grossi limiti nel giudicare le questioni nel loro complesso ==> torniamo alla "Democrazia" come collutorio
 

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