No, assolutamente. Il problema lo solleva proprio un insospettabile, come Fd, il quale paragona lo sconosciuto popolo “arabo-palestinese”, che non esiste, ai nativi americani istituendo un parallelismo improponibile tra colonizzazione occidentale in Nord America e il proto sionismo; ovvero stigmatizza Israele come stato confessionale assumendo che sia peggiore di uno stato teocratico come l’Iran; o ancora critica a prescindere quello che dico, pur condividendo i medesimi assunti concettuali di fondo.
Lo stato di Israele non è un modello, assolutamente. Lo si può e lo si deve criticare in modo netto. Ma la critica non può prescindere da tutto il contesto, che é terrificante.
Se ciò avviene, io un paio di domande me le porrei, visto che tutta l’Europa è immersa da circa 1000 anni -e dunque, noi con lei - in una soluzione intrisa di pregiudizi, sentimenti e ideologie politiche antisemite.
Ma sconosciuto cosa?
Citami questi storici israeliani perché "i palestinesi sono loro da 6mila anni" è una balla bella e buona. Senza nemmeno il beneficio del dubbio.
Gli attuali israeliani non hanno niente a che vedere con gli ebrei della famosa diaspora. Parliamo proprio di popoli differenti, il legame è al massimo concettuale, ma storico decisamente no. Gli attuali israeliani sono colonizzatori europei, non hanno niente a che vedere, neanche come pronipoti, con gli ebrei della diaspora, che NON si stabilirono in europa.
Ecco allora che il paragone con i nativi americani è tutt'altro che peregrino. Sia in termini di rapporti che di esito.
Anzi insisto, le similitudini sono al limite del clamoroso e in futuro ancora più evidenti.
non ho cognizione di migrazioni consistenti ad inizio secolo in quelle aree quindi tendo a credere , al netto delle idiote divisioni statali di inizio secolo la cui responsabilità è integralmente britannica, che gli arabi in Palestina avessero radici ben più profonde dei suddetti e, al limite, è decisamente più facile che siano loro pronipoti degli ebrei di migliaia di anni fa, convertiti, che un ashkenazita.
E questo senza contare che molti israeliani di recente cittadinanza non hanno manco questo legame, non so manco di origine ebraica, ma hanno tirato fuori qualche lontanissima parentela di terz'ordine pur di avere la cittadinanza confessionale di Israele.
E invece anche tu te ne esci con questo antisemitismo inconscio, poi se uno risponde male vi scandalizzate.
Io sono molto netto nelle mie posizioni su Israele. E molto netto non significa che ne critico la politica, ma che sono concettualmente contrario al sionismo. Tout court. E non ho il minimo problema a dirlo. E mi fa incazzare come una biscia che si provi a intimidire questa posizione netta con l'accusa di antisemitismo. Vedi corbyn e i labour. Uno schifo ignobile.
Trovo legittimo che, come chiunque su questa terra, le persone possano decidere dove vivere, anche per ragioni religiose. Non che impongano ad altri un proprio stato confessionale.
Quindi il sionismo non c'entra una mazza con il diritto degli ebrei di vivere in terra Santa.. niente. Nel sionismo la religione è una becera scusa (ciò non significa che lo sia per ogni sionista, ma serve davvero specificarlo?)
Ritengo che il sionismo sia un movimento politico pericoloso quanto gli altri nazionalismi e che, esattamente come il fascismo, abbia appiattito la percezione e l'autopercezione delle proprie comunità, facendo di ogni ebreo un sionista (e degli antisionisti ebrei dei traditori). È vero che la grandissima parte degli ebrei oggi è sionista esattamente come nel 29 la gran parte degli italiani si riconosceva nel Duce
Il nazionalismo revanscista, purtroppo, funziona esattamente così. È un meccanismo politico E psicologico. Non a caso sfruttato anche in URSS sul motivo panrusso, chiave molto più funzionale del marxismo agli scopi di regime.
Esattamente la stessa logica che si trova negli altri nazionalismi del XIX secolo.
Quanto dico non ha nulla di inconsapevole.
Io non sono critico del sionismo, io ritengo il sionismo un Male della modernità, alla pari di altri nazionalismi aggressivi, non solo di destra ovviamente.