Ah cioè quindi prima mi dai all'invasore come merce di scambio, poi quando caccio l'invasore
ti ricordi che sono "la russia del sud" ?
Non solo : poi ci alleiamo contro i bianchi e io sconfiggo anche i bianchi.
Poi arriva Trockj e ci massacra.
E non ci massacra perchè non diamo le derrate alimentari, ci massacra perchè
secondo l'autoritarismo implicito nel bolscevismo le esperienze libertarie non possono essere
tollerate ( sopratutto se funzionano! ).
vabbé ma i russi non "hanno dato" l'ucraina come merce di scambio.
Semplicemente la Germania ha posto una condizione sul confine per far terminare la guerra.
Il problema sul piano storico-politico è che gli anarchici - così come SR - avevano la posizione di trasformare la guerra mondiale in una guerra rivoluzionaria stile Francia 1793. Ossia un esercito rivoluzionario alla conquista del resto d'Europa (senza considerare il crescente differenziale tecnico nel secolo e mezzo trascorso).
Ti sembra una posizione corretta/realizzabile da sostenere davanti a popoli stremati dalla Grande guerra e che non vedevano l'ora che tacessero le armi?
A me no, ma ovviamente come dicevo prima su questo il dibattito è aperto.
Sul fatto di considerarla la "russia del sud" mi sembra una lettura condizionata dai fatti successivi, perché fu Stalin a utilizzare il nazionalismo panrusso come collante del suo regime.
Lenin era invece fautore delle autonomie nazionali, come puoi leggere tu stesso in questo testo del '22
https://www.marxists.org/italiano/lenin/1922/12/georgia.htmLo stesso trotzskij sull'ucraina confermò successivamente tale orientamento (1939):
https://www.marxismo.net/idm/idm1/ucraina.htmlBoh, sinceramente non riesco ad intravedere nelle loro posizioni quanto dici.
Che il bolscevismo non tollerasse le esperienze libertarie mi sembra una baggianata propagandata in modo spiccio da qualche corrente anarchica nel secondo dopoguerra.
Le correnti libertarie sono state a lungo al fianco del bolscevismo, sia prima che durante la rivoluzione.
Vedi figure come Victor Serge e quanto hanno lasciato scritto in merito.
Gli anarchici avevano organi di stampa a Pietrogrado e Mosca e nessuno li chiuse in modo autoritario, quantomeno fino a Stalin.
Il problema, come dicevo prima, fu il comunismo di guerra, che comportò errori gravi, ma anche a causa delle ragioni prima esposte.
Su questo il dibattito prescinde addirittura lo specifico e se vuoi si può dare in termini generali: in un contesto di guerra aperta si può rifiutare la gerarchia oppure questa è necessaria a salvarsi la vita?
Su questioni simili Che Guevara o Trotzkij non esitavano a fucilare, è vero.
Io devo dire che non riesco a posizionarmi in modo chiaro perché non mi sono mai trovato a dover scegliere in modo così difficile. Tendo ad avere posizioni libertarie sul piano politico ma devo dire che al contempo a me convince molto la distinzione in voga sulle navi pirata della Golden Age, che di sicuro non possono considerarsi irrigimentati partitisti bolscevichi:
per qualsiasi decisione decide la ciurma a maggioranza democratica, una testa un voto, ma il Capitano eletto ha il potere assoluto e indiscutibile in tre casi e in tre soltanto: in caso di arrembaggio, in caso di combattimento e in caso di fuga.Credo che questa cessione di sovranità abbia una sua logica stringente che se violata porta non alla sconfitta di qualcuno, ma di tutti. E quindi,
forse, giustifica anche il fatto che se non lo capisci te becchi un colpo in testa. Tanto su una nave pirata nel mar dei caraibi che nella fredda steppa ucraina.