Bel topic.
Le modalità con cui venne comunicato l'8 settembre furono militarmente folli.
Su molti fronti le truppe italiane lo seppero a cose fatte, senza alcun preavviso, in alcuni casi lo seppero al momento di essere presi prigionieri dai tedeschi.
Mio nonno fu tra quelli che ricevette l'ordine sul fronte slavo e finì in un campo di prigionia.
Visto quello che avevamo fatto ai partigiani titini e alle popolazioni slave niente che non meritassimo, ma comunque su un piano prettamente militare fu un autogol clamoroso.
E spiega in parte la ragione per cui non ci schierammo compiutamente con gli Alleati: in tal caso quei soldati italiani sarebbero divenuti compiutamente nemici e magari avrebbero fatto una fine anche peggiore... e io non sarei qui.
Se non ci fosse stato l'8 settembre è invece ragionevole pensare che gli Alleati avrebbero dovuto tenere tutt'altro approccio nella conquista del sud italia, quindi più bombardamenti, più morti, più devastazione.
Ma il principale errore dell'8 settembre fu quello di non aver deposto compiutamente il fascismo e di non aver fucilato Mussolini subito. Chi (non adler, parlo in generale) se ne esce con menate sulla vita, la pena di morte e cose varie non tiene assolutamente conto del contesto: sei in guerra, i morti sono all'ordine del giorno, vige la legge marziale, se uccidere un uomo può salvare migliaia di vite quell'uomo va ucciso senza pensarci manco due volte e senza alcun processo.
Si uccide, poi si vede. Questa cosa avrebbe portato difficoltà molto maggiori alla costituzione della RSI e quindi una maggiore difficoltà per le truppe naziste nella gestione del territorio settentrionale.
Purtroppo le figure di Stato dell'epoca erano soprattutto preoccupate di salvare il proprio culo, letteralmente, avendo responsabilità dirette nel regime. E alla fine ottennero questo risultato, essendo stato il processo di defascistizzazione ben più tenue e comprensivo rispetto a quello di denazificazione in Germania.