RG-Lazio non mi pare dica che i filosofi della scienza inventano il metodo.
Ma che ne sistematizzano e descrivono lo sviluppo.
Ad ogni modo Marx non usa semplicemente un metodo critico, ma propriamente scientifico.
Una delle ragioni per cui il Capitale non vedrà mai la luce eccetto il primo libro è questa, vista la costante opera di scrittura e riscrittura dovuta alla comparazione costante con i dati di realtà.
Si può dire che Marx fosse ossessionato da utilizzare un metodo di riscontro empirico.
...
la tecnologia in Marx è l'accumulazione progressiva del sapere pratico sociale.
Si parte dall'interazione tra X lavoratori, quell'interazione viene assimilata da K, resa automatica mediante strumenti, macchine, organizzazione.
Da una sedia in sei ore facciamo sei sedie in un'ora.
Con due effetti:
1) quel tempo viene liberato, ci serve meno lavoro per sostituire/rinnovare quel che abbiamo
2) quel tempo può essere dedicato ad altre attività: l'arte, lo sport, la speculazione, i viaggi, ma anche nuove merci, nuovi prodotti, nuovi servizi. Su un piano sociale non ci servono più X costruttori di sedie, ma 1/x e quelli che avanzano faranno altro, rendendo la nostra società più complessa e completa (ecco come il capitalismo ha prodotto meraviglie più grandi delle piramidi d'egitto)
Sotto il dominio del capitale non c'è grande scelta però, perché la necessità di crescita (riproduzione allargata) impone di usare una grande quantità di quel tempo per altro valore, aumentare la produzione, guadagnare di più per non restare indietro.
Superare la logica del valore, il
comunismo se volete, significa non che la produzione la gestisce lo Stato, ma che la logica a guidare la produzione cessa di essere quella della valorizzazione e diviene quella della ricchezza concreta. ossia non conto di massimizzare i profitti, ma di comprimere il tempo necessario perché tornerà a mio vantaggio. Se da domani per fare 100 sedie serve metà del tempo chi lavora ad esse ha liberato metà della sua vità futura.
E non avendo la logica del capitale a soffocarmi su come fare le sedie per stare "sul mercato" la creatività di prodotto esploderà invece che deprimersi. Esattamente come accade ad un artigiano che fa tavoli per diletto rispetto all'operaio che lavora in una fabbrica Ikea.
Ovvio che la domanda su ciò che serve me la pongo ancora così come serve ancora un mercato per scambiarsi i prodotti del lavoro sociale, ma ciò che serve come ricchezza concreta (materiale e immateriale), non come ricchezza generica in forma (alienata) di denaro, perché questa è potenzialmente infinita.
rappresentando tutte le merci possibili e immaginabili, essendo scambiabile anche con merci che ancora non sono neanche pensate, il denaro non sarà mai abbastanza e anzi dovrà sempre aumentare per poterci definire più ricchi. I tot euro che accumulo potranno soddisfare desideri che ancora non so di avere.
Solo Marx arrivò a toccare la potenza - e le molteplici implicazioni - della forma Denaro. Un qualcosa che nessun autore economico ha approfondito così accuratamente.
In poche parole laddove l'obiettivo non è più passare da 3 mld a 7 mld di utili quei 4 mld mancati si trasformano in quello che rappresenta la forma denaro una volta dissolta: tempo liberato. Per tutti.
Ognun@ per fare quel che più gli/le aggrada, non tutti piegati alle necessità di uno Stato Leviatano.
Questa è la liberazione umana in Marx. Questo è il comunismo.
E non perché diventiamo tutti più buoni e non ci freghiamo più, ligi al nostro dovere di cittadini.
Il paradiso in terra è roba da messianismo religioso.
Marx punta più materialisticamente ad un nuovo cambio di segno della logica produttiva/riproduttiva, come già avvenuto in altre epoche.
Come dal vincolo di sangue siamo passati al vincolo di denaro e ai contratti.