Mimmo Lucano

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Offline FatDanny

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #40 il: 15 Feb 2022, 11:54 »
https://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2021/12/Sentenza-607_21-LUCANO.pdf


Non è una storia semplice. Nessuno è totalmente “cattivo”, ma pochi sono solamente “buoni”. E così anche per ML.

Travaglio non ha letto la sentenza per intero, ma le prime 10 pagine di premessa metodologica. C’è perfino di peggio, dentro, ma c’è anche qualcosa che non torna. Per esprimere davvero un convincimento, però, bisogna davvero studiarsela e non avere pregiudizi.
Lucano, io la vedo così, non è per nulla un essere malvagio. Anzi. Ma è un uomo che ha voluto farsi Re.

per ragioni lavorative (RUP) sto facendo un corso di circa 35 ore sul Codice degli appalti.
A me pare che le possibili zone d'ombra giuridiche siano immense, con margini interpretativi notevolissimi.
In altri termini un'azione lecita può essere tranquillamente interpretata come illecita e viceversa.
L'unico modo per evitare al 100% questo rischio è limitarsi all'ordinaria amministrazione (e anche su quella facendo attenzione...)

Offline TheVoice

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #41 il: 15 Feb 2022, 12:16 »
Che è esattamente quello che succede: un amministratore avveduto interpreta il codice nella maniera più restrittiva possibile, anche a dispetto di leggi, decreti, pareri e sentenze che vanno nella direzione opposta.

Un esempio per tutti: la trattativa privata.
Nonostante la soglia sia stata innalzata, si continua a preferire la licitazione (la gara ad inviti) proprio per non dar adito a sospetti.

Bene, direte voi.

Mica tanto: la ratio della norma è quella di snellire le procedure e le relative tempistiche, per accelerare la spesa e dar così fiato (e lavoro) all'economia.
Peccato che una licitazione richieda nel complesso un tempo tre volte superiore  ad una trattativa privata.


Moltiplicate questo per tutte la PA sparpagliate sul territorio italiano.

Mi domando come faremo a spendere i soldi del PNRR entro il 2026
Re:Mimmo Lucano
« Risposta #42 il: 16 Feb 2022, 07:18 »
hanno voluto combattere un modello possibile, di solidarietà, di convivenza.
 valori volti a una società equa: ma da sinistra, una sinistra vera, "compagna", non dalla chiesa o da comunità cattoliche. e questo ha disturbato moltissimo, come sempre del resto.

È l’idea che mi sono fatta anch’io

Offline Gio

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #43 il: 16 Feb 2022, 08:56 »
Quello del Codice Appalti è' un luogo comune e una scusa. Come si interpreta e come si deve applicare il Codice Appalti qualsiasi amministrazione (e qualsiasi stazione appaltante) può (dovrebbe) chiederlo in ogni momento all'Anac che offre tutti gli strumenti necessari per comprenderlo, (compresi i bandi di gara già predisposti). Basta andare sul sito e lì c'è tutto per privati, imprese e stazioni appaltanti.

Poi, se l'atteggiamento è "come faccio a far vincere chi dico io senza andare in galera" il problema sono le persone e non il Codice.

Offline FatDanny

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #44 il: 16 Feb 2022, 09:44 »
no, non è affatto vero.
Ci sono regolamenti mai redatti perché ogni volta si finisce per intervenire con una nuova legge, un orientamento alla soft law senza che questa sia prevista dall'ordinamento tanto che si è costretto il consiglio di Stato a specificare a quale rango già previsto afferiscono le varie forme indicate.

Faccio un esempio su tutti: per gli appalti sotto soglia tra 40 e 150mila euro è prevista la possibilità di assegnazione diretta a seguito della consultazione di tre preventivi. Peccato che non ci sia in alcuna norma o regolamento la specifica di cosa si intenda per preventivo. Basta chiedere un conto di massima? Serve un preventivo dettagliato a livello capitolato? Non c'è scritto da nessuna parte.
E come si fa a stabilire se quei tre preventivi consultati sono effettivi o farlocchi perché tanto avevo già deciso a chi assegnarlo?

Se parliamo di Lucano e di Riace parliamo mica di lavori pubblici sopra i 5 milioni di euro o di beni e servizi sopra i 136 e 214mila. Saranno praticamente tutti sotto soglia.

Non è affatto una scusa, gli stessi esperti del Consiglio di Stato, di ANAC, del Ministero delle infrastrutture ti dicono che c'è un margine di interpretabilità da parte della stazione appaltante.

Ma questo significa che c'è anche per il giudice che deve capire se quel comportamento è fraudolento.
Ad oggi, soprattutto sul sotto soglia che non impone la normativa comunitaria sulle procedure aperte o ristrette, c'è un caos non da poco.

E te lo dico perché, corso a parte, sul sito dell'ANAC me ce so' venuti i capelli bianchi per capire cosa fare senza fare cazzate.

Offline Gio

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #45 il: 16 Feb 2022, 15:32 »
Ti vengono i capelli bianchi perché non è la tua professione. Bandire gare (e parteciparvi) è un mestiere ed anche difficile. La PA hanno un'area dedicata del sito in cui possono chiedere qualsiasi cosa.
Anche l'interpretabilità non giustifica nulla. In attesa dei regolamenti l'ANAC ha dettato linee guida su vari aspetti che sono di fatto vincolanti per le stazioni appaltanti. Sicuro, poi, interpretabilità di una norma non significa poter fare quello che si vuole. Ci sono dei principi fondamentali in tema di gare ed appalti che devono essere rispettati da tutti anche nell'interpretazione (esempio la parità di trattamento tra concorrenti: non può esserci interpretazione possibile in violazione di questo principio). Ed è quello che vanno a vedere in concreto i giudici (ci stanno tonnellate di giurisprudenza su ogni articolo del codice, se ti interessa).
Ti ripeto, non è l'interpretazione del codice il problema di sostanza. Quella è una scusa che si usa quando si è in difficoltà. Una versione sofisticata dell' "a mia insaputa". Il problema di molti è come eluderlo, uscendone indenni. Ed infatti, questi molti vogliono eliminarlo, il codice, più che interpretarlo.







Offline FatDanny

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #46 il: 16 Feb 2022, 16:05 »
eh ma lo diventa dal momento in cui il ruolo di RUP viene ormai distribuito ampiamente tra i dipendenti delle PA per non concentrare oneri e responsabilità sui dirigenti (porelli).
Sarà pure una professione bandire gare e parteciparvi ma fai attenzione che sta cosa, come già detto, vale per i bandi grossi.
Allora lì hai la professionalità e la normativa adeguata, comunitaria e nazionale.

Quando stai nei piccoli paesi o per l'appalto da 50k della singola PA la realtà non è assolutamente quella che dici tu e a quel livello bandire gare non è la propria professione, ma un corollario nei ritagli di tempo della tua professione.
E lì vengono fuori i casini, anche perché c'è meno chiarezza normativa.
Ad esempio la parità di trattamento tra concorrenti non è detto che debba esserci nelle assegnazioni dirette.
Le linee guida di cui parli le ho presente, ma sono appunto linee guida (anche a livello di fonte giuridica). Non indicano comportamenti cogenti ferrei.
Questi ci sono sui contratti rilevanti, sopra soglia (o per la procedura negoziata), che sono la maggioranza delle risorse impiegate dalle PA. Chiaro che se parliamo di un lavoro pubblico, la strada X o l'ospedale Y o la nuova sede del Ministero Z, p ancora la fornitura di servizi IT al ministero F lì certo che non ci sono questi problemi e vale quel che dici tu.
Capace che accanto al RUP se siede pure una schiera di tecnici.

Paradossalmente questi problemi di zone d'ombra sono molto più presenti sui contrattini.
Perché nel fare un contratto da 20k in cui addirittura posso evitare pure l'indagine di mercato o gli elenchi di operatori mi dici come fai a stabilire che non ho operato per favorire l'amico mio se la norma afferma che questi passaggi non devo farli? E se sti contratti da 20k sono quattro su quattro ambiti diversi e favoriscono uno stesso soggetto?
Che linea guida risponde a questa fattispecie?

Offline Gio

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Re:Mimmo Lucano
« Risposta #47 il: 16 Feb 2022, 19:02 »
Le linee guida ANAC per i "sotto soglia" dovrebbero essere le n. 4 (vado a memoria e non so se ci sono stati aggiornamenti recenti, ma sul sito trovi tutto). Ti saranno utili.

Poi condivido quello che scrivi sulla differenza tra i vari tipi di appalto, come non nego che il codice degli appalti sia materia ostica e che si presti ad errori (ora meno di prima, dieci anni fa si potevano perdere gare da milioni per una firma messa male). E non esiste norma o linea guida che possa impedire al 100% che qualcuno favorisca l' "amico suo". Anche nei grandi appalti accade. Su questo hai ragione.

Però il problema (di sostanza) è che c'è uno che vuole favorire l' "amico suo". Non il codice interpretabile (che è la scusa che questo "uno" utilizza quando lo beccano).
 

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