Casarini dixit.
E davvero c'è ben poco da aggiungere
Ieri a "Cartabianca" Pif si è incazzato molto per le dichiarazioni di un tizio di Castelvetrano che intervistato ha detto:"sbagliato arrestare Messina Denaro, ci hanno mangiato tutti per 30 anni e ora lo arrestano?". Il solito qualunquismo misto a sudditanza ai potenti sanguinari, fatti diventare miti anche dalla società dello spettacolo nella quale, sempre e in ogni circostanza, siamo immersi. Certo. E l'incazzatura di Pif la comprendo, la conosco perché tanti amici e amiche siciliani me la trasmettono, gli e' cresciuta dentro lungo questi 30 anni, nata in mezzo ad ammazzamenti, stragi e appunto, qualunquistica omertà. Mentre Pif mandava affanculo il signor nessuno di Castelvetrano, in studio il giudice Di Matteo misurava le parole per cercare di non dire ma di far capire, che il problema sta nello Stato, e non nei cittadini di Castelvetrano. O meglio. Che sta prima, e in maniera enormemente più importante, dentro lo Stato. Mi è apparsa come una scena surreale, come tutta questa vicenda e la sua narrazione complementare ma contrapposta. È da quando questa meravigliosa terra mi ospita, più di un decennio, che a fasi alterne respiro quest'aria. Come se tutti sapessero tutto, ma alla fine si arrendessero all'idea che il " gioco di ruolo" imposto non si possa cambiare. Ad esempio se Pif si fosse soffermato sulle esternazioni classiche e banali del signor nessuno, non sulla prima parte ma sulla seconda "ci hanno mangiato tutti per 30 anni", forse avrebbe giovato di più. Voglio dire che se uno si guarda attorno, quale è il messaggio che riceve da poteri, istituzioni, da coloro che incarnano lo Stato e ne esercitano i poteri? Che uno stragista massone, pieno di soldi perché inserito nel business dopo l'accumulazione originaria fatta attraverso omicidi ed edilizia, narcotraffico e racket, poteva andarsene indisturbato dove gli pareva, e stare anche a casa sua, per decenni, come avvenuto per gli altri capi. E dunque, al signor nessuno, chi glielo ha insegnato che le cose devono andare così? Le carceri italiane sono strapiene di poveracci e il motto in Italia è: se delinqui per poco vai in galera e buttano la chiave, se invece hai il giro grosso, puoi stare tranquillo. Ho sempre avuto una allergia naturale alla mistica della legalità. Se lo Stato non è più "stato di diritto", cioè non rispetta per primo e anch'esso leggi e costituzione, da dove trae origine la giustezza della legalità? Da principi morali, individualmente assunti, da valori pregressi che ognuno pero' si forma autonomamente e diversamente, ma in termini sociali, quale sarebbe la sua ragione in assenza del suo fondamento? Per non vivere nella jungla mi si dirà. Certo, ma questa è una jungla. Altrimenti se non lo fosse, si sarebbero individuati i responsabili della morte di Falcone e Borsellino, che quando hanno sfiorato lo Stato, sono stati ammazzati. Sono stati i Corleonesi da soli? È stato quel relitto umano vestito di lusso che abitava a Campobello di Mazara? Non ci crede, giustamente, assolutamente nessuno al mondo. E allora, perché non rompere il "gioco di ruolo", e rifiutare questa ennesima messa in scena? Badate, quello che scrivo qui lo dicono o lo pensano tutti o quasi. Anche quelli che, per ragioni di Stato, giurano il contrario. E sono pronti a bollare come banalità, massimalismo e complottismo queste posizioni. Ma non reggerebbero un confronto che abbia al centro i fatti, la realtà, la maledetta concretezza degli accadimenti. Spostano il focus. Costruiscono i miti, "diabolik", "l'imprendibile" , la "primula rossa" e il viagra, il rolex, il covo, i segreti. Fanno i blitz in 100 quando sarebbero bastati dieci. Ci rendiamo conto che in questi anni, e lo dicono magistrati che poi sono stati "stoppati" non da chissà chi, ma ad esempio da un ex sottosegretario agli interni che si è consegnato a novembre per scontare o suoi 6 anni, che il super ricercato andava avanti e indietro in Venezuela, in Spagna, in Inghilterra, in Germania e abitava a casa sua? Ma secondo voi, in giro per il mondo uno che è ricercato anche dall'FBI, come poteva andarci con la sua faccia, se non con una copertura dei servizi? Come passava le dogane? Prendeva aerei di linea? O pensiamo che ci andasse in auto con il commerciante di olive di Campobello? Quel verme che adesso, dopo 30 anni, è Stato ancora utile, avrà si e no un anno di vita. Così dicono i medici. I suoi affari li ha fatti, e ha vissuto come ha voluto. Mi fa ridere che ogni particolare diventi eclatante, pur di non parlare dello Stato e dei suoi apparati: aveva il viagra nel covo, e conservava gli scontrini. Certo, perche' li scaricava magari come spese aziendali.
Quindi come Pif, dico anch'io Vaffanculo. Ma non al signor nessuno di Castelvetrano, ma a quello Stato che ha seppellito lo stato di diritto, insieme a un sacco di gente innocente. Le celebrazioni di "vittoria" di questi giorni del potere politico, mi appaiono come un macabro sfregio a chi è morto perché ha osato cercare la verità.