Io continuo a pensare che l'obiettivo vero di daesh in occidente siano i Trump, i Salvini, le Le Pen.
Quando un adolescente musulmano americano, italiano o francese, perfettamente integrato e senza alcuna afflato di integralismo, si sente discriminato e accusato di essere responsabile delle peggiori efferatezze, quando si sente dare del b@stardo solo per la sua appartenenza religiosa e culturale, quando viene insultato, accusato, escluso per chi è e non per qualcosa che ha fatto, allora il rischio che ascolti con più attenzione le sirene radicali esiste.
Quando Salah spara a Parigi e a Bruxelles, spera nella repressione brutale e generalizzata a Molenbeek. Non per riscattarne le vite penose, ma per tracciare una linea di demarcazione evidente tra occidente ed Islam.
Diversi gli obiettivi in medio oriente, dove mi sembra essere più una lotta per il potere e per il controllo delle fonti di finanziamento. Addirittura spesso in evidente contrapposizione tra daesh e Al Qaeda, e tra gli stessi sunniti.
Quando daesh spara a Dakha, invece, al contrario tuo ritengo che abbia proprio l'obiettivo di togliere il supporto internazionale al governo attuale. La riduzione delle risorse in un paese tanto povero, data dall'uscita degli investimenti occidentali, porterebbe nella mente jihadista ad una sollevazione popolare e al reintegro al potere degli integralisti islamici resi da poco fuorilegge.
Ma continuo a non riuscirmi a spiegare come un gruppo di persone colte e benestanti, decida di entrare così violentemente in questo meccanismo.
Secondo me c'è qualcosa che non riusciamo proprio a cogliere, leggendo la realtà con gli strumenti culturali a nostra disposizione.