premessa: non ho nulla contro la carne coltivata. Ben venga, da paura, non vedo l'ora di assaggiarla.
Detto questo, mi sembra assurda l'incapacità a modificare abitudini alimentari malate, che sono arrivate ad un eccesso di consumo di carne, e quindi la necessità di coglionarci da soli con la carne coltivata invece di virare in modo drastico verso un'alimentazione ampiamente vegetariana.
Dico questo perché a mio avviso il grosso problema in questione sono gli allevamenti, in particolare quelli intensivi.
Se si mangia la carne, in particolare quella rossa, 1 o 2 volte al mese non servono allevamenti intensivi e bastano forme di allevamento assolutamente compatibili con l'ambiente (e la sana alimentazione). tenendo conto che ad oggi in media si consuma carne tutti i giorni o 5 su 7 capite voi da soli quando drasticamente si abbatterebbe il consumo arrivando a quanto dico io.
Altro problema che aggiriamo: la concentrazione di popolazione raggiunta nelle megalopoli è malata IN SE'. Troppi individui tutti insieme, comportano una serie di squilibri ambientali, tra cui quello alimentare. E sarà così anche se si diventasse tutti vegani, ci scommetto quel che volete.
Sarà così anche passando tutta l'energia all'eolico o al solare. perché a quel punto diventerà un problema smaltire tutti i pannelli.
Il problema non è essere troppi, ma stare in 5 mln in un fazzoletto di terra mentre km e km sono ormai disabitati.
Poi oh, continuate pure, io mi sono allontanato di un centinaio di km appositamente e devo dire che la qualità della vita migliora radicalmente.
E mangio carne. Di qua. Di animali che pascolano su prati gran parte dell'anno e non hanno bisogno di alimenti prodotti ad hoc, i quali consumano un botto d'acqua PER QUESTO, e che inquinano perché vengono portati dal Veneto in un supermercato a Lecce.
Questa per me sarebbe la soluzione. Ma siccome è sistemica e invece noi vogliamo continuare a vivere le nostre vite il meno modificate possibile illudendoci che avremo sempre la soluzione a portata allora ben venga la carne coltivata. Fino al prossimo problema.
O all'estinzione che meritiamo.