Danny la tua idea qualè?
La mia idea è che sia impossibile capire i governi sudamericani (tra postcolonialismo occidentale e spinte autonomiste) se non si affronta la questione delle materie prime e delle risorse energetiche.
L'occidente ha sempre visto l'area sudamericana come una grande miniera, una cassaforte estrattiva da cui trarre materie prime e risorse energetiche a basso costo.
Prima in forma diretta (colonialismo) poi in forma indiretta (governi fantoccio di ieri e di oggi).
E' inaccettabile per l'occidente che ciò non gli sia permesso. Attenzione, non gli USA ma l'occidente, di cui ovviamente gli USA sono espressione prevalente per ragioni geopolitiche.
Non a caso le campagne diffamatorie contro Chavez, Maduro, Morales etc non sono limitate agli USA, ma coinvolgono i media mainstream globali.
Dall'altra parte occorre analizzare come si sono sviluppati i tentativi di governo indipendente da questi poteri, perché sono anch'essi stati fortemente condizionati dalla stessa questione: l'utilizzo, e purtroppo la dipendenza, dall'industria estrattiva.
I governi "indipendenti" hanno rediretto i proventi di questa industria dai flussi di capitale verso l'occidente alla spesa interna. Questo ha prodotto una medaglia a due facce: welfare e arricchimento burocratico. L'arricchimento burocratico è stato un aspetto ostativo a sviluppare economie più variegate e quindi più solide, che potessero emanciparsi dall'andamento dei prezzi delle materie prime e delle risorse energetiche.
Dall'altra parte questa dipendenza ha dato un facile strumento di condizionamento nelle mani dell'occidente: infatti più della propaganda e la calunnia ad essere efficace è stato il condizionamento dell'offerta (quindi del prezzo) dei suddetti prodotti, utile a mettere in crisi le economie di questi paesi e quindi i rispettivi governi.