https://threadreaderapp.com/thread/1143960938493726726.htmlChe senso ha per il comandate della #SeaWatch3 aspettare 13 giorni e poi violare "la legge" invece di dirigersi su un altro porto?
Il senso c'è.
Esistono leggi internazionali che la obbligano a dirigersi verso il porto sicuro più vicino e chiedere l'autorizzazione ad attraccare. Esclusi porti come la Libia e la Tunisia che i bollettini dichiarano non sicuri (possiamo discutere della veridicità di ciò, ma è un altro argomento), il più vicino* è Lampedusa.
Il comandante arriva a Lampedusa, chiede autorizzazione e non le viene concessa.
Se decidesse di andare in un altro porto violerebbe le leggi internazionali sulla navigazione. Se a bordo muore qualcuno durante il tragitto lei sarebbe accusata di omicidio colposo.
Viceversa avvicinarsi al porto pur senza autorizzazione formale non viola alcuna legge.
Esiste un decreto, che non è una legge, è emesso dal potere esecutivo invece che dal potere legislativo per motivi di urgenza. I decreti hanno validità limitata e possono essere facilmente impugnati. Quello che ha deciso di fare, per chi conosce il codice della navigazione, appare senza ombra di dubbio la scelta più ovvia e quella che porta a meno conseguenze legali e penali.
(*) faccio una piccola considerazione, in qualità di comandante, sulla "vicinanza" dei porti. Leggo tanta gente che su google maps traccia delle linee e dichiara l'incompetenza di comandanti con anni di esperienza alle spalle. Tracciare una "linea" su google maps senza sapere cosa sia una ortodromia, una lossodromia, un avviso ai naviganti, un portolano, le correnti, i venti, ecc è abbastanza ridicolo. Il porto "più vicino" è quello raggiungibile con rotta più breve (non necessariamente quella geometricamente più corta) e che rispetta i vincoli meteomarini in vigore nelle sei ore successive.
Capirai che non è una cosa né banale, né ovvia.