Carichi residuali.
«Non so nemmeno come si chiama ma non potevo lasciarlo solo nel deserto, sarebbe morto, e allora l'ho portato con me, e ci siamo imbarcati insieme». Così, un giovane migrante di origini africane, ancora minorenne, ha raccontato ai soccorritori come e perché ha deciso di accompagnare un bambino di tre anni, che ha incontrato lungo la traversata del Sahara, sul natante che è poi partito da Sfax, in Tunisia. I due, arrivati dopo un lungo viaggio in mare venerdì sera a Lampedusa, erano scesi al molo Favarolo insieme agli altri occupanti della barca, recuperati da una motovedetta della guardia costiera, per essere trasferiti nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola, nella sezione bambini e madri sole dove ancora si trovano. Il piccolo è stato subito assistito dai volontari della Croce Rossa e da quelli di Save The Children. L'équipe di psicologi del servizio di neuropsichiatria infantile, che lo ha preso in carico, non lo abbandona nemmeno per un attimo e cerca di farlo parlare perché finora si è chiuso nel silenzio, non ha pianto nè sorriso e, forse a causa dei traumi subiti, non riesce a interagire con gli altri. Di lui non si sa proprio niente, ma intanto si attende che il tribunale per i minorenni di Palermo decida per un suo eventuale affidamento temporaneo a una famiglia dell'isola. Decine di nuclei familiari, nel frattempo, saputa la notizia, hanno già manifestato l'intenzione di accoglierlo nella loro casa.
«Noi ci stiamo attivando per dare a questo bambino nel giro di poche ore la massima protezione, inserirlo i una struttura idonea e vedere se c'è qualcuno che vuole prendere in affido. Il piccolo ha un fortissimo stress emotivo, non riesce a verbalizzare», spiega la procuratrice dei minori di Palermo, Claudia Caramanna. «La sua attenzione è attirata solo dalle figure femminili, ma non riesce a interagire» afferma ancora la magistrata.
I minori sbarcatìi con gli altri migranti in questi giorni a Lampedusa e nelle altre località della Sicilia sono finora più di mille. sottolinea Save The Children.