Caporalato

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Offline Goceano

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Caporalato
« il: 25 Giu 2024, 11:46 »
Anche se è anni che c'e in Italia e non solo dopo l'ultimo episodio sconcertante, vergognoso, inquietante del ragazzo indiano lasciato morire come un animale dopo un incidente sul lavoro, come pensate che il governo possa cercare di arginare questo fenomeno increscioso a dir poco? O pensate che tutto sommato al governo va bene cosi?


Re:Caporalato
« Risposta #1 il: 25 Giu 2024, 12:08 »
Anche se è anni che c'e in Italia e non solo dopo l'ultimo episodio sconcertante, vergognoso, inquietante del ragazzo indiano lasciato morire come un animale dopo un incidente sul lavoro, come pensate che il governo possa cercare di arginare questo fenomeno increscioso a dir poco? O pensate che tutto sommato al governo va bene cosi?
ai vari governi andava e va bene così, mi pare sia un sistema che campa da diverso tempo.

Offline PARISsn

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Re:Caporalato
« Risposta #2 il: 25 Giu 2024, 12:42 »
Anche se è anni che c'e in Italia e non solo dopo l'ultimo episodio sconcertante, vergognoso, inquietante del ragazzo indiano lasciato morire come un animale dopo un incidente sul lavoro, come pensate che il governo possa cercare di arginare questo fenomeno increscioso a dir poco? O pensate che tutto sommato al governo va bene cosi?

il caporalato esiste da sempre al sud e al nord e nessuno ha mai fatto nulla per debellarlo, parlo a  livello di governo con audaci leggi punitive che consentano inasprimento dei controlli, multe che ti rovinano e perche no la galera...il fatto purtroppo è che  imprenditori di qualsiasi genere, nell'agricoltura, nella ristorazione, nella piccola industria sono quelli che assumono in nero, danno paghe da fame, trattano extracomunitari ma  pure  italiani come schiavi, e sono quelli che votano questo o quel governo ( questo attuale secondo me in primis ) proprio perche sanno che nessuno li tocchera', tutto è demandato da sempre ai controlli dell'INAIL e della Guardia di Finanza che chiaramente non possono coprire di controlli decine di milioni di  imprese in tutta Italia, tempo fa ascoltai alla radio un intervista al direttore Inail di Torino, ebbene raccontava che a fronte di 200mila imprese registrate tra Torino e provincia, lui aveva 12 ispettori, che tra ferie malattie e chi rimaneva  in ufficio a fare verbali si e no ne  uscivano 6 al giorno, cioe' 6 ispettori per 200mila imprese...ma quando cazzo le controlli cosi' ??

Online mr_steed

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Re:Caporalato
« Risposta #3 il: 25 Giu 2024, 13:56 »
il caporalato esiste da sempre al sud e al nord e nessuno ha mai fatto nulla per debellarlo, parlo a  livello di governo con audaci leggi punitive che consentano inasprimento dei controlli, multe che ti rovinano e perche no la galera...il fatto purtroppo è che  imprenditori di qualsiasi genere, nell'agricoltura, nella ristorazione, nella piccola industria sono quelli che assumono in nero, danno paghe da fame, trattano extracomunitari ma  pure  italiani come schiavi, e sono quelli che votano questo o quel governo ( questo attuale secondo me in primis ) proprio perche sanno che nessuno li tocchera', tutto è demandato da sempre ai controlli dell'INAIL e della Guardia di Finanza che chiaramente non possono coprire di controlli decine di milioni di  imprese in tutta Italia, tempo fa ascoltai alla radio un intervista al direttore Inail di Torino, ebbene raccontava che a fronte di 200mila imprese registrate tra Torino e provincia, lui aveva 12 ispettori, che tra ferie malattie e chi rimaneva  in ufficio a fare verbali si e no ne  uscivano 6 al giorno, cioe' 6 ispettori per 200mila imprese...ma quando cazzo le controlli cosi' ??

Senza contare poi che, purtroppo, alcuni di questi sparuti ispettori e/o dirigenti pubblici che lavorano di giorno per gli istituti addetti al controllo fiscale o del lavoro, spesso di notte lavorano per aiutare queste "aziende" (non solo agricole) ad aggirare gli stessi controlli.
Re:Caporalato
« Risposta #4 il: 25 Giu 2024, 14:06 »
Anche se è anni che c'e in Italia e non solo dopo l'ultimo episodio sconcertante, vergognoso, inquietante del ragazzo indiano lasciato morire come un animale dopo un incidente sul lavoro, come pensate che il governo possa cercare di arginare questo fenomeno increscioso a dir poco? O pensate che tutto sommato al governo va bene cosi?
Reato.

Offline dani2110

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Re:Caporalato
« Risposta #5 il: 25 Giu 2024, 16:48 »
il caporalato esiste da sempre al sud e al nord e nessuno ha mai fatto nulla per debellarlo, parlo a  livello di governo con audaci leggi punitive che consentano inasprimento dei controlli, multe che ti rovinano e perche no la galera...il fatto purtroppo è che  imprenditori di qualsiasi genere, nell'agricoltura, nella ristorazione, nella piccola industria sono quelli che assumono in nero, danno paghe da fame, trattano extracomunitari ma  pure  italiani come schiavi, e sono quelli che votano questo o quel governo ( questo attuale secondo me in primis ) proprio perche sanno che nessuno li tocchera', tutto è demandato da sempre ai controlli dell'INAIL e della Guardia di Finanza che chiaramente non possono coprire di controlli decine di milioni di  imprese in tutta Italia, tempo fa ascoltai alla radio un intervista al direttore Inail di Torino, ebbene raccontava che a fronte di 200mila imprese registrate tra Torino e provincia, lui aveva 12 ispettori, che tra ferie malattie e chi rimaneva  in ufficio a fare verbali si e no ne  uscivano 6 al giorno, cioe' 6 ispettori per 200mila imprese...ma quando cazzo le controlli cosi' ??

Dare la colpa all'imprenditoria però è populismo da 4 lire.

Al netto di una quota che se ne approfitta, bisognerebbe chiedersi perchè le imprese assumono in nero, danno paghe da fame etc.

Se si va alla ricerca, anche nei pubblici appalti, sempre del massimo ribasso o i lavori non si fanno e si ferma il paese oppure da una parte la coperta sei costretto a tirarla.
Nell'agricoltura tempo fa vidi un servizio credo di Report nel quale si spiegava il processo di produzione e costi nelle conserve di pomodoro con aste telematiche che non ricordo a cosa servissero ma il succo era che tra produzione e vendita il margine o non c'era o era minimo e sul quel minimo lo stato ti tassa pure.

Sui controlli dell'INAIL ti sei risposto da solo..da quello che scrivi si evince che forse servirebbe in primis qualcuno che controlli loro.

Il pesce vecchio puzza dalla testa, prendersela con l'imprenditoria, specialmente la piccola/media, dove la gente fattura centinaia di migliaia di Euro solo con lo scopo di far uscire per se uno stipendio dignitoso, lo trovo miope
Re:Caporalato
« Risposta #6 il: 25 Giu 2024, 17:17 »
ma se uno imprenditore ha tutti questi problemi e guadagna solo uno stipendio dignitoso , perché non smette ?

rischia pure la galera ?

ma veramente ci crediamo ?

Potrebbe fare come cento anni fa .

una decina di figli e a 10 anni nei campi .

non li deve neanche pagare .

Offline dani2110

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Re:Caporalato
« Risposta #7 il: 25 Giu 2024, 23:15 »
ma se uno imprenditore ha tutti questi problemi e guadagna solo uno stipendio dignitoso , perché non smette ?

rischia pure la galera ?

ma veramente ci crediamo ?

Potrebbe fare come cento anni fa .

una decina di figli e a 10 anni nei campi .

non li deve neanche pagare .

Ma che domanda è?

Che si deve fare impresa solo se fatturi milioni?

Ognuno ha il posto suo nel mondo del lavoro perchè altrimenti la tua domanda la si può girare a qualsiasi tipo di lavoro che presenta delle criticità. Dal cameriere al calciatore.

Le criticità in Italia nel mondo dell'imprenditoria, specialmente a medi/bassi livelli sono note e fattuali e l'idea che il datore di lavoro sia sempre il pezzo di merda che se ne approfitta è figlia dell'ignoranza di chi dall'altra parte della barricata non c'ha manco mai guardato.

Vuoi far smettere tutti quelli che danno lavoro ma che non hanno il Ferrari in Garage? Domani in Italia torni al baratto
Re:Caporalato
« Risposta #8 il: 25 Giu 2024, 23:33 »
Ma che domanda è?

Che si deve fare impresa solo se fatturi milioni?

Ognuno ha il posto suo nel mondo del lavoro perchè altrimenti la tua domanda la si può girare a qualsiasi tipo di lavoro che presenta delle criticità. Dal cameriere al calciatore.

Le criticità in Italia nel mondo dell'imprenditoria, specialmente a medi/bassi livelli sono note e fattuali e l'idea che il datore di lavoro sia sempre il pezzo di merda che se ne approfitta è figlia dell'ignoranza di chi dall'altra parte della barricata non c'ha manco mai guardato.

Vuoi far smettere tutti quelli che danno lavoro ma che non hanno il Ferrari in Garage? Domani in Italia torni al baratto


David Graeber si sta rigirando nella tomba.  :s
Re:Caporalato
« Risposta #9 il: 25 Giu 2024, 23:39 »
Ma che domanda è?

Che si deve fare impresa solo se fatturi milioni?

Ognuno ha il posto suo nel mondo del lavoro perchè altrimenti la tua domanda la si può girare a qualsiasi tipo di lavoro che presenta delle criticità. Dal cameriere al calciatore.

Le criticità in Italia nel mondo dell'imprenditoria, specialmente a medi/bassi livelli sono note e fattuali e l'idea che il datore di lavoro sia sempre il pezzo di merda che se ne approfitta è figlia dell'ignoranza di chi dall'altra parte della barricata non c'ha manco mai guardato.

Vuoi far smettere tutti quelli che danno lavoro ma che non hanno il Ferrari in Garage? Domani in Italia torni al baratto

il problema  e' che vogliono il Ferrari sulla pelle degli altri e se non ci riescono e' colpa dermonnonfame.

colpa dell'esempio che per decenni hanno dato gli imprenditori grossi come gli agnelli .

impresa alle spalle degli altri .

Offline FatDanny

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Re:Caporalato
« Risposta #10 il: 26 Giu 2024, 06:21 »
La PMI andrebbe approfondita nelle sue implicazioni, facendo un discorso materiale e non moralista.
Dietro la retorica del piccolo intraprendente imprenditore e dei rapporti diretti con i lavoratori (a cui ovviamente vuole bene) nasconde le peggiori condizioni di lavoro, i più alti tassi di sfruttamento, le forme contrattuali più fantasiose.
Lavori parasubordinati con partite Iva che sono chiaramente dipendenti, turni ben oltre il lecito chiesti per il bene comune e straordinari non pagati, sindacati osteggiati e diritti negati

Questo mica perché sono cattivi, attenzione, semplicemente perché il margine di profitto come confermato da dani2110 è più basso, a volte risibile. Un aumento dei costi fa la differenza tra tenere aperto e chiudere
Questo li porta ad essere molto più aggressivi su una serie di questioni come i livelli salariali o i diritti garantiti dai contratti, i contributi o il potere che i sindacati possono arrivare ad avere in azienda.
Le questioni sono materiali, non ne faccio in alcun modo un discorso etico. Con tali condizioni materiali sei portato ad essere così. Non a caso sono i principali nemici del reddito di cittadinanza e del salario minimo, principali nemici di ogni aumento dei diritti sul lavoro così come principali controparti nelle vertenze lavorative (almeno nella mia esperienza). Non a caso sono la principale base sociale di meloni.
Ma questa non è cosa nuova.
Ci sono testi di cinquanta anni fa che distinguono il piccolo capitale reazionario, incattivito dalla crisi, rispetto al grande capitale liberal, che avendo margini più ampi ha interesse ad una maggiore pace sociale e dunque a concedere qualcosa.

Il grande capitale evita se può la piccola vertenza, danneggia l'immagine.
Evita forme contrattuali poco sicure, rischia di ritrovarsi un'azione collettiva che gli fa perdere molti denari e dunque si affida a pareri legali certi.
Non potendo evitare i sindacati su migliaia di dipendenti cerca di concertare alcune condizioni.

Non sono i buoni, manco per niente. Idealmente sono più stronzi, ma le condizioni materiali portano la grande impresa a concedere più della PMI.
La frammentazione produttiva in Italia è una delle ragioni per cui oggi siamo un paese politicamente e socialmente arretrato, rancoroso e tendente al reazionario, propenso alla guerra ai poveri.

Offline Aquila1979

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Re:Caporalato
« Risposta #11 il: 26 Giu 2024, 06:38 »
È un discorso corretto, c’è solo un “MA” gigantesco sulla produzione agricola.
Che è semplicemente insostenibile e andrebbe rivista lungo tutta la catena.

Offline FatDanny

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Re:Caporalato
« Risposta #12 il: 26 Giu 2024, 07:02 »
Ma questa insostenibilità è dovuta alla necessità di garantire alimenti in linea con i salari di oggi.
Se prendi 1200 euro non puoi pagare una passata 3/4 euro.
Una delle necessità del capitalismo contemporaneo è garantire che i beni di riproduzione della forza lavoro stiano sotto una certa soglia (ecco a che serve sapere Marx oggi, piu che altro a capire ste dinamiche).

Certamente c'è la questione della filiera, degli intermediari, della gpo e quindi di un pezzo che si succhia buona parte dei proventi. Ma attenzione che si succhia quei proventi proprio perché risponde a un compito, mica se li ruba. Ossia quello di minimizzare i costi tramite concorrenza spietata cosi che Piero, consulente grafico a partita Iva per 1200 euro, possa campare a torpignattara in un monolocale a 700 euro al mese.
Perché se salta Piero, poi Maria, luigi, Claudia, Agnese e Giovanni si pone un problema ben più ampio del lavoratore indiano di latina che nel grande gioco della società è sacrificabile.
Ora pare brutto dirlo, tra due settimane tornerà ad essere così. A meno che chi vive queste condizioni si incazza di brutto e pone un problema più grande di Piero, Maria, Claudia, Giovanni ecc

Conflitto. Non c'è un altro modo.
E torniamo al vecchio barbuto.

Offline arturo

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Re:Caporalato
« Risposta #13 il: 26 Giu 2024, 07:47 »
esattamente Fat.
Fin quando ci saranno lavoratori , siano essi italiani o stranieri ,da sfruttare , la " pace sociale" reggerà.
Re:Caporalato
« Risposta #14 il: 26 Giu 2024, 11:32 »
La PMI andrebbe approfondita nelle sue implicazioni, facendo un discorso materiale e non moralista.
Dietro la retorica del piccolo intraprendente imprenditore e dei rapporti diretti con i lavoratori (a cui ovviamente vuole bene) nasconde le peggiori condizioni di lavoro, i più alti tassi di sfruttamento, le forme contrattuali più fantasiose.
Lavori parasubordinati con partite Iva che sono chiaramente dipendenti, turni ben oltre il lecito chiesti per il bene comune e straordinari non pagati, sindacati osteggiati e diritti negati

Questo mica perché sono cattivi, attenzione, semplicemente perché il margine di profitto come confermato da dani2110 è più basso, a volte risibile. Un aumento dei costi fa la differenza tra tenere aperto e chiudere
Questo li porta ad essere molto più aggressivi su una serie di questioni come i livelli salariali o i diritti garantiti dai contratti, i contributi o il potere che i sindacati possono arrivare ad avere in azienda.
Le questioni sono materiali, non ne faccio in alcun modo un discorso etico. Con tali condizioni materiali sei portato ad essere così. Non a caso sono i principali nemici del reddito di cittadinanza e del salario minimo, principali nemici di ogni aumento dei diritti sul lavoro così come principali controparti nelle vertenze lavorative (almeno nella mia esperienza). Non a caso sono la principale base sociale di meloni.
Ma questa non è cosa nuova.
Ci sono testi di cinquanta anni fa che distinguono il piccolo capitale reazionario, incattivito dalla crisi, rispetto al grande capitale liberal, che avendo margini più ampi ha interesse ad una maggiore pace sociale e dunque a concedere qualcosa.

Il grande capitale evita se può la piccola vertenza, danneggia l'immagine.
Evita forme contrattuali poco sicure, rischia di ritrovarsi un'azione collettiva che gli fa perdere molti denari e dunque si affida a pareri legali certi.
Non potendo evitare i sindacati su migliaia di dipendenti cerca di concertare alcune condizioni.

Non sono i buoni, manco per niente. Idealmente sono più stronzi, ma le condizioni materiali portano la grande impresa a concedere più della PMI.
La frammentazione produttiva in Italia è una delle ragioni per cui oggi siamo un paese politicamente e socialmente arretrato, rancoroso e tendente al reazionario, propenso alla guerra ai poveri.

Riprendo questo post di Fat perchè manca una variabile fondamentale: l'innovazione (e la formazione associata). Premesso che la sostanza del ragionamento di Fat e' corretta, e che dunque in Italia, poiche' abbiamo uno sproporzionato numero di PMIs e dunque una situazione strutturalmente piu' esposta a sfruttamenti sistemici, sia la grande che la piccola impresa in Italia sta fallendo clamorosamente l'uso delle soluzioni digitali e di innovazione che altrove contribuiscono a bilanciare il rapporto di forza tra le componenti sociali del mercato.
E' un problema frustrante, in ultima istanza legato all'ignoranza delle classi dirigenti ed imprenditoriali e alla loro incapacita' di investire in innovazione e formazione, e per cui l'Italia sta pagando un costo osceno rispetto alle altre economie avanzate.

Offline carib

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Re:Caporalato
« Risposta #15 il: 26 Giu 2024, 11:34 »
ai vari governi andava e va bene così, mi pare sia un sistema che campa da diverso tempo.
Affermazione un po' superficiale per un tema molto complesso.

In Italia c'è una legge molto buona, la 199 approvata nel 2016 (governo renzi - pd) che però è applicata solo in parte: quella repressiva. Denunce, arresti e condanne di caporali e imprenditori sono all'ordine del giorno.
La falla è nella prevenzione. Le ispezioni al centro sud sono ancora praticamente inesistenti.
Una sospensione di legalità che rientra nello scambio di favori tra la politica locale e i vari sistemi mafiosi sulla pelle degli immigrati facilmente ricattabili grazie al sistema crim1nale perfettamente oliato dalla fascistissima legge bossi-fini.

Legge che ovviamente la destra non ha alcuna intenzione di cambiare - giacché alimenta la tratta di esseri umani e quindi serve per poter gridare all'invasione e alla sostituzione etnica in periodo elettorale - e che il centro sinistra avrebbe avuto la forza di cambiare solo quando al gov. c'erano renzi e gentiloni, il magnifico duo che ci ha "regalato" gli accordi con i del1nquent1 libici e minniti - primo vero assetato persecutore di Mimmo Lucano - al ministero dell'interno...

Offline Aquila1979

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Re:Caporalato
« Risposta #16 il: 26 Giu 2024, 14:14 »
Ma questa insostenibilità è dovuta alla necessità di garantire alimenti in linea con i salari di oggi.

negli usa mediamente i salari sono più alti ma anche lì i pomodori si pagano poco (se vuoi quelli che costano - valgono - poco).
io credo che andrebbe fatto un discorso anche in merito al cibo, alla sua disponibilità, alla sua quantità e alla sua qualità.

questo però prescinde da quanto successo.
qui parliamo di una persona che oltre ad essere stata sfruttata (che è gravissimo di per sé) è stata praticamente trattata come una merda, buttata davanti alla porta di casa senza un braccio.
siamo al di sotto della soglia minima di umanità

Offline dani2110

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Re:Caporalato
« Risposta #17 il: 26 Giu 2024, 14:29 »
negli usa mediamente i salari sono più alti ma anche lì i pomodori si pagano poco (se vuoi quelli che costano - valgono - poco).
io credo che andrebbe fatto un discorso anche in merito al cibo, alla sua disponibilità, alla sua quantità e alla sua qualità.

questo però prescinde da quanto successo.
qui parliamo di una persona che oltre ad essere stata sfruttata (che è gravissimo di per sé) è stata praticamente trattata come una merda, buttata davanti alla porta di casa senza un braccio.
siamo al di sotto della soglia minima di umanità

Ah vabbè ma dell'episodio nella sua specificità ovviamente parliamo di una follia criminale...abbondantemente oltre la soglia della demenza con un gaggio che per salvare l'azienda, ha perso comunque l'azienda e c'ha rimesso la sua libertà e la sua serenità di vita.

Una roba da film horror splatter da 4 lire.

Uno del genere non sarà mai giustificato da nulla, ne dalla pressione fiscale, ne dai margini ridotti, ne dalla rava, ne dalla fava.

Però lo stato non deve sentirsi incolpevole di fronte a ste cose.


Re:Caporalato
« Risposta #18 il: 26 Giu 2024, 14:58 »
Solo pomodori ?

avete mai visto una fabbrica nell'Europa dell'est nei 2000 che produceva componentisca x computer e cellulari ?

una fabbrica di 10k persone che ogni mattina arrivavano con pulmann da tre nazione diverse , perché il sito era stato "strategicamente" messo vicino ai confini ?

stabilimenti senza finestre e con operai , oggi Europa , che guadagnavano un quarto degli italiani .

oppure preferite le mega fabbriche cinesi ? ancora peggio , perché nessuno parla di un gigante come Foxcoon .

o pensate che il prezzo dei telefonini super mega fichi sia basso per grazia di un qualsiasi dio ?

il consumismo di massa , ha prodotto benefici x molti , ma qualcuno ne paghera' sempre il prezzo .

ad ognuno di noi , qualcosa converrà sempre .

poi quando siamo parte degli effetti collaterali , ci incatsiamo .

La rivolta , quella di cui parla FD , non la faranno né gli immigrati di oggi né i giovani di oggi .

Saranno i nipoti della mia generazione , forse , perché non avranno più la possibilità del consumismo di massa di oggi ovvero qualcuno che li aiuti a restare a galla .

Il caporalato e' solo la faccia più cattiva dello sfruttamento .


Re:Caporalato
« Risposta #19 il: 26 Giu 2024, 18:05 »
Che poi, detto fra noi, diciamocelo in silenzio.
Il lavoro interinale è "caporalato". Con la legge Biagi viene chiamata "Somministrazione di lavoro" che suona anche peggio.

 

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