e tra l'altro non è "solo" perché è necessario ci siano persone preposte alle procedure della macchina giustizia, perché il nostro ordinamento è questo, le regole civili al momento impongono questo (o dovrebbero). è anche per evitare le discrepanze da giudizio personale e fulmineo: nel caso di Palermo... che ve farei, la castrazione chimica, nessun recupero, crepate, all'Ucciardone violentati da un branco di mafiosi coi bastoni ecc ecc. perché ovviamente ci si immedesima e si empatizza con la vittima, e vorrei ben dire!, se si è adulti pensiamo possa essere nostra figlia e l'odio ribolle ancor di più. le analisi vanno avanti su social e tv, e si da la colpa alla famiglia, a come i mostri siano stati educati di merda, anzi non tanto alla famiglia ma a un unico soggetto "la Madre", lei ha sbagliato , lei ha generato il mostro, eh no, mio figlio non verrà mai così, mio figlio non farà mai una cosa del genere, ecco l'esercito di mamme pancine e ignoranti cosa ha prodotto, il branco di Palermo ovviamente è una cosa che a casa mia non si vedrebbe, castrazione chimica, sciogliere nell'acido, a morte...!
queste stesse persone dovrebbe avere il terrore, l'umiltà, di considerare come non solo quella ragazza potrebbe essere loro figlia, ma anche uno del branco che ha fatto cose indicibili. che una mattina potrebbero svegliarsi e il proprio figlio è quello che ha ucciso, stuprato. dopo lo sgomento e l'incredulità penso che non direbbero di uccidere, castrazione chimica, linciarli, bastoni nell'ano. in questo caso vorrebbero affidarsi a una giustizia equa e senza violenze per le sorti del loro figlio. a un carcere magari rieducativo, invece di una evirazione.
forse si dovrebbe pensare di più che i propri figli non necessariamente debbano essere le vittime di una situazione e così facendo appiattire le proprie presunzioni, specchiarsi di meno in un delirio di onnipotenza, vivere una vita di giusti timori e non di assolutismi narcisistici. chissà... il dubbio forse creerebbe le basi di una vita più civile in tutti i sensi.