Me ne rallegro sul serio.
Ma non dovresti, mi sembra veramente che quello che dici debba essere una base di partenza comune e incontrovertibile.
I miei interventi erano piuttosto dettati dal terrore che lo stesso crimine debba essere valutato allo stesso identico modo a prescindere dalla vittima (essere umano vs. animale senziente vs. animale non senziente vs. paramecio).
Perchè se così fosse allora, vegani a parte (però come fai tu neanche le zanzare devono ammazzare) saremmo tutti meritevoli di passare il resto della nostra vita in carcere.
Esagerazioni a parte, auspico anche io che ci sia più sensibilità verso la sofferenza altrui (umana ed animale).
Rilevo anche che, come ho già scritto, non ho la certezza che le crudeltà stiano aumentando, anzi FORSE dovremmo rallegrarci del fatto che oggi attraverso i social queste vengano a galla e permettano a tutti di rifletterci su e non spegnere i riflettori.
p.s. sulle uccisioni degli animali bisogna però secondo me anche considerare da dove veniamo: i famosi animali da cortile, senzienti, utilizzati per produrre e poi scannati quando necessario. In contesti differenti non ci poteva essere empatia con la pecorella o il maialino insomma... ancora oggi non tutti i cani ad esempio sono considerati animali da compagnia, con tutto ciò che ne consegue in termini di tutele