Io questa spiegazione posso anche condividerla.
Ma a me sembra più un'aggravante che un attenuante.
Soprattutto se rivendichi una posizione di rottura verso la classe politica e amministrativa precedente.
Se l'alterità é il valore principale su cui hai costruito le tue fortune politiche.
lo è infatti.
Perché non è indifferente chi scegli per questo ruolo.
Questa é una spiegazione del fatto che milioni di amministratori di condominio non si presentano candidati a sindaco di Roma. Non puo' essere un giustificazione per la maggioranza.
Soprattutto se da anni costruisci il tuo consenso, le tue fortune politiche, sulla diversità, sulla rottura nei confronti di come "funzionano le cose a certi livelli".
La questione é un po' la bici e il pedalare.
Non é che me la puoi truccare e metterci il motore perché non ci sai andare.
Non è questione di competenza, qualsiasi sindaco ha il suo "Marra".
Il problema, come già detto, è scegliere proprio Marra.
Ci sono due soluzioni ad un problema del genere se vuoi conseguire la discontinuità di cui parli:
- assumi anche tu la logica corrotta che contraddistingue tali luoghi.
- sostituisci tutti i vertici sostituibili, ti muovi con la ghigliottina istituzionale manco fosse il 1791.
Occupi tutto l'occupabile con uno spoil system al 110%.
Fai una rivoluz... vabbé, se semo capiti.
Il punto non è predicare violenza o rotture a tutti i costi.
Il punto è che tocca fare i conti con quanto dice ranxerox.
Se ti poni in discontinuità con certe logiche di potere devi prevedere le conseguenze.
Devi prevedere funzionari pubblici pronti a lanciare siluri a profusione, boicottaggi, trappole.
E davanti a questo o subisci, o ti adatti oppure passi alla controffensiva.
Quindi spazzi via tutto e metti i tuoi.
Poi però te prepari al fatto che la controparte parlerà di dittatura (del proletariato). Perché lo farà, stanne certo. Una "rivoluzione" è questo, è segare i capi istituzionali e sociali di un determinato assetto e preparare la necessaria difesa a colpi di mobilitazioni di popolo a difesa del processo di cambiamento, non i fucili.
Il che magari riguarda poco i pentastellati, ma molto un tema centrale oggi: come si può costruire un'alternativa politica all'esistente?
E questo, credo, carib sottovaluti quando parla di una strada di cambiamento (mi riferisco ad alcuni interventi su Sinistra e come si cambia).
Non è tanto la scelta
altera, ma tutte le conseguenze necessarie.