Boh. Doppio boh. Giuro, me sento scemo.
Che c'entra il dibattito su una situazione pregressa ed in atto, che prescinde da "questo particolare momento", con l'eventuale accettazione (che poi, a dirla tutta, vale ben poco) di un determinato, specifico, ridotto, circostanziato, controllato utilizzo dei dati personali al fine di contenimento della pandemia in atto non lo capisco.
Cioè, posso pure capire che si dica "Occhio!!!! Questi potrebbero usare l'emergenza attuale per nascondere altro, tipo Orban con le persone Transgender!!!". Ok, ci sto.
Ma se il capitalismo di sorveglianza già esiste, come evidenzi abbastanza giustamente tu, la Corona-Tracking-App c'entra come i cavoli a merenda. Anzi, ti ripeto che discutere di quell'app specifica potrebbe in alcuni Paesi essere un'ottima opportunità di ragionare su di un tema che fino a ieri interessava solo nicchie marginali della popolazione, ponendo confini che fino a ieri non sarebbero interessati alla maggior parte della popolazione in quanto non si sarebbe sentita "sorvegliata".
Dici:
Mi sembra che l'articolo parli esattamente dell'occasione a cui ti riferisci: confermare il modello GIA' in essere dicendo "tanto è già così" o farne occasione per fissare dei paletti ad oggi assenti.
Se così fosse stiamo parlando dell'acqua calda. In questo post credo siamo tutti d'accordo sui paletti da utilizzare. Se non c'è da discutere sul fatto che, salvi i paletti, possiamo accettare una app con quegli scopi possiamo pure passare oltre. Così come non c'è da discutere del fatto che andare oltre gli scopi di monitoraggio delle occasioni di contatto (anche sorvolando il fatto che Google maps o Facebook e via discorrendo già fanno questa cosa con molto meno controllo e molta meno trasparenza dei dati) sia ben poco accettabile.
Di che stiamo parlando, che mi son perso?