E niente... ormai un'ora fa leggo delle vostre esperienze di oggi, con e senza mascherina, e m'è venuta voglia di scrivere su questo topic dove ho sempre e solo letto...
Non ricordo esattamente da quando ho cominciato a seguire questo topic. Faccio il consulente informatico, e sicuramente ricordo che l'ultimo giorno che ho lavorato in una sede diversa dal mio appartamento è stato un venerdì verso la fine di febbraio 2020. Nei mesi successivi leggevo gli aggiornamenti postati qui sopra, trovandone alcuni di preziosi e lungimiranti.
Ringrazio ancora le tante teste competenti che qui sopra ci hanno aiutato a capire ed affrontare meglio questi due anni.
Personalmente, ho vissuto il lockdown con moglie (che fa il mio stesso lavoro) e due figli, ragazzi adolescenti che avevano 16 e 14 anni all'epoca, in un appartamento di due stanze, soggiorno e angolo cottura, terrazzo e due bagni: insomma, non un buco, ma manco una reggia.
Tralascio quello che psicologicamente abbiamo passato all'epoca, con uno dei due ragazzi che ancora porta i segni (e l'altro che non ne mostra, ma chi può dirlo...).
Ma non è di questo che voglio parlare.
Dopo due anni e due mesi, nei quali ho sempre cercato di fare tutto quello che da cittadino mi è stato chiesto di fare; dopo qualche tampone, tra me ed i miei familiari, fortunatamente sempre negativi; dopo tre dosi di vaccino per me e per tutta la mia famiglia (l'ultima delle quali è stata completata da tutti noi tra fine Novembre e inizio Gennaio).
Ebbene dopo tutto questo, mercoledì scorso il b.astar.do è venuto a farci visita. Non so come sarebbe andata senza vaccino, ma la fase acuta peggiore è quella di mia moglie, positiva da mercoledì scorso, con febbre e spossatezza durate due o tre giorni, ai quali si sta succedendo un po' di tosse (ma con saturazione assolutamente normale). Uno dei due ragazzi (che ha avuto in pratica un raffreddore) sembra già essersi negativizzato, mentre l'altro è al secondo tampone negativo tra mercoledì e sabato.
Io sono praticamente asintomatico. Ho giusto un leggerissimo fastidio alla gola, e mi sono scoperto positivo sabato, per lo scrupolo di un tampone che mi sarei potuto risparmiare, non avendo alcun sintomo serio; ma che ho voluto fare, considerando sintomo il velo di catarro che ogni tanto mi spinge a deglutire.
E per tutta la domenica appena trascorsa, ovviamente da isolato, ho sentito i peana di chi dice che stiamo tornando alla normalità.
Probabilmente vero, ma non ho mai creduto che fosse il momento di sbracare. E, a maggior ragione, lo credo ora, anche se me la sto passando nel migliore dei modi.
Per me finché 'sto maledetto gira, si riproduce e muta, abbiamo sempre il rischio di una variante meno benevola della omicron. Rischio magari basso, considerato che andiamo verso la stagione calda.
Ma attenzione al "tana libera tutti", perché in autunno puntualmente ce lo siamo rimangiato. E dal mio attuale punto di vista, non è detto che quest'anno sarà diverso.
Scusate lo sfogo e il post chilometrico. E grazie a chi ha speso tempo e pazienza per arrivare fin qui.