per me si dovrebbe partire dall'idea di stare in guerra e sotto bombardamenti
la socialità, la didattica la rava e la fava, cose importantissime in tempo di pace, diventano secondarie in questo caso
dire che tanto i giovani si contagiano in altri momenti, vuol dire solo che bisogna controllarli anche in altri momenti
è buffo che tutti quelli che in altri tempi volevano aiutare la scuola privata, che volevano la scuola collegata alla produzione, quelli delle università e le scuole in mano alla sinistra oggi parlano di danni gravissimi alla formazione dei nostri giovani
per me un ristoratore che riesce a fare 10 coperti ha un po' di respiro se lo fai chiudere lo ammazzi, così come se vendi 4 paia di scarpe, a loro darei priorità sulla scuola poi se arrivi a 30,000 contagi e 300 morti chiudi tutto e buona notte al secchio
io, durante il lockdown, avrei mandato tecnici del provveditorato a chiedere ai presidi dei problemi della loro scuola, magari si poteva conoscere l'esigenza di impermeabilizzare il tetto di una palestra, mettere una lim, riparare due finestre, cambiare una caldaia
così a maggio il ministero poteva avere i desiderata di tutte le scuole e spendere i soldi meglio che per i banchi individuali, invece per tre mesi tutti fermi come gli opossum, non solo alla pubblica istruzione io avrei riempito le autostrade di cantieri in barba al virus