Mi sarei aspettato iniziative molto ma molto più eclatanti. E comunque, il silenzio della politica è assordante.
La ribellione delle donne in Iran è la cosa più coraggiosa che io abbia mai visto in tutta la mia vita. Per disgrazia, l’Iran è una potenza nucleare e si cacano tutti addosso. Il mainstream sonnecchia, perché l’Iran e anti USA e anti Israele. E non c’è un corteo da Finisterre a Berlino, come si meriterebbero quelle eroiche, pazze e disperate donne.
Le iniziative in verità ci sono state e credo continueranno. Il problema reale è che spostano pochissimo. A Berlino, in ottobre, c'erano in piazza 80.000 manifestanti. Sì, non sono milioni, lo so. Ci sono stati cortei di supporto a Tokyo, in Canada, a Parigi, New York, a Beirut. Ci sono state manifestazioni in 150 città del mondo. In Italia, dal Sud al Nord, le femministe sono scese in piazza e altri sit-in sono previsti in questi giorni. Il problema è che si percepisce come "poco" perché tale supporto, purtroppo e come ho già detto, sposta davvero poco. Sto seguendo le operazioni di Anonymous dall'inizio della protesta. Ecco, quelle per i risultati ottenuti (sbracamento di siti governativi, ripristino di attività internet interrotta dal governo, ripristino delle telecamere a circuito chiuso spente dal governo per interrompere il flusso di immagini relativo a pestaggi, arresti e violenze, e sbracamento di banche e attività filogovernative) sono azioni eclatanti. Se posso darti un consiglio: segui @pattarna e Anonymous su Twitter.
Sono più preoccupata per le sorelle afghane, che protestano ormai ininterrottamente da fine agosto scorso in un silenzio quasi assordante e lo fanno da sole, perché non hanno l'appoggio di nessuno. Temo davvero le ammazzino tutte e nemmeno lo sapremo.