in questo momento in europa (continente, dove viviamo noi), ucraina a parte, gli usa stanno fomentando casini molto rischiosi per noi in kosovo (tramite i kosovari), in moldavia (tramite moldavi e rumeni) e in karabakh (tramite gli azeri), sempre contro alleati stretti dei russi (serbi nel primo caso, pridnestroviani nel secondo, armeni nel terzo). in karabakh si sta muovendo anche l’esercito iraniano. e sicuramente verranno fuori altre situazioni cosi’. oramai anche i sassi hanno capito che gli usa non possono combattere una land war coi russi. quindi hanno deciso di far scoppiare tutte le guerre possibili in europa tutte assieme, meglio se a sfondo etnico. il tutto si aggiunge ai danni provocati dalle sanzioni occidentali a noi invece che alla russia (ultimi ad ammetterlo quelli di Jpmorgan
https://markets.businessinsider.com/news/commodities/russia-oil-exports-production-rerouting-asia-europe-sanctions-energy-jpmorgan-2022-7 )
e avviene nell’assurdo silenzio dei nostri governi, che da circa 2 mesi hanno un solo problema: eliminare le restrizioni senza farsi notare. il FT l’altro giorno ha riportato che nei giorni scorsi la EU ha di fatto annullato le sanzioni che aveva imposto sul petrolio russo con un trucco sulle assicurazioni delle petroliere:
https://www.ft.com/content/333f7447-aed8-40d2-87e9-f8d289162707quelle sul petrolio erano sanzioni all’acqua di rose. ma dopo i ‘no’ che Biden ha ricevuto ovunque sull’aumento della produzione la situazione della commodity petrolio e’ tale che pure sanzioni cosi’ deboli rischiano di farne salire troppo il prezzo. secondo il FT sono stati proprio gli Usa a suggerire alla EU la via d’uscita proprio per evitare questi aumenti (che per gli usa equivalgono a delle strette di cappio al collo). in germania scholz da un lato da’ la colpa alla russia dello stop al gas (ma dai?) e dall’altro manda schroeder a trattare su NS2:
https://www.politico.eu/article/schroder-confirm-meeting-putin-urge-switch-nord-stream-2/ma come si fa? il fatto che noi europei da 2 mesi corriamo solo a marcia indietro e’ (dovrebbe essere) un grosso campanello d’allarme per noi. se i ns governi non si svegliano da questo stato di impotenza ci ritroveremo varie simpatiche guerre in casa, oltre a una crisi economica profondissima, il tutto mentre noi qui ci chiediamo “chissa’ cosa pensavano gli inglesi nel 1940”…
l’omicidio di soleimani secondo me e’ stato, come dice aquila, un momento “faccio il cazzo che voglio”. il problema e’ stato il dopo: gli usa presumevano che gli iraniani non avrebbero reagito (a parte alzare la voce) e invece hanno reagito. e quando hanno reagito, in modo peraltro molto esplicito (centcom iraq), gli usa hanno fatto pippa. una cosa mai vista prima. poi, a danno fatto, hanno minimizzato come se non ci fosse un domani, ma a quel punto la credibilita’ degli usa come forza di terra era andata (e infatti oggi vediamo che, a parte mandare qualcuno a sparare himars e fornire intelligence quando gli fa comodo, si tengono lontani dalla guerra continentale europea che loro stessi hanno creato).
quella di pelosi invece e’ stata per me una provocazione pura e semplice, che non ha ottenuto alcun effetto concreto (almeno trump ha tolto di mezzo uno molto importante). e’ stato un modo per provare a tirare dentro la cina, distrarre il pubblico di casa dai problemi economici (dell’ucraina secondo me non frega niente a nessuno in usa) ecc ecc, solite cose. e gli usa a taiwan possono giocarsela, perche’ siamo sul mare e perche’ la cina sul mare non e’ la russia sulla terra. pero’ per potersela giocare devono costruire una situazione tipo quella europea, perche’ le portaerei potrebbero non bastare (noi non sappiamo nulla dei piani cinesi). personalmente credo che gli usa abbiano una lista lunga 1 Km di sanzioni che non vedono l’ora di imporre alla Cina, magari in risposta a sanzioni imposte dai Cinesi a Taiwan (leggevo che hanno cominciato, non so bene da cosa). queste sanzioni pero’ metteranno sia noi che i loro alleati del pacifico (Jpn e Skor in primis) in una situazione ancora peggiore. infatti Jpn e Skor hanno preso nota di quello che succede in europa e si sono regolati di conseguenza. Non e’ un caso se il presidente della SKor (Yoon) e’ andato in vacanza proprio nei giorni in cui Pelosi e’ andata a Seoul (subito dopo Taiwan). Non e’ un caso se il Jpn non ha rescisso la partnership con la Russia sul gas (Sakhalin-2). Non e’ un caso se la Skor ha aderito al sistema di pagamenti della Banca centrale di russia. Non e’ un caso se l’”organo ufficiale” delle compagnie jpn, unico media importante del paese libero da influenze usa, ha scritto questo:
https://asia.nikkei.com/Spotlight/Comment/Pelosi-s-Taiwan-visit-is-a-move-without-a-strategyA move without a strategy e’ secondo me un’ottima definizione. Se pelosi l’ha veramente fatto “contro” Biden, la domanda e’ “who’s in charge”, specie in un momento cosi’ complesso. Se Biden era d’accordo, allora la posizione ufficiale Usa su Taiwan ha zero credibilita’. Se prima il PCC aveva due anime come ci raccontavano (una pro-west, l’altra pro-brics, per sintetizzare), ora ne ha una sola. Se prima la cina non aveva bisogno della forza per prendere Taiwan, ora e’ impensabile che faccia passare tutto senza reagire in qualche modo (militare e/o economico), perche’ la leadership perderebbe credibilita’ agli occhi dei cinesi e dei loro alleati (stesso problema degli usa con l’iran) e perche’, se non lo fa adesso, quando lo fara’?
Comunque l’afghanistan e’ andato, l’Ucraina pure (secondo me), e Taiwan, se non e’ l’ultima carta del mazzo, e’ sicuramente la piu’ grossa. e l’hanno tirata gli Usa, dopo questa la partita e’ finita. vedremo, pero’ e’ un altro segno di difficolta’, secondo me.