Cerchiamo di capirci: il forum è proprietà privata tua? Strano per un marxista…
C’è un moderatore qui? È tollerato il bullismo di questo invasato?
proprio perché non è proprietà privata non si può pensare di dare del putiniano a chiunque osi dire un "ma" rispetto a quel che dice Laziolubov.
é una cosa che ciclicamente riciccia. Ha tutte le ragioni per essere incazzato, ma questo non implica dire che nessuno capisce un cazzo se non sposa al 100% la sua causa.
1. Non sono benestante, vedi che sei prevenuto? Mia moglie è dell’ex-Jugoslavia, disoccupata, io ho un lavoro normale che mi appaga anche se lo stipendio non è niente di che. Quella verso i benestanti è una tua invidia. Oltre che rabbia. L’invidia sociale è tipica del mondo italiano perché è tipica dei cattolici. I peggiori invidiosi sono gli AC-CATTO-COMUNISTI, invidiosi due volte.
2. Non ho citato Hegel perché si parlava di liberali. Hegel non lo è, così come non lo è Croce, suo lustrascarpe a livello intellettuale. Hegel l’ho studiato sia con Colletti che con Sasso. Lo ritengo la causa di due guerre mondiali, oltre che di due catastrofi socio-culturali: nazi-fascismo e comunismo
ma io non mi riferivo a te. Mica ho detto che devi essere tu l'oggetto della rabbia, ma - come scritto - i liberali benestanti.
I quali non invidio, mi farebbe abbastanza schifo essere loro, ma certo voglio espropriare. Ovvio. Mi pare assolutamente sano. Perché mi sembra sano ritenere semplicemente inaccettabile la loro condizione in rapporto a quella che impongono a gran parte di quelli che gli consegnano in mano quelle ricchezze attraverso il loro lavoro e la loro fatica.
Il discorso sull "invidia sociale" è tipica della difesa dello status quo. Graziarcazzo.
Famo a cambio (non con me, ma con quel 60% del lavoro precario in Italia si) e ne riparliamo.
Comunque te da Colletti devi aver studiato proprio male se per te il comunismo è questo.
Hegel causa di due guerre mondiali, di nazifascismo e comunismo, è francamente una sparata colossale.
Anche perché, perdonami, ma nel fare della storia del 900 il riflesso dell'hegelismo stai dando una gran ragione al caro giorgio guglielmo federico.
Ma in ogni caso questo tuo modo di esprimerti restituisce abbastanza bene il tuo immaginario filosofico. Fatto di esseri umani astratti, privi di qualsiasi concretezza, le cui proiezioni servono solo a dare una valenza generale e a-storica ad una precisa organizzazione sociale.
Che ciancia di libertà ma ne è in realtà piena negazione, per via di una logica rovesciata che definisce l'umano e la civiltà attraverso se stessa e misurando tutto il resto in termini di differenza dal proprio standard da colmare attraverso la propria diffusione forzata.
Come diceva Kipling in una celebre poesia "
il fardello dell'uomo bianco".
(e qui, per unire sacro e profano, ci starebbe bene il geometra Calboni che urla servile "
un santo! Un apostolo!").
Praticamente sei figlio di un pensiero che se la canta e se la sona.
E che aggira con precisione chirurgica autori come Machiavelli, Spinoza, Hobbes e Rousseau, che mostrando le favolette liberali per quello che sono (o in anticipo su di esse) sono andati al cuore del concetto di potere/potenza.
Tu pensi io non conosca gli autori che citi. Magari invece potresti anche prendere in considerazione che li conosca bene ma sono filosoficamente ai loro antipodi. E non perché sostenitore di un pensiero tirannico, sono convintamente democratico e repubblicano.
Ma perché ritengo il pensiero liberale un coacervo di ipocrisia.
Ma siamo profondamente OT, purtroppo.