Crisi ucraina

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Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8860 il: 09 Mar 2024, 04:14 »
Però DJ non ha detto questo
Ha detto che se la Russia è davvero in crisi nera come si sostiene, allora non può rappresentare una vera minaccia militare perché non ha le risorse materiali per la guerra all'Europa
Se invece ha tali risorse allora non è in crisi come si dice.

Delle due l'una, in ogni caso ci si sta dicendo una cazzata.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8861 il: 09 Mar 2024, 06:56 »
stavolta per me non sono questioni economiche ma politiche. centralizzare le spese potenzia la EU e questi parlano di centralizzare debito, armi, energia, decisioni, ecc. stanno gonfiando la EU come un’oca. se perfino il capo di dassault dice questo (=l’ovvio) mentre UVDL inneggia alla "vittoria sul campo di battaglia", e' chiaro che l’allarme "la RF incombe" e' solo un pretesto. prob alcuni (fra) pensano che una EU piu' “monolitica” sara’ piu' indipendente ad acque ferme. pero' non credo siano tutti d'accordo (specie gli usa), se no non avremmo roba come questo, questo e questo. in ogni caso, anche lo fossero, centralizzare non e' gratis. per dire, i coronabonds (?) sono stati un guaio per le banche centrali. senza contare che il testacoda parole/fatti continua (da 2 anni):
- dobbiamo produrre (pero' abbiamo innescato la deindustrializzazione);
- dobbiamo fare armi *insieme* (es., uno dei tanti; google -> microtecnica golden power; rabbit hole);
- dobbiamo prepararci alla guerra (con leader letteralmente rincorsi dai manifestanti);
- dobbiamo fare a meno della RF per l’energia (pero' continuiamo in sostanza a comprare da loro, pagando di piu');
- dobbiamo fare a meno del mercato cinese (pero' meloni, giustamente, sente byd per rimpiazzare stellantis, come sicuramente fatto da altri);
- non siamo parte in causa in ukr (pero' ce beccano o che stamo la' o che parliamo cosi')
- non siamo in guerra con la RF (pero' un ritardato mentale lituano parla tranquillamente di neutralizzare kaliningrad, come se fosse normale e/o possibile...)
- la RF e' una potenza colonialista (borrell, una riga dopo essersi lamentato di essere stato cacciato dall’africa)
- mai stati cosi' vicini agli usa (poi crosetto a EY dice quello che ha detto, perche' l'ha detto)
- ecc ecc
insomma il caos. per me gli usa faranno di tutto per far arrivare l’ukr a novembre (ovviamente con noi al seguito, se necessario facendo fuori i meno convinti), poi in un modo o nell’altro la scaricheranno. se per allora non avremo un piano, per me in EU puo’ succedere veramente di tutto.

Ottimo recap.
In breve, gli US in sostanza si stanno spaccando sull'idea stessa non solo in termini di supporto all'Ucraina, ma proprio sull'idea che spetti al contribuente americano supportare letteralmente ogni singola economia su scala globale e che ogni crisi riguardi in primis (o in assoluto) l'America.

Polonia e Lituania non è la prima volta che accennano e cincischiano riguardo a Kaliningrad, anno scorso ricordo fecero uscite simili venendo rimproverati tanto dagli US quanto dalla Germania.
Quest'ultima peraltro sta cercando di tenersi in equilibrio, è evidente che a Berlino la guerra non piaccia, ma è altrettanto evidente che le carte non siano loro a darle, l'intercettazione degli ufficiali tedeschi in merito al ponte crimeano colpibile con i Taurus è curiosa, uscita praticamente subito ai media, come se l'obiettivo fosse la Germania e le sue "relazioni ombra con la Russia", il prossimo segretario generale della NATO sarà a mio avviso una chiara indicazione della direzione che vorrà intraprendere l'alleanza atlantica.


Però DJ non ha detto questo
Ha detto che se la Russia è davvero in crisi nera come si sostiene, allora non può rappresentare una vera minaccia militare perché non ha le risorse materiali per la guerra all'Europa
Se invece ha tali risorse allora non è in crisi come si dice.

Delle due l'una, in ogni caso ci si sta dicendo una cazzata.

Per una volta condivido un tuo ragionamento, peraltro il taglio mediatico di massa si tradisce proprio su ste cose, prima dipinge scenari grotteschi (caccia abbattuti da cerbottane, missili costruiti smontando lavatrici, putin agli ultimi battiti etc,etc) per sottolineare quanto il presunto nemico di turno sia debole, poi rilancia nel senso opposto, parlando di minacce tipo missili nello spazio, EMP globali e obiettivi di conquista del mondo.
Entrambi rispondono alla stessa retorica, in origine, che è quella veicolata da chi vuole la guerra, o comunque almeno una nuova guerra fredda e una contrapposizione geopolitica permanente, ma nelle contraddizioni continue in realtà si nasconde la cosa peggiore, ossia che c'è una grande confusione in merito alle reali capacità degli avversari geopolitici dell'Occidente, fino a qualche anno fa la Russia era definita, da alcuni senatori e politologi di terz'ordine, una "stazione di benzina che si finge una nazione".

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8862 il: 10 Mar 2024, 17:16 »
Al caro Mate che pochi giorni fa diceva "noi occidentali facevamo certe cose, ma appunto è passato, siamo migliorati, progrediti!" Invito a recuperare la storia di Juan Orlando Hernandez, presidente dell'honduras appena condannato per narcotraffico negli USA, gli stessi che ce l'hanno messo con un colpo di stato.

Ricapitoliamo: colpo di stato militare, per imporre al paese un governo neoliberista affine agli USA, con a capo un narcos.
Il quale misconosce tutte le elezioni che perde (2017 e 2018 mi pare) e resta al potere con la forza e la violenza sulla pelle dei cittadini

Primi 2000 eh, non 1920 né 1960.
Eeeeh ma noi non facciamo come Putin o Xi.
A volte la finta ingenuità dei filo occidentali mi fa tenerezza, ma in gran parte dei casi poi ricordo che è semplice incapacità di porre a critica la propria ideologia e mi ci incazzo come al solito

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8863 il: 10 Mar 2024, 19:37 »
io intanto mi sto godendo tutta la sfilata di cattolici-romani e umanità  cristiana varia che sta svelenando contro il papa.
Che poi a mio avviso la giusta interpretazione l'hanno data i russi dicendo che non ce l'aveva con gli ucraini ma con la nato.
Poi oggi c'è renzi che svelena contro ursula, crosetto contro francia e polonia, orban va da trump e biden rosica, un bel clima insomma.
C'è armonia nel "giardino fiorito"

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8864 il: 11 Mar 2024, 10:01 »
Intanto la liberazione di Tallin dai nazisti diventa "i russi cattivi già nel 44 bombardavano Tallin". E non è uno a caso a dirlo....

https://twitter.com/MFAestonia/status/1766352612733923695?t=_vY9jJqjadrRzjF_B2j9Ow&s=19

Offline Aquila1979

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8865 il: 11 Mar 2024, 10:14 »
so' 50 anni che parliamo di dresda...

Offline Mate

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8866 il: 11 Mar 2024, 11:43 »
Al caro Mate che pochi giorni fa diceva "noi occidentali facevamo certe cose, ma appunto è passato, siamo migliorati, progrediti!" Invito a recuperare la storia di Juan Orlando Hernandez, presidente dell'honduras appena condannato per narcotraffico negli USA, gli stessi che ce l'hanno messo con un colpo di stato.

Ricapitoliamo: colpo di stato militare, per imporre al paese un governo neoliberista affine agli USA, con a capo un narcos.
Il quale misconosce tutte le elezioni che perde (2017 e 2018 mi pare) e resta al potere con la forza e la violenza sulla pelle dei cittadini

Primi 2000 eh, non 1920 né 1960.
Eeeeh ma noi non facciamo come Putin o Xi.
A volte la finta ingenuità dei filo occidentali mi fa tenerezza, ma in gran parte dei casi poi ricordo che è semplice incapacità di porre a critica la propria ideologia e mi ci incazzo come al solito

Non conosco nello specifico il tutto, ma ho conoscenti honduregni (e salvadoregni).

Gli honduregni mi dicono sempre che sono scappati dopo il golpe del 2009 dove fu deposto Zelaya che era appoggiato dagli USA (parole dei conoscenti non mie!) e dove, dopo il golpe, vinse Lobo e successivamente l'Hernandez che citi, che continuò l'opera del predecessore (ovvero uccisioni e tortura), ha disconosciuto tutti i risultati elettorali si, ma non perché glielo imposero gli USA, tantoché perfino Maduro si scagliò contro gli USA colpevoli di voler destituire Hernandez, ma se tu dici che lo misero loro lì...
Anzi i conoscenti mi dissero che gli USA appoggiavano Ximena Castro, moglie del Zelaya.

Qui inizia la mia digressione al tuo post.
Si, Zelaya era liberista che ad un certo punto virò verso posizioni "antiamericane" (avvicinamento a Chavez, Alleanza Bolivariana) e uno può interpretare il golpe come ordito dagli americani, ma:
- mancavano 4 mesi alle elezioni
- Zelaya non poteva cmq essere rieletto per le leggi honduregne che prevedevano qualsiasi modifica ai mandati elettorali nei 180 giorni precedenti
- furono gli USA a mediare un suo rientro in patria (perché, se era diventato antiamericano e gli USA stessi lo avevano golpato?) e che, a nuove elezioni avvenute, dove vinse Lobo e che furono giudicate corrette, gli USA non mossero un dito e non perché appoggiavano Lobo. L'accordo sul rientro di Zelaya fu proprio in cambio di un riconoscimento della validità di Lobo presidente.

Allora mi chiedo: da che parte stavano gli USA, visto che impongono i loro candidatiche trucidano e ammazzano negli anni 2000)
Con Zelaya che svoltò verso Chavez? Lo stesso Zelaya che cmq consideravano presidente legittimo e che trattarono per farlo rientrare?
Il successore ad interim Micheletti che non approvava la deriva chavista di Zelaya?E non riconosciuto da nessuno praticamente?
Lobo , la cui elezione è stata riconosciuta in virtù dell'accordo sul rientro di Zelaya?
Arriviamo ad Hernandez eletto nel 2014. Appena dopo la sua elezione la Castro ha contestato i risultati proclamandosi anche lei vincitrice con le ire di Maduro che diceva che gli USA stavano ingerendo nelle faccende honduregne. Le elezioni sono risultate corrette e quindi Henrandez ha governato, continuando cmq uccisioni e torture raggiungendo l'apice nel disconoscimento delle elezioni del 2018.

Ora c'è la Castro e i miei conoscenti la adorano e sanno benissimo essere appoggiata dagli USA, tantoché alcuni stanno aspettando l'occasione giusta per rientrare in patria.

Forse tu ti rifiersci ad Hernandez uomo USA per il fatto di essersi rivolto al FMI che chiese la privatizzazione di alcune attività statali, sollevando la popolazione contro di lui.

In ogni caso da quelle parti la situazione è molto più ingarbugliata di quanto ne sappiamo noi, come ogni stato dove il narcotraffico la fa da padrone indiscusso.

Per il "noi siamo progrediti" sull'altro thread un utente è terrorizzato dal pensiero della reintroduzione della leva obbligatoria.
Non è progredire levare la leva obbligatoria piuttosto che imporla per x anni? o far imbracciare un fucile a un ragazzetto e vantarsene (Kadyrov docet)?
Hai ragione, non non progrediamo.
Ora porto mia nipote a fare l'infibulazione poi subito 4 calci in c.lo perché non ha lavato i piatti, mentre porto mio figlio a lezione di kalashnikov e squartamento oppositori politici.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8867 il: 11 Mar 2024, 11:48 »
Intanto la liberazione di Tallin dai nazisti diventa "i russi cattivi già nel 44 bombardavano Tallin". E non è uno a caso a dirlo....

https://twitter.com/MFAestonia/status/1766352612733923695?t=_vY9jJqjadrRzjF_B2j9Ow&s=19
che pero fa bingo con l'americani che bombardavano napoli. Questo tipo di narrazioni sono sempre bilaterali.

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8868 il: 11 Mar 2024, 11:52 »
Non conosco nello specifico il tutto, ma ho conoscenti honduregni (e salvadoregni).

Gli honduregni mi dicono sempre che sono scappati dopo il golpe del 2009 dove fu deposto Zelaya che era appoggiato dagli USA (parole dei conoscenti non mie!) e dove, dopo il golpe, vinse Lobo e successivamente l'Hernandez che citi, che continuò l'opera del predecessore (ovvero uccisioni e tortura), ha disconosciuto tutti i risultati elettorali si, ma non perché glielo imposero gli USA, tantoché perfino Maduro si scagliò contro gli USA colpevoli di voler destituire Hernandez, ma se tu dici che lo misero loro lì...
Anzi i conoscenti mi dissero che gli USA appoggiavano Ximena Castro, moglie del Zelaya.

Qui inizia la mia digressione al tuo post.
Si, Zelaya era liberista che ad un certo punto virò verso posizioni "antiamericane" (avvicinamento a Chavez, Alleanza Bolivariana) e uno può interpretare il golpe come ordito dagli americani, ma:
- mancavano 4 mesi alle elezioni
- Zelaya non poteva cmq essere rieletto per le leggi honduregne che prevedevano qualsiasi modifica ai mandati elettorali nei 180 giorni precedenti
- furono gli USA a mediare un suo rientro in patria (perché, se era diventato antiamericano e gli USA stessi lo avevano golpato?) e che, a nuove elezioni avvenute, dove vinse Lobo e che furono giudicate corrette, gli USA non mossero un dito e non perché appoggiavano Lobo. L'accordo sul rientro di Zelaya fu proprio in cambio di un riconoscimento della validità di Lobo presidente.

Allora mi chiedo: da che parte stavano gli USA, visto che impongono i loro candidatiche trucidano e ammazzano negli anni 2000)
Con Zelaya che svoltò verso Chavez? Lo stesso Zelaya che cmq consideravano presidente legittimo e che trattarono per farlo rientrare?
Il successore ad interim Micheletti che non approvava la deriva chavista di Zelaya?E non riconosciuto da nessuno praticamente?
Lobo , la cui elezione è stata riconosciuta in virtù dell'accordo sul rientro di Zelaya?
Arriviamo ad Hernandez eletto nel 2014. Appena dopo la sua elezione la Castro ha contestato i risultati proclamandosi anche lei vincitrice con le ire di Maduro che diceva che gli USA stavano ingerendo nelle faccende honduregne. Le elezioni sono risultate corrette e quindi Henrandez ha governato, continuando cmq uccisioni e torture raggiungendo l'apice nel disconoscimento delle elezioni del 2018.

Ora c'è la Castro e i miei conoscenti la adorano e sanno benissimo essere appoggiata dagli USA, tantoché alcuni stanno aspettando l'occasione giusta per rientrare in patria.

Forse tu ti rifiersci ad Hernandez uomo USA per il fatto di essersi rivolto al FMI che chiese la privatizzazione di alcune attività statali, sollevando la popolazione contro di lui.

In ogni caso da quelle parti la situazione è molto più ingarbugliata di quanto ne sappiamo noi, come ogni stato dove il narcotraffico la fa da padrone indiscusso.

Per il "noi siamo progrediti" sull'altro thread un utente è terrorizzato dal pensiero della reintroduzione della leva obbligatoria.
Non è progredire levare la leva obbligatoria piuttosto che imporla per x anni? o far imbracciare un fucile a un ragazzetto e vantarsene (Kadyrov docet)?
Hai ragione, non non progrediamo.
Ora porto mia nipote a fare l'infibulazione poi subito 4 calci in c.lo perché non ha lavato i piatti, mentre porto mio figlio a lezione di kalashnikov e squartamento oppositori politici.

vedi come quando si  tratta di noi e  non dell'Altro riconosci quella complessità che nel parlare di altri  scenari neghi?

 ;)
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8869 il: 11 Mar 2024, 13:15 »
Intanto la liberazione di Tallin dai nazisti diventa "i russi cattivi già nel 44 bombardavano Tallin". E non è uno a caso a dirlo....

https://twitter.com/MFAestonia/status/1766352612733923695?t=_vY9jJqjadrRzjF_B2j9Ow&s=19

We have liberated them, and they will never forgive us for that. (zhukov)
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8870 il: 11 Mar 2024, 13:25 »
cosa che però va in contrasto con la sua narrativa di pace e benessere.
è un bel ginepraio.
quel che è certo è che gli USA non ci difenderanno in caso di attacco, non prioritariamente comunque.

per me, in concreto (cioe' non a parole), "deterrenza" e "protezione degli alleati" sono alternative. se X e Y sono nemici e possono veramente distruggersi a vicenda, X non mettera' mai le sue citta’ a rischio di rappresaglia per difendere un alleato nel caso di un colpo di follia di Y. quindi in questi casi la "protezione degli alleati" e' una finzione (conveniente, ma finzione). viceversa se X deve (per qualche motivo) proteggere un alleato da Y allora chiaramente la deterrenza non c'e'.
a mio avviso c'e' stata deterrenza simmetrica in passato (usa-urss) ma ora non c'e' piu'. e quello che ha rotto la simmetria sono state, per me, le armi ipersoniche della RF. noi abbiamo attribuito le parole di merkel e macron del 2017 ("serve una nuova architettura per la sicurezza in europa") all'atteggiamento di trump, ma per me la realta' e' che a mag 2017 era chiaro che le armi che i russi avrebbero iniziato a mettere in servizio di li' a poco (kinzhal: dic-17) avrebbero spostato le cose in europa in modo irreversibile. non e’ un caso se oggi c'e' la corsa agli ipersonici (inclusio degli usa, che continuano ad avere problemi).
per essere chiari: il sarmat (annunciato 2014, entrato in servizio ora) fa 26mila Km/h (mosca-ny=15min, mosca-londra=2min), ha un range di 18mila Km, una strike area massima di 650mila Km^2 (=la francia) e un CEP di 10m (cioe' colpisce entro 10m dal target il 50% delle volte). nonostante quello che ci raccontano da kiev, non puoi proteggerti da una roba che viene verso di te a mach 21 (o anche 10, non importa) avvolta nel plasma. noi le conseguenze concrete di questi fatti come di altri (vedi sanzioni) le minimizziamo sempre. ma in realta’ sono decisive e predatano (?) l’ucraina (ricordo anche questo). i problemi della nato, cioe’ della presenza usa, in europa stanno li’ da anni, l’ucraina li ha solo esasperati. noi europei dobbiamo metterci d'accordo con la RF, non esistono alternative. loro non spariranno e nemmeno noi. era cosi' nel 2017 ed e' cosi' adesso. imo. purtroppo si deve vedere come ci arriveremo.

In effetti non hanno invaso l’Ucraina. È propaganda occidentale

a proposito, non e' vero che "nessuno aveva previsto l'invasione dell'ucraina". qualcuno l'aveva prevista, anche con un decennio di anticipo.

Offline Aquila1979

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8871 il: 11 Mar 2024, 14:56 »
per me, in concreto (cioe' non a parole), "deterrenza" e "protezione degli alleati" sono alternative. s

direi che è un tema dibattuto da più o meno 50 anni. forse qualcosa in più, non in meno.

a mio avviso c'e' stata deterrenza simmetrica in passato (usa-urss) ma ora non c'e' piu'. e quello che ha rotto la simmetria sono state, per me, le armi ipersoniche della RF.

le armi ipersoniche sono interessanti.
ma tu credi davvero che siano determinanti? gli usa hanno missili a 10 minuti di deltaplano da san pietroburgo.



noi europei dobbiamo metterci d'accordo con la RF, non esistono alternative. loro non spariranno e nemmeno noi.

su che base dobbiamo metterci d'accordo?
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8872 il: 11 Mar 2024, 17:12 »
intanto damoje sto cazzo de Donbass

Offline Aquila1979

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8873 il: 11 Mar 2024, 17:16 »
intanto damoje sto cazzo de Donbass

 :) :) :)
manco la conferenza di berlino cazzo
200 anni di storia buttati nel cesso

Offline cartesio

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8874 il: 14 Mar 2024, 21:11 »
Purtroppo non hai capito quel che ho scritto.
E i capitali in eccesso impegnati non sono pubblici, ma privati.
Lo stato compra dalle aziende delle armi, non se le costruisce da solo.

Se le compra deve usare soldi, e ne deve usare di più che se le costruisse da sé.
E allora torna il discorso del debito pubblico monstre, che non permette questi investimenti.

In quanto scritto sinteticamente c'è la ragione per cui la crescita economica in quel momento era fattibile solo tramite spese militari  laddove si volevano contemporaneamente comprimere i salari e ridurre il welfare.

Errore logico.
Dai per scontato un tuo assunto, che si volessero contemporaneamente comprimere i salari e ridurre il welfare.
Inoltre non dimostri che era l'unico modo di sostenere lo sviluppo, neanche a quelle condizioni. Per farlo dovresti consderare tutte le possibili alternative e dimostrare che non erano perseguibili.

Offline cartesio

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22167
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8875 il: 14 Mar 2024, 21:17 »
nonostante quello che ci raccontano da kiev, non puoi proteggerti da una roba che viene verso di te a mach 21 (o anche 10, non importa) avvolta nel plasma.

Puoi darci un link su questo punto? Quale organo di informazione ha riportato "quello che ci raccontano da kiev"?

Offline FatDanny

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37455
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8876 il: 14 Mar 2024, 22:30 »
Se le compra deve usare soldi, e ne deve usare di più che se le costruisse da sé.
E allora torna il discorso del debito pubblico monstre, che non permette questi investimenti.


Il debito pubblico monstre e capitali in eccesso non sono in contraddizione Cartesio.
Tu puoi avere capitali ma non li investi se pensi che quell’investimento non si realizzerà perché i mercati sono poco reattivi/saturi.
Quindi restano lì bloccati, in eccesso (o meglio, oggi si spostano in finanza, la finanziarizzazione risponde proprio a tale eccesso).
Non esiste debito che non consenta quell’investimento, lo dimostrano proprio i debiti attuali che si sono attestati sulla media italiana a livello globale.
Non significa che ci si possa indebitare senza alcun limite, ma che debiti che consentono di attivare un effetto moltiplicatore (come in questo caso) verranno sempre fatti.


Errore logico.
Dai per scontato un tuo assunto, che si volessero contemporaneamente comprimere i salari e ridurre il welfare.
Inoltre non dimostri che era l'unico modo di sostenere lo sviluppo, neanche a quelle condizioni. Per farlo dovresti consderare tutte le possibili alternative e dimostrare che non erano perseguibili.


Ennò scusami, era l’assunto cardine delle reaganomics, non un mio assunto dato per scontato. Questa è storia, non una mia opinione. Non ho detto infatti che fosse l’unica alternativa, ma che era l’unica alternativa partendo dagli assunti neoliberisti/conservatori di quella fase politica. Grazie al piffero che c’erano, volendo, delle alternative. Ma non erano quelle desiderate da Maggie e Ron, che invece volevano proprio comprimere i salari e ridurre il welfare, ma allo stesso tempo rilanciare l’economia. Dunque la vulgata fu contro una spesa pubblica che in realtà alzarono (perché il vero obiettivo dei tagli era il welfare).

Ribadisco, queste non sono mie opinioni, ma storia.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8877 il: 15 Mar 2024, 02:07 »
Puoi darci un link su questo punto? Quale organo di informazione ha riportato "quello che ci raccontano da kiev"?

Un po' la totalità dei media occidentali generalisti ha riportato che i sistemi patriot avrebbero abbattuto prima un Kinzhal, vettore ipersonico lanciabile da aerei specifici, poi hanno inflazionato i numeri degli abbattimenti su uscite, penso a quel punto autonome, di più personaggi ucraini come klitschko.
Ma non è "quello che dice Kiev", è "quello che Washington dice a Kiev di dire".
Poi eventualmente qualcuno a Kiev si è preso licenze che non avrebbe dovuto prendersi e la storia è scomparsa prima che potesse emergere un contradditorio che l'avrebbe messa facilmente in ridicolo.
In sostanza che i sistemi patriot possano intercettare i Kinzhal, senza neanche calcolare gli esponenziali o i tempi di lancio (vettore mobile vs posizione fissa di intercettazione, 1:6 maximum speed, late response reaction etc,etc).
Insomma, era palesemente un "pr stunt" voluto dal pentagono, per ragioni di immagine o poco più, contando che il pubblico è mediamente disinformato / disinteressato alla verità dei fatti.

intanto damoje sto cazzo de Donbass

Si arriverà li, ma temo ci si arriverà non prima della seconda metà del 2025.
Il discorso semmai va posto sul cinismo con cui si è usata l'Ucraina e la sua gente per aizzare un confronto geopolitico, ignorando linee rosse che erano li da sempre, per poi scaricarli lungo il percorso per interessi politici affini a quelli che hanno portato qui.
A quel punto uno inizierebbe a porsi domande sui ruoli dei vari figli di politici e senatori (Biden, Romney, pelosi, McCain etc) in compagnie che operano nel paese, aspetto piuttosto bipartisan, volendo.
Al momento gli US hanno reso abbastanza chiaro che la "tenuta Ucraina" è sulle spalle degli europei, i quali infatti si muovono un po a caso, non solo Polonia, Germania e Francia.
Almeno fino a novembre la situazione è questa, poi chissà, potrebbe sgonfiarsi tutto o degenerare, di certo l'America non infiammerà oltre la situazione a pochi mesi dalle elezioni.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #8878 il: 23 Mar 2024, 15:52 »
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/commando-assalta-teatro-crocus-city-hall-a-mosca-durante-un-concerto-almeno-40-morti-e-100-feriti-7ac24891-b6e0-468f-b894-e43bb9df2584.html

Non so voi, ma io non credo, per niente, al coinvolgimento dell'ISIS in questa vicenda.

Non credo innanzitutto che l'ISIS abbia interesse a compiere un attentato in Russia e poi, visto il clima di tensione generato dalla morte di Navalny e all'esito, scontato, delle elezioni sovietiche, dubito fortemente che ad un evento come quello di ieri, che prevedeva qualche migliaio di persone ad assistere ad un concerto, non ci fossero nemmeno le più basilari misure di sicurezza, visto che i terroristi sono entrati armati fino ai denti senza alcuna resistenza.

Se si fosse trattato di un'azione degli ucraini questi l'avrebbero certamente rivendicata, proprio per dare risalto a tale disorganizzazione.

Credo si tratti di "strategia della tensione", tanto in voga in Italia alla fine anni 60.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #8879 il: 23 Mar 2024, 16:43 »

c'era la vigilanza che è stata la prima ad essere fatta fuori

In realtà quello che convince poco della pista isis sono alcuni elementi nel modus operandi:

 - I quattro non erano kamikaze, non sono state trovate cinture esplosive o elementi che portano direttamente al fondamentalismo islamico.
- Tutti gli attacchi terroristici simili nella storia russa sono stati accompagnati dalla presa di ostaggi e dall'annuncio di richieste. Qui il piano era: entrare, compiere un massacro, provocare un incendio nell'edificio e uscire, salvandosi la vita. Strano per degli islamisti pronti a dare la vita per la fede.
- Gli autori degli attacchi terroristici dovevano andarsene vivi, altrimenti ci sarebbe stata ancora la possibilità che gli investigatori riuscissero a stabilire la loro identità e quindi il meccanismo di reclutamento.
- Il tentativo di fuga attraverso la parte più protetta e chiusa del confine russo non si può spiegare diversamente se non per il fatto che i terroristi erano attesi lì (o almeno pensavano di essere attesi).
- La reazione occidentale che prima di qualsiasi notizia da parte delle autorità russe e di qualsiasi rivendicazione, ha messo le mani avanti sostenendo che dietro tutto c’era l’isis e che i russi erano stati avvertiti.

Insomma ci sono varie cose che non quadrano rispetto alle stragi del bataclan di zaventem ma anche quelle di beslan o del terrorismo ceceno.
Vedremo
 

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