Crisi ucraina

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Offline Kappa

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9380 il: 14 Set 2025, 16:44 »
... Così come mi sembra che invece ai polacchi gli prudono le mani da 35 anni, si sono armati di tutto punto e non vedono l'ora di buttarsi nella mischia, l'idea del perché me la tengo per me. Ma certo che se sei cauto e credi nella diplomazia non schieri quarantamila uomini sui confini.
a meno che tu non conosca a fondo la Polonia ed i polacchi, ti sconsiglio di trarre conclusioni sulla sua politica e sui suoi perché. Come in Italia, poi, non c'è una sola Polonia: la gente della Slesia la pensa molto differentemente dai cracoviani o dai cittadini di Varsavia. Quelli di Lòdz lasciali proprio perdere, quelli sono tutti matti

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9381 il: 15 Set 2025, 10:55 »
Grazie per il chiarimento. Era un double check sul contenuto.

Offline trax_2400

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9382 il: 15 Set 2025, 18:16 »

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9383 il: 17 Set 2025, 10:52 »
“Danni da missile polacco, no da un drone russo”: polemica a Varsavia

Sarebbe stato un missile polacco e non un drone russo a danneggiare un'abitazione nella regione di Lublino il 10 settembre scorso, quando vennero attivate le difese aeree per contrastare l'incursione di velivoli senza pilota russi in territorio polacco al confine con l'Ucraina. Lo riporta la testata giornalistica locale Rzeczpospolita.
Il danno a un'abitazione nel villaggio di Wyryki potrebbe essere stato causato dal malfunzionamento di un missile aria-aria avanzato a medio raggio Aim-120 lanciato da un caccia polacco F-16, afferma Rzeczpospolita citando informazioni e fonti delle agenzie di sicurezza statali della Polonia.
A tal proposito l'Ufficio per la sicurezza nazionale (Bbn) polacco ha rilasciato una dichiarazione su X a nome del presidente Karol Nawrocki chiedendo di "chiarire immediatamente l'incidente. Spetta al Governo - si legge nella nota della Bbn - utilizzare tutti gli strumenti e le istituzioni disponibili per spiegare la questione il più rapidamente possibile. Non si può accettare di nascondere informazioni. Di fronte alla disinformazione e alla guerra ibrida, i messaggi trasmessi ai polacchi devono essere verificati e confermati".
Il premier polacco Donald Tusk ha ribadito da parte sua che "tutta la responsabilità per i danni alla casa di Wyryki ricade sui responsabili della provocazione dei droni, ovvero la Russia". Ed ha aggiunto che le informazioni sull'incidente saranno rese pubbliche una volta conclusa l'indagine relativa.

Fate entrare i clown ormai siamo al ridicolo. Un finto drone russo rattoppato con il nastro isolante vola più di 800 km dalla Russia alla polonia. i bielorussi avvertono i polacchi che arriva roba si alzano i mitici f16 nato  che sparano i missili che costano una milionata di euro l'uno su questi fantocci volanti e manco li prendono colpendo una casa.

come si dice entra nella nato rima che la nato entri a casa tua.

Manco i Monty Python

Offline FatDanny

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9384 il: 17 Set 2025, 11:02 »
cvd

La propaganda bellica di questo paese (che solo per strumentalità finge di essere filoucraina) è la peggiore feccia merdosa di questo paese.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9385 il: 20 Set 2025, 09:04 »
Dopo gli strilli in Romania e in Polonia dei giorni scorsi (esagerazioni e bufale atlantiste), oggi si parla con toni drammatici di uno “sconfinamento” di jet russi nello spazio aereo estone. Ma se guardiamo la mappa (divulgata da Francesco Dall'Aglio) ci accorgiamo che l’incidente è avvenuto sul minuscolo isolotto di Vaindloo, nel bel mezzo del Golfo di Finlandia: un’area dove i confini terrestri e marittimi si incastrano in modo assurdo e dove sconfinamenti del genere sono, ammette la stessa Reuters, “piuttosto comuni”.

Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Lì basta un attimo per passare da cielo internazionale a quello estone, finlandese o russo. Eppure l’episodio viene gonfiato fino a diventare “provocazione senza precedenti”. In realtà, il vero “precedente” è proprio la routine: voli russi intercettati, jet NATO di risposta, situazioni speculari e opposte con analoghe risposte, comunicati minacciosi.

Perché allora tanto clamore? Perché questi allarmi servono a mantenere alta la tensione, giustificare nuove basi, nuovi missili, nuovi "scudi". Si trasforma così un fenomeno quasi fisiologico in un grimaldello politico per aumentare la militarizzazione della regione. Il riarmo è la malattia di cui crede di essere la cura.

Il paradosso è evidente: più armi e più basi non ci rendono più sicuri, ma moltiplicano i punti di innesco da cui può partire un’escalation fuori controllo.

L’Europa avrebbe invece bisogno dell’opposto: una sicurezza indivisibile su scala continentale, costruita su accordi di disarmo e di verifica reciproca con poco preavviso, come già è accaduto in passato con i sistemi di ispezione e trasparenza previsti da trattati via via dismessi dall'Occidente. È la sola via per ridurre i rischi, non per moltiplicarli. Il problema è che le élites hanno già deciso: spolpare le classi medie in pochi anni, riarmarsi cambiando paradigma industriale e sociale, spendere cifre enormi non solo in armi ma per foraggiare stampa compiacente e legioni di troll che rilanciano in modo martellante e isterico i loro allarmi. Queste notizie diverranno la nuova normalità per ucrainizzare l'Europa.


(Pino Cabras)

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9386 il: 26 Set 2025, 14:24 »
Pazzi in libertà
Di Marco Travaglio

Che Trump sia totalmente fuori controllo e non riesca a dire una cosa senza contraddirla in mezz’ora è cosa nota, confermata dal catalogo completo di sindromi psichiatriche esibito all’Onu. Ma per fortuna gli altri leader occidentali sono tutti sul pezzo, uno più lucido dell’altro. Zelensky il 18.12.24 ammise che “l’Ucraina non può riconquistare i territori occupati dai russi” e, ora che il suo esercito è messo ancora peggio, annuncia che li riconquisterà tutti perché i russi che avanzano su tutto il fronte sono in rotta, dunque ora invadono l’Europa. Fila, no? La Meloni, a proposito della Flotilla con 51 barche e 400-500 attivisti di 44 Paesi (dalla Nuova Zelanda alla Malesia, dalla Colombia all’Irlanda), dice che è fatta apposta per “creare problemi al governo”: infatti in Nuova Zelanda, Malesia, Colombia e Irlanda si parla solo del governo Meloni: non ci dormono la notte. Fila, no? Von der Leyen, Rutte, Tusk, il governo tedesco e persino quello estone e il presidente ceco delirano di “abbattere i jet russi che violano lo spazio aereo”, ancor prima di dimostrare che l’hanno fatto e intendevano farlo (gli sconfinamenti càpitano a tutti, da sempre e ovunque), senza porsi il problema di ciò che accadrebbe un minuto dopo: la rappresaglia della prima potenza atomica che trasformerebbe la presunta guerra ibrida in guerra mondiale nucleare. Invece i continui attacchi con missili, caccia e droni donati o pagati dalla Nato a un Paese che non ne fa parte contro obiettivi civili in Russia non sono violazioni dello spazio aereo e del territorio russo. Fila, no?

I droni che bombardano la Flotilla sono “non identificati” anche se tutti sanno da dove arrivano, e nessuno invoca la Nato per difendere le barche battenti bandiera di Paesi Nato (dunque territorio Nato). Invece i droni che ronzano in Europa senza fare un euro di danni sono sempre russi, a prescindere, anche se nessuno sa da dove vengano. La sapete l’ultima? Dopo giorni di dichiarazioni di guerra alla Russia per i droni su cinque aeroporti danesi, “certamente russi” per Occhiodilince Zelensky, il ministro della Difesa Poulsen ha dichiarato che “non c’è alcuna prova contro Mosca”, anche perché i velivoli sono stati “lanciati localmente”: non dalla Russia, ma dalla Danimarca. Non solo: l’hackeraggio che nel weekend ha bloccato aeroporti inglesi, francesi, belgi e tedeschi, sùbito attribuito alla guerra ibrida di Putin, era un atto di “criminalità comune a scopo di estorsione”. Parola degli inquirenti britannici, che l’altroieri hanno fermato un hacker 40enne del West Sussex che puntava a un riscatto in denaro. Quando scoppierà la terza guerra mondiale, per trovarne le cause non serviranno gli storici: basterà uno psichiatra con qualche cartella clinica.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9387 il: 29 Set 2025, 08:29 »
Dopo le elezioni reloaded rumene, in Moldavia è  andata in onda un altra messa in scena di elezioni politiche con tutti i partiti dell' opposizione messi al bando (uno 3 giorni prima delle elezioni o impossibilitati a fare campagna elettorale)  una governatrice di regione "filorussa" in carcere e i seggi vietati in Russia.
Viva la democrazia!

Offline cartesio

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9388 il: 30 Set 2025, 15:07 »
Dopo le elezioni reloaded rumene, in Moldavia è  andata in onda un altra messa in scena di elezioni politiche con tutti i partiti dell' opposizione messi al bando

Tutti?

Ci fai una lista dei partiti messi al bando?

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9389 il: 30 Set 2025, 20:11 »
Il Partito di azione e solidarietà (Pas) della presidente della Repubblica Moldova Maia Sandu ha ottenuto la maggioranza parlamentare con il 50,2% dei voti, confermando l’orientamento del paese verso l’Unione Europea. Pas si aggiudica così 55 seggi su 101 nel parlamento monocamerale, garantendo al capo di Stato occidentalista la maggioranza assoluta in assenza di alleanze. Il Blocco elettorale patriottico (Bep) guidato dall'ex presidente filorusso Igor Dodon si è fermato al 24,2% delle preferenze. La vittoria di Sandu avviene a seguito di decine di arresti di "filorussi" per "interferenze di Mosca" a pochi giorni dal voto, all'estromissione in extremis di alcuni partiti d'opposizione e al chiaro appoggio politico dei vertici di Bruxelles. Ma a incidere sulla consultazione popolare caratterizzata dalla circoscrizione unica nazionale è stato il voto della diaspora. Sono stati allestiti 301 seggi all'estero, solo due dei quali nella vasta Federazione Russa, il paese con la maggiore presenza di moldavi. Entrambi i seggi si trovavano a Mosca, dove sono state messe a disposizione solo 10 mila schede, mentre è stato proibito il voto postale allo scopo di escludere circa mezzo milione di concittadini moldavi. Invece nei paesi occidentali venivano allestite urne in ogni dove (in Italia ben 75 seggi) garantendo il voto per posta. Le opposizioni hanno annunciato proteste di piazza.

(Fonte: Limes - Tramite Giubbe Rosse)

Aggiungiamo solamente qualche dato alla sintesi di Limes. L'affluenza finale è stata del 52.17%, pari a circa 1.59 milioni di voti validi su una popolazione elettorale di circa 3,2 milioni. Modesta.

L'aspetto su cui però bisogna soffermarsi è il peso della diaspora, stimata in oltre un milione di persone.
Sono stati registrati circa 280.000 voti dall'estero, pari a circa il 17-18% del totale. In larghissima parte si è trattato di voti pro-UE considerato che nelle uniche due sezioni aperte in Russia (dove si stima risiedano circa mezzo milione di cittadini moldavi) sono state inviate soltanto 10.000 schede.
Nei conteggi parziali dei voti domestici il PAS era al 46%, ma l'inclusione dei voti della diaspora ha portato la percentuale finale a poco piu del 50%, garantendo la maggioranza assoluta senza bisogno di coalizioni.

Ancor prima dell'inizio della campagna elettorale, le autorità hanno aumentato drasticamente il numero dei seggi elettorali nell'ovest del Paese, invece il numero dei seggi in cui potevano votare i cittadini moldavi residenti nella regione della Transnistria è stato ridotto da 42 a 12 e tutti al lato sinistro del Dnestr ovvero in  territorio controllato dalle truppe di Chisinau. In aggiunta il giorno delle elezioni sono stati diramati 2 allarmi bomba su 2 ponti del suddetto fiume che hanno fatto chiudere i ponti per "motivi di sicurezza".

Tutte queste informazioni puoi trovarle in rete come ho fatto io.

Detto questo dovremmo riflettere anche sul concetto di "filorusso" che ormai regna sovrano sui media mainstream.
Che vuol dire filorusso? Sappiamo bene che in tutta quell'area dell'ex URSS le frontiere sono pure espressioni politiche (spesso erano semplici divisioni amministrative che poi nel 1991 sono diventati confini di stato, ma ovuinque esistono grandi comunità che per lingua religione e cultura si differenziano da quella di maggioranza nell'area specifica. Chi ha visitato come ho avuto la fortuna di fare io (perchè sono paesi bellissimi) molti di quei paesi sa bene che è cosi.
In ucraina, nel baltici in moldavia ci sono tantissimi russi, in russia ci sono azeri, georgiani, moldavi e via dicendo ovunque.
Ovvio quindi che chi si sente legato ad un paese/cultura/lingua sarò considerato filo-qualcosa e visto l'aria che tira i moldavi di lingua russa hanno paura di finire nella linea di fuoco, perchè gia la sandu fomentata da zelensky ha minacciato più volte di invadere la Transnistriaa e mettere fine alla regione autonoma dove stanziano forze di interposizione russe (attenzione autonoma non secessionista, nessuno in Transnistria vuole la secessione è la sandu, che gia dal nome si capisce a quale gruppo appartiene che ha ventilato la fusione della moldavia con la romania)

Perchè noi gli altoatesini non li chiamiano filoaustriaci nonostante siano legati alla loro lingua e tradizione che non è quella italiana? Eppure anche loro votano il loro partito di lingua tedesca e non vogliono integrarsi in una cultura italiana che storicamente non gli appartiene.
Invece ormai leggere filorusso pare essere diventato una specie di stigma come dire mafioso o terrorista.

Offline cartesio

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9390 il: 01 Ott 2025, 15:53 »
  tutti i partiti dell' opposizione messi al bando

estromissione in extremis di alcuni partiti d'opposizione

Che probabilmente ha contribuito ad aumentare i voti presi dal Blocco elettorale patriottico, su cui si saranno riversati i voti degli estromessi. Il BEP ha preso meno della metà dei voti del PAS.

Tutte queste informazioni puoi trovarle in rete come ho fatto io.

A parte la contraddizione tra le due affermazioni di cui sopra, se tu affermi qualcosa l'onere della prova - in questo caso la ricerca delle fonti - spetta a te, non a chi ti legge.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9391 il: 01 Ott 2025, 19:11 »
A parte la contraddizione tra le due affermazioni di cui sopra, se tu affermi qualcosa l'onere della prova - in questo caso la ricerca delle fonti - spetta a te, non a chi ti legge.

io non ho nessun onere nei tuoi confronti, se ci credi bene se non ci credi mi è totalmente indifferente cercati le informazioni da solo, ma che vuoi? ma chi te conosce? Pensi che ho tempo da perdere con te? Non mi leggere.

Offline cartesio

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9392 il: 02 Ott 2025, 13:01 »
Quando scrivi qui scrivi per tutti.

Però non devi scrivere balle:

tutti i partiti dell' opposizione messi al bando
.....
Viva la democrazia!


Viva l'onestà!

Online mr_steed

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9393 il: 15 Ott 2025, 19:10 »
ma in sostanza cosa cambierebbe? verrà giudicato in italia? in germania non avrebbe avuto un "giusto processo"?

La Cassazione annulla la consegna di Kuznietsov alla Germania: l’ex militare ucraino è accusato di aver sabotato il gasdotto Nord Stream

https://www.open.online/2025/10/15/cassazione-stop-consegna-kuznietsov-nord-stream-germania/

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9394 il: 17 Ott 2025, 12:34 »
E una fettina di culo..
di Marco Travaglio - Fatto Quotidiano, 17 ottobre 2025

Bisogna ringraziarli, questi pazzi scatenati che chiamiamo Ue, perché confessano senza neppure accorgersene: 6.800 miliardi in 10 anni per le armi (1.500 l’anno per ogni europeo, bimbi compresi). E tutti ai piedi di Zelensky che ci chiede “il 2,5% del vostro Pil per un totale di 60 miliardi nel 2026” (e una fettina di culo vicino all’osso no?) per continuare a perdere la guerra. Fino a un mese fa si davano il cambio nel segnalare ogni giorno terribili sconfinamenti di droni senza vittime né danni, promettendo indagini per dimostrare che erano russi e che l’attacco di Putin era finalmente partito. Poi i servizi polacchi rivelarono che l’unica casa polacca danneggiata dal terribile attacco dei droni pseudorussi l’aveva bombardata un missile polacco. E, dopo 20 giorni di avvistamenti quotidiani, i droni scomparvero dai cieli. E con essi le indagini per dimostrare che erano russi. Tanto ormai avevano ottenuto il loro duplice scopo. 1) Spaventare i popoli europei e far loro ingoiare le leggi di Bilancio dei 27 governi, con decine di miliardi rubati al Welfare per comprare armi, perlopiù Usa. 2) Giustificare il “Muro di droni” inventato da Von der Leyen, Kallas, Kubilius e altri svalvolati per ingrassare le industrie belliche soprattutto tedesche e salvare le altre distrutte dalle autosanzioni Ue.

Il guaio è che la gente continua a schifare il riarmo da 800 miliardi contro nemici immaginari. Così Ursula gli cambia nome per la terza volta: da “ReArm Europe” a “Prontezza 2030” (un ossimoro) a “Preservare la Pace” (con più armi: altro ossimoro). Il prossimo sarà “Diversamente Disarmo” o “Sex Bomb”. Intanto i partiti del riarmo continuano a perdere milioni di voti, aggrappandosi al Lecornu di turno, e quelli anti-riarmo (incredibilmente di destra) a guadagnarne. E ci mancherebbe che non accadesse. Mettetevi nei panni di un polacco che legge l’intervista a Rep del suo vicepremier Radek Sikorski: siccome l’Europa non ha più nemmeno gli occhi per piangere, deve devolvere “45-50 miliardi all’anno a Kiev per i prossimi tre anni”. Cioè la guerra deve continuare fino al 2028, tanto si sa come andrà a finire: “La Russia ha perso la guerra di Crimea nel XIX secolo e quella col Giappone nel 1905”, quindi perderà anche in Ucraina dove avanza da tre anni. Avendo studiato la storia su Tiramolla, gli sfugge la fine fatta da Napoleone e Hitler, quando Mosca non aveva ancora neppure le atomiche. La Merkel ci mette in guardia dai corresponsabili della guerra russo-ucraina: Polonia e Baltici. Tre anni e mezzo fa, in combutta con Biden e Johnson, usarono Kiev per attirare Mosca nella guerra. Ora, siccome l’hanno persa, ci riprovano usando l’intera Europa. Cioè noi. Quando ci decidiamo a farla finita con questi dementi?

Offline Blueline

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9395 il: 18 Ott 2025, 13:31 »
E una fettina di culo..
di Marco Travaglio - Fatto Quotidiano, 17 ottobre 2025

Bisogna ringraziarli, questi pazzi scatenati che chiamiamo Ue, perché confessano senza neppure accorgersene: 6.800 miliardi in 10 anni per le armi (1.500 l’anno per ogni europeo, bimbi compresi). E tutti ai piedi di Zelensky che ci chiede “il 2,5% del vostro Pil per un totale di 60 miliardi nel 2026” (e una fettina di culo vicino all’osso no?) per continuare a perdere la guerra. Fino a un mese fa si davano il cambio nel segnalare ogni giorno terribili sconfinamenti di droni senza vittime né danni, promettendo indagini per dimostrare che erano russi e che l’attacco di Putin era finalmente partito. Poi i servizi polacchi rivelarono che l’unica casa polacca danneggiata dal terribile attacco dei droni pseudorussi l’aveva bombardata un missile polacco. E, dopo 20 giorni di avvistamenti quotidiani, i droni scomparvero dai cieli. E con essi le indagini per dimostrare che erano russi. Tanto ormai avevano ottenuto il loro duplice scopo. 1) Spaventare i popoli europei e far loro ingoiare le leggi di Bilancio dei 27 governi, con decine di miliardi rubati al Welfare per comprare armi, perlopiù Usa. 2) Giustificare il “Muro di droni” inventato da Von der Leyen, Kallas, Kubilius e altri svalvolati per ingrassare le industrie belliche soprattutto tedesche e salvare le altre distrutte dalle autosanzioni Ue.

Il guaio è che la gente continua a schifare il riarmo da 800 miliardi contro nemici immaginari. Così Ursula gli cambia nome per la terza volta: da “ReArm Europe” a “Prontezza 2030” (un ossimoro) a “Preservare la Pace” (con più armi: altro ossimoro). Il prossimo sarà “Diversamente Disarmo” o “Sex Bomb”. Intanto i partiti del riarmo continuano a perdere milioni di voti, aggrappandosi al Lecornu di turno, e quelli anti-riarmo (incredibilmente di destra) a guadagnarne. E ci mancherebbe che non accadesse. Mettetevi nei panni di un polacco che legge l’intervista a Rep del suo vicepremier Radek Sikorski: siccome l’Europa non ha più nemmeno gli occhi per piangere, deve devolvere “45-50 miliardi all’anno a Kiev per i prossimi tre anni”. Cioè la guerra deve continuare fino al 2028, tanto si sa come andrà a finire: “La Russia ha perso la guerra di Crimea nel XIX secolo e quella col Giappone nel 1905”, quindi perderà anche in Ucraina dove avanza da tre anni. Avendo studiato la storia su Tiramolla, gli sfugge la fine fatta da Napoleone e Hitler, quando Mosca non aveva ancora neppure le atomiche. La Merkel ci mette in guardia dai corresponsabili della guerra russo-ucraina: Polonia e Baltici. Tre anni e mezzo fa, in combutta con Biden e Johnson, usarono Kiev per attirare Mosca nella guerra. Ora, siccome l’hanno persa, ci riprovano usando l’intera Europa. Cioè noi. Quando ci decidiamo a farla finita con questi dementi?

Fisse per Travaglio parleremmo già il russo... Se la russia è molto grande, non è perché è campionessa  di risiko...

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9396 il: 24 Ott 2025, 13:37 »
L'amaro calice
di Marco Travaglio - Fatto Quotidiano 24 ottobre 2025

Per Einstein, “la follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti”. È ciò che fa la Nato con l’Ucraina da 20 anni: scaraventarla contro la Russia e armarla fino ai denti perché la sconfigga al posto nostro (Kiev ci mette i morti, noi i soldi e le sanzioni ai russi, che danneggiano più noi che loro). Risultato: una disfatta via l’altra. L’Ucraina non entrerà nella Nato, è economicamente fallita, ha perso la Crimea, la guerra civile contro la resistenza del Donbass, l’intero Lugansk, il 75% del Donetsk, il 70% degli oblast di Kherson e Zaporizhzhia, ora pezzi di Sumy, Kharkiv e Dnipropetrovsk, oltre a centinaia di migliaia di uomini e a una montagna di armi Nato. Il consenso interno e internazionale di Putin è aumentato e l’economia russa, pur acciaccata, cresce molto più della nostra. Poi è arrivato Trump e ha sganciato gli Usa dalla linea suicida Nato-Ue: gli euro-folli lo considerano un idiota, intanto lui ci rapina con i dazi e ci vende a caro prezzo il gas che non importiamo più dalla Russia a buon mercato e le armi che compriamo da lui e regaliamo a Zelensky per continuare a perdere la guerra. Da 36 mesi esatti, sui 44 di invasione russa, Kiev non guadagna un metro quadrato di terreno: nell’ultimo anno ha perso in media circa 500 kmq al mese.

Ma la vera questione non è quantitativa. È qualitativa: da un anno i russi demoliscono la “cintura fortificata” di 50 km tra Sloviansk e Kostantinovka (Donetsk), creata da Nato e Kiev dal 2014 con trincee, campi minati e città fortificate. E sembrano ormai prossimi a sbriciolarla, con l’ingresso nello snodo logistico, ferroviario e minerario di Pokrovsk e di lì in altre roccaforti fino a Kupyansk (oblast di Kharkiv). Dietro quella linea fortificata non c’è più una trincea: solo steppa indifesa fino a Dnipro e a Kiev. Perciò Zelensky, mentre finge che i russi siano in stallo, continua a implorare gli alleati di “fermare Putin”. Ma può fermarlo solo lui con un’offerta che non possa rifiutare. Le nuove sanzioni gli fanno il solletico, anche quelle petrolifere Usa. E non sarà qualche Tomahawk o Patriot in più a ribaltare le sorti della guerra. Perciò Trump ha rinviato il vertice con Putin: tra un mese, con l’inverno, si saprà dov’è giunta l’offensiva russa e forse Zelensky sarà costretto ad arrendersi non a Mosca, ma alla realtà. In tre anni e mezzo è passato (e l’Ue con lui) dal “vinceremo recuperando tutti i territori” al “non recupereremo i territori ma non ne cederemo nessuno”. Ora s’illude sulla tregua, che è il rifugio dei disperati: nessun esercito vincente concederebbe mai settimane o mesi di respiro al nemico perdente. Presto o tardi dovrà decidersi a bere l’amaro calice, che tre, due e un anno fa era molto meno amaro. Ma gli euro-folli non hanno fretta: tanto paghiamo tutto noi.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #9397 il: 24 Ott 2025, 22:40 »
Ma travaglio quello che ha detto che l'holodomor non è esistito?  :) ( sentito con le mie orecchie eh) direi che è uno affidabilissimo quando parla di Russia.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #9398 il: 25 Ott 2025, 09:05 »
Da wikipedia, non dal fatto quotidiano:

"Gli studiosi discutono tuttora se l'Holodomor sia stato un evento artificiale, intenzionale e genocida, oppure naturale, non intenzionale e senza caratterizzazione etnica. Il punto controverso è l'assenza di documenti attestanti ordini espliciti di affamare una determinata zona dell'Unione Sovietica."

Invece su le zozzerie in giro per il mondo fatte da nato, stati uniti e anglosfera siamo enormemente informati da documenti ufficiali.
Quello che gli inglesi hanno fatto in India non interessa a nessuno, ed è molto più recente.
Chiedere ad esempio di Bophal.
Re:Crisi ucraina
« Risposta #9399 il: 26 Ott 2025, 08:54 »
Da wikipedia, non dal fatto quotidiano:

"Gli studiosi discutono tuttora se l'Holodomor sia stato un evento artificiale, intenzionale e genocida, oppure naturale, non intenzionale e senza caratterizzazione etnica. Il punto controverso è l'assenza di documenti attestanti ordini espliciti di affamare una determinata zona dell'Unione Sovietica."

Invece su le zozzerie in giro per il mondo fatte da nato, stati uniti e anglosfera siamo enormemente informati da documenti ufficiali.
Quello che gli inglesi hanno fatto in India non interessa a nessuno, ed è molto più recente.
Chiedere ad esempio di Bophal.
ahh tu ti istruisci su Wikipedia... Stai a posto così.
Comunque, giusto per informarti, dopo la caduta dell'urss sono stati resi pubblico archivi ufficiali sovietici, per non parlare delle testimonianze dirette a centinaia che parlano della requisizione di qualsiasi forma di cibo. Esistono anche raccolte di questi documenti tipi Holodomor Reader che presentano una selezione ampia di fonti chiave, testi, dichiarazioni ufficiali, reportage giornalistici e trascrizioni di diplomatici stranieri dell’epoca. Esistono anche documenti  e bibliografie consultabili nell’ambito della ricerca accademica italia. Se poi sai cercare bene questi documenti sono stati anche tutti pubblicati negli anni 90.

Ma magari ti sei uno di quelli che nega anche la shoa.... Anzi no quella no perché  ne siamo responsabili no.
La vergogna a giorni alterni a seconda di chi compie i genocidi.
 

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