E le donne adulte?
A parte la parità di genere, hai un'idea ingenua della guerra. Non accade praticamente mai che si fermi ogni attività non diretta alla distruzione del nemico. In UK durante la seconda guerra mondiale alcune università erano aperte, così come cinema, teatri e molte altre attività non belliche. In USA molto più di questo, grazie anche al fatto che la guerra si svolgeva altrove. Ed erano in guerra.
È chiaro che se la Russia mette in campo tutto il suo potenziale bellico non-nucleare, l'Ucraina non ha possibilità. È da vedere se alla Russia conviene farlo. Una guerra-lampo con conquista di una regione ricca di risorse naturali appariva una prospettiva conveniente, una guerra di logoramento con isolamento internazionale e danni economici pesantissimi probabilmente no.
Ma anche in Italia era così.
Una cosa è la rappresentazione (tutto il paese è in guerra), un'altra la realtà.
Ogni stato in guerra deve garantire la sua riproduzione sociale o la guerra diventa in breve insostenibile. Devono funzionare fabbriche, aziende agricole, servizi, trasporti.
Deve funzionare quasi tutto. Lo sforzo bellico e militare deve sempre essere bilanciato dalle capacità riproduttive oltre che produttive.
È per questo che guerre di invasione massiva coincidono, dall'antichità ad oggi, ad un surplus demografico, sennò non è proprio fattibile.
È il motivo - però - anche per cui è parecchio stupido pensare che la russia possa voler conquistare mezza Europa.
Semplicemente non ne ha la possibilità, anche se l'ucraina fosse crollata in tre giorni.
Secondo me LaFonte non è affatto ingenua ma confonde rappresentazione e realtà (anche quando si parla di storia medievale per fare un esempio), ossia come la storia viene raccontata come linearità da un tempo x a x+10 e quello che c'è dietro lo schermo, che spesso è ben diverso dal racconto, che si concentra su alcune cose per esigenze ideali (ideologia è questo).