Raga', sarebbe saltato con tutti gli accordi. Pillon a fine votazione cantava: "Perdere lo Zan quando si fa sera...". Ma con chi volete accordarvi, c'è gente così in Parlamento. Nel Parlamento italiano c'è merda pura.
Fiammetta, lungi da me difendere uno come Pillon, però devo dire che se non altro è un politico che da sempre è stato coerente con una visione del mondo, che ovviamente non è la nostra e stigmatizziamo, ma ha una sua tradizione e un suo collocamento preciso.
La vera merda è italia viva, politicanti consapevoli di non avere praticamente nessuna rappresentanza nel paese reale, eppure abili nei loro giochi di potere, nei sotterfugi, nel doppio gioco.
A parole favorevoli ai diritti civili, nei fatti totalmente indifferenti quando proprio non contrari.
In IV ci sono figure cattoliche reazionarie che chiesero rassicurazioni a renzi rispetto all'affossamento del ddl zan, te lo do per certo.
E, se ti fidi, altra merda sono personaggi del pd, che tutti nell'ambiente sanno essere ultracattolici e ultraconservatori, che hanno sicuramente votato contro, al riparo del voto segreto.
Gente che ha il filo diretto col vaticano, perchè il vaticano non ha un potere solo "di influenza": ha potere pure sugli affari immobiliari, sulle banche, su tante transazioni delicate.
Lo stesso Letta è un ipocrita: davanti alle telecamere si mostra indignato, ma tranquilla che ciò che è successo lo sapeva da mesi: era scritto.
E ovviamente anche i 5 stelle non sono esenti da critiche: è vero che hanno accettato un po di tutto ultimamente, ma qui se si fossero impuntati, almeno il voto palese lo avrebbero potuto ottenere.
E quando sentite parlare di prove generali per l'elezione del Presidente della Repubblica, beh, questa è una verità parziale.
Il vero motivo è molto più semplice: supermario non vuole rotture di scatole: la lega è completamente dentro le manovre economico-finanziarie che si stanno approntando, e ha ottenuto garanzie sul non passaggio della legge.
Troppi miliardi in ballo, troppe poltrone che devono arrivare a fine legislatura, troppi affari ancora da fare.