Desirée

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Offline Thorin

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Re:Desirée
« Risposta #40 il: 29 Ott 2018, 17:01 »
Ha ragione Naoko e posso parlare di 15/20 anni fa: ho fatto cose assurde, frequentato posti e persone assurde, e per culo sono qua senza un graffio. E Roma era sempre Roma.

Penso poi a chi dice che i figli vanno controllati... beati loro che ci credono! I miei genitori mi hanno sempre controllato, poi invece di andare a scuola magari stavo alla Snia o a qualche manifestazione, o la sera dicevo di stare da qualche parte e invece stavo in qualche altro posto assurdo, e come potevano saperlo?
Pure se m'avessero messo un gps addosso, l'avrei gestito in qualche modo.

Re:Desirée
« Risposta #41 il: 30 Ott 2018, 08:06 »
Io ho due figlie grandi, una 20 anni, l'altra quasi maggiorenne, ne ho seguito i passaggi quando erano piccole, nella loro crescita, nelle difficolta', ancora lungi dal definirsi adulte, le ho viste crescere nello stesso quartiere dove sono cresciuto io, ho visto le differenze, loro rispetto a me stesso, del quartiere e della citta di oggi rispetto a quella che ricordo (bene) io, non ho dimenticato le preoccupazioni dei miei e so leggerle meglio oggi che allora, ho tra le mani un pezzo di vita che ai nostri ragazzi ancora manca, nel bene e nel male, la mia e' esperienza personale, vita vissuta, evidentemente molto diversa dalla vostra, i numeri non sono tutto, c'e' una percezione delle cose che cambiano e una societa' totalmente diversa da quella di 30/40 anni fa, checche se ne dica, c'e' una diffusione di droga e stupefacenti per quantita' e tipologie davvero, quella si, stupefacente e non paragonabile a quando ero ragazzo io, c'e un tasso di rabbia e violenza diffusa, generalizzata nei 18 enni di oggi che all'epoca non esisteva neanche al Tufello degli annii '70 e '80... Io non ho verita' assolute ma certe cose le tocco, le vedo, ognuno c'ha il suo...

"Roma oggi e' come allora", "i ragazzi so sempre quelli", i problemi si somigliano tutti... 
che ve devo di: BELLA PE' VOI :)

Offline pan

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Re:Desirée
« Risposta #42 il: 30 Ott 2018, 10:47 »
PabloHoney in linea di principio sono d'accordo con te, vi sono differenze tra allora e adesso e per  me la bilancia pende in negativo verso gli anni odierni per tanti e tanti motivi (e non perchè mitizziamo gli anni della giovinezza e bla bla). Però nello specifico c'è una cosa che non è cambiata e a sto punto non so se cambierà mai: le violenze sessuali. Lo stesso terrore del branco, di essere trascinata da una macchina, di essere abusata a una festa o in discoteca,  c'era allora è c'è adesso per le ragazze. Il fatto che fossero anni più "semplici", nel senso di meno tecnologici, e oggi no, non fa in modo che numeri alla mano, e percezione di paura femminile,  fossero diversi. Gli uomini violentavano prima, gli uomini violentano adesso.Le donne lo sapevano e si atterrivano, le donne lo sanno e si atterriscono.
 Per questo mi incazzo quando, applicando il principio della memoria breve tanto in voga in questo periodo, neutralizzano la verità nelle teste delle ventenni, approfittando che non lo possano sapere, facendo loro immaginare un mondo passato idilliaco in termini di principi e sicurezza. Ora che ci sono gli africani di notte non si può uscire senza essere violentate mentre vent'anni fa a quanto pare era tutto un andare allo Zen o a Torbella  felici e spensierate da sole alle tre di notte.

Offline Thorin

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Re:Desirée
« Risposta #43 il: 30 Ott 2018, 10:52 »
Io ho due figlie grandi, una 20 anni, l'altra quasi maggiorenne, ne ho seguito i passaggi quando erano piccole, nella loro crescita, nelle difficolta', ancora lungi dal definirsi adulte, le ho viste crescere nello stesso quartiere dove sono cresciuto io, ho visto le differenze, loro rispetto a me stesso, del quartiere e della citta di oggi rispetto a quella che ricordo (bene) io, non ho dimenticato le preoccupazioni dei miei e so leggerle meglio oggi che allora, ho tra le mani un pezzo di vita che ai nostri ragazzi ancora manca, nel bene e nel male, la mia e' esperienza personale, vita vissuta, evidentemente molto diversa dalla vostra, i numeri non sono tutto, c'e' una percezione delle cose che cambiano e una societa' totalmente diversa da quella di 30/40 anni fa, checche se ne dica, c'e' una diffusione di droga e stupefacenti per quantita' e tipologie davvero, quella si, stupefacente e non paragonabile a quando ero ragazzo io, c'e un tasso di rabbia e violenza diffusa, generalizzata nei 18 enni di oggi che all'epoca non esisteva neanche al Tufello degli annii '70 e '80... Io non ho verita' assolute ma certe cose le tocco, le vedo, ognuno c'ha il suo...

"Roma oggi e' come allora", "i ragazzi so sempre quelli", i problemi si somigliano tutti... 
che ve devo di: BELLA PE' VOI :)

Credo tu abbia l'età di mio padre, noi siamo di Fidene che praticamente era il vostro quartiere vicino, 30/40 anni fa era senza dubbio diverso rispetto ad oggi o 15/20 anni fa.
Mio padre mi dice sempre che anche la malavita aveva una sua etica, sento racconti di chi sapeva che se ti spariva il motorino andavi a parlare con quella persona in quel bar e ti ci mettevi d'accordo, o che la droga era meno diffusa ma comunque diffusa, ma ricordo pure i morti ammazzati per strada (qualcuno anche dentro casa...) per motivi politici, i pestaggi eccetera.
Insomma, non mi pare fossero tutte rose e fiori, no?

Offline Sonni Boi

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Re:Desirée
« Risposta #44 il: 30 Ott 2018, 10:54 »
c'e' una diffusione di droga e stupefacenti per quantita' e tipologie davvero, quella si, stupefacente e non paragonabile a quando ero ragazzo io, c'e un tasso di rabbia e violenza diffusa, generalizzata nei 18 enni di oggi che all'epoca non esisteva neanche al Tufello degli annii '70 e '80

Queste cose sono semplicemente non vere (per dire: https://www.linkiesta.it/it/article/2015/08/07/le-morti-per-droga-in-italia-sono-calate-a-picco-piu-del-resto-deuropa/26970/  dal 1999 al 2013 si passa da 1002 a 344 decessi. E non prendo neanche i numeri relativi al boom dell'eroina degli anni '80), poi se ai numeri rispondi con la tua percezione personale chiaramente non posso rispondere nulla, ognuno percepisce le cose a modo proprio.
Re:Desirée
« Risposta #45 il: 30 Ott 2018, 11:05 »
Credo tu abbia l'età di mio padre, noi siamo di Fidene che praticamente era il vostro quartiere vicino, 30/40 anni fa era senza dubbio diverso rispetto ad oggi o 15/20 anni fa.
Mio padre mi dice sempre che anche la malavita aveva una sua etica, sento racconti di chi sapeva che se ti spariva il motorino andavi a parlare con quella persona in quel bar e ti ci mettevi d'accordo, o che la droga era meno diffusa ma comunque diffusa, ma ricordo pure i morti ammazzati per strada (qualcuno anche dentro casa...) per motivi politici, i pestaggi eccetera.
Insomma, non mi pare fossero tutte rose e fiori, no?

Non l'ho mai detto infatti

Online naoko

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Re:Desirée
« Risposta #46 il: 30 Ott 2018, 11:08 »

"Roma oggi e' come allora", "i ragazzi so sempre quelli", i problemi si somigliano tutti... 
che ve devo di: BELLA PE' VOI :)

Nessuno ha detto che è tutto uguale, anzi! E soprattutto nessuno usa il tolo perculatorio del bella pe voi che hai usato tu.
Si sta dicendo che tutto si trasforma. Semplicemente. Quando era ragazzina io a fine anni 90, non eravamo esenti dai pericoli. Quando andavo a scuola alle elementari o alle medie, a inizi 90, c'erano gli spacciatori che ci aspettavano fuori scuola, e ogni giorno mi sentivo ripetere "non accettare caramelle dagli sconosciuti".
In gita in secondo liceo, una mia compagna ha preso un trip, 15 anni, dato da un ragazzo conosciuto in discoteca, e ha fatto cose che mi hanno indotto a non voler provare mai neanche uno spinello dallo shock. E lei è stata FORTUNATA perché aveva amiche "suore" come me che la hanno trascinata via.
Ora che ci sono gli africani di notte non si può uscire senza essere violentate mentre vent'anni fa a quanto pare era tutto un andare allo Zen o a Torbella  felici e spensierate da sole alle tre di notte.

Ora non è che dobbiamo stare a snocciolare tutti i fatti di ciascuno, per tentare di spiegare semplicemente  che ognuno ha il suo vissuto, e che ogni generazione ha i suoi drammi e i suoi uomini neri.

Quello invece che mi preme, è riportare l'attenzione sul fatto che un'altra ragazza è stata stuprata e ammazzata, e questo indipendentemente dal lato sociale CHE C'È e nessuno lo nega.
Ma appunto succede in ogni ambito sociale, i ricchi perché sono ricchi e se ne approfittano, gli immigrati perché sono poveri e disperati e quindi lo fanno, gli spacciatori perché stanno sotto droghe e sono pieni di rabbia, i mariti perché sono troppo gelosi, i padri perché sono pedofili.
Che differenza fa? NESSUNA
Re:Desirée
« Risposta #47 il: 30 Ott 2018, 11:49 »
Queste cose sono semplicemente non vere (per dire: https://www.linkiesta.it/it/article/2015/08/07/le-morti-per-droga-in-italia-sono-calate-a-picco-piu-del-resto-deuropa/26970/  dal 1999 al 2013 si passa da 1002 a 344 decessi. E non prendo neanche i numeri relativi al boom dell'eroina degli anni '80), poi se ai numeri rispondi con la tua percezione personale chiaramente non posso rispondere nulla, ognuno percepisce le cose a modo proprio.

Io rispondo per quello che e' la mia esperienza esattamente come penso faccia tu che non credo campi a pane e numeri, ma ti informi leggi e cerchi di capire il mondo che ti circonda al di la dei numeri, che aiutano ma non spiegano sempre tutto.

Io sto dicendo una cosa molto semplice, che parte da Desiree e in qualche modo li vorrebbe tornare, qualcosa su cui si puo non essere d'accordo, si puo discutere ma non a suon di numeri, quello che penso, e' che educare i figli oggi non e' affatto piu facile di quanto si facesse 40 anni fa, mi imbarazza solo a pensarla una cosa del genere, perche la societa' e' piu' complessa, perche quartieri e soprattutto periferie non hanno piu un'identita', perche non e' vero manco per il cazzo che roma e' come allora, perche la tecnologia rende molto piu complicato (per non dire impossibile) sapere che fanno e con chi interagiscono i nostri figli anche se non escono di casa, perche prima si moriva sicuramente di eroina, ma 40 anni fa la cocaina non era alla portata di tutti come adesso, soprattutto non era facilmente reperibile da ragazzini come succede oggi, perche i riferimenti erano diversi... 40 anni fa i Dark Polo Gang che se vanno a spara' 2 mila euro al via del Corso pe le cazzate, co 400 ragazzini dietro che vorrebbero fa la stessa cosa erano una roba impensabile, oggi tanti ragazzi hanno anche questi miti, questi riferimenti e spesso i genitori sono troppo lontani, non capiscono manco de che se parla. E poi la televisione, la scuola che meriterebbe un discorso a parte, una sorta di canale educazionale che oggi fa acqua da tutte le parti, la quasi certezza dell'impossibilita' di trovare un lavoro con cui i nostri figli oggi fanno i conto in maniera molto piu' pesante rispetto a quanto avveniva per noi..... Non e' tutto cosi, certo, ma e' TROPPO cosi.

Rega'... Oggi e' un cazzo per il culo stare dietro ai figli, bisogna essere dei GRANDI genitori e magari voi siete piu' bravi, che ve devo di

Offline Sonni Boi

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Re:Desirée
« Risposta #48 il: 30 Ott 2018, 11:57 »
Io rispondo per quello che e' la mia esperienza esattamente come penso faccia tu che non credo campi a pane e numeri, ma ti informi leggi e cerchi di capire il mondo che ti circonda al di la dei numeri, che aiutano ma non spiegano sempre tutto.

Io sto dicendo una cosa molto semplice, che parte da Desiree e in qualche modo li vorrebbe tornare, qualcosa su cui si puo non essere d'accordo, si puo discutere ma non a suon di numeri, quello che penso, e' che educare i figli oggi non e' affatto piu facile di quanto si facesse 40 anni fa, mi imbarazza solo a pensarla una cosa del genere, perche la societa' e' piu' complessa, perche quartieri e soprattutto periferie non hanno piu un'identita', perche non e' vero manco per il cazzo che roma e' come allora, perche la tecnologia rende molto piu complicato (per non dire impossibile) sapere che fanno e con chi interagiscono i nostri figli anche se non escono di casa, perche prima si moriva sicuramente di eroina, ma 40 anni fa la cocaina non era alla portata di tutti come adesso, soprattutto non era facilmente reperibile da ragazzini come succede oggi, perche i riferimenti erano diversi... 40 anni fa i Dark Polo Gang che se vanno a spara' 2 mila euro al via del Corso pe le cazzate, co 400 ragazzini dietro che vorrebbero fa la stessa cosa erano una roba impensabile, oggi tanti ragazzi hanno anche questi miti, questi riferimenti e spesso i genitori sono troppo lontani, non capiscono manco de che se parla. E poi la televisione, la scuola che meriterebbe un discorso a parte, una sorta di canale educazionale che oggi fa acqua da tutte le parti, la quasi certezza dell'impossibilita' di trovare un lavoro con cui i nostri figli oggi fanno i conto in maniera molto piu' pesante rispetto a quanto avveniva per noi..... Non e' tutto cosi, certo, ma e' TROPPO cosi.

Rega'... Oggi e' un cazzo per il culo stare dietro ai figli, bisogna essere dei GRANDI genitori e magari voi siete piu' bravi, che ve devo di

Ma che sia diverso è ovvio, che sia più facile io non l'ho mai detto, chi ne ha fatto un discorso di "meglio/peggio" sei stato tu, sin dal primo post.

Ma non è neanche quello il punto. Io non discuto le tue impressioni di vita vissuta o le tue preferenze sul tipo di società in cui si vive/viveva, ma le affermazioni generiche e fattuali che fai.

Perchè se scrivi che oggi c'è più droga in giro e i ragazzi ne assumono di più, stai semplicemente, ripeto, dicendo una cosa non vera. Se dici che oggi c'è più rabbia e i ragazzi se ammazzano più frequentemente stai, di nuovo, dicendo una cosa non vera. E non perchè oggi le cose siano migliori di ieri, ma semplicemente perchè i fatti dicono questo.

Online FatDanny

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Re:Desirée
« Risposta #49 il: 30 Ott 2018, 11:58 »
Al netto di quel che dice Pan sulla violenza di genere, che mi sembra ineccepibile, a mio avviso avete tutt* un po' ragione perché parlate con gli stessi termini di questioni in realtà diverse. Provo a spiegarmi partendo da me.

Io ho vissuto l'adolescenza più o meno negli stessi anni di Naoko e la mia esperienza mi ha portato più all'interno di determinati contesti.
Anche a me ripetevano sempre "non accettare caramelle dagli sconosciuti" ma io sti sconosciuti li andavo cercando in ogni dove per avere ste maledette caramelle senza trovarli mai.
Ho passato diversi anni facendomi circa 1500/2000 canne l'anno (stima realistica), ho provato tutte le sostanze a voi note e alcune che probabilmente ignorate, di alcune di queste sono stato consumatore abituale anche se non quotidiano. Ho passato anche tre/quattro giorni consecutivi perso nei meandri del mio inconscio. Mi sono divertito da matti e rifarei ogni singola cosa.
Ho stimolato le mie sinapsi in modo considerevole eppure continuo a credere che funzionino parecchio meglio di altri che non bevono manco caffè.

Eppure non mi sono mai sentito in pericolo, perché tutto questo restava assolutamente secondario rispetto alla miriade di altre cose più o meno importanti: le amicizie, la politica, il calcio, le vacanze, lo studio.
Attenzione, non sto dicendo che non ci fosse chi cadeva. C'era eccome, ne ricordo più d'uno finito così.
Anzi dirò di più: chi cadeva tendenzialmente finiva male male o finiva e basta, non c'erano tante zone grigie.
Ma non mi riguardava. Non era uno stato allucinatorio, non mi riguardava davvero.

La differenza l'ho capita tempo dopo, quando anch'io ho visto, seppur da lontano, come semplice tentazione, la Bestia.
Niente di terrificante, tutt'altro. Anche perché dalle cose terrificanti uno scappa.
Le cose terrificanti sono quelle reali e proprio da quelle si scappa.
Credo che non ci sia metafora più azzeccata del Paese dei Balocchi di Collodi per descriverla.
Rassicurante, in grado di distrarti e alleggerirti, di convincerti che lasciandoti andare potrai restare lì a tempo indeterminato. Una scenografia di cartone che nasconde bene la merda che ti circonda. E se finisci amen.
La mia fortuna paradossalmente è stata quella di aver avuto un termine di paragone.
Di aver avvertito la differenza tra il divertimento avuto fino ad allora e quella tentazione improvvisa.
Non sono caduto e quello è stato uno dei momenti che mi ha reso adulto.

Arrivo al punto: credo che quanto dice Pablo non riguardi tanto il numero di morti per gli stupefacenti o il numero di crimini per le strade.
Anche se va detto che fino ai '90 la merce non girava così tanto per le scuole perché la criminalità organizzata ancora non aveva capito che si facevano molti più soldi a renderlo business popolare tagliandola a 1/3 o 1/4 rispetto a venderla ai soli ricchi. E fidatevi che cambia parecchio tra un pischello consumatore di fumo o di cocaina.

In ogni caso Pablo credo parli del deserto sociale che rende più attraente il paese dei balocchi, dove non necessariamente si muore ma in larga parte dei casi si galleggia nel grigio. Dove l'assenza di stimoli e di prospettive ti dice che non hai molti motivi per non lasciarti andare.
Non è solo questione di complessità tecnologica, ma di questa legata ad una solitudine esistenziale che è ormai dilagante (e che no, non può essere controbilanciata dai meri legami familiari).
Dove la speranza ha lasciato il campo alla rassegnazione. E' in fasi come queste che imperano i Mangiafuoco.
E no, non è per niente come era una volta, anche se magari una volta si moriva di più.
Perdonami Thorin tu potrai rispondermi pure che una morte è sempre tragicamente tale, ma io tra il morire in uno scontro di piazza tra i tuoi solidali o morire soli e abbandonati in mezzo alla merda ci vedo parecchie differenze. Anche se l'esito è lo stesso.

Offline arturo

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Re:Desirée
« Risposta #50 il: 30 Ott 2018, 12:00 »
Tra il serio ed il faceto  :) : 40 anni fa quando telefonavi alla pischella , te rispondeva la madre , se eri fortunato , altrimenti il padre ,e li partiva il terzo grado. :=))
Chi sei ? cosa fai ? e soprattutto cosa voi da mi fija?  :pp
oggi a 13 anni sono collegati con il mondo.
Re:Desirée
« Risposta #51 il: 30 Ott 2018, 12:05 »
Nessuno ha detto che è tutto uguale, anzi! E soprattutto nessuno usa il tolo perculatorio del bella pe voi che hai usato tu.

Nao'... non prendo per il culo nessuno, per favore... non da te

Citazione
Si sta dicendo che tutto si trasforma. Semplicemente. Quando era ragazzina io a fine anni 90, non eravamo esenti dai pericoli. Quando andavo a scuola alle elementari o alle medie, a inizi 90, c'erano gli spacciatori che ci aspettavano fuori scuola, e ogni giorno mi sentivo ripetere "non accettare caramelle dagli sconosciuti".
In gita in secondo liceo, una mia compagna ha preso un trip, 15 anni, dato da un ragazzo conosciuto in discoteca, e ha fatto cose che mi hanno indotto a non voler provare mai neanche uno spinello dallo shock. E lei è stata FORTUNATA perché aveva amiche "suore" come me che la hanno trascinata via.
Ora non è che dobbiamo stare a snocciolare tutti i fatti di ciascuno, per tentare di spiegare semplicemente  che ognuno ha il suo vissuto, e che ogni generazione ha i suoi drammi e i suoi uomini neri.

Ma infatti non sono io quello che sostiene che oggi e' piu facile, sono stato il primo a dire che anni fa le cose erano molto differenti, ogni societa' ha i suoi problemi ma non e' che quelli di adesso siano piu' semplici da affrontare, e ti assicuro... non e' affatto vero che oggi i nostri figli siano piu controllati o controllabili rispetto a come eravamo noi, se devo dare un giudizio direi che e' oggi e' tutto molto piu' complicato gia' solo per i motivi che ho provato a elencare

Citazione
Quello invece che mi preme, è riportare l'attenzione sul fatto che un'altra ragazza è stata stuprata e ammazzata, e questo indipendentemente dal lato sociale CHE C'È e nessuno lo nega.
Ma appunto succede in ogni ambito sociale, i ricchi perché sono ricchi e se ne approfittano, gli immigrati perché sono poveri e disperati e quindi lo fanno, gli spacciatori perché stanno sotto droghe e sono pieni di rabbia, i mariti perché sono troppo gelosi, i padri perché sono pedofili.
Che differenza fa? NESSUNA

Per me la questione cosi e' posta male, un ragionamento del genere rischia di mettere tutte queste morti sullo stesso piano e invece sullo stesso piano non ci stanno, perche ci sono responsabilita' diverse, colpe diverse, ma anche qui credo di aver spiegato il mio pensiero, evidentemente la vediamo in modo differente.
Re:Desirée
« Risposta #52 il: 30 Ott 2018, 12:12 »
Al netto di quel che dice Pan sulla violenza di genere, che mi sembra ineccepibile, a mio avviso avete tutt* un po' ragione perché parlate con gli stessi termini di questioni in realtà diverse. Provo a spiegarmi partendo da me.

Io ho vissuto l'adolescenza più o meno negli stessi anni di Naoko e la mia esperienza mi ha portato più all'interno di determinati contesti.
Anche a me ripetevano sempre "non accettare caramelle dagli sconosciuti" ma io sti sconosciuti li andavo cercando in ogni dove per avere ste maledette caramelle senza trovarli mai.
Ho passato diversi anni facendomi circa 1500/2000 canne l'anno (stima realistica), ho provato tutte le sostanze a voi note e alcune che probabilmente ignorate, di alcune di queste sono stato consumatore abituale anche se non quotidiano. Ho passato anche tre/quattro giorni consecutivi perso nei meandri del mio inconscio. Mi sono divertito da matti e rifarei ogni singola cosa.
Ho stimolato le mie sinapsi in modo considerevole eppure continuo a credere che funzionino parecchio meglio di altri che non bevono manco caffè.

Eppure non mi sono mai sentito in pericolo, perché tutto questo restava assolutamente secondario rispetto alla miriade di altre cose più o meno importanti: le amicizie, la politica, il calcio, le vacanze, lo studio.
Attenzione, non sto dicendo che non ci fosse chi cadeva. C'era eccome, ne ricordo più d'uno finito così.
Anzi dirò di più: chi cadeva tendenzialmente finiva male male o finiva e basta, non c'erano tante zone grigie.
Ma non mi riguardava. Non era uno stato allucinatorio, non mi riguardava davvero.

La differenza l'ho capita tempo dopo, quando anch'io ho visto, seppur da lontano, come semplice tentazione, la Bestia.
Niente di terrificante, tutt'altro. Anche perché dalle cose terrificanti uno scappa.
Le cose terrificanti sono quelle reali e proprio da quelle si scappa.
Credo che non ci sia metafora più azzeccata del Paese dei Balocchi di Collodi per descriverla.
Rassicurante, in grado di distrarti e alleggerirti, di convincerti che lasciandoti andare potrai restare lì a tempo indeterminato. Una scenografia di cartone che nasconde bene la merda che ti circonda. E se finisci amen.
La mia fortuna paradossalmente è stata quella di aver avuto un termine di paragone.
Di aver avvertito la differenza tra il divertimento avuto fino ad allora e quella tentazione improvvisa.
Non sono caduto e quello è stato uno dei momenti che mi ha reso adulto.

Arrivo al punto: credo che quanto dice Pablo non riguardi tanto il numero di morti per gli stupefacenti o il numero di crimini per le strade.
Anche se va detto che fino ai '90 la merce non girava così tanto per le scuole perché la criminalità organizzata ancora non aveva capito che si facevano molti più soldi a renderlo business popolare tagliandola a 1/3 o 1/4 rispetto a venderla ai soli ricchi. E fidatevi che cambia parecchio tra un pischello consumatore di fumo o di cocaina.

In ogni caso Pablo credo parli del deserto sociale che rende più attraente il paese dei balocchi, dove non necessariamente si muore ma in larga parte dei casi si galleggia nel grigio. Dove l'assenza di stimoli e di prospettive ti dice che non hai molti motivi per non lasciarti andare.
Non è solo questione di complessità tecnologica, ma di questa legata ad una solitudine esistenziale che è ormai dilagante (e che no, non può essere controbilanciata dai meri legami familiari).
Dove la speranza ha lasciato il campo alla rassegnazione. E' in fasi come queste che imperano i Mangiafuoco.
E no, non è per niente come era una volta, anche se magari una volta si moriva di più.
Perdonami Thorin tu potrai rispondermi pure che una morte è sempre tragicamente tale, ma io tra il morire in uno scontro di piazza tra i tuoi solidali o morire soli e abbandonati in mezzo alla merda ci vedo parecchie differenze. Anche se l'esito è lo stesso.

Ho la sensazione che tu abbia capito quello che mi gira in capoccia... ora cerco di capire se questo e' bene o no :)
Re:Desirée
« Risposta #53 il: 30 Ott 2018, 12:18 »
Ho la sensazione che tu abbia capito quello che mi gira in capoccia... ora cerco di capire se questo e' bene o no :)

Io due domande me le farei...
 ;))

Probabilmente, e magari é questo che vuoi dire, giusti o sbagliati che fossero, una volta i punti di riferimento, per i giovani erano più delineati e chiari di adesso.
La distinzione tra bene e male (quale che fosse, anche sbagliata) era molto più definita di oggi dove, anche per lo sviluppo esponenziale delle realtà digitali gli input che arrivano alle nuove generazioni sono infinitamente superiori ed é molto più complicato districarsene.
Ed é forse questo che rende questa cosa distinta rispetto alle statistiche di cui parla Sonni, che esistono e sono vere.

Online FatDanny

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Re:Desirée
« Risposta #54 il: 30 Ott 2018, 12:18 »

Ed é forse questo che rende questa cosa distinta rispetto alle statistiche di cui parla Sonni, che esistono e sono vere.

esattamente.
100%
Re:Desirée
« Risposta #55 il: 30 Ott 2018, 12:20 »
Mo due domande me le faccio anch'io....
 :lol: :lol:

Offline Thorin

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Re:Desirée
« Risposta #56 il: 30 Ott 2018, 12:26 »
Perdonami Thorin tu potrai rispondermi pure che una morte è sempre tragicamente tale, ma io tra il morire in uno scontro di piazza tra i tuoi solidali o morire soli e abbandonati in mezzo alla merda ci vedo parecchie differenze. Anche se l'esito è lo stesso.

Una morte è sempre tragicamente tale, ma c'è parecchia differenza.
Assolutamente.
Ma penso anche che di Desirée, nei 70/80/90 ce ne sono state eccome, puoi sicuramente confermare... poi non sono andate alla ribalta della cronaca per due fattori, imho:
1 - Erano tossici
2 - Il tutto si consumava fra tossici (cioè peggio per loro)

Mi fa pure schifo scriverlo, ma la gente tanto la pensa così, c'è poco da girarci attorno. E la prova sono i tanti che insultano Cucchi ogni giorno.

Per il resto hai scritto cose che capisco al 100%, lo stare a cavallo fra il "bene" ed il "male" è bravura, ma anche lì ci vuole tanto culo.


@Pablo: Ma è difficile sì controllarli i figli! Anzi ti dirò di più: è impossibile! Quando escono di casa hai perso il controllo, a meno che non vuoi iniziare a pedinarli.
E' che quando escono di casa devono portarsi dietro quel che gli hai insegnato, l'educazione è importante e mi ha sempre aiutato a fermarmi quando dovevo.  ;)

Ah, e sul discorso "modelli comportamentali" hai pienamente ragione.
Re:Desirée
« Risposta #57 il: 30 Ott 2018, 12:27 »
Perchè se scrivi che oggi c'è più droga in giro e i ragazzi ne assumono di più, stai semplicemente, ripeto, dicendo una cosa non vera. Se dici che oggi c'è più rabbia e i ragazzi se ammazzano più frequentemente stai, di nuovo, dicendo una cosa non vera. E non perchè oggi le cose siano migliori di ieri, ma semplicemente perchè i fatti dicono questo.

Ora vedo se trovo qualcosa sui consumi di droga nei giovani che parta dagli anni 70, magari aggiorno le mie percezioni

Offline Sonni Boi

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Re:Desirée
« Risposta #58 il: 30 Ott 2018, 12:28 »
Resta il fatto che uno che muore dietro un cespuglio con una spada infilata in un braccio moriva solo negli anni '80 come muore solo oggi. Le ragioni che spingono a infilarsi quella spada erano solitudine e depressione allora come lo sono oggi. Solo che all'epoca erano esponenzialmente di più i ragazzi a farlo.

Poi i valori, gli stimoli, gli input, andateli a raccontare ai genitori di quei ragazzi.
Re:Desirée
« Risposta #59 il: 30 Ott 2018, 12:29 »
Io due domande me le farei...
 ;))

Probabilmente, e magari é questo che vuoi dire, giusti o sbagliati che fossero, una volta i punti di riferimento, per i giovani erano più delineati e chiari di adesso.
La distinzione tra bene e male (quale che fosse, anche sbagliata) era molto più definita di oggi dove, anche per lo sviluppo esponenziale delle realtà digitali gli input che arrivano alle nuove generazioni sono infinitamente superiori ed é molto più complicato districarsene.
Ed é forse questo che rende questa cosa distinta rispetto alle statistiche di cui parla Sonni, che esistono e sono vere.

vi spiegate meglio di me, lo ammetto
 

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