Desirée

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Offline Thorin

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Re:Desirée
« Risposta #60 il: 30 Ott 2018, 12:30 »
Resta il fatto che uno che muore dietro un cespuglio con una spada infilata in un braccio moriva solo negli anni '80 come muore solo oggi. Le ragioni che spingono a infilarsi quella spada erano solitudine e depressione allora come lo sono oggi. Solo che all'epoca erano esponenzialmente di più i ragazzi a farlo.

Poi i valori, gli stimoli, gli input, andateli a raccontare ai genitori di quei ragazzi.

E' anche vero che oggi ci sono droghe più "sicure"...

Online FatDanny

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Re:Desirée
« Risposta #61 il: 30 Ott 2018, 12:38 »
lo stare a cavallo fra il "bene" ed il "male" è bravura, ma anche lì ci vuole tanto culo.


non è bravura, è contesto.
Ci sono contesti che ti spingono da una parte, altri che ti spingono verso un'altra

Resta il fatto che uno che muore dietro un cespuglio con una spada infilata in un braccio moriva solo negli anni '80 come muore solo oggi. Le ragioni che spingono a infilarsi quella spada erano solitudine e depressione allora come lo sono oggi. Solo che all'epoca erano esponenzialmente di più i ragazzi a farlo.

Poi i valori, gli stimoli, gli input, andateli a raccontare ai genitori di quei ragazzi.

Certo che sì. Non a caso hai citato gli anni '80 e non i '70, eppure non è che nei dieci anni precedenti girassero meno droghe.
Ma non solo erano droghe diverse, era anche un contesto diverso che non ti portava in quella solitudine anche se ti drogavi a bestia.
Gli anni '80 sono gli anni del riflusso e della disillusione. Sono gli anni della rassegnazione e della sconfitta. Non solo sconfitta politica, ma anche culturale e sociale. E' stato un pezzo di società a perdere, non solo delle organizzazioni politiche.
Anni diversi ma con qualche similitudine con l'oggi.

Rispetto al fatto che allora fossero esponenzialmente più ragazzi a farlo ATTENZIONE.
Erano molti più i morti perchè all'epoca era l'eroina a dettare legge. Oggi è la cocaina.
La cocaina oggi è mooooolto più diffusa di quanto non lo fosse l'eroina all'epoca.
La differenza è che per morire di coca devi essere impaccato di soldi, mentre al massimo i pischelli possono steccarsi qualche pezzo che di sicuro non ti uccide, ma fa parte esattamente dello scenario a cui alludeva Pablo.
Le peculiarità della cocaina hanno permesso alla nostra società di far finta di non vedere, cosa che con l'eroina era decisamente più difficile. Non vedere che, come denuncia Saviano da anni, la merce sta dilagando in ogni dove, a prescindere da condizione sociale e reddito. Portando con sé tutte le sue caratteristiche, tutt'altro che positive.
Oggi l'eroina sta tornando, la sua ombra si riaffaccia. E se poco poco si produce un travaso di consumatori rischiamo una nuova drammatica ecatombe.
Non sarà la repressione a fermarla, non ha mai funzionato.
Solo una nuova socialità, una rilegatura del tessuto sociale, una nuova speranza può funzionare come controtendenza.
Anche se i chiari di luna sono tutt'altro che buoni.

Offline naoko

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Re:Desirée
« Risposta #62 il: 30 Ott 2018, 13:48 »

Per me la questione cosi e' posta male, un ragionamento del genere rischia di mettere tutte queste morti sullo stesso piano e invece sullo stesso piano non ci stanno, perche ci sono responsabilita' diverse, colpe diverse, ma anche qui credo di aver spiegato il mio pensiero, evidentemente la vediamo in modo differente.
Per me invece proprio no, perché da donna e non da sociologa, sono donne violentate e uccise. Il risultato non cambia.
POI CHE OGNI PROBLEMA SOCIALE DEBBA ESSERE RISOLTO siamo tutti d'accordo, ma non mi sembrava questo il topic in cui parlare di quanto siano cattivi i ricchi e disperati i poveri.

È femminicidio, ed è un termine che dovrebbe essere usato di più e spiegato e fatta prevenzione in tal senso, proprio per far capire che il pericolo è purtroppo ovunque, in ogni strato sociale. E che bisogna stare attente, non perché altrimenti te la vai a cercare e quindi te lo sei meritato, ma perché non ci si può fidare di nessuno. E andarlo a spiegare a due ragazze giovanissime, è difficilissimo, ma proprio per questo io mi astrarrei da un unico contesto e parlerei dei pericoli che purtroppo sono ovunque.

La distinzione tra bene e male (quale che fosse, anche sbagliata) era molto più definita di oggi dove, anche per lo sviluppo esponenziale delle realtà digitali gli input che arrivano alle nuove generazioni sono infinitamente superiori ed é molto più complicato districarsene.
Ed é forse questo che rende questa cosa distinta rispetto alle statistiche di cui parla Sonni, che esistono e sono vere.

Non so IB. Io se mi guardo indietro mi rendo conto che non avevo veramente idea molto spesso di cosa stavo facendo e soprattutto con chi. Solo ora mi rendo conto che cose fatte anche solo 10 anni fa (e via, non ero più adolescente da un po' :s ), erano pericolose davvero, e c'è gente che ha fatto una finaccia.
Va beh mi sa che non mi riesco a spiegare.  :(

Offline naoko

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Re:Desirée
« Risposta #63 il: 30 Ott 2018, 13:54 »
Una postilla sulle statistiche anteriori agli anni 2000: l'informatizzazione era talmente scarsa in italia, che la sottostima del problema (qualsiasi non solo droga) è abbastanza certa.
Anche quelle sulle cause di morte.

Offline pan

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Re:Desirée
« Risposta #64 il: 30 Ott 2018, 14:16 »
Naoko non capisco il pezzo che mi hai sottolineato, forse mi sono spiegata male e hai compreso l'opposto di quello che volevo dire. anche perchè di personale non c'era niente.

Offline naoko

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Re:Desirée
« Risposta #65 il: 30 Ott 2018, 14:19 »
Naoko non capisco il pezzo che mi hai sottolineato, forse mi sono spiegata male e hai compreso l'opposto di quello che volevo dire. anche perchè di personale non c'era niente.
Perdonami Pan, voleva essere un rafforzativo ma evidentemente non s'è capito avrei dovuto scriverlo!

ovvero, la penso proprio come te!
Re:Desirée
« Risposta #66 il: 30 Ott 2018, 14:29 »
Per me invece proprio no, perché da donna e non da sociologa, sono donne violentate e uccise. Il risultato non cambia.
POI CHE OGNI PROBLEMA SOCIALE DEBBA ESSERE RISOLTO siamo tutti d'accordo, ma non mi sembrava questo il topic in cui parlare di quanto siano cattivi i ricchi e disperati i poveri.

È femminicidio, ed è un termine che dovrebbe essere usato di più e spiegato e fatta prevenzione in tal senso, proprio per far capire che il pericolo è purtroppo ovunque, in ogni strato sociale. E che bisogna stare attente, non perché altrimenti te la vai a cercare e quindi te lo sei meritato, ma perché non ci si può fidare di nessuno. E andarlo a spiegare a due ragazze giovanissime, è difficilissimo, ma proprio per questo io mi astrarrei da un unico contesto e parlerei dei pericoli che purtroppo sono ovunque.

Ma chi ha mai detto il contrario, io ho solo eccepito sul fatto che oggi sia più facile controllare i nostri ragazzi, li ho il mio pensiero che non e' uguale a quello di altri, pace. Certo che e' difficile spiegare certe cose a due ragazze giovanissime, ma devi farlo e oggi non basta piu' l'uomo nero o le caramelle dallo sconosciuto,  "i pericoli sono ovunque" non funziona, oggi devi essere all'altezza devi essere credibile con loro e la societa' in cui viviamo non ti aiuta, per niente, perche (e sono d'accordo con te) non c'e' prevenzione, perché non c'e' cultura, perché non c'e' rispetto della donna come persona, i genitori sono tendenzialmente soli e non sempre in grado di sostenete un compito oggi (per me) piu' arduo di ieri.

Io penso anche pero' che sia fondamentale capire come e dove maturano certe violenze, le dinamiche sono spesso diverse e diversamente vanno affrontate anche se poi parliamo sempre di una donna ammazzata, nello specifico Desiree' e' finita in una ragnatela che non doveva esistere, quel posto era stato segnalato ma non e' stato fatto nulla, sta ragazza non e' stata sicuramente fortunata ma alla sfiga hanno dato una grossa mano, e "utilizzare" la sua tragedia come vediamo fare spesso in questi giorni non serve ad evitare che succeda ancora

Insomma  Desiree' ce l'abbiamo un po sulla coscienza tutti

Offline pan

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Re:Desirée
« Risposta #67 il: 30 Ott 2018, 14:39 »
Perdonami Pan, voleva essere un rafforzativo ma evidentemente non s'è capito avrei dovuto scriverlo!

ovvero, la penso proprio come te!

 :luv:

Online charlie

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Re:Desirée
« Risposta #68 il: 30 Ott 2018, 15:02 »
Ci sarebbe poi da parlare di San Lorenzo, inteso come quartiere 'dove ci si droga'.
Inutile negare che si tratti di un quartiere dove spaccio e consumo di sostanze ci sono sempre stati.
Vero pure però che fino a qualche anno fa i consumatori (che si tratti di droghe pesanti o leggere) se ne stavano in spazi abbastanza circoscritti.
Io me ne sono fatte a migliaia di canne al 32 o all'Esc. E c'era pure chi esagerava e stava male.
C'era però un contesto di un certo tipo, dove non veniva in mente a nessuno di stuprare una ragazzina e dove chi stava male trovava sempre chi stava meglio, pronto a una parola o a chiamare un'ambulanza.
Succedeva spesso anche di passare serate con immigrati, persone senza fissa dimora e quant'altro. Magari gli si offriva una birra o un piatto di pasta, e si facevano due chiacchiere sulla vita in Senegal.
Questo per dire come certi spazi permettevano una sorta di 'controllo', oltre alla possibilità di viversi certi vizi in maniera tranquilla e lontano da rogne.

Online FatDanny

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Re:Desirée
« Risposta #69 il: 30 Ott 2018, 17:58 »
Spaccio e consumo sono ovunque, semplicemente avvengono in forme diverse.
A San Lorenzo hai lo spaccio della movida, come in qualsiasi quartiere analogo in Europa (Lavapies a Madrid o Kreuzberg a Berlino funzionano allo stesso identico modo, tanto che anche chi viene da fuori ci mette un attimo a capire dove e come).
Si spaccia anche a Prati o Parioli, ma la merce te la portano a casa.
Si spaccia a Centocelle o a Torpigna e lì magari sei tu a sapere in quale casa andare.
Si spaccia a San Basilio e hai il "modello supermarket take-away" che dando da mangiare a molti garantisce uno pseudo-welfare negato dallo Stato.

Mille forme per mille mercati diversi, ma la sostanza non cambia. In tutti i sensi.
La profonda ipocrisia sta nel fatto che il fenomeno serve solo in chiave stigma, quando c'è da parlare del degrado di San Lorenzo o di San Basilio.
Delle sedicenni figlie della borghesia romana che si prostituiscono per una botta con l'italianissimo quarantenne di turno si parla poco, giusto se scoppia lo scandalo e MAI, MAI, MAI legandolo al contesto di quartiere, nonostante questo incida tanto quanto.
Dei quartieri bene guai a parlar male, lì tutto si riduce al "caso isolato".
Isolato un cazzo.

Forse un giorno si riuscirà ad affrontare la questione in termini efficaci.
Forse quando realizzeremo che se si drogano da Parioli a torbella, dagli esseri umani a gatti e delfini, il punto non è la repressione di un comportamento animale, ma combattere l'abbandono. Dei palazzi come delle persone.
Forse allora capiremo che è più importante affermare il recupero rispetto alla legalità. Dei palazzi come delle persone.
Forse capiremo che se il recupero è illegale perché la legge pensa più alla proprietà che alle persone è onorevole dire "sti cazzi di quel che la legge afferma, io intanto recupero".

Fino a quel giorno il Paese dei Balocchi resta aperto tutti i giorni a dispensare asini e morte.





Offline orchetto

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Re:Desirée
« Risposta #70 il: 30 Ott 2018, 18:02 »
Ci sarebbe poi da parlare di San Lorenzo, inteso come quartiere 'dove ci si droga'.
Inutile negare che si tratti di un quartiere dove spaccio e consumo di sostanze ci sono sempre stati.
Vero pure però che fino a qualche anno fa i consumatori (che si tratti di droghe pesanti o leggere) se ne stavano in spazi abbastanza circoscritti.
Io me ne sono fatte a migliaia di canne al 32 o all'Esc. E c'era pure chi esagerava e stava male.
C'era però un contesto di un certo tipo, dove non veniva in mente a nessuno di stuprare una ragazzina e dove chi stava male trovava sempre chi stava meglio, pronto a una parola o a chiamare un'ambulanza.
Succedeva spesso anche di passare serate con immigrati, persone senza fissa dimora e quant'altro. Magari gli si offriva una birra o un piatto di pasta, e si facevano due chiacchiere sulla vita in Senegal.
Questo per dire come certi spazi permettevano una sorta di 'controllo', oltre alla possibilità di viversi certi vizi in maniera tranquilla e lontano da rogne.

Il sistema tenta spesso e ripetutamente di far girare "robba" pesante (o tagliata male) tra le masse. Molti movimenti sociali hanno dovuto fare i conti con questa cosa e anche qui da noi è stato così...eroina nel riflusso, ma alcuni vecchi dicevano che con la cerrosi epatica ci hanno stroncato una generazione di ex partigiani...
Allo stesso tempo ogni epoca storica, ogni frangente umano, è attratto, in generale dalla sostanza che altera, sia essa il vino, l'oppio, o le droghe sintetiche perciò secondo me qualunque sia la soluzione sociale che uno vuole perseguire essa non deve contenere il rimuovere sotto il tappeto: a mio avviso non si scappa dall'uso consapevole, dall'informazione fatta bene su cosa ti succede se usi certe cose e cosa devi fare quando le hai usate.


Offline orchetto

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Re:Desirée
« Risposta #71 il: 30 Ott 2018, 18:07 »
la legge pensa più alla proprietà che alle persone
verissimo ed è uno schifo, lo si capisce anche guardando la proporzionalità delle pene tra reati contro la proprietà e reati contro la persona
Re:Desirée
« Risposta #72 il: 06 Nov 2018, 15:48 »
Desiree è la vittima emblematica di tutto ciò che non funziona in questo paese: un sistema familiare dissestato e, di contorno, un sistema scolastico che non sa dare un posto nella società ai ragazzi; di un sistema socio-economico che non riesce a creare un minimo di inclusione creando così dei ghetti in cui violenza e barbarie regnano sovrane; di un sistema politico CRIMINALE che tollera, permette e probabilmente favorisce l'esistenza di quartieri come San Lorenzo, completamente in mano alla criminalità (locale ed importata). lei è stata sacrificata sull'altare di questo schifo e il suo sacrificio non servirà nemmeno a nulla. che rabbia
Re:Desirée
« Risposta #73 il: 06 Nov 2018, 21:30 »
All'inizio fu epidemia, la roba si mangiò tutte le altre droghe, finì la psichedelia. De che anno è Christine F.? Ma La roba era morta e sepolta dopo gli '80, l'informazione a riguardo è stata martellante, la cozza è salita in cattedra. Poi sono venuti i rave, l'MDMA, speed, la cultura del policonsumo sfrenato (alcol, XTC) e le serate finivano con lo stagna party, tutti zombificati a fumare roba per scendere (anche se quello del bucatino zombie è un clichè, quello è l'effetto del darkene che ci mischiavano). La nuova vita della roba è stata come paracadute dopo gli eccitanti. Fumata, che fa meno paura, tanto poi prima o poi te la spari, o perchè ce ne hai poca e non ti copre, o perchè ti sbomballano sempre sul quanto è meglio in vena. Prevedo poca fortuna per la roba in futuro in italia, perchè ormai è tutto globale, i giovani seguono i modelli americani, la nuova mania saranno le prescription drugs come l'oxycodone. Già li vedi che i trapper si fanno i sizzurp con gli sciroppi con codeina, solo che lo facevano a Huston 15 anni fa, quando andava il chopped and screwed...
 L'oppio si, la roba mai provata. Dicono che sia come immergersi in una vasca di acqua calda, nel momento di un orgasmo. Vorrà dire che, se avrò problemi seri, per evadere me farò na pippa sotto la doccia.

Offline naoko

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Re:Desirée
« Risposta #74 il: 08 Nov 2018, 11:43 »
Intanto, ne è morta ammazzata un'altra.

Mi piacerebbe dire che non importa dove o da chi o chi era lei. Ma invece importa. Perché era una rumena, bruciata viva dentro la sua casa dal compagno italiano. E fino ad oggi non se ne è saputo niente. Nell'indifferenza più totale, non era una bella 16enne, ma aveva 3 figli che si ritrovano senza madre e con un padre assassino e in galera.

 

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