Sgomberi, Gabrielli: no alla forza pubblica per onlus e associazioni
La misura è stata chiesta dal Comune per liberare le sedi occupate anche da partiti politici e centri sociali. Deciderà il nuovo sindacoLa posizione della prefettura era nota al Campidoglio già da qualche tempo: no all’uso della forza pubblica per realtà che abbiano un profilo sociale o associativo. In sintesi: per il filone delle «concessioni» — assegnate da molti anni dal Comune a onlus, sedi di partiti e sindacati e associazioni varie — non ci saranno sgomberi; superata questa fase sarà poi il nuovo sindaco a decidere il da farsi. Del resto in città stava crescendo la protesta di molte realtà - non solamente i centri sociali, dai motulesi a «Viva la vita» che si occupa di Sla, solo per citarne due — che si sono ritrovate lo sfratto esecutivo nella cassetta delle lettere. Una situazione, per Roma, potenzialmente esplosiva.
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CorSera