Elezioni 25 settembre 2022

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Online FatDanny

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Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2180 il: 28 Feb 2023, 07:46 »
Cerchiamo di fissare alcuni punti in merito, che evitano fraintendimenti:

1) mi sembra errato dare una connotazione sociale al voto, riguardo come votano gli operai,  gli impiegati o chicchessia. Domenica ha votato una parte dell'elettorato PD.
Il fenomeno è stato politico, NON sociale. Ha interessato non un pezzo di società connotata socialmente, ma politicamente.

2) l'elettorato del PD ha mandato un segnale contro l'estremo moderatismo dei suoi dirigenti, dando un'indicazione piuttosto chiara al partito. Basta inseguire il centro, le elezioni si vincono motivando il NOSTRO popolo ad andare alle urne.
Se convinciamo 2 moderati di centro e ne perdiamo 4 di sinistra abbiamo fatto l'affare del cazzo.

3) L'analisi di Prinzi è totalmente errata, ma non mi stupisce da uno che pensa PAP sia una soluzione utile ai problemi del presente.
Dire che la Schlein è una buona notizia per il quadro politico non equivale a dire che la soggettivazione politica di quella moltitudine precaria, migrante, subalterna al centro di una politica di sinistra coincida con tale processo.
Tale soggettivazione resta necessaria, tanto quanto la sua autonomia dal quadro liberale che, alle condizioni date, non può farsi portatore delle sue istanze. Questo perché confliggerebbe immediatamente con alcune necessità del capitalismo contemporaneo relative alla compressione salariale, al flusso migratorio, alla divisione sociale del lavoro

4) dire questo non equivale a dire che ciò che accade nel quadro liberale è del tutto irrilevante.
Inviterei Prinzi a leggere cosa scriveva Marx della guerra civile americana, come si augurasse una netta vittoria di Lincoln (evidentemente anche carletto si illudeva sulle volontà progressive del buon Abramo), oppure di come Thompson ci parla dei circoli razionalisti londinesi di area giacobina tanto importanti per le successive battaglie sul suffragio dei cartisti.
Ciò che avviene in ambito liberale incide eccome sul punto 3. Se il quadro si sposta tutto a destra sarà ben più  difficile sviluppare una dimensione politica di "classe" (il termine andrebbe approfondito ma qui non ho spazio).

5) Quanto accaduto domenica non sposta l'intero quadro politico, ma è un piccolo segnale in controtendenza del sentire di un "popolo". Ripeto, sempre all'interno dell'elettorato del PD.
Tuttavia è un segnale che fa saltare il piano inclinato che vedeva ogni forma politica dover ricadere necessariamente verso il centro e pone il tema di una ridefinizione complessiva delle rivendicazioni e del programma politico a sinistra.

Per tutte queste ragioni concentrarsi sulla figura personale di Schlein, la sua estrazione sociale o il fatto che non sia davvero davvero di sinistra significa non capirci un'emerita mazza.
Perché la cosa più interessante di quanto avvenuto domenica riguarda chi ha votato e non chi è stato votato.

Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2181 il: 28 Feb 2023, 10:06 »
Secondo me è stato importante chi ha votato E chi è stato votato.
L'elettorato PD mica è un moloch immobile e immutabile.
Parrebbe anzi che una percentuale importante degli elettori sia under 40, gente che forse
ha votato per la prima volta.
Io sono d'accordo con Gilioli: gli spazi non si occupano, ma si creano e Schlein li ha creati offrendo un'alternativa al già conosciuto (poi è tutto da vedere nei fatti).
Aldilà delle vostre pippe marxiste il dato è che nonostante le ultime tornate elettorali siano andate a destra l'astensione è enorme, e questo significa che i bisogni di una larga fetta di popolazione non sono rappresentati, o non lo sono in maniera credibile.
Se il secondo partito italiano inizia a spingere seriamente su temi riformisti come il salario minimo, il reddito di cittadinanza, sanità e scuola pubbliche, ripeto: SE lo farà ci sarà uno spostamento a sinistra evidente, punto.
Dell'estrazione sociale di ES ma proprio un enorme sticazzi, anzi BENE che sia una persona colta figlia di professori universitari, il Governo deve essere dei sapienti come diceva Platone.

Online FatDanny

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Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2182 il: 28 Feb 2023, 10:15 »
Scusa ma dove starebbe la pippa marxista in quel che ho detto? :lol:

Online Rorschach

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12120
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2183 il: 28 Feb 2023, 10:26 »
Secondo me è stato importante chi ha votato E chi è stato votato.
L'elettorato PD mica è un moloch immobile e immutabile.
Parrebbe anzi che una percentuale importante degli elettori sia under 40, gente che forse
ha votato per la prima volta.
Io sono d'accordo con Gilioli: gli spazi non si occupano, ma si creano e Schlein li ha creati offrendo un'alternativa al già conosciuto (poi è tutto da vedere nei fatti).
Aldilà delle vostre pippe marxiste il dato è che nonostante le ultime tornate elettorali siano andate a destra l'astensione è enorme, e questo significa che i bisogni di una larga fetta di popolazione non sono rappresentati, o non lo sono in maniera credibile.
Se il secondo partito italiano inizia a spingere seriamente su temi riformisti come il salario minimo, il reddito di cittadinanza, sanità e scuola pubbliche, ripeto: SE lo farà ci sarà uno spostamento a sinistra evidente, punto.
Dell'estrazione sociale di ES ma proprio un enorme sticazzi, anzi BENE che sia una persona colta figlia di professori universitari, il Governo deve essere dei sapienti come diceva Platone.

100%

Aggiungo anche che negli ultimi anni la comunicazione/propaganda, grazie ad un'alternativa di sinistra interessata solo a prendere volti al centro e quindi silente, è riuscita a sdoganare le linee di pensiero più retrograde e abiette.
Quindi bene che si possa tornare a discutere di tematiche contemporanee senza il timore di perdere i Fioroni di turno.
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2184 il: 28 Feb 2023, 10:30 »
Scusa ma dove starebbe la pippa marxista in quel che ho detto? :lol:

Il punto 4 ma anche il punto 3.
E'chiaro che esisterà sempre un conflitto tra le esigenze del capitalismo e le esigenze di dignità di una serie di categorie sociali, ma un pò meglio, anzi un bel pò meglio si potrebbe stare anche in un sistema liberale.
In Italia partiamo talmente tanto dalla merda che già stare come gli altri paesi europei evoluti sarebbe tanta roba, con buona pace dei sogni rivoluzionari di Prinzi.

Online FatDanny

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32847
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2185 il: 28 Feb 2023, 10:40 »
E in che modo staresti dicendo qualcosa di diverso da quello che anch'io ho detto?
Anche nel punto 3 e nel punto 4?
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2186 il: 28 Feb 2023, 11:49 »
Nel punto 4 citi degli scritti marxiani che cercano dei precedenti storici, ma va bene, non era offensivo, volevo dire che la questione si poteva semplificare.
Nel punto 3 scrivi:
la soggettivazione politica di quella moltitudine precaria, migrante, subalterna al centro di una politica di sinistra coincida con tale processo.
Tale soggettivazione resta necessaria, tanto quanto la sua autonomia dal quadro liberale che, alle condizioni date, non può farsi portatore delle sue istanze. Questo perché confliggerebbe immediatamente con alcune necessità del capitalismo contemporaneo relative alla compressione salariale, al flusso migratorio, alla divisione sociale del lavoro


Io non lo so perchè, forse tu lo sai, ma le numerose sigle (tra cui PAP) che in teoria dovrebbero rappresentare esattamente i bisogni di "quella moltitudine precaria etc." non vengono prese in considerazione da tale moltitudine.
Che vuol dire che si deve "soggettivare"? che deve prendere coscienza di classe?
Questa cosa non succede, non lo so perchè ma è così.
Ci vuole per forza il traino di una forza politica "liberale", che sia il m5s o il pd di Schlein.
E attenzione che chi è lei, donna, colta, borghese, moderna, non binaria in un certo senso, può paradossalmente polarizzare una bella fetta di "proletariato" che vuole stare nella "modernità" ( si lo so sono un botto di virgolette, ma per capirci).

Offline orchetto

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12949
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2187 il: 28 Feb 2023, 13:17 »
Cerchiamo di fissare alcuni punti in merito, che evitano fraintendimenti:

1) mi sembra errato dare una connotazione sociale al voto, riguardo come votano gli operai,  gli impiegati o chicchessia. Domenica ha votato una parte dell'elettorato PD.
Il fenomeno è stato politico, NON sociale. Ha interessato non un pezzo di società connotata socialmente, ma politicamente.

2) l'elettorato del PD ha mandato un segnale contro l'estremo moderatismo dei suoi dirigenti, dando un'indicazione piuttosto chiara al partito. Basta inseguire il centro, le elezioni si vincono motivando il NOSTRO popolo ad andare alle urne.
Se convinciamo 2 moderati di centro e ne perdiamo 4 di sinistra abbiamo fatto l'affare del cazzo.

3) L'analisi di Prinzi è totalmente errata, ma non mi stupisce da uno che pensa PAP sia una soluzione utile ai problemi del presente.
Dire che la Schlein è una buona notizia per il quadro politico non equivale a dire che la soggettivazione politica di quella moltitudine precaria, migrante, subalterna al centro di una politica di sinistra coincida con tale processo.
Tale soggettivazione resta necessaria, tanto quanto la sua autonomia dal quadro liberale che, alle condizioni date, non può farsi portatore delle sue istanze. Questo perché confliggerebbe immediatamente con alcune necessità del capitalismo contemporaneo relative alla compressione salariale, al flusso migratorio, alla divisione sociale del lavoro

4) dire questo non equivale a dire che ciò che accade nel quadro liberale è del tutto irrilevante.
Inviterei Prinzi a leggere cosa scriveva Marx della guerra civile americana, come si augurasse una netta vittoria di Lincoln (evidentemente anche carletto si illudeva sulle volontà progressive del buon Abramo), oppure di come Thompson ci parla dei circoli razionalisti londinesi di area giacobina tanto importanti per le successive battaglie sul suffragio dei cartisti.
Ciò che avviene in ambito liberale incide eccome sul punto 3. Se il quadro si sposta tutto a destra sarà ben più  difficile sviluppare una dimensione politica di "classe" (il termine andrebbe approfondito ma qui non ho spazio).

5) Quanto accaduto domenica non sposta l'intero quadro politico, ma è un piccolo segnale in controtendenza del sentire di un "popolo". Ripeto, sempre all'interno dell'elettorato del PD.
Tuttavia è un segnale che fa saltare il piano inclinato che vedeva ogni forma politica dover ricadere necessariamente verso il centro e pone il tema di una ridefinizione complessiva delle rivendicazioni e del programma politico a sinistra.

Per tutte queste ragioni concentrarsi sulla figura personale di Schlein, la sua estrazione sociale o il fatto che non sia davvero davvero di sinistra significa non capirci un'emerita mazza.
Perché la cosa più interessante di quanto avvenuto domenica riguarda chi ha votato e non chi è stato votato.
Beh certo, uno che rappresenta un partito non può dirti che quel partito non serve a nulla, per quanto anche su questo temi ci sono precedenti illustri, dopo di che non credo che Prinzi pensi che PaP sia la soluzione "al problema" ma che sia un percorso, uno dei possibili, un tentativo, un esperimento, comunque non mi interessa fare il difensore d'ufficio di Prinzi.

Entrando nel merito, quello che invece a mio avviso rende invece in gran parte condivisibile il punto di vista di Prinzi sulla questione, è il fatto che non c'è uno scenario che si sposta a destra o a sinistra, perchè "lo scenario" è andato talmente a destra che questi spostamenti sono quasi irrilevanti all'atto pratico, se non su un piano meramente di politica d'immagine o di mere dichiarazioni di principio su questioni e tematiche generiche, ed è per questo che secondo me il paragone con situazioni storiche dove il capitalismo viveva ancora una fase di sviluppo non arrivato ai livelli odierni. Poi certo, tutti i fenomeni si influenzano a vicenda  e quindi inevitabilmente a sinistra si dovrà tenere conto su alcune questioni, che il PD sta facendo una operazione di mera facciata per chi è più sospettoso, o una operazione "fichissima" per chi è più entusiasta, con in mezzo tutte le varie sfumature ma qui si entra quasi non dico nel campo dell'ovvio ma sicuramente in quello dell' ABC della politica
Ovviamente questo può non essere condivisibile e ci sta, resta però il fatto che alcuni cambiamenti di questi ultimi decenni hanno di fatto imposto modifiche sostanziali e pesanti come una stella gigante in rotta di collisione con il proprio sistema solare. Solo per citarne alcune, l'introduzione del maggioritario in Italia ha sconvolto l'ordine di approccio alle elezioni, in quanto nella logica proporzionale si andava a votare per qualche cosa di dinamico "voto per chi mi rappresenta per portare le mie istanze", in quella maggioritaria "voto per chi mi fa o mi dovrebbe fare meno danni", quindi si è passati da una logica del non avere paura a quella di avere paura, da una logica positiva a una negativa. Da qui poi il ricatto del voto utile e il conseguente astensionismo quando scopri che di utile a te non resta nulla.
Lo smantellamento dei partiti pesanti (di massa o di quadri che siano), e quindi una generalizzata smobilitazione della e dalla politica nell'intera società.
L'aumento a livelli mai visti del ruolo concertativo dei sindacati, e quindi l'abbandono della conflittualità basata sul ruolo materiale che uno svolge nel mondo del lavoro, fino ad arrivare all'estremo del sindacato che va oltre se stesso e da concertativo diventa mera gestione dei fondi economici.
L'accettazione diffusa della logica del pareggio di bilancio che praticamente strozza sul nascere qualsiasi ipotesi di investimento serio nella spesa sociale.
Il potere enorme che il capitalismo della comunicazione ha assunto in questi ultimi anni.
E potrei continuare...per esempio su tutte le leggi sul lavoro precario...
Tutti questi cambiamenti hanno definitvamente distrutto ogni residuo di democrazia reale. Tutto questo è stato fatto con la complicità di determinate forze politiche, non in maniera contingente ma strutturale.
Se il PCI della seconda metà degli ani 70 si affiancava alla Stato nella repressione dei movimenti che stavano alla sua sinistra, senza però che ci sia stato un suo ruolo attivo nello stravolgere e distruggere la Costituzione dal punto di vista strutturale, fino ad oggi il PD (ed i DS prima) invece, è stata forza attiva e promotrice, ariete e cavalo di Troia destrutturante e ricostruente, del più grosso attacco ai ceti sociali subalterni che si ricordi dai tempi del fascismo. Insomma non parliamo proprio di bazzecole ma di un asse portante di quello che per una forza di sinistra è lo schieramento del nemico di classe.
A quel punto, anche la provenienza della Schlein diventa un dato da prendere in considerazione, se non rompe con la sua provenienza dal punto di vista politico e sociale (ovvio che nessuno gli chiede di rompere in termini umani ci mancherebbe non si intende quello a scanso di equivoci).
Consideriamo anche che la Schlieni è stata in giunta con Bonaccini ed ha avvallato anche scelte molto discutibili di quella giunta (una fra tutte l'aumento del consumo di suolo), oppure ha votato l'invio di armi all'Ucraina.
Come non prendere in considerazione queste cose?
A proposito di operai, pochi giorni fa nel porto di Genova c'è stata una manifestazione organizzata dal Collettivo Autonomo Portuali (quindi un settore di classe  a proposito di operai che non votano) a cui hanno aderito collettivi di studenti e pezzi di sindacalismo di base, contro la guerra. Il Collettivo Autonomo Portuali su questa cosa non fa opposizione di principio ma si impegna da tempo a bloccare le navi che trasportano armi. Quale è la posizione della Schlein su queste cose che mi sembrano il minimo sindacale per una forza di sinistra?

Online FatDanny

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32847
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2188 il: 28 Feb 2023, 13:26 »
Nel punto 4 citi degli scritti marxiani che cercano dei precedenti storici, ma va bene, non era offensivo, volevo dire che la questione si poteva semplificare.
Nel punto 3 scrivi:
la soggettivazione politica di quella moltitudine precaria, migrante, subalterna al centro di una politica di sinistra coincida con tale processo.
Tale soggettivazione resta necessaria, tanto quanto la sua autonomia dal quadro liberale che, alle condizioni date, non può farsi portatore delle sue istanze. Questo perché confliggerebbe immediatamente con alcune necessità del capitalismo contemporaneo relative alla compressione salariale, al flusso migratorio, alla divisione sociale del lavoro


Io non lo so perchè, forse tu lo sai, ma le numerose sigle (tra cui PAP) che in teoria dovrebbero rappresentare esattamente i bisogni di "quella moltitudine precaria etc." non vengono prese in considerazione da tale moltitudine.
Che vuol dire che si deve "soggettivare"? che deve prendere coscienza di classe?
Questa cosa non succede, non lo so perchè ma è così.
Ci vuole per forza il traino di una forza politica "liberale", che sia il m5s o il pd di Schlein.
E attenzione che chi è lei, donna, colta, borghese, moderna, non binaria in un certo senso, può paradossalmente polarizzare una bella fetta di "proletariato" che vuole stare nella "modernità" ( si lo so sono un botto di virgolette, ma per capirci).

Nel punto 4 non cercavo dei precedenti storici, ho citato lincoln e la guerra civile americana che, anche con il massimo sforzo di immaginazione, non vedo come possa essere paragonato all'italia di oggi.
Serviva solo a dire che il quadro liberale è, per certi versi, sempre di interesse per i radicali perché condiziona gli spazi di agibilità.

Sul punto 3 andiamo proprio sull'approfondimento che non ho fornito per ragioni di spazio.
Mi sembra tu abbia questa concezione tutta post-moderna per cui quando parlo di classe io faccia riferimento all'operaio bianco che lavora nella fabbrica meccanizzata, a cui portare una coscienza come  qualcosa che viene assunto dall'esterno e non un qualcosa che proprio quel soggetto forma.

Il problema non è la classe, ma la concezione che sembri restituire di classe, mutuata dal dibattito della teoria critica degli '80 '90: ossia un concetto statico, storicamente situato in un preciso momento della storia del capitalismo. In due termini: l'operaio di fabbrica e il partito comunista.
Ovviamente riprendere quel termine, se così inteso, risulta vetusto e fuori tempo massimo.

Io per classe intendo invece una formazione storica determinata dalla divisione sociale del lavoro. Questa non è una categoria prettamente economica.
il lavoro di cura non pagato E' divisione sociale del lavoro.
La razzializzazione delle persone E' divisione sociale del lavoro.

Cosa significa che una classe si soggettivizza? Che la formazione storica (chi lavora nella logistica, il popolo enorme delle finte partite iva che svolgono un lavoro para-subordinato, chi lavora nella gig-economy, le donne che si fanno in quattro per poter stare dietro al progressivo smantellamento delle reti familiari tradizionali, le persone non binarie senza diritti, ecc ecc) produce una coscienza politica.
Non la assume.
La coscienza non è una dottrina esterna a cui la classe viene educata. la coscienza è il prodotto politico della classe, delle sue rivendicazioni, risultato delle sue pratiche sociali e dalla loro sistematizzazione per mezzo dei suoi intellettuali organici (Gramsci).
Per questo i 17 partitini comunisti possono diventare pure 17mila, ma continuerà a non succedere. Perché loro vogliono portare dall'esterno la LORO coscienza politica, prodotto di una formazione storica precedente e che vogliono replicare, all'interno di un'ALTRA composizione di classe, quella odierna.
La soggettivazione, la produzione della propria coscienza, è invece un processo INTERNO di formazione.

Processo che al momento - evidentemente - non c'è (ancora).
Questo - per inciso - rende attuale la concezione marxista: che non c'è una dottrina a cui la classe deve aderire. Pensare che quando si parla di coscienza di classe si intenda che i precari si mettano a studiare marx sullo sfruttamento e capiscano che il capitale li sfrutta è una caricatura utile solo a sminuire la possibile utilità del marxismo oggi.

Ogni classe storicamente collocata produce la SUA "dottrina" attraverso le sue pratiche, i suoi discorsi, le sue rivendicazioni.
Nel sistematizzare le rivendicazioni, nel renderle programma politico, la classe diviene compiutamente un Soggetto che può assumere il controllo politico della società, il potere (inteso come "poter fare").


Cosa voleva dire il punto 3?
Che un partito liberale nel capitalismo contemporaneo non può assolvere a questo compito per forza di cose. Perché il processo di soggettivazione si scontrerebbe con le necessità sistemiche odierne.
Può tuttavia offrire uno spazio di agibilità migliore, più favorevole alla nascita di tale processo rispetto ad altri.
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2189 il: 01 Mar 2023, 20:11 »
Sul punto 3 andiamo proprio sull'approfondimento che non ho fornito per ragioni di spazio.
Mi sembra tu abbia questa concezione tutta post-moderna per cui quando parlo di classe io faccia riferimento all'operaio bianco che lavora nella fabbrica meccanizzata, a cui portare una coscienza come  qualcosa che viene assunto dall'esterno e non un qualcosa che proprio quel soggetto forma.

Il problema non è la classe, ma la concezione che sembri restituire di classe, mutuata dal dibattito della teoria critica degli '80 '90: ossia un concetto statico, storicamente situato in un preciso momento della storia del capitalismo. In due termini: l'operaio di fabbrica e il partito comunista.
Ovviamente riprendere quel termine, se così inteso, risulta vetusto e fuori tempo massimo.

Ma tu pensi che io pensi che tu pensi...
Io sta cosa non l'ho mai detta nè pensata :lol:
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2190 il: 01 Mar 2023, 20:25 »

Cosa significa che una classe si soggettivizza? Che la formazione storica (chi lavora nella logistica, il popolo enorme delle finte partite iva che svolgono un lavoro para-subordinato, chi lavora nella gig-economy, le donne che si fanno in quattro per poter stare dietro al progressivo smantellamento delle reti familiari tradizionali, le persone non binarie senza diritti, ecc ecc) produce una coscienza politica.
Non la assume.
La coscienza non è una dottrina esterna a cui la classe viene educata. la coscienza è il prodotto politico della classe, delle sue rivendicazioni, risultato delle sue pratiche sociali e dalla loro sistematizzazione per mezzo dei suoi intellettuali organici (Gramsci).
Per questo i 17 partitini comunisti possono diventare pure 17mila, ma continuerà a non succedere. Perché loro vogliono portare dall'esterno la LORO coscienza politica, prodotto di una formazione storica precedente e che vogliono replicare, all'interno di un'ALTRA composizione di classe, quella odierna.
La soggettivazione, la produzione della propria coscienza, è invece un processo INTERNO di formazione.

Processo che al momento - evidentemente - non c'è (ancora).
Questo - per inciso - rende attuale la concezione marxista: che non c'è una dottrina a cui la classe deve aderire. Pensare che quando si parla di coscienza di classe si intenda che i precari si mettano a studiare marx sullo sfruttamento e capiscano che il capitale li sfrutta è una caricatura utile solo a sminuire la possibile utilità del marxismo oggi.

Ogni classe storicamente collocata produce la SUA "dottrina" attraverso le sue pratiche, i suoi discorsi, le sue rivendicazioni.
Nel sistematizzare le rivendicazioni, nel renderle programma politico, la classe diviene compiutamente un Soggetto che può assumere il controllo politico della società, il potere (inteso come "poter fare").


Cosa voleva dire il punto 3?
Che un partito liberale nel capitalismo contemporaneo non può assolvere a questo compito per forza di cose. Perché il processo di soggettivazione si scontrerebbe con le necessità sistemiche odierne.
Può tuttavia offrire uno spazio di agibilità migliore, più favorevole alla nascita di tale processo rispetto ad altri.

Ma guarda sostanzialmente siamo d'accordo, comunque non è che mi riferivo strettamente a te quando parlavo di pippe marxiste, mi spiace di essere risultato provocatorio.
E comunque io vorrei proprio che le categorie subalterne che tu citi prendessero coscienza di classe proprio nell'accezione che descrivi tu.

Quello che volevo dire e che mi pare tu confermi è che questa cosa purtroppo non sta accadendo, e siccome la soggettivazione come tu la descrivi è un processo che parte dall'interno, non possono esserne creatori nè i partitini radicali nè il pd.
Però come giustamente dici, un pd spostato una punta più a sinistra può favorirne le condizioni, sopratutto in un quadro dove la destra al governo sta facendo cadere il velo su tutti gli equivoci riguardanti "la destra sociale", la destra che guarda al popolo vs. la "sinistra" borghese, etc.




Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2191 il: 22 Mar 2023, 19:40 »
Niente, mi sa che aveva ragione orchetto...
Il pd vota la mozione di Azione/IV sul'invio di nuove armi all'Ucraina.
Male, Schlein, malissimo, perdio.

Offline Invictus

*
6103
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2192 il: 22 Mar 2023, 20:08 »
Niente, mi sa che aveva ragione orchetto...
Il pd vota la mozione di Azione/IV sul'invio di nuove armi all'Ucraina.
Male, Schlein, malissimo, perdio.
Ti aspettavi qualcosa di diverso ? CDX e CSX due facce della stessa medaglia. Right wing and left wing are two wings of the same bird

Offline arturo

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13704
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2193 il: 23 Mar 2023, 12:06 »
Della serie : non sono fascisti ma : la presidenza del consiglio non si è costituita come parte civile al nuovo processo  per la strage di piazza della loggia a Brescia.
Fascistella demmerda.

Offline hafssol

*
5989
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2194 il: 23 Mar 2023, 13:21 »
Dice che "non erano stati avvisati" e che lo faranno.
Credibile, no?

Offline arturo

*****
13704
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2195 il: 23 Mar 2023, 13:24 »
Mo je mannano 'na mail. ( semi. Cit)

Offline orchetto

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12949
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2196 il: 28 Mar 2023, 21:34 »
Mo je mannano 'na mail. ( semi. Cit)
Magari usano ancora il fax...

Offline orchetto

*****
12949
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2197 il: 28 Mar 2023, 21:40 »
Niente, mi sa che aveva ragione orchetto...
Il pd vota la mozione di Azione/IV sul'invio di nuove armi all'Ucraina.
Male, Schlein, malissimo, perdio.
Me lo aspettavo purtroppo, ma basterebbe vedere come i politici del PD devastano la cosa pubblica quando sono nelle amministrazioni o al governo e toccarlo con mano per capire e prevedere...intanto in Francia ci sono scioperi e mobilitazioni degne dj questo nome  contro il peggioramento del sistema pensionistico, che comunque sarà meno peggio del nostro...che è diventato peggio grazie anche a chi?....
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2198 il: 13 Apr 2023, 15:55 »
Il caso Calenda-Renzi .

Uno e' pure stato segretario del PD .

 :rotfl2: :rotfl2:

Offline Mate

*
362
Re:Elezioni 25 settembre 2022
« Risposta #2199 il: 13 Apr 2023, 16:35 »
Dichiarato lo stato di emergenza a causa dei troppi sbarchi.

Me la ricordo giorgetta (penso anche voi, ci furono fior di meme) mentre strillava assatanata in parlamento contro Conte e il suo governo che chiedeva la proroga dello stato di emergenza per il coronavirus.

"E' da pazzi"
"Con quale faccia"
"La scusa del coronavirus"
"Liberticida"
 

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