ecco, ma di preciso gli italiani che hanno votato di maio o salvini in base a quale meccanismo pensano che ora gli stipendi passeranno da 800 a 2000 euro e che il posto fisso sarà la regola? (e comunque la "maggioranza assoluta" come dici tu non ha di questi problemi, è pieno di gente con posto fisso e stipendio più che dignitoso che ha comunque votato per quei due)
ma per quale ragione avrebbero dovuto porsi questa domanda?
ti sembra che le elezioni oggi si svolgano per questo? Per rappresentare diverse soluzioni ai problemi del paese?
A me non pare. A me pare che negli ultimi vent'anni berlusconi o suoi antagonisti hanno fatto lo stesso. Quindi non si capisce perché pretendere dagli elettori una scelta che non è mai stata concessa.
L'unica scelta concessa è: vi piace questo o volete altro tra queste due-tre scelte utili?
Da qui si spiega il boom pentastellato.
Perché se la domanda non risponde alla complessità del governo ma solo alla delega semplificata della governance allora è facile dire:
1) per dire che come va non mi sta bene devo scegliere chi ha tanti voti e non sia FI e PD.
2) perché il mio voto sia utile fuori da questi due devo scegliere tra Lega e 5S.
E' la retorica del voto utile mescolata a quella del pro/contro.
Oggi non c'è identificazione con il riformismo keynesiano, con il liberismo, con l'austerità cattolica o il libertarismo radicale.
Questa roba è rimasta per una fetta minoritaria di elettori spalmati lungo tutto l'arco parlamentare (da fratelli d'italia a LeU, da Pap ai neofascisti, dai Radicali all'UDC).
La stragrande maggioranza degli italiani vota pro o contro.
E in realtà hanno "ragione" loro visto cosa è stato il Parlamento questi ultimi anni, in cui non valeva la rappresentanza politica ma solo essere pro o contro il governo.
Questo risultato elettorale è il prodotto della politica italiana dell'ultimo quarto di secolo, di che ci si stupisce?
Aggiungo questo: l'unico, UNICO, risultato positivo di un eventuale governo PD-5S (al momento il meno peggio possibile, reso impossibile dal fatto che Renzi non si toglie di mezzo) sarebbe il ritorno di una centralità del Parlamento.
Un qualsiasi governo potrebbe governare solo misurandosi in parlamento, trovando la quadra nel consenso di altri, verificando ogni tot con una fiducia che non è lo schieramento di truppe ma un'effettiva prova di consenso tra le rappresentanze politiche del paese.
Capisco che qualcuno vedrebbe questa strana cosa come un ostacolo, l'ingovernabilità.
Eppure sarebbe semplicemente la democrazia, questa sconosciuta, che torna a fare capolino nelle nostre istituzioni dopo diversi anni.
E male non sarebbe.
EDIT: per rispondere a quanto dice Italicbold:
Polanyi qualche annetto fa nel suo celebre testo "la grande trasformazione" spiegò il nazifascismo come una reazione di Politica e Società nei confronti dell'Economia liberista.
La "ribellione" (per niente progressiva) rispetto ad automatismi che ormai erano diventati imperio, una riaffermazione di sovranità.
A me pare che questa dinamica, con tutte le differenze del caso, sia assolutamente riscontrabile in tutti gli esempi da te citati.
e spiega anche perchè la "socialdemocrazia" ormai totalmente asservita a quei diktat prende schiaffi ovunque.