Per par condicio, io darei una letta pure a questo articolo. Mi pare che smonti le tesi dei “negazionisti-complottisti” con un metodo ineccepibile.
https://www.scienzainrete.it/articolo/xylella-qualche-risposta-fare-chiarezza/enrico-bucci/2019-09-14
Per correttezza andrebbe aggiunto che Enrico Bucci è in prima linea su tutte le campagne a favore delle multinazionali agricole (glifosato, OGM, etc) tacciando senza alcuna dialettica chi vi si oppone di antiscientificitá.
È il metodo burioni e secondo me è estremamente pericoloso, perché, come già sollevato ampiamente in questa sezione, nelle sue pieghe si nascondono mille insidie.
Ad esempio si può scoprire che la Temple university Press stampa diverse pubblicazioni pro-monsanto.
Ad esempio, citando una fonte direi autorevole come le monde, ci si può imbattere nei "Monsanto papers", ossia i leak su come la Monsanto attivamente opera per condizionare la ricerca e i suoi risultati a suo favore.
Enrico Bucci fa parte di questa partita? Io non posso dirlo con certezza ma, come a più riprese detto, attenzione a considerare il metodo scientifico salvo da condizionamenti, perché non è così.
E lo dimostra il fatto che spesso di antiscientificitá non vengono accusati ciarlatani, ma ricercatori che svolgono il loro lavoro con serietà.
Per questo ho parlato di post sopra le righe (confermato da quello dopo).
Jimmy non ha mai avuto a che fare con mezzo ulivo, non avrà letto mezzo abstract su nessuno dei due fronti ma ha già deciso chi è serio e chi è ciarlatano.
Io di base mi fido più della ricerca libera che di quella finanziata dagli attori coinvolti e che "stranamente" da Philadelphia interviene in ognuno di questi casi, dal cotone in india ai campi di grano ungheresi passando per il Salento