Più organicamente queste elezioni rappresentano i seguenti dati per come la vedo io:
1) ha perso la grande coalizione. Gli elettori hanno votato anzitutto contro di essa, attraverso le forze in grado di farla saltare
2) ha vinto il populismo, nelle sue due varianti grillina e salviniana. Sintomo di un paese impaurito in cui la fanno da padrone le classi sociali impoverite dalla crisi (non i poveri, ma gli impoveriti, due concetti diversi).
E in cui vengono derise iniziative efficacissime quali la squadra di governo presentata in anticipo, che è stata forse la mossa più importante di tutta la campagna elettorale, capace di smontare il principale argomento avversario: attorno avete solo pazzi.
Oltre a definire in anticipo un quadro di possibili alleanze.
Partito azienda pieno di inetti, ma tutto fuorché inetto nella figura della Casaleggio & co.
3) il progetto renziano è fallito. Le naturali dimissioni del suo leader dovrebbero essere naturale conseguenza.
4) la sinistra si conferma priva di agibilità politica, in tutte le sue varianti.
Su LeU ha pesato la scelta di un compromesso del tutto inefficace quale Grasso. Uno capace solo di collezionare autogol a raffica. Dire due giorni prima del voto che si è disposti ad un governo di larghe intese che pure il PD nega a morte e che è il principale sconfitto della tornata mostra un fiuto politico degno di uno scarpone bucato.
Su PAP: Ok la scarsa visibilità, ok i soli 3 mesi, ma qui il punto è un altro e spero che dopo questo passaggio sia finalmente chiaro: non avendo margini d'azione politica a causa delle stringenti catene dell'UE, non avendo quindi una proposta che possa essere concreta sul piano istituzionale, la sinistra non ha alcuna credibilità elettorale.
Non può essere il terreno politico-elettorale quello di ricostruzione di una sinistra.
La sinistra deve ricostuirsi come rapporto politico interno alla società e solo con questo presupposto può puntare a rappresentare un'alternativa politica.
Siamo in un nuovo '800 a sinistra, occorre fare più camere del lavoro, più case del popolo, più associazioni sindacali e solidaristiche e meno coalizioni politiche.
Nell'800 il movimento socialista non si poneva l'obiettivo di rubare voti a Depretis, ma di costruire una società nella società.
Questo è il compito attuale, il resto è conseguenza.
5) cpi e fn si confermano fenomeni pompati dai media.
Robetta irrilevante (che da mentana piagne pure per lo scarso peso ricevuto, paradosso dei paradossi) che è stata in questi mesi sovraesposta in chiave elettorale pro-establishment (votateci o arrivano quelli cattivi).
A differenza di salvini questi non rappresentano alcun serio pericolo politico, ma continuano a rappresentare un serio pericolo personale nei confronti di tutti quelli che mettono sotto mira con le loro violenze.