Bellanova ha risolto circa 160 vertenze in questi anni. E ha risolto anche Almaviva a Napoli. A Roma qualcuno ha giocato a ribaltare il tavolo.
ma ribaltare il tavolo cosa?
rifiutare l'ennesimo umiliante accordo a ribasso di una società CON UTILI è ribaltare il tavolo?
Ma non ti rendi conto che è esattamente questo di cui si parla?
Risolvere vertenze prendendo le parti delle aziende e convincendo i lavoratori che "di più non si può" quando invece si potrebbe eccome visto che non parliamo di aziende in profondo rosso ma che distribuiscono dividendi fino all'anno prima non è un merito. E' esattamente la misura del problema.
e' la prova provata della scelta di campo di determinati attori politici e sindacali.
Quando si dice che il Pd ha scelto di stare compiutamente con la controparte il discorso non è astratto, non è sui massimi sistemi, ma esattamente in queste storie quotidiane, come ce ne sono a migliaia.
E questa che sarebbe una vera e propria onta per un partito vicino ai lavoratori (riformista o radicale che sia) si arriva a ergerlo a merito. A mostrina.
e per spiegare perché perdete vai a scomodare l'ingegneria sociale e i meccanismi di marketing?
Ma stai a queste concretezze, sbatti in faccia con questa realtà invece di raccontarti le storie.
Altro esempio: viene licenziata un'operatrice ecologica perché ha preso un monopattino dalla spazzatura per il figlio di 8 anni. Il tribunale riconosce l'illegittimità del licenziamento ma non può sancire il reintegro grazie all'abolizione dell'articolo 18 che secondo renzi e TE (ricordo perfettamente i post) era una roba che riguardava un'infima minoranza dei lavoratori.
Ora io ti sbatterei davanti a questa donna e ti costringerei a pagargli il sostentamento quando i 18 mesi di indennizzo finiranno e nessuno la prenderà con lo stigma di una vertenza vinta.
Condannerei te e quelli come te che hanno detto stronzate sull'art.18 a pagare per lei.
Altro esempio: le merdate che leggo sui presunti "nullafacenti" che sperano nel reddito di cittadinanza.
Una roba indecente che sta mostrando perfettamente la mentalità di destra di certa "sinistra" italiana.
Quella fondata sui "valori" e non sulla materialità, che evidentemente non vivendo certe condizioni non si rende proprio conto delle cazzate che dice ed è in grado di dire cose di "sinistra" solo fino a quando c'è ricchezza e quindi la parola "redistribuzione" è a costo zero, so' boni tutti.
Si attaccano i grillini per le loro illusioni, le loro stolte convinzioni, ma di una "sinistra" lavorista che pensa che il lavoro si crei coltivato come i broccoli, che ripete a vanvera slogan facendoli passare per realtà non se ne parla mai.
Il lavoro si crea in due modi: lavoro pubblico (lo stato decide direttamente) o creando le condizioni perché sia vantaggioso al profitto. OGGI, essendoci una bassissima redditività, il lavoro è vantaggioso se è a costi molto bassi. Non si capisce che chiedere lavoro è chiedere schiavitù: precarietà, alta intensità di lavoro e bassi salari.
A queste condizioni conviene produrre. A queste condizioni conviene dare lavoro.
E la sinistra contemporanea di fronte a questo quadro economico l'unica cosa che riesce a dire ai lavoratori è "
accettate queste condizioni, purché lavoriate"?
Questa è una sinistra contemporanea?
non una sinistra che fa un discorso sulla diminuita necessità di lavoro grazie all'automazione che rende complicato creare nuovi lavori come tirando fuori conigli dal cilindro.
Che la produzione di valore oggi eccede anche il lavoro in senso stretto perché si da anche nei rapporti sociali ampi (pensate solo al valore prodotto tramite i social).
Che la ricchezza garantita da meno lavoro di un tempo andrebbe quindi distribuita differentemente, magari accompagnandola ad una diminuzione dell'orario di lavoro.
No, niente di tutto questo.
Lavorismo e derisione di chi pensa al reddito.
non si capisce che dire "
creiamo lavoro perché il lavoro ci salverà" è più o meno come affermare che nel cielo il tempo si modifica perché passano gli aerei.
Ma di questa sinistra stolta che parla a vanvera e deride disoccupati che sperano in 700 euro, magari con un malcelato razzismo antimeridionale, non se ne parla.
No no, concentriamoci ancora una volta sulle strategie di marketing grilline.
Me sembra utile.
O forse si fa così perché sul Lavoro davvero non si ha nulla da dire che possa essere minimamente vantaggioso per i lavoratori? Forse non si parla di lotta di classe non perché sia vetusta ma perché non si ha alcuna intenzione di appoggiare i lavoratori in essa?
Sai com'è, il dubbio viene...