Elezioni: i commenti dei Lazionetters

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4160 il: 18 Ott 2018, 10:44 »
Tanto tempo fa ebbi uno scontro con un netter che mi diceva che se volevo cambiare il pd , dovevo iscrivermi e portare le mie idee in sezione , convincer gli altri e far vincere la mia posizione .

Evidentemente non siete iscritti alla stessa sezione .

Parlatevi e poi ditemi cosa devo fare . O in quale sezione iscrivermi .

PS : Per me , queste considerazioni , valgono per qualsiasi partito . A partire dai finti M5S per passare ai leghisti putiniani . Per cui NON voto e non votero' MAI PIU' .

Coldilana scusa eh, ma volevo semplicemente dire che qui nel forum esprimo delle posizioni che sono più sperimentali. Quella che ho raccontato è una visione che, prima di presentarla in un consesso politico attivo come una sezione del PD, va meditata e provata. Una visione che spaventa anche a me che la dico, figuriamoci.

Certo che ti invito a portare le tue istanze nel PD. E' un momento di grande caos no? La situazione sarebbe eccellente (o di merda, secondo l'attitudine). Ciononostante che alternative abbiamo?

Io, per ora, quella visione nel dibattito interno al partito la distillo con il concetto che "dobbiamo recuperare la dimensione utopica che fu di entrambe le radici del PD". E su questa frasetta raccolgo sempre consensi.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4161 il: 18 Ott 2018, 10:50 »
La tua affermazione dimostra che la distruzione apportata da politiche economiche socialiste non si limita unicamente ai salari.

Ma questo lo fa pure la mia immagine.

VVL, fai una macchietta del socialismo. Il socialismo non è l'URSS, non è il Venezuela. Intanto perché sono cose diversissime tra loro.

Il socialismo è quella forza che negli ultimi due secoli ha fatto in modo che tuo figlio a nove anni non debba più andare a strisciare nei cunicoli delle miniere di carbone. E' una delle forze che ha plasmato la società del benessere in cui vivi. Ne ha bilanciato le attitudini predatorie consentendo di sviluppare ricchezza diffusa.

Poi possiamo dire che il Venezuela è da tenere ben presente oggi in Italia. non fosse altro perché uno dei partiti al governo ne fa un modello a cui, sciaguratamente, avvicinarsi.

UnDodicesimo

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4162 il: 18 Ott 2018, 11:22 »
...
Io, per ora, quella visione nel dibattito interno al partito la distillo con il concetto che "dobbiamo recuperare la dimensione utopica che fu di entrambe le radici del PD". E su questa frasetta raccolgo sempre consensi.

sui sogni e' facile essere d'accordo. e' quando bisogna farli diventare realta', che cominciano i problemi.

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4163 il: 18 Ott 2018, 11:56 »
Il socialismo è quella forza che negli ultimi due secoli ha fatto in modo che tuo figlio a nove anni non debba più andare a strisciare nei cunicoli delle miniere di carbone. E' una delle forze che ha plasmato la società del benessere in cui vivi. Ne ha bilanciato le attitudini predatorie consentendo di sviluppare ricchezza diffusa.

Non a caso il venir meno di un modello alternativo ha incrinato la bilancia con i risultati che vediamo.

UnDodicesimo

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4164 il: 18 Ott 2018, 12:48 »
forse quel modello e' venuto a meno perche' non ce n'era piu' bisogno.

non perche' oggi non ci siano diseguaglianze ma perche' 'i cuniculi delle miniere di carbone' sono problemi altrui.

e forse si preferisce far finta di non saperlo per evitare che gli scaffali si riempino di prezzi inaccessibili, dovesse, chi viene pagato 1 dollaro al giorno, ricevere una paga da rdc.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4165 il: 18 Ott 2018, 12:53 »


in Venezuela l'85% dell'economia è privata. L'unica cosa pubblica è l'estrazione petrolifera.
E' esattamente questo che permette, tramite le serrate, di non rendere disponibili le merci sul mercato.
SOCIALISMO DECHE???

Parlate di socialismo senza sapere manco cosa sia.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4166 il: 18 Ott 2018, 14:05 »
@James

E 3 , io sono contrario a questo governo molto più di te.
Per me è proprio la trappola perfetta per i gonzi che s'aspettano i miracoli da sti apprendisti stregoni.
Ma sono abbastanza coerente da ammettere che se ora ce stanno questi è perchè quelli che stavano prima hanno fatto ridere tanto quanto.

Ho sentito pure quell'altro soggetto (bagnai?) prendere ad esempio la politica monetaria dell'argentina e li capisci che questi sono i veri rottamatori che il paese si merita (ma non quelli di cui ha bisogno.....).

Però poi sento presunti avversari di questo governo sostenere la necessità di un reddito di dipendenza e allora capisco che gli italiani sono senza speranza.

@Danny

Il Venezuela è senz'altro più socialista di quanto l'UE sia liberista.

L'estrazione petrolifera era indubbiamente il primo e principale aspetto dell'economia venezuelana.
Proprio a livello di indotto e numero di dipendenti.
Scassato quello il resto segue facile.

Peraltro questo discorso l'avevamo già fatto.
L'economia sarà pure privata, ma se tasse, corruzione, inflazione e sistema di scambio monetario portano l'economia interna al collasso per ragioni politiche, privata o meno che sia, perde ogni leva per provare ad invertire la direzione.
Banalizzare tutto co le serrate dell'opposizione è una cazzata.
Suvvia, è un discorso che abbiamo già fatto innumerevoli volte, dai, non credo di doverti spiegare come funziona l'inflazione e la regola della scarsità di un bene che ne aumenta il prezzo.

Ciò di cui parli tu, che esiste, indubbiamente, ma più per ragioni individuali che per complotti, è bilanciato dal mercato nero.
Piuttosto che pagarti un pacco di caffè 10 milioni di bolivares, posto di trovarlo, lo paghi l'equivalente, in dollari, sul mercato nero.
Presto in rubli o yuan... ma hey, di questo ne parleremo tra qualche mese, molto probabilmente in contingenza con l'aumento dei prezzi del petrolio e la conseguente uscita del venezuela dall'opec....

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4167 il: 18 Ott 2018, 14:20 »

Il Venezuela è senz'altro più socialista statalista di quanto l'UE sia liberista.


o sei in grado di segnalarmi elementi di socialismo nell'economia venezuelana o la tua affermazione è priva di riscontro.
Non è la nazionalizzazione di un settore energetico di portata strategica a fare il socialismo, altrimenti sarebbero socialisti gran parte dei governi tra '800 e '900.
Peccato che gli ideologi e i maggiori esponenti del socialismo considerassero questi stessi governi NEMICI.

Parlare così del socialismo è pura propaganda antisocialista.
Che poi è quel che ci sorbiamo da quarant'anni a 360 gradi non appena accendiamo la tv o apriamo un testo divulgativo in linea con la vulgata del capitale.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4168 il: 18 Ott 2018, 15:59 »
o sei in grado di segnalarmi elementi di socialismo nell'economia venezuelana o la tua affermazione è priva di riscontro.
Non è la nazionalizzazione di un settore energetico di portata strategica a fare il socialismo, altrimenti sarebbero socialisti gran parte dei governi tra '800 e '900.
Peccato che gli ideologi e i maggiori esponenti del socialismo considerassero questi stessi governi NEMICI.

Parlare così del socialismo è pura propaganda antisocialista.
Che poi è quel che ci sorbiamo da quarant'anni a 360 gradi non appena accendiamo la tv o apriamo un testo divulgativo in linea con la vulgata del capitale.

No, scusa Fat, fammi capire: neghi che il manifesto politico di Chavez fosse anche e sopratutto (benchè mi renda conto che c'era di tutto) dichiaratamente marxista e anti liberista, o neghi che nelle sue politiche economiche vi siano stati rilevanti profili di economia marxiana (controllo dei mezzi di prodizione; controllo legislativo dei prezzi dei beni di primo consumo; contrasto della produzione capitalista-industriale e promozione del sistema produttivo cooperativo)?
Ovviamente, non entro nel merito della tua adesione astratta ai dogmi marxiani, perché so che è inutile  :beer: :beer: :beer: :beer: :beer:

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4169 il: 18 Ott 2018, 16:12 »
antiliberista senza dubbio, per dichiaratamente marxista fammi capire cosa intendi.

Il controllo dei mezzi di produzione NON FA PARTE DELLE POLITICHE CHAVISTE.
E' per altro proprio la critica che gli ha sempre fatto la sinistra venezuelana, averne fatto un principio mai affrontato manco per sbaglio.
Assurdo insistere su una cosa totalmente priva di adesione alla realtà, della serie: quando l'ideologia deve creare la realtà pur di affermare qualcosa.
Non si può parlare di controllo dei mezzi di produzione per la nazionalizzazione del settore petrolifero perché, ripeto, misure analoghe l'hanno prese governi di tutti i colori e gli orientamenti durante i due secoli scorsi. E' una normalissima politica di monopolio statale su un settore strategico.

Il controllo dei prezzi è una misura marxista????
A parte che ti ringrazio per la scoperta che i giacobini erano marxisti nonostante Marx non fosse manco nato, ma ti prego suggeriscimi dove marx scrive una roba del genere, perché io pur avendolo letto in modo parecchio approfondito non ne ho menzione e anzi, arriverei a dire che afferma quasi il contrario (ossia che in un'economia di mercato il controllo dei prezzi non è possibile. Ti segnalo che il Venezuela resta un'economia di mercato anche a petrolio statalizzato).
Così come vorrei capire quale sarebbe il "contrasto alla produzione capitalistica-industriale" attuato da Chavez: l'aumento dei salari minimi? Ah ma così de marxisti è pieno il mondo.


Il problema sai qual'è?
E' che voi "liberali" pretendete di stabilire VOI quel che ha detto Marx in modo da poterne fare una facile caricatura grottesca.
Cioè inventate un pensiero di sana pianta, unendo alla buona qualsiasi politica sia minimamente popolare, per poterlo poi criticare come vi viene più comodo.
Ve la cantate e ve la sonate, come se dice a Roma.
Già che parli di "dogmi" marxiani significa che tu l'economia marxista non solo non la conosci, ma non l'hai mai letta manco di sfuggita su un compendio riassuntivo della Bignami.
Marx quando parla di economia reale parla di TENDENZE e non di LEGGI proprio perché ha una determinata concezione dei fenomeni economici, pensa quanto poteva essere dogmatico.
Se Marx era dogmatico, i liberisti so' preti.

Offline orchetto

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4170 il: 18 Ott 2018, 16:57 »
La nazionalizzazione dei mezzi di produzione può essere al limite un viatico per giungere alla socializzazione dei mezzi di produzione.
Per esempio, se in una determinata nazione X vi è una vera e propria rivoluzione socialista e il proletariato organizzato prende il potere, può come prima misura nazionalizzare tutti i grossi mezzi di produzione ma prima o poi dovrà porsi il problema della socializzazione.
Ma non è una regola dipende da molte  cose.  E sicuramente in futuro la storia umana sperimenterà nuove forme di socializzazione.

Offline FatDanny

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« Risposta #4171 il: 18 Ott 2018, 17:01 »
La nazionalizzazione dei mezzi di produzione può essere al limite un viatico per giungere alla socializzazione dei mezzi di produzione.
Per esempio, se in una determinata nazione X vi è una vera e propria rivoluzione socialista e il proletariato organizzato prende il potere, può come prima misura nazionalizzare tutti i grossi mezzi di produzione ma prima o poi dovrà porsi il problema della socializzazione.
Ma non è una regola dipende da molte  cose.  E sicuramente in futuro la storia umana sperimenterà nuove forme di socializzazione.

che ne vogliamo mai capire noi marxisti di marxismo.
Meno male che ci sono gli antimarxisti a spiegarcelo.

(io ogni tanto mi vado a fare risate leggendo sui forum pubblici quello che mediamente si intende per marxismo o su alcune categorie del Capitale.
Nel 95% dei casi la spiegazione che viene data va da "errata" a "totalmente errata".
E non perché Marx si spiega male, ma perché viene insegnato male a scuola basandosi sulla vulgata dei suoi oppositori e quindi a cascata a livello di senso comune.
Trovatemi pure un altro caso in filosofia o in economia in cui il pensiero di tal pensatore viene spiegato attraverso parole e concetti dei suoi oppositori. Trovatemelo pure.
E nella misura in cui non lo trovate spiegatevi la ragione di questa unicità)
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4172 il: 18 Ott 2018, 17:25 »
antiliberista senza dubbio, per dichiaratamente marxista fammi capire cosa intendi.

Il controllo dei mezzi di produzione NON FA PARTE DELLE POLITICHE CHAVISTE.
E' per altro proprio la critica che gli ha sempre fatto la sinistra venezuelana, averne fatto un principio mai affrontato manco per sbaglio.
Assurdo insistere su una cosa totalmente priva di adesione alla realtà, della serie: quando l'ideologia deve creare la realtà pur di affermare qualcosa.
Non si può parlare di controllo dei mezzi di produzione per la nazionalizzazione del settore petrolifero perché, ripeto, misure analoghe l'hanno prese governi di tutti i colori e gli orientamenti durante i due secoli scorsi. E' una normalissima politica di monopolio statale su un settore strategico.

Il controllo dei prezzi è una misura marxista????
A parte che ti ringrazio per la scoperta che i giacobini erano marxisti nonostante Marx non fosse manco nato, ma ti prego suggeriscimi dove marx scrive una roba del genere, perché io pur avendolo letto in modo parecchio approfondito non ne ho menzione e anzi, arriverei a dire che afferma quasi il contrario (ossia che in un'economia di mercato il controllo dei prezzi non è possibile. Ti segnalo che il Venezuela resta un'economia di mercato anche a petrolio statalizzato).
Così come vorrei capire quale sarebbe il "contrasto alla produzione capitalistica-industriale" attuato da Chavez: l'aumento dei salari minimi? Ah ma così de marxisti è pieno il mondo.


Il problema sai qual'è?
E' che voi "liberali" pretendete di stabilire VOI quel che ha detto Marx in modo da poterne fare una facile caricatura grottesca.
Cioè inventate un pensiero di sana pianta, unendo alla buona qualsiasi politica sia minimamente popolare, per poterlo poi criticare come vi viene più comodo.
Ve la cantate e ve la sonate, come se dice a Roma.
Già che parli di "dogmi" marxiani significa che tu l'economia marxista non solo non la conosci, ma non l'hai mai letta manco di sfuggita su un compendio riassuntivo della Bignami.
Marx quando parla di economia reale parla di TENDENZE e non di LEGGI proprio perché ha una determinata concezione dei fenomeni economici, pensa quanto poteva essere dogmatico.
Se Marx era dogmatico, i liberisti so' preti.

Conosco il tedesco: tu? Lo sai leggere? Io ho letto Marx in tedesco (mica tutta la sua produzione eh? visto che scrive a xazzo di cane ed è noioso e involuto), ma non sono un economista, visto che: 1) ho sostenuto solo tre esami di economia nel mio corso di laurea; 2) non ho effettuato letture sistematiche nelle materie economiche, ma solo episodiche; 3) sopratutto, non ho la capacità di pensiero matematico che serve per cogliere veramente il senso profondo delle tesi economiche, oltre al suo essere fenomeno sociale. Capacità di cui anche tu sei privo, emerge chiaramente dai tuoi interventi: molta politica, molta filosofia, poca tecnica.
Ah, non mi hai risposto, mi hai solo insultato. Te lo faccio notare così, di passata.
La connotazione dogumatica di Marx cui mi riferico è quella dell'impossibilità di misurazione econometrica dei profili più rilevanti delle sue tesi. Sul resto, ivi inclusa l Weltanschauung, l'estetica, l'etica e lo stile di vita, sappiamo bene tutti, anche noi ignoranti, che lui era antidogmatico per programma.
Il tema dei prezzi lo riferivo, ovviamente, alla teoria del valore.
Le politiche antindustriali di Chavez, cui mi riferico, sono la promozione di migliaia di cooperative di produzione (capisco, dalla tua risposta, che sai poco di quello che ha fatto Chavez). Ah, sulle cooperative, leggi  Marx, Die Internationale Arbeiterassociation Inauguraladresse und Statuten  del  1864 ovvero il III libro del Das Kapital.
Quanto al petrolio, Chavez non ha istituito un sistema di ammasso obbligatorio, ma ha acquisito alla funzione amministrativa il controllo della produzione e al patrimonio dello stato la produzione e suoi ricavi (anche con il medio della sub concessione a terzi).
Dopodiché, a Fat, e datte una calmata eh, sempre co' sto cazzo di tono isterico e supponente, mi sembri Giannino: esageri.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4173 il: 18 Ott 2018, 19:40 »
Gli insulti li vedi solo tu, hai la coda di paglia?
Ho riletto il mio post tre volte e non ravvedo insulti di nessun tipo.
Che io sia spigoloso lo accetto, non mi pare di insultare.

l'economia è COMPORTAMENTO UMANO. Di matematico ha ben poco.
Tanto che marx chiama questa concezione "merda economica" o "economia volgare", distinta da quella classica.
Per capire l'economia tutto serve fuorché il "pensiero matematico", tale visione dell'economia "oggettivista" ha GIA' un portato ideologico chiaro.
Dovresti specificare quindi cosa intendi per "tecnica economica" perché se si tratta della matematica applicata all'economia stiamo parlando di un'altra materia proprio che, sinceramente, manco mi interessa. Sarebbe come confondere la sociologia con le statistiche sociali.

Marx, non a caso, pur conoscendo la matematica avendola studiata approfonditamente (in particolare si appassionò al calcolo infinitesimale) la usa POCHISSIMO nelle sue opere, limitandola al massimo.
Le formule di Marx sono pressoché tutte equazioni elementari.

Non mi pare di aver citato nel mio post le cooperative di produzione, perché su di esse il discorso è più complesso e volevo evitarti proprio la lezioncina.
Visto che le hai citate non rientrano DI PER SE in un'economia marxista manco le cooperative*. Tu mi parli del III libro del Capitale (letto e riletto, grazie) ma l'esempio lì riportato serve solo a dire che l'esperienza delle cooperative dimostra che si può produrre valore senza padroni, i quali sono dunque non necessari, non come viatico per il socialismo.
 io ti rispondo infatti con una citazione diretta dal documento di Indirizzo della I internazionale (1864), che forse è un tantino più rilevante rispetto all'oggetto del discorso visto che tratta della traduzione politica che Marx faceva delle sue teorie:

l'esperienza del periodo dal 1848 al 1864 ha provato, al di sopra di ogni dubbio, che il lavoro cooperativo, per quanto eccellente sia in pratica, limitato in una stretta cerchia di sforzi parziali di operai isolati, non è in grado di arrestare il progresso geometrico del monopolio, non è in grado di emancipare le masse e neppure è capace di alleviare in modo sensibile il fardello della loro miseria


Mai negato di essere supponente in questo argomento.
Direi anche peggio, sono ipersensibile, fastidioso, rancoroso.
Capita quando il pensiero di quello che forse è il più grande pensatore della storia contemporanea (visto che, a prescindere dal giudizio di valore, è quello che l'ha maggiormente condizionata) venga trattato in questo modo.
Ah, tra parentesi, "isterico" è un insulto sessista quindi ti prego di non usarlo.


* la forma cooperativa è la forma socialista per eccellenza ma devi considerarla all'interno di un quadro politico economico e dei rapporti di forza prerivoluzionari.
Nel bolivarismo venezuelano non sono la forma che sostituisce la produzione capitalista, ma una forma di sostegno, in particolare della produzione alimentare.

UnDodicesimo

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4174 il: 18 Ott 2018, 20:26 »
...
L'economia è COMPORTAMENTO UMANO. Di matematico ha ben poco.
...

L'economia sarà casomai influenzata dal comportamento umano, ma sempre di matematica si tratta.

Altrimenti i psicologi e sociologi sarebbero i veri profittatori del capitalismo.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4175 il: 18 Ott 2018, 20:46 »
Deve essere bello e tranquillizzante avere un libro di 150 anni fa in cui c'e' scritto gia' tutto ma proprio tutto e basta leggerlo e rileggerlo tante volte che stai a posto e ti dice come bisogna vivere e come funzionano le cose, le persone, i popoli. Proprio come la bibbia, i vangeli e il corano, ma almeno e' un po' piu' moderno
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4176 il: 18 Ott 2018, 20:51 »
Gli insulti li vedi solo tu, hai la coda di paglia?
Ho riletto il mio post tre volte e non ravvedo insulti di nessun tipo.
Che io sia spigoloso lo accetto, non mi pare di insultare.

l'economia è COMPORTAMENTO UMANO. Di matematico ha ben poco.
Tanto che marx chiama questa concezione "merda economica" o "economia volgare", distinta da quella classica.
Per capire l'economia tutto serve fuorché il "pensiero matematico", tale visione dell'economia "oggettivista" ha GIA' un portato ideologico chiaro.
Dovresti specificare quindi cosa intendi per "tecnica economica" perché se si tratta della matematica applicata all'economia stiamo parlando di un'altra materia proprio che, sinceramente, manco mi interessa. Sarebbe come confondere la sociologia con le statistiche sociali.

Marx, non a caso, pur conoscendo la matematica avendola studiata approfonditamente (in particolare si appassionò al calcolo infinitesimale) la usa POCHISSIMO nelle sue opere, limitandola al massimo.
Le formule di Marx sono pressoché tutte equazioni elementari.

Non mi pare di aver citato nel mio post le cooperative di produzione, perché su di esse il discorso è più complesso e volevo evitarti proprio la lezioncina.
Visto che le hai citate non rientrano DI PER SE in un'economia marxista manco le cooperative*. Tu mi parli del III libro del Capitale (letto e riletto, grazie) ma l'esempio lì riportato serve solo a dire che l'esperienza delle cooperative dimostra che si può produrre valore senza padroni, i quali sono dunque non necessari, non come viatico per il socialismo.
 io ti rispondo infatti con una citazione diretta dal documento di Indirizzo della I internazionale (1864), che forse è un tantino più rilevante rispetto all'oggetto del discorso visto che tratta della traduzione politica che Marx faceva delle sue teorie:

l'esperienza del periodo dal 1848 al 1864 ha provato, al di sopra di ogni dubbio, che il lavoro cooperativo, per quanto eccellente sia in pratica, limitato in una stretta cerchia di sforzi parziali di operai isolati, non è in grado di arrestare il progresso geometrico del monopolio, non è in grado di emancipare le masse e neppure è capace di alleviare in modo sensibile il fardello della loro miseria


Mai negato di essere supponente in questo argomento.
Direi anche peggio, sono ipersensibile, fastidioso, rancoroso.
Capita quando il pensiero di quello che forse è il più grande pensatore della storia contemporanea (visto che, a prescindere dal giudizio di valore, è quello che l'ha maggiormente condizionata) venga trattato in questo modo.
Ah, tra parentesi, "isterico" è un insulto sessista quindi ti prego di non usarlo.


* la forma cooperativa è la forma socialista per eccellenza ma devi considerarla all'interno di un quadro politico economico e dei rapporti di forza prerivoluzionari.
Nel bolivarismo venezuelano non sono la forma che sostituisce la produzione capitalista, ma una forma di sostegno, in particolare della produzione alimentare.

Allora, Fat, non sei nel giusto: "Già che parli di "dogmi" marxiani significa che tu l'economia marxista non solo non la conosci, ma non l'hai mai letta manco di sfuggita su un compendio riassuntivo della Bignami".
Non critichi la mia "idea" (che leggi superficialmente), molto più semplicemente mi dai del co.glio.ne, lo capisci no? E perché mi dai del [...]? Perchè sono ignorante? Se lo fossi,  ignorante, dovresti evitare comunque di trattarmi da sub umano per correggermi. Manco ti sto a dire quale connotazione abbia questa modalità di relazione e di dibattito.

Dopodichè, il (vero) problema per me è il seguente: la tua - legittima - "visione arcadica" delle teorie di Marx determina il tuo - criticabile - rifiuto di ogni accostamento dell'astratto modello ideale con i (fallimenti) del concreto storico. Al punto di negare, bollandola come diceria ignorante, l'opione comune in merito all'azione politica e sociale di Chavez. Azione sicuramente incoerente e inclassificabile, ma di certo anti liberista; di certo anti capitalista; di certo fortemente ispirata a "pezzi" di visione marxista. Ma che davvero la pensa così solo il sottoscritto e altri 3/4 analfabeti funzionali?
Il che NON  significa istituire un nesso di identità tra Chavez, la sua azione politica storica, le sue idee e le idee di M.
NE' SIGNIFICA voler utilizzare l'esempio (fallimentare) del bolivarismo di Chavez per inferirne l'inconsistenza delle tesi di M.

Giungo alle conclusioni.

Sul rapporto tra matematica e elaborazione economica si discute dai tempi dell'emersione della specificità tecnica della disciplina. Anche qui, a beneficio di chi ci legge (tu lo sai benissimo, ovviamente), non è raro che i pensatori filo-marxiani relativizzino l'apporto della componente tecnico-matematica ai fini dell'enucleazione delle teorie economiche, ciò in quanto il loro "maestro" su quel terreno non è mai sceso (non gli interessava, secondo me; secondo molti, non ne aveva la capacità).
Mentre una teoria economica che non si "misura" e non si dimostra proiettandola in un modello matematico resta un'ipotesi (magari giusta, ma sempre ipotesi) di lavoro.
Infine, "isterico" secondo il metro comune, non è un certo complimento, ma neppure un insulto. E' un modo forte per criticare, che si ferma prima dell'insulto (si insulta dando del co.glio.ne. all'interlocutore, non dell'isterico). Poi se hai voglia e tempo mi spieghi (anche per mail o in pvt) la componente "sessista" dell'aggettivo, che io non vedo e che, comunque, mai ho pensato di assegnare all'epiteto. Per me, isterico è uno che ha reazioni eccessive e sproporzionate rispetto alle sollecitazioni che riceve. Come te, quando un ignorante, come me, si permette di nominare invano il nome di M.
Dopodiché, sappi che anche se mi stai molto sul cazzo quando fai così, io ti voglio bene lo stesso. Ciao caro, stammi bene, abbasso Togliatti e viva Gesù (il vero gigante della storia)! :beer: :beer:

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4177 il: 18 Ott 2018, 21:00 »
L'economia sarà casomai influenzata dal comportamento umano, ma sempre di matematica si tratta.

Altrimenti i psicologi e sociologi sarebbero i veri profittatori del capitalismo.

No l'economia non è affatto matematica.
L'economia è la descrizione del comportamento umano che regola la produzione e lo scambio della stessa.
Ha diverse descrizioni matematiche ma proprio perché non si tratta di leggi fisiche la correlazione è molto meno diretta e decisamente più discutibile.

Descrivere l'economia come matematica (quindi come funzionamento oggettivo e non soggettivo) è proprio il portato ideologico celato dietro il modo di studiare economia oggi (che è la materia in cui più impera il dogma, stavolta è proprio il caso di utilizzare tale termine).

Perché dire questo farebbe degli psicologi o dei sociologi i veri profittatori del capitalismo mi resta invece oscuro, non colgo il nesso.
L'economia non è matematica, non per questo è psicologia o sociologia

Deve essere bello e tranquillizzante avere un libro di 150 anni fa in cui c'e' scritto gia' tutto ma proprio tutto e basta leggerlo e rileggerlo tante volte che stai a posto e ti dice come bisogna vivere e come funzionano le cose, le persone, i popoli. Proprio come la bibbia, i vangeli e il corano, ma almeno e' un po' piu' moderno
.

Mai detto questo, sei tu che lo interpreti così.
In secondo luogo il capitale non parla di quanto dici quindi non capisco di che parli.
Infine Tu usi la meccanica newtoniana ma non mi pare ti fai problemi per il fatto che sia ben più vecchia di 150 anni né ritieni per questo di usarla come la Bibbia o di essere un fanatico religioso.
Quindi?
Perché l'obsolescienza dovrebbe valere solo per il marxismo? C'è una scadenza delle teorie come del latte?

Ovviamente il marxismo come la meccanica newtoniana ha bisogno di aggiornamenti (non considera adeguatamente il genere nella riproduzione sociale, la scarsità di risorse naturali, etc).
ma questo  non significa che non sia ancora valido nell'interpretare la realtà economica. Esattamente come newton quella fisica.

Poi ripeto io sono sempre disponibile a sentire la dimostrazione che falsifica la teoria del valore per come Marx la concepita in riferimento all'economia odierna.
Mica dico "è infalsificabile".
Vi sfido a farlo.
Nessuno riesce semplicemente perche è una teoria valida, che piaccia o no.

Lo stesso Popper per dire che era stata falsificata si è dovuto attaccare a un qualcosa che Marx non disse mai, ossia che il crollo del capitalismo sarebbe avvenuto in automatico.

Resta il fatto che non sei nemmeno consapevole di quel che pensi e fai visto che usi teorie ben più vecchie del marxismo senza metterle in discussione ma vieni qui a dileggiare lo stesso senza avere alcun argomento serio a supporto.
As usual.

Offline FatDanny

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4178 il: 18 Ott 2018, 21:10 »
Allora, Fat, non sei nel giusto: "Già che parli di "dogmi" marxiani significa che tu l'economia marxista non solo non la conosci, ma non l'hai mai letta manco di sfuggita su un compendio riassuntivo della Bignami".
Non critichi la mia "idea" (che leggi superficialmente), molto più semplicemente mi dai del co.glio.ne, lo capisci no? E perché mi dai del [...]? Perchè sono ignorante? Se lo fossi,  ignorante, dovresti evitare comunque di trattarmi da sub umano per correggermi. Manco ti sto a dire quale connotazione abbia questa modalità di relazione e di dibattito.

Dopodichè, il (vero) problema per me è il seguente: la tua - legittima - "visione arcadica" delle teorie di Marx determina il tuo - criticabile - rifiuto di ogni accostamento dell'astratto modello ideale con i (fallimenti) del concreto storico. Al punto di negare, bollandola come diceria ignorante, l'opione comune in merito all'azione politica e sociale di Chavez. Azione sicuramente incoerente e inclassificabile, ma di certo anti liberista; di certo anti capitalista; di certo fortemente ispirata a "pezzi" di visione marxista. Ma che davvero la pensa così solo il sottoscritto e altri 3/4 analfabeti funzionali?
Il che NON  significa istituire un nesso di identità tra Chavez, la sua azione politica storica, le sue idee e le idee di M.
NE' SIGNIFICA voler utilizzare l'esempio (fallimentare) del bolivarismo di Chavez per inferirne l'inconsistenza delle tesi di M.

Giungo alle conclusioni.

Sul rapporto tra matematica e elaborazione economica si discute dai tempi dell'emersione della specificità tecnica della disciplina. Anche qui, a beneficio di chi ci legge (tu lo sai benissimo, ovviamente), non è raro che i pensatori filo-marxiani relativizzino l'apporto della componente tecnico-matematica ai fini dell'enucleazione delle teorie economiche, ciò in quanto il loro "maestro" su quel terreno non è mai sceso (non gli interessava, secondo me; secondo molti, non ne aveva la capacità).
Mentre una teoria economica che non si "misura" e non si dimostra proiettandola in un modello matematico resta un'ipotesi (magari giusta, ma sempre ipotesi) di lavoro.
Infine, "isterico" secondo il metro comune, non è un certo complimento, ma neppure un insulto. E' un modo forte per criticare, che si ferma prima dell'insulto (si insulta dando del co.glio.ne. all'interlocutore, non dell'isterico). Poi se hai voglia e tempo mi spieghi (anche per mail o in pvt) la componente "sessista" dell'aggettivo, che io non vedo e che, comunque, mai ho pensato di assegnare all'epiteto. Per me, isterico è uno che ha reazioni eccessive e sproporzionate rispetto alle sollecitazioni che riceve. Come te, quando un ignorante, come me, si permette di nominare invano il nome di M.
Dopodiché, sappi che anche se mi stai molto sul cazzo quando fai così, io ti voglio bene lo stesso. Ciao caro, stammi bene, abbasso Togliatti e viva Gesù (il vero gigante della storia)! :beer: :beer:

1) no, dire che non hai letto Marx manco sul Bignami non significa darti del [...].
Al contrario mi sembra molto diverso. Se ti avessi detto che non capisci quel che leggi (e non mi permetterei) ti avrei dato del [...].

2) non si tratta di visione arcadica ma del fatto che il nesso tra marxismo e socialismo reale è un altro tema discusso in lungo e in largo.
Francamente non capisco perché dovrebbe essere, a conti fatti, un applicazione del marxismo e non del blanquismo con cui ha moooolti più punti di aderenza (autoritarismo, potere nelle mani di una stretta cerchia illuminata, statalismo, ecc).
Se parlassimo di COMUNISMO sarei d'accordo con te. A prescindere da quel che diceva Marx storicamente il comunismo si è dato in un modo e ce dovemo sta. Dire "il comunismo doveva essere altro" non ha senso né su un piano storico ne economico.
Se parliamo di MARXISMO mi spiace ma non ci sto. La correlazione è scorretta sotto ogni punto di vista.

Su isterico: isteria viene etimologicamente da "utero" ed è stata la patologia con cui si appellavano le donne che non si attenevano al ruolo sociale a loro riconosciuto.
Sbrocca al marito? Isterica
Scappa di casa? Isterica
Non ha sentimenti materni? Isterica.

L isteria è stata la medicalizzazione della resistenza femminile al patriarcato. Per me è un vanto essere isterico ma l'insulto è sessista.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4179 il: 18 Ott 2018, 21:29 »
No l'economia non è affatto matematica.
 Tu usi la meccanica newtoniana ma non mi pare ti fai problemi per il fatto che sia ben più vecchia di 150 anni né ritieni per questo di usarla come la Bibbia o di essere un fanatico religioso.
Quindi?
Perché l'obsolescienza dovrebbe valere solo per il marxismo? C'è una scadenza delle teorie come del latte?

Ovviamente il marxismo come la meccanica newtoniana ha bisogno di aggiornamenti (non considera adeguatamente il genere nella riproduzione sociale, la scarsità di risorse naturali, etc).
ma questo  non significa che non sia ancora valido nell'interpretare la realtà economica. Esattamente come newton quella fisica.

Poi ripeto io sono sempre disponibile a sentire la dimostrazione che falsifica la teoria del valore per come Marx la concepita in riferimento all'economia odierna.
Mica dico "è infalsificabile".
Vi sfido a farlo.
Nessuno riesce semplicemente perche è una teoria valida, che piaccia o no.

Lo stesso Popper per dire che era stata falsificata si è dovuto attaccare a un qualcosa che Marx non disse mai, ossia che il crollo del capitalismo sarebbe avvenuto in automatico.

Resta il fatto che non sei nemmeno consapevole di quel che pensi e fai visto che usi teorie ben più vecchie del marxismo senza metterle in discussione ma vieni qui a dileggiare lo stesso senza avere alcun argomento serio a supporto.
As usual.
Parli a sproposito tu, as usual. Prima dici che l'economia non e' matematica, vuoi vincere facile certo che non e' matematica, e' economia, una disciplina in cui c'e' sia il comportamento umano sia l'appoggio matematico su certe questioni, altrimenti abbiamo un gruppo di idioti che danno il nobel ad altri idioti per teorie economiche dove spesso si usa pesantemente la matematica, e tu sei l'unico genio.

Il Capitale non e' matematica, lo dici tu stesso. Quindi me lo paragoni con Newton o con la relativita' ecc. che sono pura matematica che cerca un accordo con le osservazioni e gli esperimenti. Altra cosa senza senso. Le teorie fisiche che l'uomo ha sempre cercato da Aristotele in poi hanno si' subito l'invecchiamento tanto che adesso al solo parlarne si sfiora il ridicolo; quando e' che l'invecchiamento non e' stata piu' una chiave decisiva, quando e' intervenuta la matematica e la quantificazione delle teorie, diciamo da  Newton in poi per farla breve. A questo punto si sono potute verificare e quantificare le previsioni e, per esempio si e' visto che la teoria di newton e' perfettamente attuale solo in determinate condizioni, diciamo bassa velocita' e deboli campi gravitazionali.

 Deboli fino a quanto, veloci fino a quanto? ecco che entra la possibilita' di quantificare, il perielio di Mercurio e' osservato precedere di 5600 '' d'arco al secolo (cioe' un grado e mezzo) mentre la teoria newtoniana considerando tutti i pianeti da' la risposta di 5557'' al secolo, ed ecco che questa discrepanza di 43'' d'arco al secolo viene spiegata da una teoria che deve necessariamente inglobare quella di newton e dare le stesse previsioni corrette ma anche dare conto delle piccolissime variazioni rispetto a quella di Newton. Queste sono le scienze quantificabili e verificabili, nessun paragone di nessun tipo e' possibile con teorie umanistiche che come dici tu stesso non hanno nulla a che fare con la scienza. Le nostre teorie si adeguano ma la matematica e la fisica che le guida, che noi le conosciamo o meno, sono sempre li', La tua teoria che si basa sul comportamento umano dovrebbe tener conto del comportamento degli uomini del 1860 rispetto a quelli del 2018 tanto per cominciare, per non parlare delle societa'.

Altra cosa che non capisco e' il discorso sulla falsificabilita'. Guarda che la falsicabilita' di una teoria, specialmente secondo Popper e' un "complimento" non c'entra niente con la falsita' di una teoria. Popper dice che per essere scientifica una teoria deve essere in linea di principio falsificabile (anche questo concetto non quantitativo sta diventando obsoleto ma e' un discorso lungo), non che deve essere falsa, sono due cose diverse.

Sono d'accordo sul fatto che la teoria di Marx non sia falsificabile quindi e' tutto meno che scientifica. a questo punto io non dileggio ma ritengo onestamente che il credere a una teoria non scientifica sia un fatto di fede, e se ci si attacca troppo, in maniera letterale e dettagliata  a un libro non scientifico  immutabile perche' oramai Marx e' morto e anche io non mi sento tanto bene, ripetendo il mantra per centinaia di anni per me non ci discostiamo troppo dall'atto della fede religiosa.
 

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