Devi tener conto del contesto e dell'area politica di riferimento di cui facevano o fanno parte, e degli elettori che li hanno votati. Chiaro che non abbiano potuto fare politiche alla Reagan, anche se avrebbero ben voluto farlo, così come Reagan non avrebbe potuto fare quel che ha fatto se anzichè tra i Repubblicani si fosse trovato a muoversi all'interno dei Labour inglesi.
Vero, ma la creazione e il sostentamento di cronies e rentiers è l'antitesi del liberismo.
Non solo la politica, in un sistema liberista, non dovrebbe favorire alcun attore economico (amico, nemico o sconosciuto che sia) , ma non dovrebbe proprio metterci mano, nell'economia.
Se mi dici che sono stati esecutivi mercatisti concordo, hanno favorito il profitto, molto probabilmente in modo più interessato che non, ma liberisti no di certo.
Hanno favorito il profitto degli amici e di quanti fossero loro politicamente affini, percui esulavano quasi totalmente dalla sfera economica ed entravano fortemente in quella politica.
Tralaltro la storia politica ed economica dell'Uk è diversissima da quella francese o italiana, ma Blair ha espanso la spesa pubblica e creato conseguentemente ulteriore dipendenza dell'Uk dalla city e dalle leve finanziarie, il prossimo che brexit o meno darà una stecca assurda alla stabilità della sterlina e dell'economia inglese è Corbyn, a meno di un miracolo li vedo maluccio gli inglesi.
Social-democratici e liberisti sono come il cielo e la notte. Tu eri l'unico qua dentro ad amare Friedman oltre a me, o sbaglio?
Per quanto mi riguarda il mio modello è Ron Paul, non di certo Blair o Bush o altra monnezza che ha foraggiato guerre per mero interesse, paraculandole come missioni di pace.
Amare no, ma sicuramente ne riconosco l'importanza e l'autorevolezza sia per lo sviluppo economico del nostro emisfero che per aver rafforzato il pensiero libertario classico, però ha fatto scelte che umanamente io mai avrei fatto (collaborare con alcuni regimi che per quanto politicamente amici degli Usa, erano di fatto liberticidi tanto quanto quelli politicamente nemici), anche se credo che fosse sincero quando diceva di non conoscere i "dietro le quinte" e si occupasse davvero solo di economia.
Tuttavia è un'obiezione difficile da contrastare , nel senso che o credi alla sua versione o credi a quella dei suoi detrattori secondo cui sapeva e taceva.
La conferma eventualmente possiamo trovarla nel fatto che lui rifiutò di lavorare per il regime di Franco, poichè, presumo, di questo ne conoscesse meglio i crimini.
Indubbiamente diede un grandissimo contributo a livello economico e fu l'ultimo liberista a ottenere successi concreti, reali, laddove i propositi di altri restarono perlopiù inascoltati e inapplicati (Rothbard, Nozick), quindi fu un personaggio fondamentale per spiegare le fallacie tecniche della narrazione socialista (=i soldi degli altri prima o poi finiscono).
Su Ron Paul si, concordo, infatti fu uno dei primi ad esporsi contro "la politica imperiale" che aveva dei costi che gravavano sugli americani e come l'imperialismo fosse essenzialmente un concetto alieno alla storia degli Usa.
Si sarebbe potuto davvero costruire un nuovo corso se si fosse puntato di più su questo tema, senza poi regalarlo a Trump già costruito.
Detto che per quanto mi spiacia vedere il Libertarian Party ormai trasformato in serbatoio formativo per i repubblicani, difficile restare neutrali ed ininfluenti o allinearsi a chi invoca tasse al 70%.
Diciamo che ammantare certe guerre dietro ragioni umanitarie era forse l'unico modo per legittimarle agli occhi dell'opinione pubblica veicolando messaggi banali tipo "andiamo ad esportare la democrazia".
Cosa che oggi ci suona ridicola e grottesca, ma effettivamente 10 anni fa non lo era per niente, dopo lo shock delle twin towers e la nascita di think tank che sostenevano che si potesse bypassare lo sviluppo culturale del demos dall'alto di un'intervento militare straniero con conseguente imposizione di modelli amministrativi sconosciuti.
Di nuovo, ad oggi ci pare assurdo...qualche anno fa pareva assurdo che nessuno ci avesse pensato prima.
Ancora nessuno immaginava che si sarebbe andati verso un mondo multipolare per la prima volta dopo il 1919.