Elezioni: i commenti dei Lazionetters

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4900 il: 15 Mag 2019, 15:28 »
Contro questa montante marea di destra e contro questa "sinistra" ben rappresentata su questo forum  , comincia a balenare un vecchio motto , rivisitato , di Montelliana memoria .

Turarsi il naso e votare .

Il problema , pero' , CHI ?  8)

Online genesis

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4901 il: 15 Mag 2019, 15:42 »
Contro questa montante marea di destra e contro questa "sinistra" ben rappresentata su questo forum  , comincia a balenare un vecchio motto , rivisitato , di Montelliana memoria .

Turarsi il naso e votare .

Il problema , pero' , CHI ?  8)

L'aria che tira è turarsi il naso per votare PD o M5S, per lo stesso motivo: fare opposizione.
Il M5S è concepito come opposizione alla Lega, anche se ci governa.

Offline pan

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4902 il: 15 Mag 2019, 17:39 »
avrei votato Bartolo il medico di Lampedusa, chi meglio di lui al parlamento Europeo può parlare dell'argomento immigrazione con incisività, però...

Offline Kobra

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4903 il: 16 Mag 2019, 08:14 »
Bartolo è un profilo da Nobel.

A sx grosso rischio dispersione voti: non si capisce per quale motivo non fare una lista unica.
Col proporzionale e le preferenze ognuno si votava il suo e chiasso finito: troppo complicato?

Offline surg

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4904 il: 16 Mag 2019, 18:04 »
Contro questa montante marea di destra e contro questa "sinistra" ben rappresentata su questo forum  , comincia a balenare un vecchio motto , rivisitato , di Montelliana memoria .

Turarsi il naso e votare .

Il problema , pero' , CHI ?  8)
Montanelliana

Offline arturo

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4905 il: 17 Mag 2019, 11:24 »
avrei votato Bartolo il medico di Lampedusa, chi meglio di lui al parlamento Europeo può parlare dell'argomento immigrazione con incisività, però...


Però ?
Perchè sei indecisa ?

Online genesis

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4906 il: 17 Mag 2019, 12:01 »


Però ?
Perchè sei indecisa ?
Perché si presenta col PD (immagino) ?

Offline pan

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4907 il: 17 Mag 2019, 14:42 »
esattamente, genesis. se lo votassi sarebbe la prima volta che anteporrei una persona, che mi convince, al simbolo che la "contiene".
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4908 il: 18 Mag 2019, 20:40 »
Si ma già semo 4 gatti, a fà gli schifiltosi si scompare. Turarsi il naso o non lamentarsi di Salvini. Mi fa cacare il PD, ma non vedo alternativa. Sennò ci sta il M5S alleato della Lega.

Online genesis

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« Risposta #4909 il: 19 Mag 2019, 08:38 »
esattamente, genesis. se lo votassi sarebbe la prima volta che anteporrei una persona, che mi convince, al simbolo che la "contiene".
Vero, ma le liste a sinistra del PD fanno cadere le braccia.
C'è lo sbarramento al 4%, non lo raggiungeranno.
Si vota per il Parlamento Europeo, disperdere il voto è un regalo ai sovranisti.
Altro caso è il voto alle politiche italiane.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4910 il: 19 Mag 2019, 08:51 »
L'aria che tira è turarsi il naso per votare PD o M5S, per lo stesso motivo: fare opposizione.
Il M5S è concepito come opposizione alla Lega, anche se ci governa.
"bisognerebbe votare M5S per fare opposizione perche' e' concepito come opposizione alla Lega, anche se ci governa"
mi sono occupato di interpretazioni della meccanica quantistica, devo dire che al confronto dell'interpretazione di questa frase sono giochetti per bambini.

Online genesis

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« Risposta #4911 il: 19 Mag 2019, 08:56 »
"bisognerebbe votare M5S per fare opposizione perche' e' concepito come opposizione alla Lega, anche se ci governa"
mi sono occupato di interpretazioni della meccanica quantistica, devo dire che al confronto dell'interpretazione di questa frase sono giochetti per bambini.

Concordo, ma questa è l'aria che tira.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4912 il: 19 Mag 2019, 09:05 »
Se pensiamo che alle ultime elezioni il voto "utile" sarebbe stato votare berlusconi

Offline Omar65

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4913 il: 19 Mag 2019, 11:02 »
Se pensiamo che alle ultime elezioni il voto "utile" sarebbe stato votare berlusconi

Tragicamente vero...

Online genesis

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4914 il: 19 Mag 2019, 11:20 »
Se pensiamo che alle ultime elezioni il voto "utile" sarebbe stato votare berlusconi

Ma anche no.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4915 il: 19 Mag 2019, 13:34 »
Se pensiamo che alle ultime elezioni il voto "utile" sarebbe stato votare berlusconi

Ma anche no.

La coalizione di centrodx prese il 37% dei voti, 17% la lega e 14%.

La coalizione di centrodx il 23%.


Con il misero ragionamento del "voto utile" avoja a voti che servivano per non far vincere il cdx, era più "utile" votare berlusca in modo che sorpassava Salvini e ora non avevamo questo individuo falso, ipocrita, violento, meschino, voltagabbana, come uno dei maggiori leader del panorama politico italiano.


E la cosa non mi piace per niente.
Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4916 il: 19 Mag 2019, 16:25 »
Il "voto utile" viene spesso motivato con manipolazioni informative. Prendiamo il "caso  Casalbruciato": ciò che i media amplificano non è neutrale, manco per niente. È invece funzionale ad una narrazione che permette ai Caccapound e similari di apparire e ad altro di ergersi a unico contrapposto al loro tracimare. Il fenomeno mediatico di Salvini, che oggi sembra ineluttabilmente vincente, è stato creato e veicolato alla stessa maniera.
Sarebbe importante esserne consapevoli.



Dalla bacheca fb di tale Niccolò Ricciotti

A PROPOSITO DEL LUOGO COMUNE SUI QUARTIERI POPOLARI ABBANDONATI DALLA "SINISTRA"

In questi giorni in cui Casal Bruciato ha preso le prime pagine dei giornali, alcuni cose hanno catturato la mia attenzione.
A qualcuno fa comodo raccontare che tutta la gente delle periferie di questo paese sia razzista e incattivita, alla destra sicuramente (perché così può dire di essere la vera portavoce del popolo) ma anche al PD che così giustifica il suo essere dalla parte dei ricchi e può invocare il "voto utile" antifascista. La realtà dei quartieri popolari fortunatamente èdiversa ma non è di questo che voglio parlare ora.

Vorrei parlare da quella che, praticamente all'unanimità, viene considerata la causa di questa situazione: cioè che le organizzazioni storiche della sinistra (partiti, sindacati, associazioni sociali di vario tipo) abbiano abbandonato i quartieri popolari e i lavoratori, per dedicarsi ad altro. Chiaramente questa versione affonda le sue radici nella realtà (basterebbe solo descrivere cosa è oggi il PD per testimoniarlo), ma è diventata anche un luogo comune fortissimo, sempre più usato per combattere chi quella realtà prova a cambiarla.

Ne abbiamo visto dei casi esemplari dieci giorni fa a Casal Bruciato. A me è capitata una discussione molto curiosa con un giornalista:
- Ho parlato con gli inquilini delle case popolari e ce l'hanno con i rom! Come è possibile che avete lasciato succedere questo! Avete abbandonato questi quartieri!
- Veramente la nostra Casa del Popolo è proprio lì, e portiamo avanti tante attività [bla bla bla] siete voi che preferite mandare in onda le sceneggiate dei fascisti invece di quello che facciamo noi!
- Siete voi che non siete in grado di farvi conoscere!

Potrebbe anche darsi che il giornalista avesse ragione: tante lodevoli iniziative sono comunicate male, ci sono tante lotte ed esperienze da valorizzare che invece restano nell'anonimato, spesso il linguaggio della sinistra è autoreferenziale. Però diciamolo pure che, a chi controlla la linea editoriale dei media, non interessa più di tanto far apparire le attività sociali dei comunisti come qualcosa che risponde ai bisogni delle persone, o le lotte dei lavoratori come qualcosa da valorizzare. Nel caso della Casa del Popolo, tra l'altro, siamo riusciti anche ad andare in tv con una delle nostre attività... a dimostrazione che il problema di farci conoscere ce lo poniamo.

Ed infatti quando una troupe del Tg1, presente ad una delle manifestazioni di quei giorni, ha chiesto di venirci a trovare alla Casa del Popolo, abbiamo subito accettato. Alcuni di noi gli hanno spiegato quello che facciamo. Soprattutto con il "gruppo per la manutenzione" che abbiamo creato assieme ad abitanti del quartiere per chiedere la manutenzione delle case popolari, la cura degli spazi pubblici del quartiere, il ripristino dell'illuminazione a piazza Balsamo Crivelli...

Nel servizio andato in onda, ogni riferimento alla Casa del Popolo o a Potere al Popolo è stato tagliato. Mentre all'inizio (come è naturale) il nome di Casa Pound si fa più volte, le immagini successive mostrano i nostri militanti parlare dell'abbandono del case popolari come se fossero abitanti anonimi di quel quartiere. Addirittura l'effetto potrebbe essere quello di far pensare: "vedete in quartiere abbandonato dall'amministrazione si aggiungono anche le famiglie rom!".


Chiaramente il problema non è semplicemente una "censura" specifica di Potere al Popolo, la Casa del Popolo o nessuna delle altre singole organizzazioni, sindacati di base, associazioni, gruppi informali che nei quartieri popolari provano a costruire vertenze, lotte, attività sociali, sportive, culturali... Il problema è che si vuole cancellare un mondo, un'alternativa concreta alla società individualista, cinica e violenta a cui ci vogliono condannare. L'industria dei media ha preso una situazione concreta (la chiusura delle sezioni di partito, la trasformazione dei sindacati confederali in agenzie di servizi...) e l'ha fatta diventare un luogo comune, una macchietta, una banalità da ripetere migliaia di volte anche contro ogni evidenza. Non avviene per caso, è un luogo comune che funziona benissimo nella denigrazione dei comunisti e della sinistra in generale che da sempre (ma con sempre maggiore forza, man mano che ci indeboliamo nella società) viene portata avanti, un modo per convincere che non c'è alternativa alla società esistente.

È un luogo comune della cui natura dobbiamo essere coscienti e che va combattuto, provando a valorizzare e a far conoscere quello che facciamo (d'altronde è anche per dare visibilità alle nostre esperienze, volutamente nascoste dai media, che è nato Potere al Popolo). E togliendo di mezzo sia il vittimismo per non essere rappresentati (queste sono le regole della partita), sia l'autocolpevolizzazione che asseconda il luogo comune... se vogliamo vincere la guerra mediatica è il primo passo per essere efficaci.

Offline kurt

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4917 il: 19 Mag 2019, 18:33 »
Io sono un elettore semplice, non ho una formazione classica, non sono andato all'università, non ho letto i sacri testi del Marxismo. Voto a sinistra da sempre ma a 'sto giro sono veramente in difficoltà per colpa del solito vizietto che c'abbiamo da' ste parti di dividerci su tutto. Invece di raccogliere le idee e creare una lista unitaria a sinistra, si avanza in ordine sparso o rinunciando addirittura a presentarsi. Per me è una cazzata a prescindere, ci si divide su tutto e il risultato è che tocca fa come montanelli.
Bella stronzata, lmtrccvstr.
Ma non solo...per il rinnovo del consiglio regionale del Piemonte, dove risiedo, è pure peggio: la sinistra a sx del PD proprio non esiste. Magari Davy Jones è più addentro a certe dinamiche vivendo a Torino e potrebbe essere più esaustivo ma per quel che ho letto è naufragata mesi fa l'ipotesi di alleanza elettorale tra le forze di ex/post/neo comuniste: SI piemontese è andata appresso al PD con chiamparino (no comment); rif.com. ha trovato sponda solo in sinistra anticapitalista (me' co.j.oni), Pap dopo un po' di tira e molla si è chiamata fuori, il resto delle frattaglie manco lo considero; il risultato è che i tempi per presentare 13000 firme (per chi è fuori dell'attuale consiglio reg.) per la lista erano troppo ristretti e senza accordi con altre forze sul territorio, solo per rifcom diventava troppo difficile (impossibile). Per la prima volta in vita mia dovrò annullare la scheda perché non c'è nessuno che mi rappresenta, complimentoni a tutti e continuiamo a farci del male fino all'estinzione.

Offline Giako77

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4918 il: 20 Mag 2019, 16:11 »
Il "voto utile" viene spesso motivato con manipolazioni informative. Prendiamo il "caso  Casalbruciato": ciò che i media amplificano non è neutrale, manco per niente. È invece funzionale ad una narrazione che permette ai Caccapound e similari di apparire e ad altro di ergersi a unico contrapposto al loro tracimare. Il fenomeno mediatico di Salvini, che oggi sembra ineluttabilmente vincente, è stato creato e veicolato alla stessa maniera.
Sarebbe importante esserne consapevoli.



Dalla bacheca fb di tale Niccolò Ricciotti

A PROPOSITO DEL LUOGO COMUNE SUI QUARTIERI POPOLARI ABBANDONATI DALLA "SINISTRA"

In questi giorni in cui Casal Bruciato ha preso le prime pagine dei giornali, alcuni cose hanno catturato la mia attenzione.
A qualcuno fa comodo raccontare che tutta la gente delle periferie di questo paese sia razzista e incattivita, alla destra sicuramente (perché così può dire di essere la vera portavoce del popolo) ma anche al PD che così giustifica il suo essere dalla parte dei ricchi e può invocare il "voto utile" antifascista. La realtà dei quartieri popolari fortunatamente èdiversa ma non è di questo che voglio parlare ora.

Vorrei parlare da quella che, praticamente all'unanimità, viene considerata la causa di questa situazione: cioè che le organizzazioni storiche della sinistra (partiti, sindacati, associazioni sociali di vario tipo) abbiano abbandonato i quartieri popolari e i lavoratori, per dedicarsi ad altro. Chiaramente questa versione affonda le sue radici nella realtà (basterebbe solo descrivere cosa è oggi il PD per testimoniarlo), ma è diventata anche un luogo comune fortissimo, sempre più usato per combattere chi quella realtà prova a cambiarla.

Ne abbiamo visto dei casi esemplari dieci giorni fa a Casal Bruciato. A me è capitata una discussione molto curiosa con un giornalista:
- Ho parlato con gli inquilini delle case popolari e ce l'hanno con i rom! Come è possibile che avete lasciato succedere questo! Avete abbandonato questi quartieri!
- Veramente la nostra Casa del Popolo è proprio lì, e portiamo avanti tante attività [bla bla bla] siete voi che preferite mandare in onda le sceneggiate dei fascisti invece di quello che facciamo noi!
- Siete voi che non siete in grado di farvi conoscere!

Potrebbe anche darsi che il giornalista avesse ragione: tante lodevoli iniziative sono comunicate male, ci sono tante lotte ed esperienze da valorizzare che invece restano nell'anonimato, spesso il linguaggio della sinistra è autoreferenziale. Però diciamolo pure che, a chi controlla la linea editoriale dei media, non interessa più di tanto far apparire le attività sociali dei comunisti come qualcosa che risponde ai bisogni delle persone, o le lotte dei lavoratori come qualcosa da valorizzare. Nel caso della Casa del Popolo, tra l'altro, siamo riusciti anche ad andare in tv con una delle nostre attività... a dimostrazione che il problema di farci conoscere ce lo poniamo.

Ed infatti quando una troupe del Tg1, presente ad una delle manifestazioni di quei giorni, ha chiesto di venirci a trovare alla Casa del Popolo, abbiamo subito accettato. Alcuni di noi gli hanno spiegato quello che facciamo. Soprattutto con il "gruppo per la manutenzione" che abbiamo creato assieme ad abitanti del quartiere per chiedere la manutenzione delle case popolari, la cura degli spazi pubblici del quartiere, il ripristino dell'illuminazione a piazza Balsamo Crivelli...

Nel servizio andato in onda, ogni riferimento alla Casa del Popolo o a Potere al Popolo è stato tagliato. Mentre all'inizio (come è naturale) il nome di Casa Pound si fa più volte, le immagini successive mostrano i nostri militanti parlare dell'abbandono del case popolari come se fossero abitanti anonimi di quel quartiere. Addirittura l'effetto potrebbe essere quello di far pensare: "vedete in quartiere abbandonato dall'amministrazione si aggiungono anche le famiglie rom!".


Chiaramente il problema non è semplicemente una "censura" specifica di Potere al Popolo, la Casa del Popolo o nessuna delle altre singole organizzazioni, sindacati di base, associazioni, gruppi informali che nei quartieri popolari provano a costruire vertenze, lotte, attività sociali, sportive, culturali... Il problema è che si vuole cancellare un mondo, un'alternativa concreta alla società individualista, cinica e violenta a cui ci vogliono condannare. L'industria dei media ha preso una situazione concreta (la chiusura delle sezioni di partito, la trasformazione dei sindacati confederali in agenzie di servizi...) e l'ha fatta diventare un luogo comune, una macchietta, una banalità da ripetere migliaia di volte anche contro ogni evidenza. Non avviene per caso, è un luogo comune che funziona benissimo nella denigrazione dei comunisti e della sinistra in generale che da sempre (ma con sempre maggiore forza, man mano che ci indeboliamo nella società) viene portata avanti, un modo per convincere che non c'è alternativa alla società esistente.

È un luogo comune della cui natura dobbiamo essere coscienti e che va combattuto, provando a valorizzare e a far conoscere quello che facciamo (d'altronde è anche per dare visibilità alle nostre esperienze, volutamente nascoste dai media, che è nato Potere al Popolo). E togliendo di mezzo sia il vittimismo per non essere rappresentati (queste sono le regole della partita), sia l'autocolpevolizzazione che asseconda il luogo comune... se vogliamo vincere la guerra mediatica è il primo passo per essere efficaci.

Nicco (per gli amici) è un compagno di Potere al Popolo che si impegna giornalmente insieme a tanti altri della casa del popolo di Casal Bruciato. Scrive cose giustissime e ne potrei raccontare tante altre cose...per esempio al picchetto antisfratto dello scorso 17 maggio in cui ci siamo radunati in 200 sotto casa di Maria Pia (signora anziana che per problemi fisici non poteva andare a pagare l'affitto delle case popolari) che rischiava lo sfratto c'erano tante telecamere che erano in cerca di persone che sbraitavano contro immigrati, rom o altro. I contenuti veri, reali non fanno notizia, sono pallosi per la TV spazzatura di Del Debbio, Porro e i loro seguaci. L'audience lo fa se qualcuno sbraita e spara addosso ai più deboli, non se si raccontano i problemi reali delle persone quali sgomberi, manutenzione dei caseggiati, mancata gestione ecc....

La gente è giustamente incazzata con i partiti di sinistra rei di aver tradito i settori sociali di riferimento ma non è vero che "abbiamo" abbandonato le periferie! I partiti di centrosinistra hanno abbandonato le periferie, ma noi inteso come quella sinistra che non si riconosce nel PD e nei suoi accoliti, siamo sempre lì a casal bruciato, tor bella monaca, tufello, ponte di nona, laurentino ecc...con tutte le difficoltà e la nostra debolezza! Sono le risposte che mancano e anche il rapporto tra istituzioni tipo la Regione Lazio che dovrebbe essere di sinistra e le realtà di base che sono nei territori. Al contrario, quando la destra è al governo, danno voce e raccolgono le proposte dei movimenti a destra....ovviamente quando si è in campagna elettorale gli zingaretti e i suoi amici vengono a bussare alla nostra porta, per poi sparire appena eletti...

Online genesis

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Re:Elezioni politiche 2018: i commenti dei Lazionetters
« Risposta #4919 il: 21 Mag 2019, 10:07 »
Ma anche no.


La coalizione di centrodx prese il 37% dei voti, 17% la lega e 14%.

La coalizione di centrodx il 23%.


Con il misero ragionamento del "voto utile" avoja a voti che servivano per non far vincere il cdx, era più "utile" votare berlusca in modo che sorpassava Salvini e ora non avevamo questo individuo falso, ipocrita, violento, meschino, voltagabbana, come uno dei maggiori leader del panorama politico italiano.


E la cosa non mi piace per niente.

Ce lo avresti avuto lo stesso.
 

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