OT
il termine agricoltura biologica è inappropriato e dal punto di vista tecnico ha fatto anche già il suo tempo ma è oramai passato nell'uso comune.
Di base, a grandi linee, per agricoltura biologica si intende un agricoltura in cui non vengono usati prodotti di sintesi ma prodotti di origine organica.
Essa è in un certo senso alternativa all'agricoltura detta convenzionale, cioè all'agricoltura che usa invece i prodotti di sintesi, che non va confusa con la tradizionale propriamente detta, cioè a quella che usa i metodi precedenti all'introduzione dei prodotti di sintesi.
Mi sono occupato per un certo periodo, per lavoro, di certificazione del biologico, ed in un certo senso ha ragione Leppy quando dice che nulla, oggi come oggi, è valido quanto il rapporto di conoscenza e fiducia diretta con il produttore specifico.
Però è anche vero che se ragioniamo in termini totali, cioè su tutta la produzione agricola, un prodotto certificato biologico è mediamente meno sovraccarico di prodotti di sintesi; questo di per se messo così vuole dire tutto e niente, cioè poco se non lo si contestualizza poi nel caso specifico.
Quindi come spesso accade, il discorso è complesso ma neanche così "oscuro".
La complicazione si crea col marketing, la percezione di massa, e importantissimo con la dimensione economica strutturale dve biologico o no, la grande azienda la fa quasi sempre da padrona, facendo spesso il bello ed il cattivo tempo, avendo con se mezzi adeguati a vincere sul piccolo produttore.
Di contro esiste anche un modo di fare dei piccoli produttori che come si dice, in alcuni casi, "piangono miseria" ma senza però porsi delle domande sul come funziona il sistema...
EOT