Renzi là in mezzo è l'unico politico con un minimo di capacità, quantomeno di condizionamento.
Io invece ritengo certi crediti che alcuni politici detengono una roba del tutto immeritata, favole costruite, forse dal modo in cui li raccontano i giornali, e che costruiscono uno scaltro generale, un purosangue, dove in realtà c'è un mezzo brocco o quasi.
Alcuni esempi: fini, D'Alema ora Renzi.
Fini dopo Fiuggi non ne ha azzeccato MEZZA, ma è rimasto un grande politico grazie alla narrazione di quella svolta.
D'Alema idem, fondato sulla prosopopea della scuola quadri di Frattocchie, ha preso una quantità di cantonate che la metà bastavano e spesso sulla pelle del paese (ma tanto poi bastava dare la colpa a Bertinotti che tanto l'elettorato babbeo di sinistra ce credeva).
Oggi Renzi. Uno che si trova ad avere potere condizionale in un parlamento dai numeri ridicoli.
Però anche qui, notiamo la differenza percettiva derivante da quella mediatica: se turigliatto non vota una missione BELLICA, senza minacciare il governo ma dicendo che lui quello specifico non lo voterà, se il prc pochi anni prima, dopo aver ingoiato e votato la peggio merda, si impunta su PENSIONI e ORARIO DI LAVORO (cioè temi di interesse davvero generale) sono delle merde.
Non se dice che hanno "potere di condizionamento", ma che sono dei pazzi amici di Berlusconi e fini. Del merito non se parla proprio, sono richieste troppo estreme per definizione.
Renzi fa questa scorreggia che probabilmente manco gli riuscirà per avere due nomine di merda tra quelle in delibera ed è un grande politico?
Molti si chiedono come mai la sinistra radicale non ha avuto molti voti in passato.
E secondo voi questo meccanismo non c'entra niente?
Vi siete mai domandati da dove deriva o vi sembra normale?