Fat, lo voteresti un sindacalista che ti dice "patti chiari amicizia lunga, se alcuni di voi fanno una cazzata il primo che vi si incu.. sono io"
ma poi nel caso specifico i sindacati di categoria non stanno difendendo gli assenteisti o i violenti sono contrari al numero identificativo, cosa assolutamente legittima nel loro ruolo di sindacato
in primo luogo se io devo essere identificato (parliamo ovviamente della gestione delle manifestazioni) perché non identificare anche il manifestante, del resto anche il manifestante può commettere reati e a questo punto prima della manifestazione tutti con la carta d'identità in mano (speriamo nel passaggio della carta con la banda magnetica per velocizzare)
in secondo luogo tutte le volte in cui è dovuta intervenire le magistratura gli agenti sono stati identificati per cui se si vuole non serve il numero
c'è anche il rischio che i numeri possano essere coperti dagli stessi agenti o confusi o imparati a memoria e poi usati se si subiscono lesioni
a quel punto sarebbe più utile una telecamera sulla divisa dell'agente e in caso di denuncia hai dei filmati
c'è poi un problema vero, molte volte chi fa ordine pubblico ha "paura" e chi non ha paura è pericoloso ma è più facile che ci scappi il morto se hai paura o se sei [...]?
sul discorso matematico hai il culo che al denominatore metti un miliardo a quel punto anche se metti 200 attentati ti viene un risultato vicino al numero di uomini uccisi dai koala
se però al numeratore metti gli individui che sono in armi in qualche modo affiliati ad organizzazioni terroristiche filointegraliste e potenzialmente in grado di compiere un attentato già le cose cambiano
Non solo voterei quel sindacalista, ma io SONO esattamente questo tipo di sindacalista.
Ti dirò di più: se io reputo che tu sia il tipo di lavoratore che vede il sindacato come il suo paracadute a prescindere non ti accetto come iscritto manco su esplicita richiesta (cosa che ho già fatto nel concreto, per questo tipo di sindacato per me ripugnante esistono già i confederali).
E detesto i sindacalisti che interpretano il loro ruolo in forma corporativa e acritica. Gli iscritti non si difendono a prescindere, ma sulla base di una rete di diritti e doveri.
Fuori di essa si fottano, dentro di essa nessuno deve osare sfiorarli.
Certo che è legittimo essere contro il numero identificativo, come è legittimo chiedersi il perché.
Il manifestante VIENE GIA' identificato in caso di incidenti e non capisco perché equiparare un numero anonimo con "le carte d'identità in mano" (ennesima riprova che si fanno due pesi e due misure). Il numero è anonimo, viene verificato solo su necessità.
Esattamente come il manifestante viene identificato solo in caso di necessità.
Il tuo secondo luogo (e rispondo anche a Gio) invece è del tutto falso: gran parte delle volte in cui la magistratura ha provato ad identificare agenti per via degli abusi ciò non è stato possibile, proprio perché è indistinguibile un agente da un altro senza un identificativo visibile.
Non è affatto vero che gli episodi di violenza appaiono tutti o vengono perseguiti tutti. Al contrario in buona parte, in buonissima parte, restano impuniti. E questo permette e facilita la loro reiterazione.
Sul rapporto agenti:soprusi e musulmani:attentati... è "culo" mettere al denominatore un miliardo di persone? O forse è l'indice che dovrebbe suggerirci di non avanzare generalizzazioni del tutto pretestuose quando parliamo d'Islam visto che i fenomeni di cui parliamo riguardano poche migliaia di persone su oltre un miliardo???
Eppure questo tipo di generalizzazioni le facciamo passare lisce, anzi, siamo tenacemente convinti che l'Islam in fondo nasconda le radici e le cause dell'odio. Si trovano nel Corano e nella sua legge le cause del terrorismo. Senza contare che circa un miliardo di persone, pur seguendo quella religione, non sgozza nessuno.
Bene invece se si nota che su un'organizzazione di 280mila persone c'è una quota consistente di abusi e violenze che forse dovrebbe quindi interrogare l'organizzazione (ripeto: l'ORGANIZZAZIONE, NON TUTTI GLI AGENTI) si ha un pregiudizio ideologico e si sta generalizzando.
Pure se si sostiene che gli stipendi delle ffoo andrebbero aumentati assieme alla loro formazione non importa, resti un kommunista black bloc pregiudizialmente contro "eeeguardie".
Anzi, per di più si ha culo che "casualmente" i numeri favoriscono il mio ragionamento. Me raccomando, mai porsi il dubbio che il ragionamento abbia un senso e i numeri dimostrino questo eh, non sia mai.
Ce vo' coraggio...
Ieri a Roma e Torino l'ennesima riprova:
http://contropiano.org/news/politica-news/2017/06/21/roma-giornata-del-migrante-la-polizia-ferma-un-avvocato-minaccia-la-piazza-093148 No comment, i fatti parlano da soli.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/06/20/news/controlli_sulla_movida_nuove_tensioni_tra_polizia_e_askatasuna_in_piazza_santa_giulia-168649818/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1Raccapricciante il racconto di repubblica che prova a dare un'accettabilità alla cosa mettendo in mezzo i centri sociali quando già dalle immagini si vede PERFETTAMENTE la dinamica.
A reagire ad un'ordinanza scriteriata sono gli stessi giovani della movida, non mi pare di vedere gruppi organizzati di black bloc che fomentano la rivolta. E la reazione della polizia è completamente folle, da cile, una roba fuori da qualsiasi norma di ordine pubblico, pura violenza autoritaria che per altro mette a serio rischio l'incolumità della folla presente.
Di chi è la colpa, dei singoli agenti? Io non credo.
- E' di chi delibera una roba senza criterio per un'idea di legalità folle (Appendino)
- Di chi gestisce una piazza in modo autoritario pensando di affermare la legge come Dredd, scatenando una reazione a dir poco fisiologica (dirigente di piazza)
- di chi prende la reazione sul piano personale invece di tenere il controllo richiesto ad un dirigente pubblico ufficiale e scatena una vera e propria vendetta in strada senza minimamente considerarne gli esiti. (sempre dirigente di piazza)
La violenza del singolo agente ci sta, ma viene dopo tutte queste cose.
Siamo ai livelli delle squadracce fasciste e non esagero affatto.
Quanto successo ieri a torino dimostra esattamente quel che dicevo: non è affatto un problema di singole mele marce, ma di come sono organizzate e dirette le forze dell'ordine.
In ffoo di un certo tipo il problema nemmeno si pone, perché nessun dirigente dotato di senno dà l'ordine di caricare a quel modo in mezzo alla movida, ma anche ci fosse la necessità di arresti li compie in modo mirato. E dico così perché ho visto ffoo di questo tipo all'opera in altri paesi europei.