Guarda, se ti interessi di queste cose c'è una pubblicazione storiografica ad hoc, edita da Einaudi,
"Gli uomini di Mussolini" in cui si prova in modo schiacciante l'esatto opposto di quanto dici.
http://www.einaudi.it/libri/libro/davide-conti/gli-uomini-di-mussolini/978885842490Gran parte degli ufficiali che avrebbero dovuto essere processati per crimini di guerra vennero reintegrati e in che ruoli? Questori, prefetti, responsabili dei servizi segreti.
Ma poi scusami eh, ma la storia degli anni sessanta-settanta in italia non ti dice niente? Gladio non ti dice niente? Lo stragismo non ti dice niente?
Le forze di polizia in italia nel secondo dopoguerra hanno dato prova di una natura democratica?
Ma davvero fai o stiamo scherzando?
Oggi parliamo di abusi, negli anni che vanno dai '50 ai '70 dovremmo parlare di veri e propri crimini di massa.
E non parliamo di singoli agenti o di qualche sottoufficiale, ma di alti ufficiali.
Cose di cui ci sono testimonianze storiche molteplici tanto su testi come quello che ti ho indicato o che trattano compoutamente lo stragismo e la strategia della tensione e anche di qualche testimonianza personale che mi arriva dal parentame.
Ho ben presente l'atteggiamento della polizia in più o meno tutta europa, avendo manifestato più o meno in tutta europa, da Parigi a Madrid, da Atene a Londra passando per Francoforte.
Ma non si tratta di una scala di tenerezza/durezza, quanto di diversi approcci all'ordine pubblico.
E torno a ripeterti che il mio non è un giudizio del tipo: polizia italiana fascista e cattiva, polizia tedesca brava e buona, polizia inglese pacifista.
In inghilterra se fai mezzo passo fuori dal percorso tracciato da loro, mezzo, finisci ammanettato.
In Germania o in Danimarca (in generale nel nord continentale) è capace che vieni fermato in forma preventiva e non sai nemmeno il perché (vedi cosa è successo ad Amburgo recentemente con la caccia all'italiano a prescindere dalle responsabilità soggettive).
La Spagna è un discorso a parte, ci torno.
Ma per intendersi nei citati paesi una cosa come la Diaz non sarebbe mai avvenuta. Inconcepibile.
Che per vendetta prendi di mira un dormitorio e sbrachi tutti di mazzate inventando di aver trovato molotov è una peculiarità tutta delle ffoo italiane che sono assolutamente solite fare le cose in tal modo (vedi per l'appunto gli anni '60 e '70)
E lì come puoi parlare di mele marce? O Bolzaneto? Giorni di torture reiterate psicologiche e fisiche.
Con quale decenza si può parlare di mele marce senza provare vergogna?
Solo un'altra polizia da te citata ci pareggia in vergogna: quella spagnola. Che infatti, ESATTAMENTE COME LA NOSTRA, trascina ancora la pesante eredità del franchismo, ben più recente del fascismo italiano e che, come la nostra, ha svariati episodi [...] di tortura, di abusi, di deliberate vessazioni.
Io non sto parlando di semplice violenza. Graziearca' che la polizia ha a che fare con la violenza, è la detentrice della violenza legittima di Stato quindi la eserciterà, facendo bene e sbagliando.
Io sto parlando d'altro. Io parlo di deliberate menzogne, impunità, di insabbiamento. Parlo del fatto che la polizia italiana conosce la categoria della vendetta, che è una totale follia per un corpo di sicurezza di stato.
Parlo del fatto che TUTTE le polizie che hai citato hanno numeri identificativi e solo qui pare che sta cosa sia vessatoria nei confronti delle ffoo.
Su un'altra cosa mi sembra piuttosto errato quanto affermi. Che nel resto d'europa non ci siano proteste. Anzi, più che errato paradossale.
Per abusi di polizia la Francia è bruciata ben due volte grazie alla rivolta delle banlieu. Bruciato. Tutto. Mi sembra un livello sufficiente di protesta.
E appena lo scorso anno, a causa di diversi abusi, uno dei cori principali del movimento Nuit Debout è stato "TOUS LE MONDE DETESTE LA POLICE". Tutto il mondo detesta la polizia.
Anche qui parlerei di proteste piuttosto veementi.
Vogliamo passare in Germania e a cosa succede ogni primo maggio a Berlino? o ad Amburgo?
Vogliamo passare in Spagna dove affermi non succeda nulla? Ci fanno i cortei contro la guardia civil. I cortei, chiamati appositamente su questo: CONTRO LA GUARDIA CIVIL.
Vai a Barcellona, a Bilbao, a Donostia, vai nel sud estremo dell'andalusia. Vedi come è "normale" e non ci siano proteste e denunce. Mi puoi dire "beh colpa degli indipendentisti".
E il movimento 15M a Porta del Sol a Madrid, anche questo durato per mesi e tanto imponente da cambiare radicalmente l'intera politica in spagna, anche sul piano rappresentativo? Come lo collochiamo?
Poi scusami tanto eh, ma prendere ad esempio una polizia diretta emanazione del franchismo come dicevo prima non mi sembra un argomento che vada proprio a tuo favore, semmai va a favore di quanto affermo io.
Dunque eviterei di dire che certe proteste ci sono solo in Italia per relegarle all'assurdità, perché non è vero.
Dove non si fa la prevenzione di cui parli la gente salta in aria?
Questo è il modo con cui vengono convinti gli italiani che sia una necessità questo stato di cose.
La gente salta in aria anche con le leggi speciali, vedi in francia. Perché non puoi controllare ogni [...] che guida un furgone e anche questo lo sai meglio di me.
Il terrorismo è la scusa per una svolta autoritaria. Un dato su tutti: in francia nel 2005 (non oggi dopo gli ultimi attentati eh, nel DUEMILACINQUE) di 24 proposte "storiche" sulla sicurezza del Front National
ne sono state applicate ben 11. Tre diversi decreti speciali in tre anni.
E la gente è saltata lo stesso.
Non è lo stato di polizia che ci previene, mi spiace. Magari fosse così. Il terrorismo è solo il pretesto per affermare lo stato di polizia, funzionale non a evitare che la gente esploda, ma a evitare che la gente possa ad un certo punto volgersi contro lo Stato. Mica per fare la rivoluzione eh, anche solo per protestare per tutta la merda che riceve quotidianamente. Lo stato di polizia serve a dire "vedete? Avete bisogno di noi. Siamo noi a proteggervi".
Finisco sui meriti: forse te lo sei perso, ma poche pagine fa ho speso due post in ricordo del Sostituto Commissario Roberto Mancini esattamente perché io i meriti li voglio riconoscere, ricordare, celebrare.
A differenza di uno Stato che alla famiglia Mancini ha voluto riconoscere l'incredibile ammontare di 5mila euro per un'intera vita sacrificata in una delle più importanti indagini recenti del nostro paese.
Mi spiace, ma nella lotta alle mafie mi fate tenerezza. Non è una provocazione, lo dico sul serio. Combattete un mostro in nome di un alleato di quello stesso mostro.
Combattete da eroi, a volte morite da eroi, ma troppo spesso invano.
E asromammerda.