Oltre a quanto ho letto, e condiviso, sia sul cordoglio per un omicidio efferato, sia sulla prassi di brutale illegalità delle FFOO e sul senso di impunità che oggi le attizza ancora di più, propongo una riflessione.
Avviene l'omicidio di un carabiniere (non è un evento eccezionale, ne ho contati tre da inizio anno: Campobasso, febbraio; Foggia, aprile; Bergamo, giugno) e parte la grancassa sovranista con la "caccia alle belve nordafricane". La campagna ha un grande successo, la commozione diventa odio e l'odio si accende al calor bianco. L'odio, presto detto, è contro gli immigrati, contro il precedente governo PD che li ha fatti entrare, contro la sinistra tutta che li accudisce culturalmente.
Poi la clamorosa smentita: l'omicida non è una "risorsa boldriniana" ma un WASP yankee. La galassia sovranista, perdonate il paragone laido ma efficace, rimane a "cazzo dritto".
Tiepidi contrattacchi dialettici delle opposizioni (per me totalmente inefficaci, come se ai sostenitori di Salvini e Di Maio freghi qualcosa della coerenza dei loro leader) ma in sostanza una mobilitazione per le destre finita a vuoto. Quasi.
Perché a quel punto avviene quello che per me è un colpo di genio di propaganda: prendono l'odio caricato a molla contro i negri e lo spostano intatto su PENADIMORTE e TORTURA. E le opposizioni danno loro la consueta mano: tanto più forte è lo stigma, tanto più accorato il sentimento di fedeltà al Capitano che ci difende da tutti; negri, balordi, ma soprattutto benpensanti, zecche, sorosiani, garantisti, radical chic, professori, bla bla bla.
Applausi a chi lo ha fatto, a chi ha saputo manovrare le coscienze degli italiani, in tempo reale e con così grande efficacia, in questo modo.
Per sconfiggerli mancano due cose, entrambe imprescindibili: certo la proposta politica (una nuova sinistra, un nuovo progressismo, un nuovo radicalismo, un nuovo socialismo, un nuovo laburismo, quello che ve pare) ma anche la capacita MILITARE di manovrare sui campi di battaglia che oggi contano, quelli della manipolazione delle coscienze.