Posso capire il confronto con la Cina. Ma Cuba è sotto assedio militare da 61 anni da parte dello Stato più ricco e potente della storia contemporanea. La terrei fuori da qualsiasi considerazione sul concetto di libertà.
Dopo di che partirei da questa domanda:
in Cina tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge? Sì, no
negli Usa tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge? Sì, no
Non è difficile...
Carib,
a Cuba c'è stato per decenni un regime liberticida, dittatoriale, perfetto nella declinazione del culto della personalità del suo artefice; un luogo oscuro in cui le libertà personali erano violate e non erano garantiti i diritti civili minimi. Oppositori politici torturati e fucilati, famiglie separate, persone private delle dignità per motivi abietti. Lasciamo stare, lasciamo stare proprio il fascino del Lider Maximo che ci ha fottuti tutti quanti. Visto con gli occhi il terrore dei Cubani, la loro infelicità, ho cambiato (da molto tempo ormai) il mio giudizio. E bisogna stare molto attenti a puntare l'indice verso l'imperialismo americano, perché così si assolve Castro dal giudizio storico per le torture, le persecuzioni, gli omicidi eccetera eccetera.
Quanto alla tua domanda, tanto elementare quanto insidiosa, la risposta è:
No, sulla carta: la salvaguardia della sicurezza nazionale giustifica qualsiasi iniziativa della polizia politica: anche in assenza di un ordine giudiziario (e dunque senza alcun controllo di legalità);
Si, sulla carta: lo hanno scritto già nel 1776 e poi lo hanno ribadito con il “Bill of rights” di dieci emendamenti della costituzione del 1791. Come sai, questa nuova Costituzione “emendata” è rimasta sostanzialmente quella di oggi, anche se, prima di abolire la schiavitù, bisognerà aspettare il 1865; il 1870 prima di concedere il voto agli ex-schiavi; il 1920 lo stesso diritto alle donne. Ai nativi pellerossa non fu mai riconosciuta la proprietà della terra su cui vivevano da secoli.
Gli USA non sono il mio modello di democrazia. Ma sono meglio della Cina.