Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia

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Offline carib

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #580 il: 01 Giu 2020, 01:51 »
Violenza è quando si aggredisce, non quando ci si difende dall’aggressore.

Che occorra insegnare a non essere violenti, o che occorra qualcuno che dia il buon esempio,  è la più grande bufala da quando l’uomo inventò il cavallo. La natura umana non è violenta. Il punto è cercare di capire come è perché qualcuno lo diventa fino ad annullare la realtà umana di chi ha di fronte (come ha fatto per es. l'omicida di Floyd). Solo così si può pensare di iniziare a cambiare le cose. Fin tanto che la cultura dominante sarà quella dell’orrenda favoletta delpeccato originale- da cui scaturisce l’idea delirante  che siamo tutti potenziali assassini - sarà difficile che anche la più illuminata delle democrazie non sia di fatto uno Stato di polizia permanente più o meno manifesto

Offline pan

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #581 il: 01 Giu 2020, 02:09 »
Si, dice cose molto intelligenti, davvero profonde  e soprattutto vere. Bellissimo.
Però deve esserci un modo per affermare il diritto inviolabile alla pari dignità umana senza ricorrere alla violenza. Ce lo ha insegnato il migliore di tutti.

e certo, auspicabile. ma lo capisci che la tua frase andrebbe girata ai razzisti para para come l'hai scritta, no a chi ancora, nel 2020, è costretto a difendersi, nel dubbio se ogni sua reazione stia in bilico tra il mostrare il fianco e favorire strumentalizzazioni e l'arrendevole impotenza di un Kunta Kinte.

Offline Tarallo

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #582 il: 01 Giu 2020, 06:45 »
Michael Jordan (no dico Michael Jordan, quello che "pure i repubblicani se devono mette le scarpe") ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce il razzismo "ingrained" negli Stati Uniti.

Look it up.

Offline FatDanny

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #583 il: 01 Giu 2020, 08:35 »
Ecco, cvd.
Tocca PRIMA andare a Cuba, in Cina, in Corea del Nord per i diritti dei deboli. Non se capisce perché.
Se la complessità è ovunque ognuno lotta nel suo contesto.
I neri nei ghetti hanno aspettative di vita e condizioni inferiori che a Cuba. È un fatto, anche questo dimostrabile con statistiche piuttosto chiare.
Concretamente un nero statunitense in un ghetto è meno ricco del classico luogo comune cubano che mangia riso e fagioli. Che però ha una casa sicura, assistenza medica, cibo assicurato, formazione scolastica. È più ricco in modo consistente, dato di fatto inoppugnabile.
Quindi è più debole il nero del ghetto del cubano se proprio vogliamo dirla tutta.
Questa cosa non la vede solo chi è abituato a livelli di consumi più alti tanto del cubano che del nero ghettizzato.
Quindi ognuno lotta nel suo contesto. Se fossi in Cina sicuramente lotterei col regime cinese, non andrei certo a cercarmi quello italiano, tedesco o statunitense.
Ieri ci chiamavano no global, oggi antifa, ma la solfa è la stessa. io mi rivendico la capacità di non abbassare la testa e la volontà di camminare sulla testa dei re (cit)

Capitolo violenza: il solito stucchevole problema. Il potere è capacità coercitiva, questo si trova in qualsiasi manuale base di scienza politica.
Come il centro dello stato liberale non è la polizia, il centro del contropotere non sono i roghi o gli assalti. MA senza polizia non c'è Stato. Senza capacità coercitiva non c'è potere, nemmeno contropotere.
La criminalizzazione degli scontri di piazza serve al potere per rendere concettualmente insostenibile l'idea che qualche altro potere emerga oltre al suo. Che si affermi un potere coercitivo diverso.
Assecondare la vulgata è funzionale allo status Quo. Da questa semplice regoletta sociale ampiamente dimostrata non se ne esce: un potere altro da quello vigente si afferma con l'emersione di un altro potere coercitivo.
Chi condanna qualsiasi forma di contropotere nascente (e tra questi metto anche i liberal) in realtà vuole mantenere lo status Quo e la sua posizione di rendita in esso. Non vuole davvero cambiare le cose, se non qualche virgola ma mantenendo il suo ruolo dominante.

Chiaramente non tutti i poteri coercitivi sono giusti o augurabili. Se nasce un contropotere che pesta i migranti o saccheggia le case non è augurabile né giusto. Ma il tema quindi non è la violenza, quanto il potere coercitivo e l'uso che se ne fa.

Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #584 il: 01 Giu 2020, 10:31 »
Quello che sta succedendo in Usa merita un topic a parte, non è piú solo ( e non lo è mai stato ) la violenza della polizia.
Cmq ora c'è qualcosa che comincia a somigliare a una rivoluzione.
Anonymous ha pubblicato un leak  con prove schiaccianti su Trump che partecipa a festini di vecchi miliardari e bambine e bambini.
Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #585 il: 01 Giu 2020, 10:36 »
Ah fa riflettere anche lo stato comatoso della stampa italiana, che in presenza di un'enormità come questa preferisce mettere in evidenza il generale aperol o la grecia che non ci fa andare in vacanza.

Offline vaz

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #586 il: 01 Giu 2020, 10:38 »
anonymous clamoroso

Offline carib

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #587 il: 01 Giu 2020, 10:43 »
Ecco, cvd.
Tocca PRIMA andare a Cuba, in Cina, in Corea del Nord per i diritti dei deboli. Non se capisce perché.
Se la complessità è ovunque ognuno lotta nel suo contesto.
I neri nei ghetti hanno aspettative di vita e condizioni inferiori che a Cuba. È un fatto, anche questo dimostrabile con statistiche piuttosto chiare.
Concretamente un nero statunitense in un ghetto è meno ricco del classico luogo comune cubano che mangia riso e fagioli. Che però ha una casa sicura, assistenza medica, cibo assicurato, formazione scolastica. È più ricco in modo consistente, dato di fatto inoppugnabile.
Quindi è più debole il nero del ghetto del cubano se proprio vogliamo dirla tutta.
Questa cosa non la vede solo chi è abituato a livelli di consumi più alti tanto del cubano che del nero ghettizzato.
Quindi ognuno lotta nel suo contesto. Se fossi in Cina sicuramente lotterei col regime cinese, non andrei certo a cercarmi quello italiano, tedesco o statunitense.
Ieri ci chiamavano no global, oggi antifa, ma la solfa è la stessa. io mi rivendico la capacità di non abbassare la testa e la volontà di camminare sulla testa dei re (cit)

Capitolo violenza: il solito stucchevole problema. Il potere è capacità coercitiva, questo si trova in qualsiasi manuale base di scienza politica.
Come il centro dello stato liberale non è la polizia, il centro del contropotere non sono i roghi o gli assalti. MA senza polizia non c'è Stato. Senza capacità coercitiva non c'è potere, nemmeno contropotere.
La criminalizzazione degli scontri di piazza serve al potere per rendere concettualmente insostenibile l'idea che qualche altro potere emerga oltre al suo. Che si affermi un potere coercitivo diverso.
Assecondare la vulgata è funzionale allo status Quo. Da questa semplice regoletta sociale ampiamente dimostrata non se ne esce: un potere altro da quello vigente si afferma con l'emersione di un altro potere coercitivo.
Chi condanna qualsiasi forma di contropotere nascente (e tra questi metto anche i liberal) in realtà vuole mantenere lo status Quo e la sua posizione di rendita in esso. Non vuole davvero cambiare le cose, se non qualche virgola ma mantenendo il suo ruolo dominante.

Chiaramente non tutti i poteri coercitivi sono giusti o augurabili. Se nasce un contropotere che pesta i migranti o saccheggia le case non è augurabile né giusto. Ma il tema quindi non è la violenza, quanto il potere coercitivo e l'uso che se ne fa.
FD io insisto e dico che Cuba non può essere tirata in mezzo a questi ragionamenti. La politica interna di un Paese di 9mln di abitanti sotto assedio militare ed economico da 58 anni da parte della più grande potenza militare ed economica della storia non può essere MAI messa sullo stesso piano di quella del Paese assediante. Men che meno il confronto può esser fatto con la Cina.

Altro che se il tema è la violenza. Ma violenza è quando si aggredisce, non quando ci si difende dall’aggressore perché questa è Resistenza e guerra di Liberazione.

Offline Tarallo

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #588 il: 01 Giu 2020, 10:50 »
Occhio alle rivelazioni di Anonymous, questo articolo può aiutare. Anche se io personalmente ho ZERO dubbi che Trump ha fatto le stesse porcate di Epstein.

https://www.vox.com/policy-and-politics/2016/11/3/13501364/trump-rape-13-year-old-lawsuit-katie-johnson-allegation
Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #589 il: 01 Giu 2020, 11:19 »
@carib ti voglio bene e tutto e non voglio andare troppo OT ma una frase come: "la natura umana non è violenta" non si puó leggere.
Semplificare è ok ma cosí è troppo.

Offline FatDanny

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #590 il: 01 Giu 2020, 11:52 »
It's going down!

📝Per la prima volta riconosciuta un'organizzazione di terrorismo interno: gli Antifa. È dietro le rivolte. Per i membri non vale il I Emendamento e contro loro agisce l'FBI. Secondo il Procuratore Generale Barr ne fa parte chiunque appartenga allo “spettro ampio della sinistra e partecipi alle proteste”. E' una vittoria dell'Alt Right.

🇺🇲25 città in 15 stati hanno imposto il coprifuoco. Quasi 2300 persone arrestate.
🇺🇲In oltre 30 città maggiori sono scoppiati riots violentissimi. Le proteste si sono diffuse anche ai centri minori.
🇨🇦Scontri anche in Canada.
♠️Nelle carceri di tutto il paese, le TV sono state spente per giorni, cercando di impedire che le notizie delle rivolte raggiungano i prigionieri e scatenino rivolte.
📌A Philadelphia devastata gran parte della città. Bruciate diverse auto della polizia, scontri e saccheggi per ore. Blackout delle comunicazioni e tracciamento dei cellulari. Giornalisti feriti e arrestati. All'alba la città era avvolta da una nube di fumo nero.
📌A Boston, una folla oceanica è scesa in piazza per lo più pacificamente. Dopo alcune ore la polizia ha caricato a freddo i manifestanti. La situazione è degenerata. Diverse auto della polizia date alle fiamme. Intervenuta la Guardia Nazionale. Segnalati investimenti dei manifestanti da parte di suprematisti. Saccheggiati i negozi di lusso.
📌A Minneapolis il grande corteo che bloccava l'autostrada è stato travolto da un'autocisterna su un cavalcavia. Tirato fuori dal l'abitacolo l'autista è stato picchiato. E' ancora vivo.
Diffusi online migliaia di indirizzi mail di agenti di polizia.
📌A New York diverse ore di scontri, bloccati i ponti da Manhattan. Una notte di battaglie di strada con innumerevoli auto e i negozi bruciati. Espropriati tutti i negozi di Union Square. La polizia sta chiedendo rinforzi. Centinaia gli arresti. La situazione è fuori controllo. Arrestata anche Chiara De Blasio, 25enne figlia del Sindaco.
📌A Santa Monica, in California, barricate ed espropri dei negozi del lusso.
,📌Nella vicina Huntington Beach violentissimi scontri tra manifestanti e gruppi di destra. 📌Anche a Long Beach scontri continuati fino ai margini di Beverly Hills, difesa dalla Guardia Nazionale.
📌Nella zona sud di Los Angeles e sulle principali autostrade presidi e party dei manifestanti.
📌Scontri e banche in fiamme ad Atlanta, Aurora, Detroit, San Diego e Portland.
📌A Washington, la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti. Incendi fin sotto i cancelli della Casa Bianca. Dato alle fiamme il posto di guardia e la Chiesa di San Giorgio in La Fayette Square. La polizia ha picchiato una giornalista della CNN che riprendeva il rogo. Data la situazione i servizi segreti hanno bruscamente portato il presidente Trump nel bunker sotterraneo da cui non è ancora uscito. La Casa Bianca ha spento le luci esterne ed interne ed è sotto assedio. Enorme falò nel prato del Campidoglio, data alle fiamme la bandiera americana. Richiesti rinforzi Esercito e DEA. Capitol Hill avvolta in una nube di fumo nero.
📌Abbattute Statue dei Confederali a Birmingham in Alabama.
📌Bruciano completamente da diverse ore il centro di Richmond e quello di Rheno.
📌A Louisville e Lexington polizia e manifestanti si sono uniti nel chiedere giustizia per George Floyd.
📌Ad Austin la polizia è stata autorizzata a usare armi letali.

📡Dirette: https://www.twitch.tv/woke

📡
📡U.S. Riots Streams GoyTalk

📡UnicornRiot

📡AP live updates
https://apnews.com/4c6d5f617f821baf8e35d9652460a6b7

😡Elenco violenze della polizia: https://www.reddit.com/r/ChapoTrapHouse/comments/gtydkt/giant_list_of_police_brutality_against

♥️Elenco casse solidali per cauzioni:
https://docs.google.com/document/d/1X4-YS3vFn5CLL9QtJSU0xqmTh_h8XilXgOqGAjZISBI/mobilebasic?fbclid=IwAR3tObqDHRCiVr21g7COzFbEWAjlqjtnqUPSoeKZLOauLitD6BQ--ZgJrx4

Offline FatDanny

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #591 il: 01 Giu 2020, 12:43 »
Il giornalista che ha scritto questo pezzo dovrebbe darsi ad altro lavoro perché raramente ho letto una tale quantità di baggianate.
Sarebbe bastato studiare un attimo la questione invece che fare copia/incolla dai primi due articoli ricercati in materia.

https://www.repubblica.it/esteri/2020/06/01/news/floyd_antifa_proteste_trump-258144615/?ref=RHPPTP-BH-I0-C12-P9-S2.4-T1

Questo sempre per dire come i liberal (media compresi), quando si arriva a fare i conti, si dimostrano sempre e comunque l'altra faccia dei conservatori.
Niente di più, niente di meno.
Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #592 il: 01 Giu 2020, 15:32 »
Se c'è proprio un modo di vanificare il sacrificio Geroge Floyd è quello di inneggiare o altrimenti indulgere al clangore degli scontri, alle grida di violenza e al fumo dei saccheggi.

La protesta è sacrosanta, sarebbe necessario che si convertisse adesso in un colossale sciopero generale. Dovrebbero fermarsi tutti per un giorno negli States. Forse ce ne sarebbero i presupposti, perché stavolta il velo sembra davvero caduto. Ma questi oscuri figuri, in parte idioti od esaltati, in parte manovrati, in parte infriltrati anche da servizi segreti stranieri rovineranno tutto.

Manifestare e disobbedire, coinvolgere tutta l'opinione pubblica nel dibattito e proporre. Parlare. Proporre. Parlare. Denunciare. Martellare le coscienze.

Altra via per progredire non esiste, perché per combattere l'ingiustizia serve un sentimento generale e di maggioranza, che non otterrai mai con la violenza. La violenza erode il consenso delle persone buone e miti, la spina dorsale della comunità.

Quindi, proprio per chiarire una volta per tutte, io detesto questo inneggiare allo scontro, alla battaglia, alla violenza come espressione di libertà. E se trovo deprecabile l'atto, rispetto a chi lo commette nutro dubbi profondi.  Mi fa tornare alle memoria la solitudine dei progressisti, quelli che hanno fatto sul serio il bene duraturo delle persone. E che sono stati quasi sempre i primi a cadere sotto i colpi non metaforici dei teorici dell'ideologia, di quei fenomeni che le persone non le vedono proprio o meglio, le vedono come mere proiezioni del proprio delirio politico.

Sugli altri minestroni mi passa la voglia di rispondere, perché la stupidificazione delle tesi contrarie alla lunga rompe. Sopratutto quando si dimentica quanto sia importante e decisivo poter manifestare a New York il proprio dissenso, grazie a un sistema politico che almeno questo lo consente, mentre a Hong Kong tra poco gli studendi saranno calpestati dai carrarmati. Ma non c'è ancora un collettivo internazionale anti-co o anti-mar. E sì che servirebbe.

Offline FatDanny

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #593 il: 01 Giu 2020, 15:51 »
Peccato che la modalità di protesta che proponi, lo sciopero generale, sia illegale a new york (o meglio negli USA). Come è ironica a volte la sorte.

In secondo luogo, come detto, il centro non sono gli scontri.
Come, ripeto, al centro dello stato liberale non c'è la polizia ma una complessità di relazioni ed istituzioni.
Eppure la polizia è necessaria a questa complessità.
Ecco gli scontri sono la stessa cosa. Ma non sono affatto il centro. Il centro delle proteste oggi negli USA sono le migliaia di persone che hanno deciso di irrompere nella storia in prima persona. Come altre volte in passato. Ma quel che terrorizza il potere non è l'espressione del dissenso (infatti tollerata) ma l'emersione di poteri nuovi.
Una protesta non minacciosa è una protesta inutile. Minacciosa in varie forme, ma pur sempre minacciosa.

Concentrarsi solo sugli scontri, è vero, serve solo a fare schierare contro le persone miti, soprattutto quelle non toccate direttamente dai problemi sollevati.

Tuttavia dire che i progressisti miti sono quelli che hanno fatto andare avanti la storia è una bufala bella e buona.
Non c'è statuto dei lavoratori (per altro manco di matrice PCI) senza gli scontri dell'operaio-massa.
Non c'è democrazia liberale senza rivoluzione francese.
Semplicemente non c'è. Perché nessuno cede potere senza che un altro potere si imponga. E un altro potere significa anche una nuova capacità coercitiva. In forme ovviamente diverse dal potere costituito.
Ce lo dice la storia. E anche la logica.

Offline carib

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #594 il: 01 Giu 2020, 15:56 »
1
In Cina tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge? Sì, no
Negli Usa tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge? Sì, no

2
In Cina è consentito manifestare liberamente il proprio dissenso? Sì, no
Negli Usa è consentito manifestare liberamente il proprio dissenso? Sì, no

3
Proseguisce... (cit.)

Manifestare e disobbedire, coinvolgere tutta l'opinione pubblica nel dibattito e proporre. Parlare. Proporre. Parlare. Denunciare. Martellare le coscienze.
100% Aggiungerei solo come prima cosa: Pretendere che la Scuola sia pubblica, laica e democratica. E che la stampa sia libera.

Altrimenti tra un paio di generazioni non ci saranno più coscienze da martellare e si saranno estinti coloro che hanno il dovere di contribuire a formare l'opinione pubblica raccontando quel che accade davvero.
Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #595 il: 01 Giu 2020, 16:02 »

La violenza erode il consenso delle persone buone e miti, la spina dorsale della comunità.


Hai ragione, dobbiamo coltivare la categoria della bontà come virtù per sconfiggere la cattiveria.



Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #596 il: 01 Giu 2020, 17:16 »
Continua così e si va alla guerra civile.
A Hong Kong  invece stanno silenziando tutto come del resto in Siria, in Sud Sudan.
In Cina va tutto bene madama la marchesa.....
Credo che il covid avvia ulteriormente esasperato gli animi.
Martin Luther King si rivolta nella tomba.
Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #597 il: 01 Giu 2020, 17:53 »
Peccato che la modalità di protesta che proponi, lo sciopero generale, sia illegale a new york (o meglio negli USA). Come è ironica a volte la sorte.




Niente cogli.one.lla, guarda. Credo di saperlo da prima di te. Ci sono pure stato alla Georgetown per studiare queste stronzate, pensa te. E infatti non ho mai assunto la democrazia USA come un modello da seguire. Proprio per questo parlo di evento ultra-simbolico e potente, di sciopero generale come quello del 2012, anche dei dipendenti pubblici del governo federale o degli stati (se ti informi meglio, saprai che lo sciopero è tecnicamente "illegale" solo per i primi e per alcuni dei secondi, come quello di New York ) e per un giorno e comunque non oltre due.
Men che meno per una settimana, perché - al di là delle leggi federali, statali e dei regolamenti sindacali -  il 99% del popolo americano, quello che si vuole educare con le molotof, non lo capirebbe e non lo accetterebbe mai.

La legge 300/70  l'hanno pensata, difesa, scritta virgola per virgola i dc e i socialisti. I maestri comunisti di questa minchia l'hanno osteggiata e non l'hanno votata, per via dei soliti distinguo. C'è voluto Renzi, bada bene, IL BOY SCOUT Renzi per far sancire per legge quasi mezzo secolo dopo la fine della discriminazione di genere. Io ancora aspetto che qualcuno di indichi qualcosa di reale fatta dai comunisti per il bene e la dignità della persone.
La rivoluzione con la ghigliottina, le bombe e il terrore nell'esperienza storica ha generato solo regressione, ingiustizia e regimi liberticidi. Io reputo che chi pensa che il salto in avanti nella storia lo si faccia rovesciando i rapporti di potere attraverso l'uso della forza sia intriso di una cultura del '900 che sarebbe meglio mettere da parte una volta per sempre.

Saccheggi, violenze, incendi, non sono tollerabili. Mai e poi mai e ancor di più proprio adesso che tutta l'opinione pubblica stigmatizza la violenza razzista della polizia.
Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #598 il: 01 Giu 2020, 18:03 »
Hai ragione, dobbiamo coltivare la categoria della bontà come virtù per sconfiggere la cattiveria.


Certo Kelly, è così.  Come si diceva dei Romani, ubi solitudinem faciunt, pacem appellant. La forza non porta e non ha mai portato né la pace, né la giustizia.

Poi, sarà pure un'utopia a basso prezzo e sarò io un povero co.glio.ne, ma mi sembra che anche a bella retorica che ci piaceva tanto  da ragazzi, capelli lunghi e barbe folte, rivoluzione, libertà e coraggio non abbia affatto migliorato il mondo.

Offline LaFonte

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Re:Forze dell'ordine: non è una mela ad essere marcia
« Risposta #599 il: 01 Giu 2020, 18:17 »
Niente cogli.one.lla, guarda. Credo di saperlo da prima di te. Ci sono pure stato alla Georgetown per studiare queste stronzate, pensa te. E infatti non ho mai assunto la democrazia USA come un modello da seguire. Proprio per questo parlo di evento ultra-simbolico e potente, di sciopero generale come quello del 2012, anche dei dipendenti pubblici del governo federale o degli stati (se ti informi meglio, saprai che lo sciopero è tecnicamente "illegale" solo per i primi e per alcuni dei secondi, come quello di New York ) e per un giorno e comunque non oltre due.
Men che meno per una settimana, perché - al di là delle leggi federali, statali e dei regolamenti sindacali -  il 99% del popolo americano, quello che si vuole educare con le molotof, non lo capirebbe e non lo accetterebbe mai.

La legge 300/70  l'hanno pensata, difesa, scritta virgola per virgola i dc e i socialisti. I maestri comunisti di questa minchia l'hanno osteggiata e non l'hanno votata, per via dei soliti distinguo. C'è voluto Renzi, bada bene, IL BOY SCOUT Renzi per far sancire per legge quasi mezzo secolo dopo la fine della discriminazione di genere. Io ancora aspetto che qualcuno di indichi qualcosa di reale fatta dai comunisti per il bene e la dignità della persone.
La rivoluzione con la ghigliottina, le bombe e il terrore nell'esperienza storica ha generato solo regressione, ingiustizia e regimi liberticidi. Io reputo che chi pensa che il salto in avanti nella storia lo si faccia rovesciando i rapporti di potere attraverso l'uso della forza sia intriso di una cultura del '900 che sarebbe meglio mettere da parte una volta per sempre.

Saccheggi, violenze, incendi, non sono tollerabili. Mai e poi mai e ancor di più proprio adesso che tutta l'opinione pubblica stigmatizza la violenza razzista della polizia.

Quoto. E aggiungo che quando la maggioranza silenziosa e moderata si sente minacciata sul serio si schiera, e non lo fa mai con la rivoluzione a meno di non essere lei a guidarla, la rivoluzione. E in America l amaggioranza oltre a essere silenziosa, è pure armata. Quindi secondo me prima le cose tornano entro i binari della nonviolenza e delle sacrosante lotte per la giustizia sociale, meglio è. Così i neri potranno ottenere riforme impensabili fino a dieci giorni fa.
Altrimenti ci sarà un'ondata di repressione come non si è mai vista, e perderanno anche il pochissimo che hanno ora. Non possono buttare fuori gli infiltrati e i pazzi all'infinito. Appena Trump ha il suo martire, la vedo nera.
 

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