cioè il problema è strutturale.
riguarda come le forze dell'ordine sono organizzate, formate (anche al di là della formazione istituzionale), quali retaggi culturali si portano dalla storia italiana, fascismo incluso.
Quello che tocca capire - e vale non solo per l'Italia - è che a giugno del '45 non è che si sono licenziati in toto i dipendenti del MinInt e, fatta piazza pulita, si è ricominciato da capo.
al contrario, sono rimasti quasi tutti ai loro posti. Fascisti di primo rango hanno gestito la sicurezza pubblica con ruoli apicali per decenni, nella neonata repubblica.
Questo ha implicato una tradizione culturale che si è riprodotta nelle forze dell'ordine.
Modi di fare, modi di pensare e di pensarsi nel rapporto tra divisa e società.
Quel "se non hai nulla da nascondere non hai nulla da temere" tanto per fare un esempio.
L'idea che ogni controllo è legittimo, per farne un altro.
Questa va estirpata, non alcune mele marce.
Chi parla di mele marce scarica su singoli "deviati" un problema che è invece nell'intera pianta.
Il che non significa che quindi TUTTE le mele sono marce, ma che la pianta ha un problema e questo va affrontato. Riformando la pianta, non punendo le singole mele.
E badate che il problema di tradizione culturale lo hanno le ffoo in tutto il mondo.
In spagna rispetto le autonomie regionali (baschi, catalani, ecc), negli USA rispetto al razzismo verso gli afroamericani (vedi i tanti casi di razzismo), negli stati del sudamerica rispetto ai dissidenti, ecc ecc
è del tutto nomale, ma ciò non significa che non vada affrontato.