Gia' la TAV.. che fine ha fatto?

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #100 il: 23 Nov 2018, 08:56 »
Avanti... dritti verso la gloria, contro i nemici del progresso
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #101 il: 23 Nov 2018, 10:23 »
Che era, una volta, l'idea della sinistra...

Offline orchetto

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #102 il: 23 Nov 2018, 13:53 »
Che era, una volta, l'idea della sinistra...
A mio avviso hai una visone caricaturale, antidialettica, meccanicistica e positivista del concetto di progresso.
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #103 il: 23 Nov 2018, 14:18 »
A mio avviso hai una visone caricaturale, antidialettica, meccanicistica e positivista del concetto di progresso.

"A me positivista? Io positivista?
A Orche', io mica so' idealista così...  :priest: sa'...
IO SO' IDEALISTA COSIIIIII'
:priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest:
:priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest:
:priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest:
:priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest:
:priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest::priest:"
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #104 il: 23 Nov 2018, 15:10 »
A mio avviso hai una visone caricaturale, antidialettica, meccanicistica e positivista del concetto di progresso.

Mica solo del progresso
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #105 il: 24 Nov 2018, 23:30 »
Il progresso .

La Democrazia Cristiana con il Centralismo Democratico

(Bisogna espellere dal partito quelli che la pensano diversamente cit.1)

(Anzi no bisogna iscriversi per cambiare le cose cit.2)

(Anzi no , bisogna far pace col cervello n.d.r.)

Offline FatDanny

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #106 il: 26 Nov 2018, 15:18 »
Trax, gli studi seri sono stati fatti. Li ha fatti lo Stato italiano. Sono 30 anni che fa studi.

Non c'è nessuna ideologia ma il tema è politico, non tecnico. Il tema è: voglio aprire una rotta di comunicazione con la Francia, la voglio su ferro, la voglio a bassa quota. Voglio farci passare merci e persone. Oggi la strada è una linea del 1800, che sale in alta quota, che ha bisogno di doppio e triplo locomotore per far passare i treni, che deve spertusare per una galleria piccolissima nella quale non tutti i container passano.


questo post è un coacervo di falsità palesi.
E' una via di mezzo tra bassa propaganda e palese fake news.
Non si discute così, questo è un flame bello e buono, perché fa passare per dati oggettivi quelle che sono valutazioni e speranze di parte.

Trax gli studi tecnici svolti in merito sono stati fatti e hanno dato tutti risultati esattamente opposti a quelli che falsamente riporta James. Tutti.
Gli unici studi che riescono a dare utilità a quest'opera, commissionati da chi ci vuole guadagnare, fanno conti che in confronto la finanza creativa di Tremonti era roba da dilettanti.

Mi costringi a ripetere lo spiegone già fatto tanti anni fa qui sopra su un topic analogo.
Io mi sono laureato con una tesi sul trasporto intermodale.
Per l'esattezza sui cut-off (valori soglia) che rendono il trasporto su ferro una valida alternativa a quello su gomma.
Per essere ancor più esatti la mia ricerca (sperimentale) si basava su un'indagine specifica somministrata ai responsabili logistica di svariate aziende del lazio nei settori chimico e farmaceutico (non potendo farlo sull'intera economia nazionale, ho dovuto ridurre tanto geograficamente che a livello di settore produttivo, scegliendone uno che per caratteristiche poteva essere interessato al trasporto su ferro).

Credo quindi di avere ben più competenze tecniche di un James per proferire parola in merito alla Torino-Lione.
Quello che James afferma sulla presunta necessità-utilità dell'opera è un coacervo di stupidaggini propagandistiche. Lo firmo, lo controfirmo e lo porto pure in tribunale se necessario.

L'opera sul piano logistico è perfettamente inutile.
La rotta di comunicazione con la francia già esiste, già è AV per larghi tratti, tanto che questa opera mastodontica farebbe guadagnare appena 20 minuti nella tratta milano-torino-lione-parigi.
Nessun vantaggio sostanziale né per le persone né per le merci.
Nè i flussi attuali né le previsioni di flusso giustificano tale opera.
Il progetto europeo in cui rientrava è ormai lettera morta.

L'unica cosa che giustifica tale opera, così come lo stadio della roma, è che qualcuno ci spende i soldi e, keynesianamente, questo ha un effetto benefico in termini di imprese che ne guadagnano, occupati temporanei, indotto.
il problema è che ormai la sinistra liberale è stupida, nel senso che non riesce più a fare un ragionamento più complesso di un Renzi (l'avete mai visto in faccia? ecco appunto).

La stupidità (non è una provocazione, è il termine corretto in italiano) della sinistra liberale è non accorgersi della banalità che anche tu affermi trax: ossia che la Politica Progressista di cui parla James non sta nel FARE le opere, ma in QUALI fare.
E' la SCELTA di direzione e non di spesa per la spesa a demarcare una politica progressista da una becera speculazione.
La sinistra liberale italiana invece di indicare direttrici di progresso e investimento di cui davvero beneficerebbe la maggioranza delle persone (alcune le ho indicate in post precedenti) tifa becera speculazione. Incarna la becera speculazione.
E quindi dimostra di meritare di sedere in un solo posto, non poi così distante dai palazzi del potere romani: la Cloaca Massima.

Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #107 il: 26 Nov 2018, 15:49 »
Danny, l'opera che esiste ha bisogno di due locomotori per far salire le merci in quota. Non tutti i container ci passano.
L'infrastruttura tunnel di base aprirebbe un ampio canale di comunicazione tra le Alpi. Un canale che rimarrà un infrastruttura per secoli. Quello attuale è vecchio. La roba vecchia si cambia. E giustamente ammetti: è una bella opera keynesiana che darà un sacco di lavoro ed ammodernerà le infrastrutture.

Offline FatDanny

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #108 il: 26 Nov 2018, 16:57 »
Danny, l'opera che esiste ha bisogno di due locomotori per far salire le merci in quota. Non tutti i container ci passano.
L'infrastruttura tunnel di base aprirebbe un ampio canale di comunicazione tra le Alpi. Un canale che rimarrà un infrastruttura per secoli. Quello attuale è vecchio. La roba vecchia si cambia. E giustamente ammetti: è una bella opera keynesiana che darà un sacco di lavoro ed ammodernerà le infrastrutture.

Uuuuh co ste merci. QUALI merci?
Parli di flussi che non esistono e non perché non ci passano i container.
Guarda, ti faccio vedere la differenza tra realtà e le previsioni attendibilissime su cui si basavano i tuoi studi attendibilissimi.
Quello che vedete qui sotto, le previsioni dell'Osservatorio Virano, non si basavano mica sulla TAV, ma sulla linea esistente.
Questo è ciò che prevedevano gli illustri studi SITAV a livello di flussi. Lo studio è del 2011, non si può dire che il problema sia stata la crisi economica.

Guardate la differenza con i dati reali.
James lassa perde. La difesa di questa merda vi fa divenire uno zimbello mondiale.
Provateci nuovamente con qualche opera di una qualche utilità, in modo da mettere in difficoltà chi è contrario.
Così è fin troppo facile mostrare da che parte state e soprattutto che con questa parte il progresso non ci azzecca proprio niente (non a caso, Salvini è con voi).

Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #109 il: 26 Nov 2018, 17:10 »
La linea la faccio proprio PER AUMENTARE il flusso delle merci che viaggiano su rotaia. Aumentare la competività delle infrastrutture sostenibili, anche a lunghissimo termine.
Ma a voi comunisti del terzo millennio piacciono i TIR tra le valli alpine...

Offline FatDanny

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #110 il: 26 Nov 2018, 18:11 »
La linea la faccio proprio PER AUMENTARE il flusso delle merci che viaggiano su rotaia. Aumentare la competività delle infrastrutture sostenibili, anche a lunghissimo termine.
Ma a voi comunisti del terzo millennio piacciono i TIR tra le valli alpine...

Esattamente QUESTO è ideologico.
Non è che il flusso delle merci aumenta in modo conseguente.
Pluff, compare il flusso se tu diminuisci la pendenza.
Se non c'è flusso merci, tanto che le previsioni dei SITAV sono state seccamente smentite, non c'è lo stesso.
Ti ripeto che il grafico si riferisce a previsioni sulla linea storica, non sulla nuova tratta.
Quindi l'aumento previsto alle condizioni date non ce sta. Il flusso non ce sta.
la domanda per questa infrastruttura non ce sta né si crea dal nulla una volta realizzata.
Questi sono FATTI.

Non te rendi conto che ripeti a pappardella una serie di argomenti privi di logica e che trovano ragione solo nella propaganda.

Vuoi fare l'investimento keynesiano che crea un po' di occupazione e regala un po' di profitto alle imprese?
Fallo su qualcosa di più utile per la popolazione, vai al centrosud che di infrastrutture ne ha un bisogno infinito, rafforza il trasporto locale su ferro per i pendolari. Hai voglia a modi per spendere quei soldi, così sei contento pure tu.
Non te dico de diventà marxista, ma almeno ragionevole ce potresti provà ogni tanto.

Offline Gio

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #111 il: 26 Nov 2018, 19:33 »
Le merci ( e le persone) vanno dove trovano vie brevi e meno costose. Quindi se si apre una via (rapida e veloce), prima o poi le personr e le merci arrivano. Fare le stime sui flussi attuali é un errore di metodo abbastanza miope (strumentale, per me). Perché attorno alle vie di comunicazione nascono imprese e movimenti. Chi metterebbe oggi un'impresa logistica a Torino o a Lione? Nessuno. Con la TAV? Molti.
Lo ammette anche il tipo dell'intervista postata qualche tempo fa quando dice che l'ammodernamento intermedio della linea farebbe aumentare il transito delle merci sulla ferrovia (che quindi ci sono o non ci sono?).
Infine, basta vedere quello che é successo per il tunnel della Manica. Stessa dinamica. Sovrastima da parte di chi costruiva e sottostima da parte di chi era contrario. Oggi, dopo vent'anni, persone e merci che transitano per il tunnel sono in costante aumento (all'inizio non ci passava nessuno).
Ormai, peró, sul tema TAV si confrontano due idee opposte che non hanno alcuna intenzione di ragionare, ma solo di affermare la propria posizione.
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #112 il: 26 Nov 2018, 20:08 »
Danny CERTO che è ideologico! Sto dicendo che fare la TAV in Piemonte è una scelta politica, ideologica, di allargare quelle vie di comunicazione con la Francia per INCENTIVARE il commercio su ferro.
Lo faccio lì per una scelta ideologica.

Ma ora ci pensa Toninelli a fermare tutto. TUTTO non solo la TAV.

Offline FatDanny

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #113 il: 27 Nov 2018, 12:23 »
Le merci ( e le persone) vanno dove trovano vie brevi e meno costose. Quindi se si apre una via (rapida e veloce), prima o poi le personr e le merci arrivano. Fare le stime sui flussi attuali é un errore di metodo abbastanza miope (strumentale, per me). Perché attorno alle vie di comunicazione nascono imprese e movimenti. Chi metterebbe oggi un'impresa logistica a Torino o a Lione? Nessuno. Con la TAV? Molti.

la fai un po' troppo semplice, il tuo discorso è pura trasposizione della mano invisibile di Smith
(ecco come l'ideologia ci aiuta a interpretare il mondo, nel bene e nel male) ma ha poco a che vedere con la realtà.
Quando prima ho citato la mia tesi non era mica per farmi bello, ma proprio per dire che ho cognizione esattamente di questi aspetti.

1) nel trasporto su ferro il fattore determinante non è quello della velocità, quanto la flessibilità e la tempestività nel soddisfare il servizio.
Se devo trasportare 15mila X che ci metto 12 ore o 15 non mi cambia assolutamente niente. Zero di zero. Mentre mi cambia parecchio se consegno la merce alle sette di sera ma devo aspettare il treno delle sei di mattina.
O se devo raggiungere necessariamente le X unità come trasporto minimo.
Il fattore velocità è decisivo solo sui deperibili alimentari, ma se pensiamo che si riempia la torino-lione di mozzarelle e pasta fresca di logistica intermodale non ne capiamo un tubo.

2) Per dire che fare le stime sui flussi attuali sia un errore di metodo miope e strumentale (in ogni caso fatto dai SITAV, lo ricordo) occorrerebbe un minimo di competenza tecnica o quantomeno conoscenza della situazione che evidentemente non hai.
E infatti si vede perfettamente quando dici che oggi nessuno metterebbe un'impresa logistica a torino.
Fa ride. Letteralmente eh.
Essì perchè a Torino, anzi a Orbassano per l'esattezza, risiede il principale interporto italiano per magazzini e operatori coinvolti.
Sai cosa significa? Che se nemmeno così si registrano flussi considerevoli su quella tratta significa che è quella tratta ad essere poco significativa anche se ce metti razzi atomici che te portano in 3 minuti a lione.
Per questo è significativo quel grafico: i SITAV prevedevano, alla luce dello sviluppo di Orbassano, un'impennata di scambi su quella tratta. Non solo l'impennata non c'è stata, ma il dato reale è imbarazzante per codesti individui, piegati agli interessi speculativi.

3) L'esempio della Manica ci azzecca poco in termini logistici.
Perché quel tunnel rappresenta una possibilità unica di passaggio su ferro tra francia e inghilterra.
Se rendi il trasporto su ferro conveniente, automaticamente quella possibilità diventa conveniente.
Nel caso della torino-lione ci sono almeno tre differenti alternative solo su ferro.
Più quella via mare. Più quella su gomma.

Qui gli unici che non vogliono ragionare so' quelli che pur di non dar ragione alle zecche comuniste che da vent'anni dicono queste cose decidono di tenere il punto andando oltre la stessa logica.
Avevamo ragione, statece.
E magari l'avessimo avuta solo su questo (guerre umanitarie, globalizzazione finanziaria, flessibilità lavorativa....), io ancora devo capì quando ce l'avete avuta voi.
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #114 il: 27 Nov 2018, 13:50 »
Da vent'anni queste cose le dicono i fasci grillisti; altro che.
Vi si invita a capirlo, ad abbandonare quell'idea di regresso, conservazione e pauperismo che esprimono. Ad evitare di venirne impregnati; perché una sinistra rivoluzionaria ci vuole pure, ma no su un programma di ritorno alle tradizioni e alle terre degli avi. Quella se la mangia, come è successo in passato e come è successo ora, il fascismo.

Offline FatDanny

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #115 il: 27 Nov 2018, 14:04 »
veramente vent'anni fa grillo parlava nei teatri e non aveva la minima intenzione di entrare in politica.
I leghisti blateravano di veneto indipendente e Venezia capitale.

Mentre Soledad, Baleno e Pelissero vennero accusati ingiustamente dal PM Laudi di implausibili associazioni terroristiche contro il progetto (a fronte di alcune azioni di sabotaggio, in particolare un furto da cui vennero scagionati in seguito), allora allo stadio iniziale, di TAV.
Sole e Baleno non ressero alla pressione della gogna mediatica, che utilizzò prove poi risultate inesistenti, e si suicidarono in cella.
Si impiccarono rispettivamente a 24 e 35 anni con le lenzuola.


Io ero solo un ragazzino che aveva appena compiuto gli anni.
Ma ricordo che fu quella la prima volta a farmi pensare che non avrei dimenticato. Né perdonato.
Ciao Sole, la lotta continua.


    «Compagni

la rabbia mi domina in questo momento. Io ho sempre pensato che ognuno è responsabile di quello che fa, però questa volta ci sono dei colpevoli e voglio dire a voce molto alta chi sono stati quelli che hanno ucciso Edo: lo Stato, i giudici, i magistrati, il giornalismo, il T.A.V., la Polizia, il carcere, tutte le leggi, le regole e tutta quella società  serva che accetta questo sistema.

Noi abbiamo lottato sempre contro queste imposizioni e' per questo che siamo finiti in galera.

La galera e' un posto di tortura fisica e psichica, qua non si dispone di assolutamente niente, non si può decidere a che ora alzarsi, che cosa mangiare, con chi parlare, chi incontrare, a che ora vedere il sole. Per tutto bisogna fare una "domandina", anche per leggere un libro. Rumore di chiavi, di cancelli che si aprono e si chiudono, voci che non dicono niente, voci che fanno eco in questi corridoi freddi, scarpe di gomma per non fare rumore ed essere spiati nei momenti meno pensati, la luce di una pila che alla sera controlla il tuo sonno, posta controllata, parole vietate.

Tutto un caos, tutto un inferno, tutto la morte.

Così ti ammazzano tutti i giorni, piano piano per farti sentire più dolore, invece Edo ha voluto finire subito con questo male infernale. Almeno lui si e' permesso di avere un ultimo gesto di minima liberà , di decidere lui quando finirla con questa tortura.

Intanto mi castigano e mi mettono in isolamento, questo non solo vuol dire non vedere nessuno, questo vuol dire non essere informata di niente, non avere nulla neanche una coperta, hanno paura che io mi uccida, secondo loro il mio e' un isolamento cautelare, lo fanno per "salvaguardarmi" e così deresponsabilizzarsi se anche io decido di finire con questa tortura. Non mi lasciano piangere in pace, non mi lasciano avere un ultimo incontro con il mio Baleno.

Ho per 24 ore al giorno, un'agente di custodia a non più di 5 metri di distanza.

Dopo quello che e' successo sono venuti i politici dei Verdi a farmi le condoglianze e per tranquillizzarmi non hanno avuto idea migliore che dirmi: "adesso sicuramente tutto si risolverà  più in fretta, dopo l'accaduto tutti staranno dietro al processo con maggiore attenzione, magari ti daranno anche gli arresti domiciliari". Dopo questo discorso io ero senza parole, stupita, però ho potuto rispondere se c'è bisogno della morte di una persona per commuovere un pezzo di merda, in questo caso il giudice.

Insisto, in carcere hanno ammazzato altre persone e oggi hanno ucciso Edo, questi terroristi che hanno la licenza di ammazzare.

Io cercherò la forza da qualche parte, non lo so, sinceramente non ho più voglia, però devo continuare, lo farò per la mia dignità  e in nome di Edo.

L'unica cosa che mi tranquillizza sapere e' che Edo non soffre più. Protesto, protesto con tanta rabbia e dolore.

Sole

P.S. Se mettermi in carcere vuol dire castigare una persona, mi hanno già  castigata con la morte o meglio con l'assassinio di Edo. Oggi ho iniziato lo sciopero della fame, chiedendo la mia libertà  e la distruzione di tutta l'istituzione carceraria. La condanna la pagherò tutti i giorni della mia vita.»
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #116 il: 27 Nov 2018, 14:09 »
Vediamo di mettere dei fatti (mi ero ripromesso che basta ma tant'è) sul tavolo.
[EDIT: vedo ora la risposta di Danny, non è a quella che rispondo; quella avrebbe bisogno di un altro tipo di risposta]

www.trenitalia.it
Inserire Torino - Parigi
Ecco il risultato: tutte le rotte passano DA MILANO. Da MILANO, cazzo. Tanto è CONVENIENTISSIMA la linea odierna che passa per i trafori ottocenteschi che i treni, (che stupidi questi treni!) invece di andare ad ovest, passano per Milano.

Ecco lo snapshot. DUE CAMBI.
NOVE-DIECI ORE!!!



Ora Torino e Parigi distano 700 km. Con il tunnel di base  sarebbero collegabili, potenzialmente, come Milano Roma, ovvero circa tre ore.

SETTE ORE IN MENO!!!!

Magari non subito tre ore, ma il BELLO del tunnel di base è che è un'infrastruttura che permetterà anche tra 100 anni di far viaggiare i mezzi molto più agevolmente che oggi (con il tunnel stretto e in quota). Tecnologia, e antiprogressisti, permettendo.

Offline Gio

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10622
Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #117 il: 27 Nov 2018, 14:20 »
la fai un po' troppo semplice, il tuo discorso è pura trasposizione della mano invisibile di Smith
(ecco come l'ideologia ci aiuta a interpretare il mondo, nel bene e nel male) ma ha poco a che vedere con la realtà.
Quando prima ho citato la mia tesi non era mica per farmi bello, ma proprio per dire che ho cognizione esattamente di questi aspetti.

1) nel trasporto su ferro il fattore determinante non è quello della velocità, quanto la flessibilità e la tempestività nel soddisfare il servizio.
Se devo trasportare 15mila X che ci metto 12 ore o 15 non mi cambia assolutamente niente. Zero di zero. Mentre mi cambia parecchio se consegno la merce alle sette di sera ma devo aspettare il treno delle sei di mattina.
O se devo raggiungere necessariamente le X unità come trasporto minimo.
Il fattore velocità è decisivo solo sui deperibili alimentari, ma se pensiamo che si riempia la torino-lione di mozzarelle e pasta fresca di logistica intermodale non ne capiamo un tubo.

2) Per dire che fare le stime sui flussi attuali sia un errore di metodo miope e strumentale (in ogni caso fatto dai SITAV, lo ricordo) occorrerebbe un minimo di competenza tecnica o quantomeno conoscenza della situazione che evidentemente non hai.
E infatti si vede perfettamente quando dici che oggi nessuno metterebbe un'impresa logistica a torino.
Fa ride. Letteralmente eh.
Essì perchè a Torino, anzi a Orbassano per l'esattezza, risiede il principale interporto italiano per magazzini e operatori coinvolti.
Sai cosa significa? Che se nemmeno così si registrano flussi considerevoli su quella tratta significa che è quella tratta ad essere poco significativa anche se ce metti razzi atomici che te portano in 3 minuti a lione.
Per questo è significativo quel grafico: i SITAV prevedevano, alla luce dello sviluppo di Orbassano, un'impennata di scambi su quella tratta. Non solo l'impennata non c'è stata, ma il dato reale è imbarazzante per codesti individui, piegati agli interessi speculativi.

3) L'esempio della Manica ci azzecca poco in termini logistici.
Perché quel tunnel rappresenta una possibilità unica di passaggio su ferro tra francia e inghilterra.
Se rendi il trasporto su ferro conveniente, automaticamente quella possibilità diventa conveniente.
Nel caso della torino-lione ci sono almeno tre differenti alternative solo su ferro.
Più quella via mare. Più quella su gomma.

Qui gli unici che non vogliono ragionare so' quelli che pur di non dar ragione alle zecche comuniste che da vent'anni dicono queste cose decidono di tenere il punto andando oltre la stessa logica.
Avevamo ragione, statece.
E magari l'avessimo avuta solo su questo (guerre umanitarie, globalizzazione finanziaria, flessibilità lavorativa....), io ancora devo capì quando ce l'avete avuta voi.

Il punto 1) lo devi ripetere a te stesso. Io non ho parlato di velocitá, ma di vie rapide ed economiche, che implicano quello che tu dici. Sei tu che tra le tue argomentazioni usi quella dei "20 minuti in meno" che é una tesi sballata proprio per quello che dici. L'AV é un sistema che complessivamente é destinato ad essere piú efficiente di quelli tradizionali, che piaccia o no. E proprio perché il sistema deve essere giudicato nel suo complesso, fissarsi su una linea, su una galleria o su due treni é un errore. Il che non significa che le cose che sostengono i No Tav siano false. Si usano dati veri per sostenere tesi spesso sbagliate. Come il tipo dell'intervista che dice che l'AV é antieconomica perché rovina i carri merci attuali (cosa vera), tacendo che i treni AV non mandano a 200 Km all'ora i vagoni tradizionali, ma vagoni fatti apposta per andare ad alta velocitá.

Sul punto 2) , Torino sta facendo carte false per far arrivare l'AV sino a Genova per distribuire in Europa le merci che arrivano al porto di Genova. O che potrebbero arrivare al porto Genova e non arrivano, perché per la mancanza di vie di comunicazione efficienti (il discorso che fai tu) preferiscono arrivare nei porti del nord Europa.
Se sai quante merci destinate all'Italia passano per Rotterdam, puoi ben verificare che non sono certo le merci che mancano.

In ogni caso, nessuno ha mai presentato un piano coerente con i pro ed i contro. O solo pro o solo contro. Come le consulenze di parte nei tribunali. Sono due posizioni a cui importa solo di prevalere, ormai.

Offline FatDanny

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Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #118 il: 27 Nov 2018, 14:23 »
ehm ti do un altro scoop sconvolgente James... Lì non lo trovi perché il servizio (di cui ti avevo già offerto uno sconvolgente scoop fotografico ma tu niente eh, continui a ritenerlo un treno fantasma) è offerto dalle ferrovie francesi visto che gran parte della tratta è in francia.

https://it.oui.sncf/it/tgv-italia-francia/orari






Con il tunnel di base guadagneresti appena 20 minuti rispetto a queste tabelle orarie.
20 minuti, non di più.
Ci vogliono due cambi e dieci ore solo per gli analfabeti funzionali e quelli in malafede.
Quelli in buona fede ci mettono circa cinque ore e mezza già oggi senza alcun intervento.

Che torino-Parigi sarebbe percorribile in 3 ore è invece bello... bellissimo. Me ricorda tanto le funicolari di Raggi infatti.

Re:Gia' la TAV.. che fine ha fatto?
« Risposta #119 il: 27 Nov 2018, 14:44 »
Sono sempre 6h per 700 km, come Roma-Milano negli anni '90.
Bologna e Firenze, anche quelle sono divise da massicci montuosi insormontabili; oggi ci si mette 30 minuti.
Tra Parigi e Lione ci vuole 1h e 50 minuti.
3 ore da Torino è fattibilissima, solo col tunnel di base, e cambierebbe il mondo per i torinesi.
Io disto tre ore da Milano, tre quarti del lavoro che faccio è là, ci vado due volte alla settimana. Per Torino sarebbe un'occasione immensa poter fare business con Parigi così come lo fanno Roma e Milano oggi.
Lavoro, sviluppo, cultura, progresso.

Dall'altra parte cosa? Perché non si è davvero capito cosa si otterrebbe a non farla.
 

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