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Varie / General => Temi => Topic aperto da: Adler Nest - 22 Feb 2021, 10:29

Titolo: Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 22 Feb 2021, 10:29
Cosa pensate delle esternazioni di questo professore universitario?
Come andrà a finire?
Cosa sarebbe successo se fosse stata attaccata una parlamentare di sinistra?
Cosa sarebbe andata a finire  se questo fosse successo all’estero?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Dissi - 22 Feb 2021, 10:36
Cosa pensate delle esternazioni di questo professore universitario?
Come andrà a finire?
Cosa sarebbe successo se fosse stata attaccata una parlamentare di sinistra?
Cosa sarebbe andata a finire  se questo fosse successo all’estero?

Che il fatto ha portato talmente tanto beneficio alla Meloni che sembra quasi si siano messi d'accordo.

'sto coione gli ha pure fatto fare il beu geste di non chiederne la rimozione
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 22 Feb 2021, 10:37
si è fatto prendere la mano, ed ha sbagliato a farlo. ma come dargli torto?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: superdelio - 22 Feb 2021, 10:40
Attacco vergognoso di un minorato mentale.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Dissi - 22 Feb 2021, 10:43
si è fatto prendere la mano, ed ha sbagliato a farlo. ma come dargli torto?

ha sbagliato?

ma come cavolo ti viene in mente di insultare personalmente una persona in modo così orribile e sessista?
Ci sono un milione di motivi per attaccare la Meloni per le sue idee fasciste e razziste, per l'odio contro immigrati e zingari e tu le vai a dare delle "vacca e scrofa"?

Per me andrebbe rimosso per manifesta stupidità.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: vaz - 22 Feb 2021, 10:47
un deficiente. abbastanza paradigmatico dell'arretratezza dei baroni del nostro sistema universitario e del loro sentirsi elitari.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: MisterFaro - 22 Feb 2021, 10:51
Cosa pensate delle esternazioni di questo professore universitario?
Come andrà a finire?
Cosa sarebbe successo se fosse stata attaccata una parlamentare di sinistra?
Cosa sarebbe andata a finire  se questo fosse successo all’estero?

Andrebbe rimosso, uno che usa quel linguaggio non può insegnare.

A me sembra che la condanna sia unanime, cosa che non sarebbe successa se fosse stata attaccata una parlamentare di sinistra. Hai fatto bene a rimarcare la differenza.


...
Ci sono un milione di motivi per attaccare la Meloni per le sue idee fasciste e razziste, per l'odio contro immigrati e zingari e tu le vai a dare delle "vacca e scrofa"?

Per me andrebbe rimosso per manifesta stupidità

100%
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Tarallo - 22 Feb 2021, 10:54
A me sembra che la condanna sia unanime, cosa che non sarebbe successa se fosse stata attaccata una parlamentare di sinistra. Hai fatto bene a rimarcare la differenza.

Game, set, match.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 22 Feb 2021, 10:56
la prova empirica è quanto successo innumerevoli volte a Boldrini, cosa che veniva alimentata da certi personaggi, altro che presa di distanza.

Gli insulti rivolti a Meloni sono vergognosi, ma penso che il peggiore di tutti sia quello di pensare di poter stare dinanzi a Draghi da pari a pari.
Ma vattenaffanculo Gozzini, tu e il tuo classismo di merda.
Magari te trovi un giorni in mezzo a un meeting de pesciaroli e te fanno novo novo.

Questo è il mio augurio rispettosamente violento.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2021, 10:56
La boldrini ha espresso solidarietà.
Non mi ricordo la meloni esprimere solidarietà quando la merda leghista si portò una bambola gonfiabile con le sue fattezze sul palco di un comizio.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Slasher89 - 22 Feb 2021, 11:19
La Meloni non espresse solidarietà neanche quando gente del suo partito proferì parole imbarazzanti nei confronti degli omosessuali
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 22 Feb 2021, 11:35
Io rivendico il diritto all'insulto e alla discriminazione contro chi dell'insulto e della discriminazione strumentali ha fatto la propria cifra politica.
Avrei usato insulti diversi? Sì, dopotutto si poteva attingere ad un campionario ampissimo, senza coinvolgere rivenditori di generi alimentari o chi per loro.
E sono molto contento che il coro non si sia levato unanime in sua difesa.

 
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 22 Feb 2021, 11:51
Criticare gozzini non significa difendere meloni.

Io non solidarizzo con meloni per il semplice fatto che solidarizzare significa entrare in empatia.
Ma meloni è la prima ad utilizzare il registro della calunnia, della gogna social, delle folle aizzate sul nulla cosmico.
Per cui non ci sono i presupposti per empatizzare.

Sarebbe come dolersi perché un picchiatore fascista viene mazzolato.

Ciò non toglie che le parole di gozzini fanno schifo. Non fa schifo l'insulto, fa schifo proprio quello che voleva dire con quei termini
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Il nostro Giorgione - 22 Feb 2021, 11:57
Insultare una donna dandole della scrofa e come insultare un uomo dicendogli frocio. Livello infimo e inaccettabile da parte di un educatore.

Il prof. Gozzini dovrebbe meditare a lungo, durante una sospensione dal servizio. Se togliesse il disturbo dall’Università sarebbe molto meglio.

Detto questo lascerei da un lato i paragoni con altri episodi del genere, perché il paragone si converte quasi inevitabilmente in giustificazione.

Il prof. GOZZINI è un cogIione, che disonora la memoria di suo padre, comunista galantuomo, mentre lui è un comunista da operetta con la patente da [...] nel taschino.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Gio - 22 Feb 2021, 11:58
Per me, la cosa grave è che gli insulti provengano da un professore. Spero non gli sia più concesso di insegnare.
La Meloni espresse identica solidarietà alla Boldrini, in una analoga occasione.
Per me, se fosse stata di sinistra non sarebbe cambiato molto, (ovviamente a parti invertite), nel bene e nel male.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 22 Feb 2021, 12:00
Insultare una donna dandole della scrofa e come insultare un uomo dicendogli frocio. Livello infimo e inaccettabile da parte di un educatore.



no. e' come dargli del porco. scrofa non ha alcuna accezione omofobica.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Il nostro Giorgione - 22 Feb 2021, 12:03
no. e' come dargli del porco. scrofa non ha alcuna accezione omofobica.

Non penso. Ha un’ accezione sessista. Ma non voglio farti una dimostrazione semantica.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 22 Feb 2021, 12:56
Scrofa e vacca hanno connotati estremamente sessisti e volgari.
Sono in linea con quanto dice Gio.
A parti contrarie sarebbe successo lo stesso.
Prendo da ADN Kronos:
“Tutto inizia il 3 febbraio scorso, quando Meloni esprime sul social "piena solidarietà alla presidente della Camera Laura Boldrini per l'immagine terribile apparsa su Facebook. Il clima di odio che fa aumentare la violenza di cui le donne sono vittime ogni giorno - si legge - è diventato inaccettabile".
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: GoodbyeStranger - 22 Feb 2021, 12:59
Per me andrebbe rimosso per manifesta stupidità.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: pan - 22 Feb 2021, 13:09
ha sbagliato, parole orribili dette da un professore universitario tra l'altro. volgari, fuori luogo. imbarazzanti.
detto questo: (scusami il nostroGiorgione invece aggiungo la postilla perché se ogni volta si aprono i topic però non bisogna argomentare, bisogna snaturarsi e non fare collegamenti se no si va in OT giustificatorio,  per me non è normale ciò. se no apriamo solo bacheche e tutti scriviamo solidarietà. e basta.)...

sono disgustata dal modus operandi solito, applicato tipo schemino. ogni santa volta che un esponente della sinistra, sia in politica che in altri ambiti, sbaglia e viene condannato moralmente partono anche i fiumi di parole sulla vicenda con annessi corollari sulla sinistra, le elite, capalbio e le solite manfrine trite e ritrite: lo stigma è universale e colpisce la persona e tutto il mondo di sinistra, con dissertazioni che ogni volta spaziano dalla storia del pci e  togliatti e berlinguer e l'attico di saviano e il portafoglio a destra e il cuore a sinistra mammamia quanto è brutta sta frase. quindi occasione per parlare non della persona ma della sua appartenenza.
quando la schifezza parte da destra, razzismi vari, sessismi, violenze, attentati, ruberie, violenze sessuali, dopo due secondi la colpa è ovviamente e anche qui della sinistra, che ha creato un tessuto ideale perché tutto ciò avvenisse, l'origine dei mali, e non stanno più col popolo e quindi la gente sbaglia, non fanno niente quindi ovviamente anche qui l'attico di saviano e il portafoglio capalbio...
insomma, così si vince sempre.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2021, 13:15
quando la schifezza parte dalla destra è una cosa normale
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 22 Feb 2021, 15:26
Non penso. Ha un’ accezione sessista. Ma non voglio farti una dimostrazione semantica.

Senti, a semantico... porco ha una perfetta accezione sessita, ma non omofobica. Esattamente come scrofa.
Mo famme la dimostrazione semantica.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 22 Feb 2021, 16:03

«State buoni, se potete». L’antico ammonimento di San Filippo Neri vale per il progressivo degradare del discorso pubblico in questo Paese. Si moltiplica, generato e amplificato dall’universo dei social, l’uso sconsiderato di uno dei beni più preziosi di cui disponiamo: le parole.

Anche autorevoli docenti universitari di sinistra, persone di cultura, si lasciano andare a espressioni, come è accaduto nei confronti di Giorgia Meloni che contengono più disprezzi: nei confronti di chi ha opinioni diverse dalle proprie, di chi è donna e anche di chi fa lavori umili, evocati come paradigma della volgarità.

Spero e non credo che chi ha pronunciato quelle parole coltivi realmente, razionalmente, dentro di sé quei molteplici disvalori. Ma lo «spirito del tempo» sembra autorizzare l’insulto come forma normale di comunicazione, come codice capace di assicurare ascolto e seguito.

Non esiste un odio giusto e uno sbagliato. L’odio va sempre odiato.

E personalmente ritengo parte di questo male il carattere sincopato delle reazioni, che si accendono se viene colpita la propria parte e si attenuano fino a sparire quando riguardano gli avversari. Anzi, in questo tempo livido, i «nemici».

Se si ha l’onestà di condannare, come ha fatto il presidente della Repubblica, gli aggettivi orrendi usati contro Giorgia Meloni si ha poi l’autorità per condannare episodi analoghi di segno opposto. E viceversa.

L’intermittenza dell’indignazione è parte di questo clima venefico. Quello che ha generato l’assurdità, non troppo censurata a destra, degli insulti e delle minacce fasciste a una donna, il meglio della società italiana, come Liliana Segre.

Proprio lei ha detto: «Mi sono data il compito di fare qualcosa per evitare che il mondo vada verso una deriva d’odio. L’odio nasce dalle parole e dai piccoli gesti quotidiani e poi finisce nell’orrore, come io ho potuto vedere da chi prima l’ha predicato con le parole e poi messo in pratica con i fatti».

L’odio di sinistra e quello di destra si assomigliano. Non hanno a che fare con il conflitto, che è anima della democrazia. L’odio è sempre la demonizzazione della diversità, di ogni diversità. Quella razziale, religiosa, sociale, di sesso. E quella politica.

Eppure la storia dovrebbe aver insegnato ai vari seminatori d’odio di professione che poi può capitare, ed è allora grottesco, che il bersaglio dei propri strali ad un certo punto, oplà, diventi non solo il rispettato interlocutore di un dibattito ma persino un alleato di governo. Ho un’immagine che porto nella memoria. Quella di Sandro Pertini che, negli anni in cui i ragazzi di destra e di sinistra si uccidevano per le strade, si recò, lui presidente partigiano, al capezzale di un ragazzo di destra preso a sprangate dai violenti di turno.

Odiamo l’odio, tutti insieme. Solo così si vedranno nitidamente le differenze di valori e programmi. Quelle di cui una democrazia ha bisogno."

- Walter Veltroni
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: TomYorke - 22 Feb 2021, 17:43
Mammamia che du [...] Veltroni
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: italicbold - 22 Feb 2021, 17:49
Mammamia che du [...] Veltroni

Un inspiegabile fallito.
Su tutti i fronti.
Politico, giornalista, regista.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 22 Feb 2021, 17:52
Un inspiegabile fallito.
Su tutti i fronti.
Politico, giornalista, regista.

Aggiungerei scrittore, forse il peggiore dei suoi cimenti.

Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: TestaccioLaziale - 22 Feb 2021, 18:11
rubentino romanista aggiungerei
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Il nostro Giorgione - 22 Feb 2021, 21:31
Senti, a semantico... porco ha una perfetta accezione sessita, ma non omofobica. Esattamente come scrofa.
Mo famme la dimostrazione semantica.

Non capisco il tono inutilmente aggressivo, quindi desumo che la mia risposta non ti interessi. Vedo,  poi, che ti inventi il termine “omofobico”;non capisco come entri nel discorso, dove lo hai letto? Chi lo ha detto?

A beneficio di chi non ha avuto il privilegio di studiare il privilegio  il greco e vuole partecipare a questa discussione surreale, il verbo  “semaino” significa segnalare, mostrare,avvisare, significare; la parola “sema” significa segno. La semantica è una branca della linguistica c’è studia il significato delle parole.

Il buon comunista con Villa a Castagneto Carducci, che pure aveva avuto il privilegio di giocare sulle ginocchia di La Pira e di Dossetti, nella sua sequenza di insulti prima adotta quello di classe: la Meloni è una pesciaiola. Poi, passa all’aspetto fisico, e qui si affaccia la rana alla bocca larga. Dopodiché, il climax é molto preciso: animali femminili da riproduzione, prima vacca poi, per non avere dubbi, scrofa. Strano non abbia detto maiala o direttamente troia.

La parola scrofa può avere un significato descrittivo in un trattato di zootecnica, se riferito a una donna è un termine connotativo in negativo, sulla base di una condotta sessuale.

Anche “porco” può essere utilizzato per stigmatizzare una condotta sessualmente licenziosa, ma non ha sicuramente lo stesso punto di offensività di “troia”, “maiala” o “scrofa”.

Il prof. Gozzini nella sua testa, sarebbe dire nelle sue viscere, aveva una gran voglia di dire borgatara (la Meloni, tecnicamente, lo è) e puttana. Si è limitato a dire pesciaiola, vacca e scrofa.

Il prof. Gozzini è riprovevole; mi viene da pensare come abbia assolto alla sua funzione di educatore all’università, nella quale ha avuto la strada spianata da una meravigliosa patente comunista.



ha sbagliato, parole orribili dette da un professore universitario tra l'altro. volgari, fuori luogo. imbarazzanti.
detto questo: (scusami il nostroGiorgione invece aggiungo la postilla perché se ogni volta si aprono i topic però non bisogna argomentare, bisogna snaturarsi e non fare collegamenti se no si va in OT giustificatorio,  per me non è normale ciò. se no apriamo solo bacheche e tutti scriviamo solidarietà. e basta.)...

sono disgustata dal modus operandi solito, applicato tipo schemino. ogni santa volta che un esponente della sinistra, sia in politica che in altri ambiti, sbaglia e viene condannato moralmente partono anche i fiumi di parole sulla vicenda con annessi corollari sulla sinistra, le elite, capalbio e le solite manfrine trite e ritrite: lo stigma è universale e colpisce la persona e tutto il mondo di sinistra, con dissertazioni che ogni volta spaziano dalla storia del pci e  togliatti e berlinguer e l'attico di saviano e il portafoglio a destra e il cuore a sinistra mammamia quanto è brutta sta frase. quindi occasione per parlare non della persona ma della sua appartenenza.
quando la schifezza parte da destra, razzismi vari, sessismi, violenze, attentati, ruberie, violenze sessuali, dopo due secondi la colpa è ovviamente e anche qui della sinistra, che ha creato un tessuto ideale perché tutto ciò avvenisse, l'origine dei mali, e non stanno più col popolo e quindi la gente sbaglia, non fanno niente quindi ovviamente anche qui l'attico di saviano e il portafoglio capalbio...
insomma, così si vince sempre.

Pan, grazie per il filo di verità che, con la tua sensibilità così speciale, sempre riesci a trovare  dove gli altri neppure posano l’occhio.

Tuttavia, c’è il fatto che certe lezioni di perfezione sono state tenute sempre da un’unica campana, per 50 anni e passa. E alla fine molti che hanno a cuore quelle istanze di cui gli altri affermano di essere sacerdoti esclusivi si sono stufati di vedere predicare bene e razzolare molto male. Prima di darle  della p...., il prof. Gozzini ci tiene a sminuire l’oggetto dei suoi strali con un epiteto di classe: “pesciaiola”.

Per il prof. Gozzini, pesciaiola e scrofa si equivalgono. Credo che sia il paradigma di un percorso molto degradante  rispetto al quale - a mio giudizio - forse i conti con la storia non sono stati ancora fatti per intero.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 22 Feb 2021, 22:03
quoto diverse valutazioni di ING sul professor Gozzini, ma certo è che se un alieno venisse da Marte e ti sentisse parlare (a te come a molti anticomunisti che dicono più o meno le stesse cose) parrebbe che l'italia fosse una delle repubbliche socialiste sovietiche.
Roma come via di mezzo tra Belgrado e L'Avana.

Mi sembra un pelino esagerato per un paese in cui hanno governato sempre democristiani e "socialisti"  (e successivamente ex e post). Ma giusto un pelino eh.


Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Il nostro Giorgione - 22 Feb 2021, 22:10
quoto diverse valutazioni di ING sul professor Gozzini, ma certo è che se un alieno venisse da Marte e ti sentisse parlare (a te come a molti anticomunisti che dicono più o meno le stesse cose) parrebbe che l'italia fosse una delle repubbliche socialiste sovietiche.
Roma come via di mezzo tra Belgrado e L'Avana.

Mi sembra un pelino esagerato per un paese in cui hanno governato sempre democristiani e "socialisti"  (e successivamente ex e post). Ma giusto un pelino eh.

Fat, ci tengo a dirti che, per me, tu sei un amico.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: pan - 23 Feb 2021, 00:09
infatti, caro IlnostroGiorgione, mi sono resa conto in questi anni che dichiararsi comunista, pure se ti ritieni tale, pure se lo hai considerato e consideri  una cosa normale, non vale più la pena. non solo di esibirlo, ma nemmeno di dichiararlo colloquialmente.
un lavorìo prima sotterraneo poi sempre più palese, pretende e vuole solo la perfezione, per chi si definisce tale. tipo una sorta di collocazione negli alvei della santità religiosa, nemmeno chiesta però ai santi veri, vedasi le asperità conclamate di una moltitudine di essi. il comunista no, l'asticella per lui è sempre posizionata bella alta, come se l'ambire o desiderare ardentemente una società diversa sul serio debba essere pagata, per contraltare, con la mortificazione dell'essenza stessa della vita personale o non commettere mai uno sbaglio che uno.
è un cul de sac (mi perdonino i francesi del forum non lo so scrivere) clamoroso. se sei povero in canna è lecito "fare il" o essere comunista. se il tuo lavoro o il tuo status comincia a salire di livello è quasi ingiustificato.  seguendo pedissequamente le frecciate tanto di moda che ultimamente vengono rivolte (dagli attici, ai rolex, alle capalbio, a momenti pure annasse a fa na messa in piega) dovresti scendere, come scrissi già una volta, la scala degli orientamenti politici fino a diventà, chessò, magari perlomeno doroteo per ogni volta che ti compri un maglione in più o cambi macchina.
la cosa non è tanto di poco conto eh, anzi direi che è proprio pericolosa, perché si sta allargando anche verso chi è genericamente di sinistra. se porti avanti, perché lo credi corretto, quelli che per te sono dogmi di sensibilità (grazie per il complimento sulla sensibilità...) intrecciati alla politica di appartenenza, adesso vieni pure considerato ipocrita, con la meravigliosa e tanto furba invenzione del concetto in negativo di politically correct.
quindi, la panacea per chi è di destra conclamata.  loro le hanno nel loro statuto interiore la rudezza, il prima io poi gli altri, le pene di morte, gli ergastoli, i ricchisesòfatti da soli, il clientelismo mascherato da meritocrazia, l'attaccare o sbeffeggiare le grete, le carole, le boldrini, gli africani e quindi, quando succede, ti si risponde quasi che è lecito che sia così. da loro non ti aspetti niente di diverso sono disegnati così. sei tu che devi essere pronto alla crocifissione.
occultamento unica via. che a me, di dichiararmi comunista, per poi farmi fare i conti in tasca, materiali e morali, da chicchessia, in questo gioco perverso e furbo, mica me va più eh.

scusate il papiro come sempre, ogni volta dico di non ricascarci e poi invece scrivo, scrivo...pietà.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: tommasino - 23 Feb 2021, 00:23
Bene bene male male è una trasmissione che il duo Gozzini - Van Straten porta avanti da tanti anni, credo più di 20. Ed in questi anni l’ho ascoltata molto spesso.
Mi sono trovato spesso d’accordo con quanto espresso, evidentemente in questo caso c’è stata una caduta di stile. Credo sia dovuta al fatto che il duo, sbagliando, affronta la trasmissione come se fosse una chiacchierata nel salotto di casa.
Anni fa Gozzini era assessore comunale e fu costretto a dimettersi dopo che, sempre in trasmissione, disse che della valle del progetto dello stadio poteva farcene un rotolino ed infilarselo su per í culo.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 23 Feb 2021, 09:31
infatti, caro IlnostroGiorgione, mi sono resa conto in questi anni che dichiararsi comunista, pure se ti ritieni tale, pure se lo hai considerato e consideri  una cosa normale, non vale più la pena. non solo di esibirlo, ma nemmeno di dichiararlo colloquialmente.
un lavorìo prima sotterraneo poi sempre più palese, pretende e vuole solo la perfezione, per chi si definisce tale. tipo una sorta di collocazione negli alvei della santità religiosa, nemmeno chiesta però ai santi veri, vedasi le asperità conclamate di una moltitudine di essi. il comunista no, l'asticella per lui è sempre posizionata bella alta, come se l'ambire o desiderare ardentemente una società diversa sul serio debba essere pagata, per contraltare, con la mortificazione dell'essenza stessa della vita personale o non commettere mai uno sbaglio che uno.
è un cul de sac (mi perdonino i francesi del forum non lo so scrivere) clamoroso. se sei povero in canna è lecito "fare il" o essere comunista. se il tuo lavoro o il tuo status comincia a salire di livello è quasi ingiustificato.  seguendo pedissequamente le frecciate tanto di moda che ultimamente vengono rivolte (dagli attici, ai rolex, alle capalbio, a momenti pure annasse a fa na messa in piega) dovresti scendere, come scrissi già una volta, la scala degli orientamenti politici fino a diventà, chessò, magari perlomeno doroteo per ogni volta che ti compri un maglione in più o cambi macchina.
la cosa non è tanto di poco conto eh, anzi direi che è proprio pericolosa, perché si sta allargando anche verso chi è genericamente di sinistra. se porti avanti, perché lo credi corretto, quelli che per te sono dogmi di sensibilità (grazie per il complimento sulla sensibilità...) intrecciati alla politica di appartenenza, adesso vieni pure considerato ipocrita, con la meravigliosa e tanto furba invenzione del concetto in negativo di politically correct.
quindi, la panacea per chi è di destra conclamata.  loro le hanno nel loro statuto interiore la rudezza, il prima io poi gli altri, le pene di morte, gli ergastoli, i ricchisesòfatti da soli, il clientelismo mascherato da meritocrazia, l'attaccare o sbeffeggiare le grete, le carole, le boldrini, gli africani e quindi, quando succede, ti si risponde quasi che è lecito che sia così. da loro non ti aspetti niente di diverso sono disegnati così. sei tu che devi essere pronto alla crocifissione.
occultamento unica via. che a me, di dichiararmi comunista, per poi farmi fare i conti in tasca, materiali e morali, da chicchessia, in questo gioco perverso e furbo, mica me va più eh.

scusate il papiro come sempre, ogni volta dico di non ricascarci e poi invece scrivo, scrivo...pietà.

Queste sono esattamente le parole che avrei voluto scrivere quando ho affermato che rivendicavo il diritto all'insulto, in questo caso nei confronti di una persona che ha costruito la sua carriera politica sullo schifo. Una cosa è dare voce agli ultimi (e non sto neanche a specificare se sia cosa buona o no perché mi pare ovvio), una cosa ben diversa raccattare voti destando gli istinti peggiori per poi invocare solidarietà solo quando questi istinti ci si ritorcono contro.

Non ho la pazienza di scrivere concetti lunghi e di spiegarli ma ho la pretesa - sbagliata - che questi vengano compresi.

Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 09:49
penso che però questo lavorio di cui parla pan, su cui mi ritrovo in toto, sia un combinato abbastanza complesso, non riducibile alla vulgata dell'avversario.
In particolare in Italia la critica sociale del marxismo e quella del cristianesimo si sono combinate, a volte fuse, fino a rendersi per certi versi indistinguibili e necessitare di un meticoloso lavoro di individuazione e decostruzione tra Marx e San Francesco.
D'altronde fu proprio Berlinguer a definire la questione morale il tema politico più importante del paese e quindi a segnare uno scarto tra "noi" e "loro" di tale natura.
Non possiamo prendercela troppo se poi questo scarto ci si volge contro.

Per me la critica sociale ha ben poco di morale, è una questione prettamente materiale che richiama il termine "scientifico" utilizzato dal vecchio barbuto.
Per certi versi è un processo simile a quello che ha portato il marxismo da una critica dell'economia politica a trasformarsi in un'economia politica critica che di fatto era la versione deliberativa del criterio di valore, contrapposta a quella automatica del mercato.
Lo stato razionale di Fichte più che la rivoluzione sociale di Marx.

Sicuramente gli avversari su questa roba ci hanno marciato, ma è anche vero che è da questa parte che gli si è aperta la porta.

Fat, ci tengo a dirti che, per me, tu sei un amico.

... fino al giorno della rivoluzione.
:lol: :beer:
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Tarallo - 23 Feb 2021, 09:51
Però a me pare che pan dica una cosa diversa. Pan parla del sacrosanto diritto della sinistra a non essere tenuta necessariamente a standard diversi perché la sua politica rivendica giustizia e uguaglianza, mentre le politiche che non lo fanno, che già andrebbero picchiate solo per questo, hanno un free pass senza passare dal via perché tanto i pilastri della loro filosofia non includono valori alti. Un "ops" e passa tutto.

Quella cosa detta da Gozzini è inaccettabile da chiunque verso chiunque.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 10:00
ma se sei tu sinistra ad affermare una superiorità morale poi è normale che ti si richiede uno standard diverso.
Sei tu sinistra ad aver spostato il tema dalla società alla morale.

E sta cosa si vede anche in chi vede il comunismo come impossibile perché presupporrebbe uno stato di beatitudine tra gli esseri umani, in cui nessuno danneggia l'altro, ognuno è perfettamente responsabile e moralmente ineccepibile.
La visione ideale impossibile a cui apporre il contraltare del socialismo reale, la traduzione ovviamente oscena di qualcosa di simile ad un Paradiso in terra.

Questa critica più che falsificare la possibilità del comunismo a me fa capire come il comunismo viene inteso. Quali sono le principali prospettive che ha trasmesso sia in termini ideali sia in termini reali.

In termini ideali la critica sociale ha lasciato totalmente il campo ad un umanesimo cattolico semplificato, tradotto in funzionamento sociale.
In termini reali si è scambiata l'industrializzazione forzata a ritmi serrati - un fenomeno che l'europa occidentale aveva già visto negli STESSI termini brutali appena cento anni prima -  per la costruzione di un'alternativa.

Ripeto, vero che c'è chi ha strumentalizzato, ma la responsabilità principale è in chi ha comunicato proprio questo. Il messaggio è stato usato contro, ma non è stato mistificato, era proprio questo.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Gio - 23 Feb 2021, 10:23
Dal mio punto di vista è il contrario.
Chi è di sinistra rivendica la possibilità di razzolare male, anche se predica bene, però se poi lo fai notare e scendi con lui sul piano del razzolare male, ti risponde che lui predica bene e tu sei fascista.
Se si rivendica la facoltà di scendere su standard diversi, poi se ne devono accettare le conseguenze.

Io ho il problema opposto. Qualsiasi cosa dica (più o meno) non in linea con il pensiero di sinistra è perchè sono fascista. Quindi ricevo l'interpretazione autentica del mio pensiero (fascista, ovviamente) con relativa lezioncina morale.




Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Tarallo - 23 Feb 2021, 10:27
Dal mio punto di vista è il contrario.
Chi è di sinistra rivendica la possibilità di razzolare male, anche se predica bene, però se poi lo fai notare e scendi con lui sul piano del razzolare male, ti risponde che lui predica bene e tu sei fascista.
Se si rivendica la facoltà di scendere su standard diversi, poi se ne devono accettare le conseguenze.

Io ho il problema opposto. Qualsiasi cosa dica (più o meno) non in linea con il pensiero di sinistra è perchè sono fascista. Quindi ricevo l'interpretazione autentica del mio pensiero (fascista, ovviamente) con relativa lezioncina morale.

Lo ha detto pure Fat, io sta rivendicazione non la vedo ma mi è sicuramente sfuggita, certamente non nella declinazione della ideologia. Poi magari ci può essere un sentimento diffuso (ma penso che ciascuna delle parti in uno schieramento si senta migliore delle altre), ma non fa certo parte del manifesto della sinistra.

Rivendicare poi la possibilità di razzolare male è proprio una cazzata, che non esclude che ci sia chi razzola male.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 10:33
Dal mio punto di vista è il contrario.
Chi è di sinistra rivendica la possibilità di razzolare male, anche se predica bene, però se poi lo fai notare e scendi con lui sul piano del razzolare male, ti risponde che lui predica bene e tu sei fascista.
Se si rivendica la facoltà di scendere su standard diversi, poi se ne devono accettare le conseguenze.

Io ho il problema opposto. Qualsiasi cosa dica (più o meno) non in linea con il pensiero di sinistra è perchè sono fascista. Quindi ricevo l'interpretazione autentica del mio pensiero (fascista, ovviamente) con relativa lezioncina morale.

EH? in che senso?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Gio - 23 Feb 2021, 10:41
Forse l'ho espresso male, ma quando si rivendica il diritto all'insulto di chi non la pensa allo stesso modo come lo chiamate?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Tarallo - 23 Feb 2021, 10:42
Forse l'ho espresso male, ma quando si rivendica il diritto all'insulto di chi non la pensa allo stesso modo come lo chiamate?

Chi l'ha rivendicato?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Sonni Boi - 23 Feb 2021, 10:45
Forse l'ho espresso male, ma quando si rivendica il diritto all'insulto di chi non la pensa allo stesso modo come lo chiamate?

A me sembra che la Meloni abbia ricevuto solidarietà unanime da tutte le forze politiche.

Lo stesso non si può dire per la Boldrini o la Kyenge, messe alla berlina e ricoperte di insulti da esponenti politici e stampa di destra da anni.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 10:47
Tarallo, rileggi questa intervista di berlinguer:

I Partiti sono diventati macchine di potere
Intervista ad Enrico Berlinguer, di Eugenio Scalfari,
La Repubblica, 28 luglio 1981

La passione è finita? La stima reciproca è caduta?
Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”. La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi. Per la Dc: Bisaglia in Veneto, Gava in Campania, Lattanzio in Puglia, Andreotti nel Lazio, De Mita ad Avellino, Gaspari in Abruzzo, Forlani nelle Marche e così via. Ma per i socialisti, più o meno, è lo stesso e per i socialdemocratici peggio ancora…

Lei mi ha detto poco fa che la degenerazione dei partiti è il punto essenziale della crisi italiana.
È quello che io penso.

Per quale motivo?
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c’è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente, ma noi impediremo che un grande organo di stampa come il Corriere faccia una così brutta fine. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le “operazioni” che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un’autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un’attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.

Lei fa un quadro della realtà italiana da far accapponare la pelle.
E secondo lei non corrisponde alla situazione?

Debbo riconoscere, signor Segretario, che in gran parte è un quadro realistico. Ma vorrei chiederle: se gli italiani sopportano questo stato di cose è segno che lo accettano o che non se ne accorgono. Altrimenti voi avreste conquistato la guida del paese da un pezzo.
La domanda è complessa. Mi consentirà di risponderle ordinatamente. Anzitutto: molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più. Vuole una conferma di quanto dico? Confronti il voto che gli italiani hanno dato in occasione dei referendum e quello delle normali elezioni politiche e amministrative. Il voto ai referendum non comporta favori, non coinvolge rapporti clientelari, non mette in gioco e non mobilita candidati e interessi privati o di un gruppo o di parte. È un voto assolutamente libero da questo genere di condizionamenti. Ebbene, sia nel ’74 per il divorzio, sia, ancor di più, nell’81 per l’aborto, gli italiani hanno fornito l’immagine di un paese liberissimo e moderno, hanno dato un voto di progresso. Al nord come al sud, nelle città come nelle campagne, nei quartieri borghesi come in quelli operai e proletari. Nelle elezioni politiche e amministrative il quadro cambia, anche a distanza di poche settimane.

Veniamo all’altra mia domanda, se permette, signor Segretario: dovreste aver vinto da un pezzo, se le cose stanno come lei descrive.
In un certo senso, al contrario, può apparire persino straordinario che un partito come il nostro, che va così decisamente contro l’andazzo corrente, conservi tanti consensi e persino li accresca. Ma io credo di sapere a che cosa lei pensa: poiché noi dichiariamo di essere un partito “diverso” dagli altri, lei pensa che gli italiani abbiano timore di questa diversità.

Sì, è così, penso proprio a questa vostra conclamata diversità. A volte ne parlate come se foste dei marziani, oppure dei missionari in terra d’infedeli: e la gente diffida. Vuole spiegarmi con chiarezza in che consiste la vostra diversità? C’è da averne paura?
Qualcuno, sì, ha ragione di temerne, e lei capisce subito chi intendo. Per una risposta chiara alla sua domanda, elencherò per punti molto semplici in che consiste il nostro essere diversi, così spero non ci sarà più margine all’equivoco. Dunque: primo, noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni. Ecco la prima ragione della nostra diversità. Le sembra che debba incutere tanta paura agli italiani?

Veniamo alla seconda diversità.
Noi pensiamo che il privilegio vada combattuto e distrutto ovunque si annidi, che i poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, vadano difesi, e gli vada data voce e possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni, che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri, che la professionalità e il merito vadano premiati, che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica debba essere assicurata.

Onorevole Berlinguer, queste cose le dicono tutti.
Già, ma nessuno dei partiti governativi le fa. Noi comunisti abbiamo sessant’anni di storia alle spalle e abbiamo dimostrato di perseguirle e di farle sul serio. In galera con gli operai ci siamo stati noi; sui monti con i partigiani ci siamo stati noi; nelle borgate con i disoccupati ci siamo stati noi; con le donne, con il proletariato emarginato, con i giovani ci siamo stati noi; alla direzione di certi comuni, di certe regioni, amministrate con onestà, ci siamo stati noi.

Non voi soltanto.
È vero, ma noi soprattutto. E passiamo al terzo punto di diversità. Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza. Non vogliamo seguire i modelli di socialismo che si sono finora realizzati, rifiutiamo una rigida e centralizzata pianificazione dell’economia, pensiamo che il mercato possa mantenere una funzione essenziale, che l’iniziativa individuale sia insostituibile, che l’impresa privata abbia un suo spazio e conservi un suo ruolo importante. Ma siamo convinti che tutte queste realtà, dentro le forme capitalistiche – e soprattutto, oggi, sotto la cappa di piombo del sistema imperniato sulla DC – non funzionano più, e che quindi si possa e si debba discutere in qual modo superare il capitalismo inteso come meccanismo, come sistema, giacché esso, oggi, sta creando masse crescenti di disoccupati, di emarginati, di sfruttati. Sta qui, al fondo, la causa non solo dell’attuale crisi economica, ma di fenomeni di barbarie, del diffondersi della droga, del rifiuto del lavoro, della sfiducia, della noia, della disperazione. È un delitto avere queste idee?

Non trovo grandi differenze rispetto a quanto può pensare un convinto socialdemocratico europeo. Però a lei sembra un’offesa essere paragonato ad un socialdemocratico.
Bè, una differenza sostanziale esiste. La socialdemocrazia (parlo di quella seria, s’intende) si è sempre molto preoccupata degli operai, dei lavoratori sindacalmente organizzati e poco o nulla degli emarginati, dei sottoproletari, delle donne. Infatti, ora che si sono esauriti gli antichi margini di uno sviluppo capitalistico che consentivano una politica socialdemocratica, ora che i problemi che io prima ricordavo sono scoppiati in tutto l’occidente capitalistico, vi sono segni di crisi anche nella socialdemocrazia tedesca e nel laburismo inglese, proprio perché i partiti socialdemocratici si trovano di fronte a realtà per essi finora ignote o da essi ignorate.

Dunque, siete un partito socialista serio…
…nel senso che vogliamo costruire sul serio il socialismo…

Le dispiace, la preoccupa che il Psi lanci segnali verso strati borghesi della società?
No, non mi preoccupa. Ceti medi, borghesia produttiva sono strati importanti del paese e i loro interessi politici ed economici, quando sono legittimi, devono essere adeguatamente difesi e rappresentati. Anche noi lo facciamo. Se questi gruppi sociali trasferiscono una parte dei loro voti verso i partiti laici e verso il Psi, abbandonando la tradizionale tutela democristiana, non c’è che da esserne soddisfatti: ma a una condizione. La condizione è che, con questi nuovi voti, il Psi e i partiti laici dimostrino di saper fare una politica e di attuare un programma che davvero siano di effettivo e profondo mutamento rispetto al passato e rispetto al presente. Se invece si trattasse di un semplice trasferimento di clientele per consolidare, sotto nuove etichette, i vecchi e attuali rapporti tra partiti e Stato, partiti e governo, partiti e società, con i deleteri modi di governare e di amministrare che ne conseguono, allora non vedo di che cosa dovremmo dirci soddisfatti noi e il paese.

Secondo lei, quel mutamento di metodi e di politica c’è o no?
Francamente, no. Lei forse lo vede? La gente se ne accorge? Vada in giro per la Sicilia, ad esempio: vedrà che in gran parte c’è stato un trasferimento di clientele. Non voglio affermare che sempre e dovunque sia così. Ma affermo che socialisti e socialdemocratici non hanno finora dato alcun segno di voler iniziare quella riforma del rapporto tra partiti e istituzioni – che poi non è altro che un corretto ripristino del dettato costituzionale – senza la quale non può cominciare alcun rinnovamento e senza la quale la questione morale resterà del tutto insoluta.

Lei ha detto varie volte che la questione morale oggi è al centro della questione italiana. Perché?
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano. Ecco perché gli altri partiti possono provare d’essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche.

Le cause politiche che hanno provocato questo sfascio morale: me ne dica una.
Le dico quella che, secondo me, è la causa prima e decisiva: la discriminazione contro di noi.

Non le sembra eccessivo Signor Segretario? Tutto nasce dal fatto che non siete stati ammessi al governo del Paese?
Vorrei essere capito bene. Non dico che tutto nasca dal fatto che noi non siamo stati ammessi nel governo, quasi che, col nostro ingresso, di colpo si entrerebbe nell’Età dell’Oro . (…) Dico che col nostro ingresso si pone fine ad una stortura e una amputazione della nostra democrazia, della vita dello Stato; dico che verrebbe a cessare il fatto che per trentacinque anni un terzo degli italiani è stato discriminato per ragioni politiche, che non è mai stato rappresentato nel governo, che il sistema politico è stato bloccato, che non c’ è stato alcun ricambio della classe dirigente, alcuna alternativa di metodi e di programmi. Il gioco è stato artificialmente ristretto al 60 per cento degli elettori; ma è chiaro che, con un gioco limitato al 60 per cento della rappresentanza parlamentare, i socialisti si vengono a trovare in una posizione chiave.

Questo le dispiace?
Mi sembra un gioco truccato, oltre al fatto che bisogna vedere come il Psi sta usando questa posizione chiave di cui gode anche grazie alla nostra esclusione. Per esempio, potrebbe usarla proprio per rimuovere la pregiudiziale contro di noi. (…) Oppure i socialisti possono seguitare a usare la loro posizione per accrescere il potere del loro partito nella spartizione e nella lottizzazione dello Stato. E allora la situazione italiana non può che degradare sempre di più.

Dica la verità, signor segretario: lei ritiene che i socialisti stiano seguendo piuttosto questa seconda via, non la prima.
Ebbene, non sono io che la penso così, sono i fatti a dircelo. (…) Nell’80, poi, hanno addirittura capovolto la loro linea e, da una timida richiesta di far cadere le pregiudiziali anticomuniste, sono passati all’ alleanza con la destra democristiana, quella del ‘preambolo’ cioè della più ottusa discriminazione contro di noi e della divisione del movimento operaio. I socialisti pensano di crescere in fretta al riparo di una linea come quella del “preambolo”. Io non credo che sarà così.  Ma poi quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 10:49
Forse l'ho espresso male, ma quando si rivendica il diritto all'insulto di chi non la pensa allo stesso modo come lo chiamate?

Ma l'insulto è una cosa a volte sana di fronte a certe espressioni e non riguarda il come la si pensa.
Non mi scandalizzerò di certo di fronte a un vaffanculo o a un "capra".
Il punto è cosa si vuole dire con l'insulto, a cosa si allude, che immaginario si sta evocando.
Ed esattamente questo è inaccettabile nelle parole di Gozzini, non che abbia insultato Meloni.
Meloni dice tante cose meritevoli di insulti, ma si sta al merito, non al fatto di essere una scrofa o di non essere all'altezza del sommo Draghi.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Tarallo - 23 Feb 2021, 10:52
Allora, aspetta. La prima parte in neretto è una rivendicazione politica. Le fanno tutti.

La seconda, la famosa questione morale, fu sollevata dalla sinistra ma non credo che sia parte del manifesto e che indichi che solo a sinistra ci sia aspirazione ad uno standard morale superiore.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Gio - 23 Feb 2021, 11:09
Chi l'ha rivendicato?
In questo topic, puoi leggere sopra.
Fuori, sono molti che stanno sostenendo che gli insulti sono sbagliati, ma nessuna solidarietà perchè  in fondo la Meloni se li è meritati (vedi la Lucarelli per tutti).


A me sembra che la Meloni abbia ricevuto solidarietà unanime da tutte le forze politiche.
Lo stesso non si può dire per la Boldrini o la Kyenge, messe alla berlina e ricoperte di insulti da esponenti politici e stampa di destra da anni.
A destra si commettono molti errori (che fanno più male alla destra che ad altri).
La Meloni, però, alla Boldrini aveva espresso la stessa identica solidarietèa per un caso simile








Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: WhiteNoise - 23 Feb 2021, 11:14
Forse l'ho espresso male, ma quando si rivendica il diritto all'insulto di chi non la pensa allo stesso modo come lo chiamate?

eh no. io non rivendico quello che dici tu. io rivendico il diritto ad insultare chi assume comportamenti e dice cose schifose.
Non insulterei nessuno che esponesse un piano di tassazione piatta o che auspicasse la sanità o l'istruzione totalmente privata (ne penserei malissimo ma non mi sentirei autorizzato ad insultarlo).
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 23 Feb 2021, 11:17
A me sembra che la Meloni abbia ricevuto solidarietà unanime da tutte le forze politiche.

Lo stesso non si può dire per la Boldrini o la Kyenge, messe alla berlina e ricoperte di insulti da esponenti politici e stampa di destra da anni.
Gli insulti da ovunque arrivino e chiunque li esprima , sono da censurare.
In maniera molto severa.
Specie se rivolti verso i deboli.
Qui non è questione di colore e di qualsivoglia orientamento si voglia parlare.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: arturo - 23 Feb 2021, 11:18
infatti, caro IlnostroGiorgione, mi sono resa conto in questi anni che dichiararsi comunista, pure se ti ritieni tale, pure se lo hai considerato e consideri  una cosa normale, non vale più la pena. non solo di esibirlo, ma nemmeno di dichiararlo colloquialmente.
un lavorìo prima sotterraneo poi sempre più palese, pretende e vuole solo la perfezione, per chi si definisce tale. tipo una sorta di collocazione negli alvei della santità religiosa, nemmeno chiesta però ai santi veri, vedasi le asperità conclamate di una moltitudine di essi. il comunista no, l'asticella per lui è sempre posizionata bella alta, come se l'ambire o desiderare ardentemente una società diversa sul serio debba essere pagata, per contraltare, con la mortificazione dell'essenza stessa della vita personale o non commettere mai uno sbaglio che uno.
è un cul de sac (mi perdonino i francesi del forum non lo so scrivere) clamoroso. se sei povero in canna è lecito "fare il" o essere comunista. se il tuo lavoro o il tuo status comincia a salire di livello è quasi ingiustificato.  seguendo pedissequamente le frecciate tanto di moda che ultimamente vengono rivolte (dagli attici, ai rolex, alle capalbio, a momenti pure annasse a fa na messa in piega) dovresti scendere, come scrissi già una volta, la scala degli orientamenti politici fino a diventà, chessò, magari perlomeno doroteo per ogni volta che ti compri un maglione in più o cambi macchina.
la cosa non è tanto di poco conto eh, anzi direi che è proprio pericolosa, perché si sta allargando anche verso chi è genericamente di sinistra. se porti avanti, perché lo credi corretto, quelli che per te sono dogmi di sensibilità (grazie per il complimento sulla sensibilità...) intrecciati alla politica di appartenenza, adesso vieni pure considerato ipocrita, con la meravigliosa e tanto furba invenzione del concetto in negativo di politically correct.
quindi, la panacea per chi è di destra conclamata.  loro le hanno nel loro statuto interiore la rudezza, il prima io poi gli altri, le pene di morte, gli ergastoli, i ricchisesòfatti da soli, il clientelismo mascherato da meritocrazia, l'attaccare o sbeffeggiare le grete, le carole, le boldrini, gli africani e quindi, quando succede, ti si risponde quasi che è lecito che sia così. da loro non ti aspetti niente di diverso sono disegnati così. sei tu che devi essere pronto alla crocifissione.
occultamento unica via. che a me, di dichiararmi comunista, per poi farmi fare i conti in tasca, materiali e morali, da chicchessia, in questo gioco perverso e furbo, mica me va più eh.

scusate il papiro come sempre, ogni volta dico di non ricascarci e poi invece scrivo, scrivo...pietà.
Un applauso a Pan.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 11:22
Allora, aspetta. La prima parte in neretto è una rivendicazione politica. Le fanno tutti.

La seconda, la famosa questione morale, fu sollevata dalla sinistra ma non credo che sia parte del manifesto e che indichi che solo a sinistra ci sia aspirazione ad uno standard morale superiore.

Non credo.
Il senso di quanto detto è molto diverso proprio in base a come i rispettivi pensieri sono situati.
E l'origine della vicenda è parecchio lontana.

Il pensiero liberale - così come quello religioso - ci dicono "non è il sistema ingiusto, lo sono gli uomini".
Attraverso questo concetto non solo si sono assolti i meccanismi sistemici artefici delle storture, ma si sono anche concettualmente concepiti gli esseri umani come propensi alla corruzione (intesa in senso lato).
Questo concetto di fondo è oltremodo trasversale, dai grillini (onestah!) ai difensori del clero (anche i preti sono esseri umani), dai liberisti spinti (è il monopolio!) ai liberali di sinistra (ci vuole competenza!)

Il pensiero socialista ha invece detto "non sono gli uomini ad essere ingiusti, è il sistema".
Da questo però deriva che quegli uomini che si collocano fuori da questo sistema devono essere giusti. Questo sillogismo implicito passa inevitabilmente SE si mescolano questione politica e questione morale.

Non a caso Marx criticò aspramente le altre correnti del socialismo proprio per questa ragione e sempre per questa ragione si riferì alla sua teoria in termini di socialismo scientifico.
Non perché basato sull'empirismo, ma proprio perché scevro da questa dicotomia.
C'è un bellissimo libro, Marx's Inferno, in cui William Clare Roberts, prefessore di princeton, illustra come Marx abbia volutamente strutturato il primo libro del capitale in modo simile all'inferno di Dante, combinando la discesa nelle profondità recondite della forma-merce alla critica alle correnti del socialismo che avevano confuso i rapporti sociali con categorie morali, facendo del borghese un parassita malvagio e non il prodotto di un rapporto combinato.

Ecco, direi che il lavorio di Pan è la nemesi di questo errore.

Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Sonni Boi - 23 Feb 2021, 11:23
Gli insulti da ovunque arrivino e chiunque li esprima , sono da censurare.
In maniera molto severa.
Specie se rivolti verso i deboli.
Qui non è questione di colore e di qualsivoglia orientamento si voglia parlare.

Sì ma non prendiamoci in giro: che gli insulti - specialmente sessisti, di quelli razzisti manco ne parlo - arrivino nel 99% dei casi da una parte è ampiamente verificato. Basti vedere quante ne sparano, quasi quotidianamente, i vari esponenti locali di Lega e FdI, tanto che oramai manco fanno più notizia.

A me pare che sta vicenda sia vissuta dalla destra come una specie di sospiro di sollievo, una sorta di "liberi tutti". E infatti se ne parla e fa notizia. Fosse successo il contrario, il topic, caro Adler Nest, non lo avresti mai aperto.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: FatDanny - 23 Feb 2021, 11:26
In questo topic, puoi leggere sopra.
Fuori, sono molti che stanno sostenendo che gli insulti sono sbagliati, ma nessuna solidarietà perchè  in fondo la Meloni se li è meritati (vedi la Lucarelli per tutti).


stai mancando di vedere la ragione espressa da Lucarelli e anche da me.
Non c'entra assolutamente niente il merito, è proprio una categoria sbagliata.
C'entra tutto cosa significa "solidarietà".

Nessuno dice che Meloni si è meritata gli insulti arrivati.
Ma che essendo lei in primis artefice di un linguaggio aggressivo e insultante non ha alcun senso empatizzare. Perché manca il termine del rapporto di empatia.
Sarebbe come cercare di scaldarsi abbracciando un pezzo di ghiaccio.

Quindi non si sta proprio discutendo se Meloni meriti o meno di essere chiamata scrofa, vacca, etc.
Si sta dicendo invece che il discorso moralista astratto sugli insulti stucca.
Se meloni fomenta l'odio verso i migranti arrivati per mare ritengo di avere il pieno diritto di INSULTARE questi suoi argomenti. Non di dire "non sono d'accordo", ma di dirle che dalla bocca le esce merda rancida.
Non mi sento in diritto di chiamarla scrofa, perché ciò a cui questo insulto allude è vergognoso e nulla c'entra con il merito della questione.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 23 Feb 2021, 11:27
Non servirà più a trovare un lavoro ben remunerato, ma la cultura conserva ancora la fama di filtro delle passioni. Perciò ha fatto scalpore il professor Gozzini dell’università di Siena, che ha sfoderato l’intero bestiario delle volgarità per attaccare Giorgia Meloni. Gozzini intendeva rinfacciarle di non avere mai aperto un libro, ma con quell’eloquio da taverna social dimostra soltanto quanto poco giovamento abbia tratto lui nel leggerli.

Il prof si ritrova in ottima compagnia. Anche nelle classi colte l’ironia è stata sostituita dalla comicità greve e l’umorismo dal sarcasmo. Per strappare l’applauso, o semplicemente per farsi capire, bisogna esibire un gestaccio, dire una parolaccia, storpiare in modo becero il nome del bersaglio dialettico. La pelle dei cosiddetti intellettuali si è talmente inspessita che, se ti azzardi a usare il fioretto al posto della più comoda clava, rischi di non lasciare il segno. La mitezza è sinonimo di debolezza, quando non di connivenza. Ricordate il Veltroni che si rifiutava di nominare Berlusconi nei comizi? Passò per ipocrita. L’avversario va aggredito e dileggiato, mescolando il disprezzo alla violenza verbale. Chissà che cosa si direbbe oggi del feroce ma elegantissimo scambio tra lady Astor e Churchill: «Se io fossi vostra moglie, vi avvelenerei il caffè», «E se io fossi vostro marito, lo berrei». Dal momento che non le diede della vacca, siamo sicuri che al vecchio Winston la signora stesse davvero sullo stomaco.
- Gramellini -
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: TomYorke - 23 Feb 2021, 11:30
Forse l'ho espresso male, ma quando si rivendica il diritto all'insulto di chi non la pensa allo stesso modo come lo chiamate?


Odio, Politico e di classe.
Cosa che rivendico.


Non servirà più a trovare un lavoro ben remunerato, ma la cultura conserva ancora la fama di filtro delle passioni. Perciò ha fatto scalpore il professor Gozzini dell’università di Siena, che ha sfoderato l’intero bestiario delle volgarità per attaccare Giorgia Meloni. Gozzini intendeva rinfacciarle di non avere mai aperto un libro, ma con quell’eloquio da taverna social dimostra soltanto quanto poco giovamento abbia tratto lui nel leggerli.

Il prof si ritrova in ottima compagnia. Anche nelle classi colte l’ironia è stata sostituita dalla comicità greve e l’umorismo dal sarcasmo. Per strappare l’applauso, o semplicemente per farsi capire, bisogna esibire un gestaccio, dire una parolaccia, storpiare in modo becero il nome del bersaglio dialettico. La pelle dei cosiddetti intellettuali si è talmente inspessita che, se ti azzardi a usare il fioretto al posto della più comoda clava, rischi di non lasciare il segno. La mitezza è sinonimo di debolezza, quando non di connivenza. Ricordate il Veltroni che si rifiutava di nominare Berlusconi nei comizi? Passò per ipocrita. L’avversario va aggredito e dileggiato, mescolando il disprezzo alla violenza verbale. Chissà che cosa si direbbe oggi del feroce ma elegantissimo scambio tra lady Astor e Churchill: «Se io fossi vostra moglie, vi avvelenerei il caffè», «E se io fossi vostro marito, lo berrei». Dal momento che non le diede della vacca, siamo sicuri che al vecchio Winston la signora stesse davvero sullo stomaco.
- Gramellini -

Madonna, che due [...] Gramellini
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 23 Feb 2021, 11:31
Sì ma non prendiamoci in giro: che gli insulti - specialmente sessisti, di quelli razzisti manco ne parlo - arrivino nel 99% dei casi da una parte è ampiamente verificato. Basti vedere quante ne sparano, quasi quotidianamente, i vari esponenti locali di Lega e FdI, tanto che oramai manco fanno più notizia.

A me pare che sta vicenda sia vissuta dalla destra come una specie di sospiro di sollievo, una sorta di "liberi tutti". E infatti se ne parla e fa notizia. Fosse successo il contrario, il topic, caro Adler Nest, non lo avresti mai aperto.

Addirittura il processo alle intenzioni.
Avrei potuto aprire il topic con il titolo: solidarietà a Giorgia Meloni, come feci quando aprii quello su  Liliana Segre un po’ di tempo fa quando venne vilmente attaccata e offesa.
Il giorno in cui tu aprirai un topic di solidarietà verso una persona che non la pensa come te, che ha idee diverse dalle tue senza che tu le debba sempre giudicare, ma rispettare, sarai più credibile.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 23 Feb 2021, 11:37
stai mancando di vedere la ragione espressa da Lucarelli e anche da me.
Non c'entra assolutamente niente il merito, è proprio una categoria sbagliata.
C'entra tutto cosa significa "solidarietà".

Nessuno dice che Meloni si è meritata gli insulti arrivati.
Ma che essendo lei in primis artefice di un linguaggio aggressivo e insultante non ha alcun senso empatizzare. Perché manca il termine del rapporto di empatia.
Sarebbe come cercare di scaldarsi abbracciando un pezzo di ghiaccio.

Quindi non si sta proprio discutendo se Meloni meriti o meno di essere chiamata scrofa, vacca, etc.
Si sta dicendo invece che il discorso moralista astratto sugli insulti stucca.
Se meloni fomenta l'odio verso i migranti arrivati per mare ritengo di avere il pieno diritto di INSULTARE questi suoi argomenti. Non di dire "non sono d'accordo", ma di dirle che dalla bocca le esce merda rancida.
Non mi sento in diritto di chiamarla scrofa, perché ciò a cui questo insulto allude è vergognoso e nulla c'entra con il merito della questione.
100%
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 23 Feb 2021, 11:38
Correggo: non aprii un topic di solidarietà a Liliana Segre: me ne  scuso.
La espressi nel topic sul razzismo.

(https://i.ibb.co/M275gSv/FCD0-D526-A6-D0-4942-B4-CE-5-D688470-B37-F.jpg) (https://ibb.co/j6DZ8fN)
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Sonni Boi - 23 Feb 2021, 11:41
Addirittura il processo alle intenzioni.
Avrei potuto aprire il topic con il titolo: solidarietà a Giorgia Meloni, come feci quando aprii quello su  Liliana Segre un po’ di tempo fa quando venne vilmente attaccata e offesa.
Il giorno in cui tu aprirai un topic di solidarietà verso una persona che non la pensa come te, che ha idee diverse dalle tue senza che tu le debba sempre giudicare, ma rispettare, sarai più credibile.

Ma non prenderlo come un attacco personale.

Volevo solo sottolineare come il fatto che una persona che si identifica di sinistra (che poi è un professore, mica una figura pubblica) insulti volgarmente una di destra venga percepita come una notizia e ti abbia spinto (te, ma poteva essere chiunque altro) ad aprire un topic, mentre il contrario (e ci sono esempi quasi quotidiani) ormai passi quasi inosservato.

Quindi il discorso che facevi - gli insulti sono sempre sbagliati, da qualunque parte provengano - oltre che scontato, mi sembra abbastanza fuori fuoco.

C'è un doppio standard, eccome, il discorso di Pan lo condivido abbastanza (e non sono manco comunista io). L'analisi che ne ha fatto FD è a sua volta molto interessante.

PS: Liliana Segre non c'entra nulla, essendo una figura super partes ed estranea all'agone politico.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Tarallo - 23 Feb 2021, 11:44
In questo topic, puoi leggere sopra.

Esagero se dico che uno o due netter non rappresentano una ideologia bicentenaria?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: arturo - 23 Feb 2021, 11:46
Gramellini , quello dei Laziofascisti...
ok
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: TomYorke - 23 Feb 2021, 12:44
"A sinistra c'è del razzismo nei confronti della destra"

G.M.

Dai, ma veramente dobbiamo parlare di 'sta roba?
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: Adler Nest - 23 Feb 2021, 13:00
"A sinistra c'è del razzismo nei confronti della destra"

G.M.

Dai, ma veramente dobbiamo parlare di 'sta roba?
Mah... credo che ci sia una sostanziale incapacità delle due parti di confrontarsi.
Valeva anche dire che  a destra c’è del razzismo a parlare della sinistra.
Poi è la parola razzismo che stona: la userei per temi più alti, non per beghe di contrapposte posizioni politiche, visto poi il livello della politica italiana.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: TomYorke - 23 Feb 2021, 13:48
Mah... credo che ci sia una sostanziale incapacità delle due parti di confrontarsi.
Valeva anche dire che  a destra c’è del razzismo a parlare della sinistra.
Poi è la parola razzismo che stona: la userei per temi più alti, non per beghe di contrapposte posizioni politiche, visto poi il livello della politica italiana.

Allora, siamo in un momento storico nel quale il governo è sostenuto da praticamente tutto il parlamento, quindi questa incapacità non mi pare così urgente.
Poi, è del tutto evidente la chiave politica che la destra vuole dare a questa faccenda, sarebbe da sciocchi fare finta di no e altri netter l'hanno già individuata e commentata.
La parola razzismo non è che stona, non ha proprio senso in questo contesto, se non il vomitevole tentativo di normalizzare proprio la parola razzismo.
Titolo: Re:Giovanni Gozzini
Inserito da: genesis - 25 Feb 2021, 07:17
Ha sbagliato, da condannare, punto.